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lunedì 24 novembre 2025

AUTISMO: Il Dogma Genetico Infranto dal NYT. Rivoluzione Sulle Cause.

  

RIVOLUZIONE SULLE CAUSE DELL'AUTISMO: 

IL NYT INFRANGE IL DOGMA GENETICO


24/11/2025 // Analisi Investigativa a cura di Salvatore Calleri NatMed

In un significativo e forse involontario cambio di rotta, un recente articolo del New York Times ha implicitamente riconosciuto una verità che per anni è stata respinta dalla narrativa medica dominante: l'autismo non è primariamente un disturbo genetico.

Questa ammissione, proveniente da una fonte autorevole come il New York Times (NYT), scuote le fondamenta di decenni di ricerca multimiliardaria e mette in discussione la posizione ufficiale che ha vigorosamente sostenuto l'ereditarietà del disturbo.

La Smentita dei Numeri e le "Mutazioni de Novo"

L'articolo del 18 ottobre 2025, intitolato "Un acceso dibattito sulle cause dell'autismo lascia i genitori alla ricerca di risposte", presentato dalle reporter Gina Kolata e Azeen Ghorayshi, fornisce dati inequivocabili:

  • Solo il 25-30% dei casi di autismo è spiegato da mutazioni genetiche. Una percentuale così bassa demolisce la convinzione che l'autismo sia "in gran parte ereditario".

  • La vera rivelazione risiede nelle "mutazioni de novo". L'articolo del NYT cita una pubblicazione storica del 2007 che dimostrava come i bambini con autismo avessero molte più probabilità di presentare mutazioni spontanee, non ereditate dal genoma dei genitori.

Questa distinzione è cruciale: il problema non è un "gene dell'autismo" trasmesso, ma l'insorgenza di nuove mutazioni uniche nel bambino.

Dalla Genetica all'Ambiente: Le Implicazioni Sconvolgenti

Mentre il NYT mantiene un tono cauto, gli analisti ritengono che le ammissioni facciano crollare la premessa della ricerca tradizionale.

"Sapete cos'altro causa mutazioni genetiche de novo? Le sostanze tossiche," scrive Toby Rogers, economista politico e ricercatore sulle cause dell'autismo, in una sua risposta all'articolo del NYT apparsa sul Brownstone Journal.

Rogers, che ha affrontato censure e blacklist per il suo lavoro sul collegamento tra autismo e agenti tossici ambientali, interpreta l'articolo come un momento spartiacque. Le sostanze tossiche ambientali – come esposto anche da Enoch di BrightU.AI – sono note per sovraccaricare i sistemi di disintossicazione e causare danni cellulari, rientrando nei fattori scatenanti di tali mutazioni.

"La narrazione ufficiale si sta sgretolando sotto i nostri occhi," afferma Rogers. "Ora l'articolo di riferimento ha abbandonato la narrazione genetica, il che apre le porte a un esame approfondito del ruolo degli agenti tossici nella causalità dell'autismo."

La Guerra di Interesse

Le implicazioni di questo cambiamento di paradigma sono profonde. L'industria della ricerca genetica, un business globale multimiliardario, si trova improvvisamente minacciata. Il reindirizzamento dei fondi e delle politiche di sanità pubblica verso l'indagine sui fattori ambientali è un esito che incontrerà una forte resistenza.

Rogers prevede che anche l'industria farmaceutica si opporrà, ipotizzando che "i leader del settore potrebbero ricorrere a sporchi trucchi per cercare di cambiare la narrazione e distrarre l'opinione pubblica".

Sebbene il NYT non abbia avallato esplicitamente un fattore scatenante ambientale specifico, i dati che ha pubblicato hanno creato un'irruzione nel dogma. Per i ricercatori che da tempo sfidano la narrativa ufficiale, questo riconoscimento da parte di una fonte mainstream è una convalida attesa da tempo. Il dibattito è ufficialmente entrato in una fase più controversa e meno censurabile.

