window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-162796588-1'); Vivere in modo biologicamente naturale.: 2015-10-04
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venerdì 9 ottobre 2015

VACCINO ESAVALENTE: ecco perchè è illegale!

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Ottobre è il mese contro le vaccinazioni!





Vogliono ingannare i genitori! Questo è un crimine! Dobbiamo fidarci dei medici cosi? Basta di vaccini! Non servono a nulla di buono! Solo a rovinare le vite di bambini e genitori. Servono solo a sfoltire la popolazione!






C'e da meditare sulla sicurezza di questi composti che vengono iniettati in un organismo neonato totalmente immaturo dal punto di vista immunitario.




Ancora oggi, vi sentirete ripetere che questo vaccino nell’INFANRIX HEXA per l’infanzia non contiene Mercurio. Ebbene, è una pesante inesattezza a carico della salute dei nostri figli e l’ulteriore prova [a conferma dello studio indipendente citato poco sopra] è contenuta in una antecedente disposizione dell’EMEA [Ente Europeo per i Farmaci] datata 11 gennaio 2007.


nell’INFANRIX HEXA [il vaccino esavalente che viene somministrato anche in Italia a tutti i nuovi nati nel 1° anno di vita e che viene spacciato per libero da sali di mercurio] in realtà è contenuto Mercurio [Hg] nella quantità di 10 ppb [parti di miliardo] ovvero 0,01 ppm [parti per milione] ovvero 0,010 mg/Litro come conferma uno studio indipendente di ricercatori australiani [Austin DW, Shandley KA, Palombo EA] Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule [Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;73(10):637-40].


Sebbene i livelli di Hg rilevati sono sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di esposizione stabilito, i risultati di questo studio rivelano appunto le inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto riguarda il contenuto di Hg in questo vaccino per l’infanzia.










Se poi pensiamo che:


1.mancano studi relativi ai danni neurologici che possono essere causati in neonati di 3 mesi,


2.0,5 ppb di mercurio uccidono le cellule del neuroblastoma umano [Parran et al., Toxicol Sciences 2005; 86: 132-140],


3.20 ppb di mercurio distruggono la struttura delle membrane dei neuriti [Leong at al. - Neuroreport Journal 2001; 12: 733-37],


4.2 ppb di mercurio è la quantità massima contenuta nell’acqua potabile [disposizione EPA - massimo organo federale degli Stati Uniti] che potrebbe causare danno renale a lungo termine,


5.200 ppb di mercurio è il limite minimo stabilito dall’EPA affinchè un liquido sia classificato come rifiuto pericoloso,


6.i vaccini inutilizzati sono smaltiti come “rifiuti pericolosi a rischio infettivo” [DPR 15 LUGLIO 2003, N. 254, ALLEGATO 1],






In questa disposizione [EMEA/CHMP/VWP/19541/2007] si cita testualmente che il Thiomersale è un antimicrobico composto da mercurio organico che continua ad essere utilizzato sia nelle prime fasi di produzione, o come conservante nei vaccini.


Sono altresì suggerite nuove formule comunicative da inserire nei foglietti illustrativi a seconda che il Thiomersale [Thimerosal, Mercuriotiolato, Etilmercuriotiosalicilato] sia utilizzato come conservante o nella filiera produttiva.


Nel primo caso, la frase “questo medicinale contiene thimerosal [un composto di mercurio organico] come conservante e pertanto è possibile che si verifichino reazioni di sensibilizzazione” è stata sostituita con la frase “ipersensibilità a qualsiasi componente del medicinale“. In sostanza si maschera un’informazione vitale in merito ad un prodotto che potrebbe causare una riconosciuta sensibilizzazione [reazione allergica].


Nel secondo caso, se il Thiomersale utilizzato nel processo di produzione si traduce in livelli inferiori a 40 nanogrammi per dose, o livelli non quantificabili, non sono raccomandate ulteriori dichiarazioni da inserire nelle informazioni del prodotto. In sostanza è consentita l’omissione di informazioni pur essendo confermato che potrebbe ugualmente avvenire una sensibilizzazione [reazione allergica] al prodotto.






Il problema si infittisce quando, leggendo il foglietto illustrativo di questo vaccino, si apprende che è contenuta anche una combinazione di alluminio [fosfato di alluminio e idrossido di alluminio] alla considerevole dose [sempre riferita al neonato] di 935 microgrammi per fiala.






Un recente studio di alcuni neuroscienziati di Vancouver, CA. Shaw e L. Tomljenovic, prosegue la raccolta di domande critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio [presente praticamente in tutti i vaccini] e dimostra come gli effetti neurotossici sono altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del mercurio [Thiomersale].






L’alluminio è una comprovata neurotossina ed è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini. Nonostante i quasi 90 anni di uso diffuso degli adiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica in merito al loro meccanismo d’azione è ancora notevolmente scarsa. C’è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e la farmacocinetica di questi composti ma, nonostante questo, la fantasiosa nozione che l’alluminio nei vaccini è sicuro è spesso ampiamente accettata.


Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano chiaramente che gli adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi disturbi immunologici e neurologici negli esseri umani.


In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e diffuse.


La possibilità che i benefici del vaccino sono sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti avversi sottovalutati, non è rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica!






Un altro elemento di preoccupazione è la mancanza di qualsiasi valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante di alluminio con altri composti tossici riconosciuti che sono costituenti delle preparazioni commerciali dei vaccini, per esempio: formaldeide, formalina, fenossietanolo, fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide [e tanti altri, le cui proprietà tutt'altro che terapeutiche, trovate elencate qui].






L’obbligo di legge per i neonati riguarda esclusivamente difterite, tetano, poliomielite ed epatite b. Però, l’imposizione più diffusa [spesso perchè l'unica disponibile sul mercato] è quella di somministrare un vaccino esavalente dove ci sono gli antigeni per altre due malattie infettive [pertosse e haemophilus influenzae b] che sono definiti “raccomandati”.






L’obbligatorietà del vaccino non è più una motivazione sufficiente per fugare i dubbi su eventuali effetti dannosi, anche perché nella maggior parte delle regioni italiane è di fatto accettato il “dissenso informato“, cioè una liberatoria firmata dai genitori che, anche dopo un eventuale colloquio con i medici dell’Asl, scelgono di rinunciare.






Illustrissime Stefania Salmaso [Direttore del centro di epidemiologa dell’Istituto superiore di Sanità] e Marta Ciofi degli Atti [esperto italiano presso l'Agenzia Europea del Farmaco - Emea, Londra - e membro del Gruppo tecnico di monitoraggio per il coordinamento operativo del Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita], tralasciando il discorso relativo alla grande scorrettezza di questo intervento criminale [purtroppo non mi viene in mente nulla di gentile] che viene portato avanti senza fornire alcuna informazione preventiva ai genitori e senza metterli nella condizione di scegliere, è gravemente scorretta anche la giustificazione che viene data e cioè che con l’esavalente si risparmiano al bambino alcune iniezioni con un ovvio vantaggio per lui.


Infatti:


• è scientificamente provato che maggiore è il numero di vaccini inoculati contemporaneamente, maggiori sono gli effetti indesiderati che il bambino subisce;






• la riduzione del numero di iniezioni non giustifica e non compensa affatto i danni dell’esavalente;






• non è assolutamente sensato confrontare le cose perchè le iniezioni causano solo dolore fisico momentaneo, mentre i 6 vaccini contemporanei causano in un organismo di pochi mesi, totalmente immaturo dal punto di vista immunitario, un totale e duraturo sconvolgimento del sistema immunitario che si può esprimere con danni permanenti a carico di tutto l’organismo [anche eventi mortali];






• maggiore è la spesa farmaceutica dei vaccini e maggiore è il guadagno delle Case Farmaceutiche [come ha denunciato recentemente il CODACONS] e quindi è ovvio che esse cerchino di aumentare in tutti i modi il numero dei vaccini pediatrici [e non solo, come insegnatoci dalla pandemia bufala H1N1, dal nuovo focolaio di aviaria in Messico oppure addirittura dal prossimo vaccino antiobesità];






• se le Case Farmaceutiche non portassero avanti esclusivamente motivazioni di profitto economico, avrebbero commercializzato anche i soli vaccini obbligatori [difterite, tetano, poliomielite, epatite virale B] in modo che i genitori che vogliono eseguire questi 4 vaccini avrebbero un’alternativa all’esavalente.