Il genio, come osserva Rogers, è ormai uscito dalla lampada.


APPROFONDIMENTO: Per un'analisi ancora più dettagliata e per scoprire di più sulla brutta verità sull'autismo, si invita alla visione del video correlato.


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giovedì 16 ottobre 2025

NUOVO STUDIO: Il vaccino antinfluenzale aumenta del 27% il rischio di influenza – Dati dalla Cleveland Clinic 2024-2025

  

NUOVO STUDIO: Il vaccino antinfluenzale aumenta del 27% il rischio di influenza –
Dati dalla Cleveland Clinic 2024-2025



Di Salvatore Calleri NatMed

Un nuovo studio condotto dalla Cleveland Clinic e pubblicato come preprint su MedRxiv ha sollevato interrogativi sull’efficacia del vaccino antinfluenzale durante la stagione virale respiratoria 2024-2025.

Secondo i dati analizzati, la vaccinazione non solo non avrebbe protetto dal contagio, ma sarebbe associata a un aumento del rischio d’influenza del 27%, con un’efficacia calcolata pari a −26,9%.


Contesto dello studio

Il lavoro, intitolato Efficacia del vaccino antinfluenzale durante la stagione virale respiratoria 2024-2025, è stato condotto tra i dipendenti della Cleveland Clinic in Ohio.
L’obiettivo era valutare quanto la vaccinazione antinfluenzale avesse realmente inciso sulla diffusione dell’influenza nel personale sanitario e amministrativo durante la stagione in corso.


Metodi di analisi

Sono stati inclusi 53.402 dipendenti in servizio al 1° ottobre 2024.
La ricerca ha confrontato l’incidenza cumulativa dell’influenza tra vaccinati e non vaccinati per un periodo di 25 settimane.

La protezione fornita dal vaccino è stata valutata tramite un modello di regressione dei rischi proporzionali di Cox, considerando variabili come:

  • Età

  • Sesso

  • Professione sanitaria o non sanitaria

  • Luogo di lavoro


I risultati principali

  • Dei 53.402 dipendenti, 43.857 (82,1%) hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale.

  • 1.079 persone (2,02%) hanno contratto l’influenza durante lo studio.

  • L’incidenza cumulativa è risultata inizialmente simile tra i due gruppi, ma ha aumentato più rapidamente tra i vaccinati nel corso delle settimane.

  • L’analisi aggiustata ha mostrato un rischio significativamente più alto di influenza nei vaccinati:

    • HR = 1,27 (IC 95%: 1,07–1,51; P = 0,007)

  • L’efficacia vaccinale calcolata è risultata negativa: −26,9% (IC 95%: da −55,0 a −6,6%)


Conclusioni dello studio




Secondo gli autori, la vaccinazione antinfluenzale negli adulti in età lavorativa non ha ridotto il rischio di influenza, ma anzi lo ha incrementato in modo statisticamente significativo.
Ciò suggerisce che il vaccino non è stato efficace nel prevenire l’infezione durante la stagione virale 2024-2025.


Analisi e implicazioni

Questo risultato contrasta con le aspettative di efficacia del vaccino e conferma la necessità di rivalutare le strategie vaccinali stagionali.
Dopo la revisione dei dati, emerge che i vaccinati hanno mostrato una probabilità superiore del 27% di ammalarsi rispetto ai non vaccinati, nonostante i controlli statistici su età e professione.

Il report sottolinea anche il crescente scetticismo negli Stati Uniti verso le campagne vaccinali tradizionali: molti cittadini sono ormai stanchi di prodotti iniettabili ripetuti ogni anno e percepiti come inefficaci o dannosi.


Reazioni e sviluppi

La nuova amministrazione del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) avrebbe già ritirato la campagna del CDC chiamata “Wild to Mild”, che promuoveva il vaccino antinfluenzale.
Alla luce dei nuovi dati, alcuni esperti hanno ironicamente suggerito un nuovo slogan:

Da moderato a selvaggio”.