Come se non bastasse, in modo totalmente fuorviante, spesso nei centri vaccinali sono “offerte” e somministrate in unica seduta [contemporaneamente al vaccino esavalente] le vaccinazioni antipneumococcica [contiene 13 antigeni + Polisorbato 80, ovvero una sostanza sterilizzante!] ed antimeningococcica C per tutti i nuovi nati.






La vaccinazione dovrebbe essere una scelta, da valutare caso per caso, valutando davvero il rapporto rischio-beneficio dopo aver ricevuto un’informazione corretta dalle autorità sanitarie. Invece i genitori sono presi alla sprovvista, a volte pressati e minacciati psicologicamente, accettano passivamente questo bombardamento al sistema immunitario del proprio figlio o della propria figlia e quel che è peggio non ricevono alcuna informazione riguardante la prevenzione dai danni vaccinali [colpevolmente minimizzati e sottaciuti] come stabilito dall’Art. 7 della Legge 210/92.






Infine, ora si può serenamente affermare, la vaccinazione anti-epatite b [anch'essa contenuta nell'esavalente] introdotta grazie alle tangenti ricevute dall’ex Ministro della Salute De Lorenzo è totalmente illegale e truffaldina, in considerazione del fatto che l’ex Ministro è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione “per il danno all’immagine arrecato alla pubblica amministrazione in relazione agli illeciti, accertati in sede penale, che avevano determinato una ingiustificata levitazione della complessiva spesa farmaceutica“.






Quante altre generazioni di bambini avete intenzione di rovinare?






http://autismovaccini.org/…/esavalente-ecco-perche-e-illeg…/
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Paracetamolo e vaccini scoperti nuovi gravi rischi. "Attenti a questi sintomi quando la prendete"

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Molti ne abusano e la somministrano anche ai bambini al primo accenno di febbre sotto consiglio dei medici. Ma la tachipirina, il cui principio attivo è il paracetamolo, ha effetti collaterali molto sgradevoli ed effetti tossici ancora peggiori.



Uno sguardo sugli studi che dimostrano gli effetti negativi di paracetamolo e tachipirina.
Come sanno quasi tutti, il principio attivo della tachipirina, come di un altro farmaco similare molto noto, l’efferalgan, è il paracetamolo. Questo farmaco viene usato, indiscriminatamente sia per gli adulti che per i bambini anche molto piccoli, come i neonati.


Ma quello che la gente non sa, grazie anche alla mancanza di informazione da parte del Sistema Sanitario Nazionale, è che la tachipirina è un farmaco molto tossico e che può danneggiare in maniera marcata l’organismo e soprattutto il delicato sistema immunitario dei bambini. Ma cominciamo con un certo ordine.


Gli effetti collaterali della tachipirina.
Esiste una letteratura medica che riguarda il paracetamolo che risale già al 1967 ( cfr Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics 156, 285, 1967), che spiega quali sono gli effetti collaterali del principio attivo della tachipirina alle dosi terapeutiche: vertigini, sonnolenza, alterazioni ematologiche, secchezza orale, problemi di accomodazione, nausea, vomito, fenomeni allergici, tipo glossite (lingua gonfia) orticaria, prurito, arrossamenti cutanei, broncospasmo, porpora trombo-citopenica.
Questi effetti collaterali della tachipirina sono stati riportati anche circa vent’anni fa in un libro del dott. Roberto Gava (l’Annuario dei Farmaci), dove aggiunge che il paracetamolo possiede anche un’elevata tossicità acuta dose-dipendente con gravi effetti epatici, ittero ed emorragie, e la possibilità di avere una progressione verso l’encefalopatia, il coma e la morte.
Inoltre la tachiprina può causare insufficienza renale con necrosi tubulare acuta, aritmie cardiache, anemia emolitica, agranulocitosi, e pancitopenia.


Gli effetti tossici del paracetamolo sono ampiamente noti da decenni, e gli ultimi studi risalgono ad una pubblicazione del 2010 da parte del New Zeland Ashsma and Allergy color Study Group a cura del dott. Wickens e Colleghi sulla rivista “Clinical & Experimental Allergy” . Quello che spiegano, in sintesi, è che il paracetamolo (quindi la tachipirina) è un potente farmaco ossidante e consuma le scorte del nostro più potente antiossidante: il GLUTATIONE. E quando questo scarseggia, il paracetamolo svolge la sua azione epatotossica.
“L’effetto epatotossico è esplicato da un metabolita del paracetamolo (l’N-acetil-p-benzochinone), che viene neutralizzato da un sistema epatico glutatione-dipendente. Dopo che le scorte intraepatocitarie di glutatione si sono esaurite il metabolita si lega con le proteine del citosol epatocitario ( dopo circa dieci ore dall’assunzione) e svolge al sua azione epatotossica”.( L’Annuario dei Farmaci , dott. Roberto Gava).
I pericoli di vaccini + tachipirina


Il dott. Gava aggiunge che il paracetamolo viene somministrato anche ai neonati, pur sapendo quanto questi scarseggino di sostanze antiossidanti come il glutatione.