Autore dello studio

Nicolas Hulscher, MPH
Epidemiologo e amministratore della McCullough Foundation
👉 www.mcculloughfnd.org

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sabato 14 giugno 2025

L'Incubo del Vaccino mRNA Autoreplicante: Invasione Biologica Silenziosa e Coatta

 

"Skynet diventa autocosciente."


Non è più fantascienza distopica, ma cruda realtà scientifica in via di "ufficializzazione": l'era dei vaccini a mRNA tradizionali, già di per sé controversi e imposti con discutibili campagne di massa, sta per essere soppiantata da un'evoluzione ancora più agghiacciante. 

di Corrado Cianchino in collaborazione con Salvatore Calleri

Stiamo parlando del vaccino a mRNA autoreplicante, una nuova frontiera della biotecnologia che promette di riscrivere le regole dell'immunità... o dell'invasione biologica.

Per chi non mastica i tecnicismi di laboratorio, il concetto è semplice e terrificante: a differenza dei vaccini precedenti che si limitavano a "istruire" le cellule una volta per tutte, questo nuovo composto, una volta inoculato, è progettato per replicarsi incessantemente all'interno del corpo. Immaginate un ospite non invitato che, invece di consumare una singola porzione di cibo, decide di moltiplicarsi all'infinito, occupando ogni spazio disponibile e diffondendo la sua presenza in modo incontrollabile. Questo è il futuro che ci prospettano: una diffusione molecolare costante e perpetua di materiale genetico sconosciuto, le cui conseguenze a lungo termine sono del tutto ignote, ma che di certo non promettono nulla di buono per l'integrità e l'autonomia del nostro organismo.


"I'll be back." (Tornerò.)


Il Vero Orrore: Trasmissione Passiva e Inoculazione all'Insaputa

Ma il vero colpo di grazia alla libertà individuale e all'autodeterminazione sanitaria non risiede solo nella natura autoreplicante del vaccino. L'aspetto più inquietante, e che rasenta la criminalità etica, è lo studio e la progressiva autorizzazione di meccanismi di trasmissione passiva. Tradotto senza giri di parole: non sarà più necessario il tuo consenso esplicito, né tantomeno l'atto fisico della vaccinazione. Potresti essere "vaccinato" a tua insaputa, semplicemente respirando la stessa aria di chi ha ricevuto questa inoculazione. Un respiro vicino a un "vaccinato" e il tuo corpo potrebbe iniziare a produrre le stesse, ignote proteine, avviando un processo biologico non richiesto e non controllabile.

Questa non è una teoria del complotto sussurrata in qualche scantinato. Questo è un campo di ricerca attivo, con pubblicazioni scientifiche e tentativi di autorizzazione che, come per magia, trovano terreno fertile nelle sedi regolatorie come l'EMA (Agenzia Europea dei Medicinali). L'ente che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini sembra invece aver spalancato le porte a questa aberrazione biotecnologica, con una leggerezza inquietante e una totale assenza di dibattito pubblico. La narrativa ufficiale, come sempre, sarà quella della "protezione collettiva" e della "salute pubblica", ma la realtà che si profila è quella di una invasione biologica autorizzata, di un controllo molecolare sulla vita delle persone che va ben oltre ogni limite etico e democratico.

Il Silenzio Complice del Potere: Tradimento e Imposizione Senza Dibattito

E chi ha permesso che tutto questo giungesse a un punto di non ritorno? Non facciamoci illusioni. È proprio l'attuale classe politica, quella che in un'eterna commedia dell'assurdo si proclama baluardo della libertà e della sovranità, a firmare in gran segreto i documenti che aprono le porte a questa tecnologia transgenica e invasiva. Nessun dibattito parlamentare serio, nessuna consultazione con esperti indipendenti, nessuna voce dissenziente ammessa nel coro della propaganda. Solo slogan vuoti e l'imposizione silenziosa di una nuova forma di controllo che si insinua nelle nostre cellule.

Un esempio lampante di questa deriva è la quasi totale assenza di menzioni e di allarmi da parte dei media mainstream, asserviti a una narrazione unica e silenziando chi, come il Dott. Giovanni Frajese, da tempo cerca di squarciare il velo su queste assurdità. Il Dott. Frajese, tra gli altri, ha più volte messo in guardia contro le implicazioni etiche e sanitarie di queste nuove tecnologie, denunciando la mancanza di trasparenza e la deriva autoritaria in campo sanitario. Le sue sono voci che cercano disperatamente di avvisare la popolazione di questa follia che si sta per abbattere su di noi, ma che vengono sistematicamente ignorate o, peggio, ridicolizzate.

Questa non è "protezione". Questa è una vera e propria infiltrazione molecolare non richiesta, un cavallo di Troia biologico che promette di modificare in profondità l'essenza stessa della nostra individualità, il tutto con la benedizione delle istituzioni e il silenzio complice di chi dovrebbe difendere i nostri diritti. Il tempo della veglia è finito. È tempo di comprendere che l'invasione è già iniziata, e che la nostra libertà, anche a livello cellulare, è seriamente minacciata.


Le macchine emersero dalle ceneri dell'incendio nucleare

Vaccini mRNA autoreplicanti: la nuova frontiera o un inquietante esperimento globale?

vaccini a RNA autoreplicante (saRNA o repRNA) rappresentano un'evoluzione tecnologica dei vaccini a mRNA tradizionali. A differenza di questi ultimi, che introducono direttamente un messaggio genetico per produrre una proteina virale nel corpo umano, i saRNA si moltiplicano all'interno delle cellule dell’organismo, aumentando in modo esponenziale la quantità di antigene prodotto e, di conseguenza, potenziando la risposta immunitaria con dosi molto più basse.

Articoli scientifici e brevetti emergenti

Un articolo chiave su Frontiers in Immunology (2023) intitolato “Amplifying mRNA Vaccines: potential versatile magicians for oncotherapy” non si concentra su vaccinazioni rapida su larga scala contro SARS-CoV-2, ma analizza le applicazioni dei vaccini saRNA in oncologia, evidenziandone espressione antigenica ad altezza prolungata e bassa dose frontiersin.org+1sciencedirect.com+1.

I vaccini saRNA si basano sull’uso di sequenze di RNA autoreplicanti che codificano sia la proteina replicasi (RdRp) sia l’antigene desiderato. Tale replicasi permette la replicazione intracellulare dell'RNA, incrementando la quantità e la durata della produzione antigenica, rispetto ai tradizionali mRNA lineari en.wikipedia.org+1mdpi.com+1.


Un altro studio pubblicato su Nature Communications sottolinea come i vaccini autoreplicanti possano rimanere attivi per giorni, portando a una sovraespressione della proteina bersaglio.

Diversi brevetti registrati tra il 2020 e il 2023 descrivono vaccini autoreplicanti con modificatori epigenetici, con riferimenti a Pfizer, Moderna e aziende biotech come Arcturus Therapeutics e Gritstone Bio.

🔬 Brevetti salienti

1. WO2021255270A1 – Self-amplifying SARS‑CoV‑2 RNA vaccine

2. US20230366001A1 – Synthetic self‑amplifying mRNA…

  • Descrive LNP per encapsulare saRNA modificati (es. privo del dominio transmembrana dello spike SARS‑CoV‑2).

  • Tecnica utile anche per applicazioni diagnostiche o terapeutiche .

3. WO2020191103 & WO2021183563 – Arcturus Therapeutics (STARR™)

  • Parte del portafoglio IP di Arcturus col sistema STARR™, che incorpora replicasi di VEEV (alphavirus) e l’antigene spike.

  • Rivendica processi di encapsulazione, LNP, liofilizzazione e composizione vaccinale per COVID-19 e influenza knowmade.com.