Tra l’altro sembra che la tachipirina sia somministrata ai bambini piccoli dopo aver fatto i vaccini di routine, con conseguenze a dir poco disastrose e vi spiego perché.
Sappiamo che la cisteina (un aminoacido essenziale che permette la produzione di glutatione da parte del fegato e del cervello) viene sintetizzata da un enzima, la metionina sintetasi, e che il mercurio contenuto nei vaccini blocca l’attivazione di questo enzima con la conseguenza di una maggiore probabilità di alterare lo sviluppo cerebrale con incremento di autismo e del disturbo da iperattività (ADHD), patologie che sono enormemente aumentate in questi ultimi anni. Tra l’altro i bambini autistici hanno il 20% in meno di cisteina disponibile e il 54% di livelli più bassi di glutatione e questo comporta una maggiore incapacità del loro organismo di espellere metalli tossici come il mercurio (sia alimentare che dei vaccini).


Ne consegue che questi soggetti non dovrebbero mai assumere tachipirina almeno nei primi anni di vita, sicuramente non prima di aver superato i due anni. Infatti sotto i sei mesi, un bimbo non è in grado di espellere il mercurio vaccinale poiché il fegato è ancora “immaturo”. È dimostrato, tra l’altro, che il mercurio entra molto facilmente e si accumula nei tessuti cerebrali dei bambini (ma non solo) dato che la loro barriera encefalica è più recettiva.
In più, il mercurio, a dosi elevate altera la mitosi cellulare in un cervello in accrescimento come è quello di un bambino. Studi scientifici del 2008 e del 2009 hanno dimostrato che l’assunzione di paracetamolo aumenta la probabilità dei bambini piccoli di ammalarsi di autismo. Eppure latachipirina spesso viene data dopo l’assunzione dei vaccini per “spegnere” gli effetti visibili e tranquillizzare quei genitori totalmente ignari di ciò che potrebbe succedere in quei soggetti più predisposti a livello immunitario ai danni dei vaccini. Febbre alta? Tachipirina.


Il bambino piange? Tachiprina. Abitudine che spesso non finisce con l’età, perché molti adulti assumono tachipirina ai primi sintomi di mal di testa, mal di schiena o semplicemente per qualche linea di febbre.
Pochi giorni fa è uscita una notizia su Informasalus, che riporta uno studio coordinato dal dott. Julian Crane : “Farmaci con paracetamolo: rischio asma e allergie per i bambini”. Il dott. Crane spiega che secondo le sue ricerche, i bambini che hanno utilizzato il paracetamolo prima di aver compiuto i 15 mesi di età ( il 90%) hanno il triplo di probabilità in più di sviluppare una sensibilità agli allergeni e il doppio di probabilità in più di sviluppare sintomi come l’asma verso i sei anni rispetto ai bambini che non hanno assunto tachipirina e simili farmaci conparacetamolo.


Tutte queste notizie dovrebbero farci riflettere, anche perché si tratta di un farmaco che più che un’azione antinfiammatoria ha un’azione antipiretica e analgesica. Quindi attenti agli abusi, poiché è una sostanza che svolge sempre e comunque un effetto epatotossico.


Il consiglio del dott. Roberto Gava (specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica, Tossicologia Medica, si è perfezionato in Omeopatia Classica, Agopuntura Cinese, Ipnosi Medica) è quello di non somministrare paracetamolo ai bimbi piccoli, specie se immaturi o se hanno assunto farmaci per tempi prolungati o se sono stati sottoposti a vaccini da meno di un mese non vaccinare i bambini sotto i due anni di età non accettare mai più di uno o massimo due vaccini per volta far eseguire a bambini esami ematochimici per capire le capacità antiossidanti e quanto sia maturo il loro sistema immunitario e la loro capacità epatica di espellere le tossine.
Infine, cercate medici che abbiano una visione più aperta alle conoscenze di Medicina Naturale e di Omeopatia in generale, che sappiano seguire i genitori nel gestire le malattie dei primi anni di vita, aumentando le difese immunitarie del bambino senza imbottirli di farmaci come la tachipirina a tutti i costi.