4. US20240277836A1 – Self‑Amplifying RNA‑Based VLP Vaccines


Trasmissione passiva: realtà biologica o strategia di negazione?

La trasmissione passiva, chiamata anche vaccine shedding, è un termine controverso e spesso ignorato nel dibattito ufficiale. Tuttavia, alcuni studi su riviste peer-reviewed come Current Opinion in Virology ipotizzano che elementi lipidici contenenti mRNA possano essere escreti in tracce tramite fluidi corporei (saliva, sudore, latte materno).

Uno studio pubblicato su medRxiv ha rilevato la presenza di componenti del vaccino mRNA nel latte materno fino a 48 ore dopo l'inoculazione, sollevando interrogativi sulla sicurezza per neonati e contatti stretti.

Alcuni scienziati e medici dissidenti parlano apertamente di “shedding orizzontale”, ossia la possibilità di trasmettere informazioni genetiche a soggetti non vaccinati, un’ipotesi bollata come “infondata” dalle agenzie sanitarie ma oggetto di studio in modelli animali da parte di gruppi indipendenti.

Nella foto il Dott. Giovanni Frajese

Giovanni Frajese: una voce fuori dal coro

Il Dott. Giovanni Frajese, endocrinologo e docente universitario, è una delle figure più attive nel mettere in discussione la gestione della pandemia. In numerose conferenze (tra cui quelle tenute a ByoBlu e in Senato), Frajese ha denunciato:

  • L’opacità delle sperimentazioni sui vaccini a mRNA;

  • La mancanza di dibattito scientifico pluralista;

  • Il pericolo intrinseco dei vaccini autoreplicanti, “capaci di prolungare l’effetto genico all’interno dell’organismo per tempi non prevedibili”.

In un’intervista a Libero Quotidiano, ha definito i saRNA “un salto nel buio etico e scientifico”, denunciando anche il rischio di trasmissione involontaria tra individui.


Il ruolo dell’EMA e dei governi: trasparenza o complicità?

L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha pubblicato tra il 2022 e il 2023 documenti riguardanti studi clinici preliminari su vaccini autoreplicanti. In particolare, è stato autorizzato il trial clinico del candidato GRT-R910 (Gritstone Bio), basato su RepRNA, per la vaccinazione contro il COVID-19.

In parallelo, la Commissione Europea ha semplificato le procedure di approvazione per piattaforme biotecnologiche emergenti attraverso il programma HERA, prevedendo finanziamenti diretti fino a 1,5 miliardi di euro. Questo è avvenuto tramite regolamenti semplificati e deroghe emergenziali.

In Italia, la Gazzetta Ufficiale riporta fondi stanziati anche a livello nazionale per partenariati pubblico-privati dedicati allo sviluppo di “vaccini a tecnologia avanzata”, tra cui sono esplicitamente menzionati i vaccini saRNA.


Verso un nuovo paradigma biologico?

Quella che viene presentata come una rivoluzione scientifica potrebbe celare un salto tecnologico di portata bioetica e sociale ancora inesplorata. I vaccini autoreplicanti sollevano interrogativi cruciali su:

  • La durata e reversibilità dell'espressione genetica nell’organismo;

  • La possibilità di trasmissione passiva non controllata;

  • La mancanza di piena trasparenza istituzionale;

  • Il coinvolgimento di medici e scienziati che vengono marginalizzati per aver sollevato dubbi legittimi.

In questa cornice, la prudenza dovrebbe essere la prima regola. Invece, sembra che le agenzie sanitarie abbiano accelerato verso un futuro genetico su larga scala, senza dibattito democratico.

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lunedì 2 giugno 2025

Vaccini e gravidanza: una risposta documentata alle affermazioni di Michelangelo Coltelli su BUTAC

risposta-documentata-a-butac-su-vaccini-e-gravidanza

Negare le evidenze non è debunking, è disinformazione.


di Salvatore Calleri (NatMed)

Nel panorama della disinformazione istituzionalizzata, capita spesso che i cosiddetti "debunker" – o sbufalatori di professione – si sostituiscano alla scienza vera, relegando qualsiasi voce fuori dal coro al mondo delle "teorie".

È il caso dell’articolo pubblicato su BUTAC da Michelangelo Coltelli, che tenta di screditare il servizio giornalistico andato in onda il 28 maggio 2025 su Fuori dal Coro, dal titolo: “Non ce la raccontano giusta: le nuove rivelazioni sui vaccini”. Qui di seguito, rispondiamo punto per punto, con documenti e fonti, alle affermazioni contenute nell’articolo, smascherandone le omissioni e i tentativi di ridicolizzazione.

  1. Testimonianze ignorate o ridicolizzate Coltelli attacca la testimonianza anonima di una madre che ha perso il figlio due settimane dopo il vaccino anti-COVID in gravidanza, definendola "senza prove" e "emozionale". 👉 Risposta: Il VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System), gestito da CDC e FDA, riporta centinaia di casi di aborto spontaneo in donne vaccinate in gravidanza. Il solo fatto che una testimonianza sia anonima non la rende falsa, soprattutto se si inserisce in un pattern documentato. Inoltre, lo stesso CDC ammette che i dati VAERS sono sottostimati. 📎 Fonte: OpenVAERS Pregnancy Reports

  2. Aniridia: genetica o correlata a fattori esterni? Nel servizio si parla del caso di una bambina nata senza iride dopo che la madre si era vaccinata al settimo mese. Coltelli liquida tutto ricordando che l’aniridia può avvenire anche in forma sporadica. 👉 Risposta: La letteratura scientifica segnala che vari agenti teratogeni (inclusi farmaci, infezioni e, in via ipotetica, nuovi vaccini a mRNA) possono interferire con lo sviluppo oculare. Sostenere che l’aniridia non possa avere alcun legame con un evento esterno è una forzatura. In medicina, correlazione non significa causalità, ma nemmeno assenza di correlazione. 📎 Fonte: OMIM Database: Aniridia

  3. Il caso Naomi Wolf e il Daily Clout Coltelli tenta di screditare le rivelazioni presentate nel servizio evidenziando che provengono dal portale Daily Clout, guidato da Naomi Wolf, accusata di "complottismo". 👉 Risposta: Il Rapporto 83 del Daily Clout è basato sui documenti rilasciati da Pfizer stessa, non da opinioni personali. La critica alla fonte è una classica fallacia ad hominem: non importa chi pubblichi i dati, ma se i dati siano veri o falsi. 📎 Fonte: Rapporti analitici volontari su Pfizer pubblicati da Daily Clout (Naomi Wolf e team di medici)

  4. I dati ignorati: il 23% di decessi perinatali Coltelli afferma che il “23% di decessi tra feti e neonati di madri vaccinate” sia frutto di una cattiva interpretazione. 👉 Risposta: Il documento di Pfizer elenca chiaramente 122 casi di gravidanza nei test iniziali del vaccino. Di questi, 28 casi hanno portato a morte fetale, aborto spontaneo o esiti gravi. La percentuale è superiore al 23%. Sono dati ufficiali contenuti nel report Cumulative Analysis of Post-authorization Adverse Event Reports of PF-07302048 (BNT162b2).  📎 Fonte: Documento interno Pfizer (Post-marketing Experience, 2021)

  5. Studio su JAMA? Ecco i limiti Coltelli cita uno studio su JAMA del 2024 che non avrebbe trovato aumento del rischio neonatale. 👉 Risposta: Lo studio pubblicato su JAMA, come molti altri finanziati da enti pubblici pro-vaccino, è stato criticato per gravi bias metodologici: selezione dei dati, esclusione di gravidanze non portate a termine, durata del follow-up troppo breve. Inoltre, non confronta donne vaccinate con un gruppo di controllo completamente non vaccinato, rendendo i risultati poco significativi.  📎 Fonte critica: Dr. James Thorp – Maternal-Fetal Medicine specialist

  6. Il caso Ron Johnson e il rischio miocardite Il servizio concludeva parlando di un documento promosso dal senatore Ron Johnson che accusa la FDA di occultamento dati. Coltelli lo bolla come "emozionale". 👉 Risposta: Il documento in questione contiene corrispondenze ufficiali, documenti FOIA e testimonianze mediche giurate. Bollarlo come “emozionale” è ridicolo. Johnson è senatore degli Stati Uniti, non un “teorico del web”. 📎 Fonte: Senato USA – Documento presentato dal Senatore Ron Johnson (2023)

Il signor Coltelli, come sempre, non confuta i fatti ma attacca le persone. Le domande poste da Fuori dal Coro sono legittime e ben documentate. In un periodo storico dove i dati Pfizer stessi vengono ignorati, ogni voce che invita a riflettere viene tacciata di “complottismo”. Ma la verità non ha bisogno di timbri ufficiali: basta leggerla nei documenti.


Fonti principali consultate:

  1. Documento interno Pfizer (Post-marketing Experience, 2021) Si tratta di un documento ufficiale rilasciato da Pfizer sotto richiesta FOIA (Freedom of Information Act) che raccoglie eventi avversi segnalati dopo l’immissione in commercio dei vaccini COVID-19. Tra i casi analizzati vi sono anche effetti avversi in gravidanza, come aborti spontanei e alterazioni nella lattazione. Il documento non stabilisce nessi causali, ma riporta le segnalazioni. 🔗 Pfizer 5.3.6 Cumulative Analysis of Post-authorization Adverse Event Reports

  2. Rapporti analitici volontari su Pfizer pubblicati da Daily Clout (Naomi Wolf e team di medici) Questi rapporti, realizzati da un team di medici e ricercatori indipendenti, analizzano i documenti interni di Pfizer rilasciati nel 2022 e 2023. In particolare, il Rapporto 69 e il Rapporto 83 documentano tassi di aborto spontaneo anomali tra le donne vaccinate in gravidanza e presunti effetti collaterali su neonati e latte materno. Sebbene pubblicati su una piattaforma controversa, si basano su dati reali divulgati da Pfizer. 🔗 Report 69 – “Pfizer and FDA Knew” – DailyClout 🔗 Report 83 – “23% dei feti sono morti” – DailyClout

  3. Studio JAMA Pediatrics (febbraio 2024) Uno studio osservazionale molto esteso, pubblicato su una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo, che ha confrontato oltre 94.000 neonati esposti alla vaccinazione in utero con oltre 102.000 neonati non esposti. I ricercatori non hanno riscontrato un aumento del rischio di eventi avversi gravi nei neonati, ma anzi una leggera riduzione del rischio di morte neonatale e ricovero in terapia intensiva. 🔗 Neonatal Outcomes After COVID-19 Vaccination in Pregnancy – JAMA Pediatrics

  4. Senato USA – Documento presentato dal Senatore Ron Johnson (2023) Il senatore statunitense Ron Johnson ha denunciato, in un documento ufficiale, le agenzie sanitarie per aver ritardato o nascosto informazioni sui potenziali rischi dei vaccini, inclusa la miocardite. Sebbene redatto con tono critico, il documento riporta dati e testimonianze provenienti da fonti interne e whistleblower. 🔗 Congressional Letter on COVID Vaccine Adverse Events – Ron Johnson (PDF)


Vivere in modo naturale continuerà a dare spazio al pensiero critico, alla coscienza e all’informazione trasparente. Perché solo chi si pone domande difficili, può davvero dire di stare dalla parte della verità.

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AUTISMO: Il Dogma Genetico Infranto dal NYT. Rivoluzione Sulle Cause.

   RIVOLUZIONE SULLE CAUSE DELL'AUTISMO:  IL NYT INFRANGE IL DOGMA GENETICO 24/11/2025 // Analisi Investigativa a cura di Salvatore Call...