FONTE: scienzanatura.it http://www.attiviamoci.it/
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La faccia nascosta delle vaccinazioni

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Se ancora avevi dei dubbi sulle vaccinazioni questo video ti aiuterà a dissolverli. Diffondi in rete. Le vaccinazioni sono uno dei più grandi business delle industrie farmaceutiche.
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FOCOLAI DI PERTOSSE; IL 95% È VACCINATO

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Focolai di Pertosse; il 95 per cento dei bambini è vaccinato

20 luglio 2014
AGGIORNAMENTO FONTI OTTOBRE 2015
cough
  • AUMENTO DI CASI DI PERTOSSE CON L’ATTUALE VACCINO
    Nel 2012 negli Stati Uniti si è verificato il maggior numero di casi di pertosse dal 1955.
FONTE
  • http://www.abc.net.au/science/articles/2015/04/24/4222316.htm
QUI LO STUDIO
  • http://journals.plos.org/ploscompbiol/article?id=10.1371%2Fjournal.pcbi.1004138

Astratto
Negli ultimi dieci anni l’incidenza della pertosse negli Stati Uniti (US) è ​​aumentatA costantemente; il 2012 HA visto il numero più alto di casi,dal 1955.  Indaghiamo su diverse ipotesi per la recrudescenza di casi di pertosse inserendo una serie di modelli epidemiologici dinamici per l’incidenza dei dati dalla malattia soggetta alla denuncia attraverso il sistema nazionale di sorveglianza (NNDSS) fra il 1990-2009.
Troviamo che: il miglior modello è quello in cui l’efficacia del vaccino e la durata di protezione della vaccinazione con pertosse acellulare (aP) è inferiore a quella del vaccino cellulare (WP), (efficacia dei primi tre dosi 80% [95% CI: 78%, 82%] vs 90% [95% CI: 87%, 94%]).
In questo studio, usiamo tutti i dati di sorveglianza degli Stati Uniti a disposizione:
1) Inserire una serie di modelli matematici e determinare che meglio spiega questi dati;
2) determinare i valori dei parametri epidemiologici e correlarli al vaccino di questo modello.
Il nord della California, sta vivendo una delle peggiori epidemie di pertosse di tutto lo stato, secondo un nuovo report.
Yolo County, che si trova direttamente a est di Napa County nei pressi di Sacramento, sta  vivendo uno dei picchi più alti di casi di pertosse, rispetto alla maggior parte delle altre contee in California;circa il 95 per cento dei bambini che vivono lì  è vaccinato.
I funzionari sono atterriti dagli ultimi dati, che mostrano  un aumento del 900 per cento nei casi di pertosse rispetto allo scorso anno.
“Siamo nel bel mezzo di un’epidemia di pertosse in tutto lo stato”, ha dichiarato ai giornalisti, il Dr. Constance Caldwell, della “Yolo County Health Officer“.
“E’ preoccupante perché i bambini possono ammalarsi gravemente e morire da pertosse”, ha spiegato il  CBS di  Sacramento .Il Dr.Caldwell ha anche ammesso che la Yolo County non ha subito il declino della vaccinazione,rispetto invece ad altre contee,in tutto lo stato. Ciò quindi,suggerisce che il vaccino contro la pertosse non fornisce il livello di protezione che crediamo, e che i bambini già vaccinati sono ancora esposti alla malattia

I Vaccini contro la Pertosse non hanno efficacia a lungo, e distruggono ogni possibilità di immunità permanente

Nella migliore delle ipotesi, il vaccino contro la pertosse fornisce una protezione minima contro la malattia, ma  solo se i bambini vengono ripetutamente vaccinati.
Il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), raccomanda la vaccinazione ai bambini contro la pertosse prima di entrare all’asilo (5 INIEZIONI) , e dopo un altro richiamo supplementare nel settimo anno di frequenza. Questa moltitudine di vaccini durante un breve periodo di tempo , illustra come rapidamente perdano la loro efficacia.
Se un bambino viene sottoposto ripetutamente a ben cinque diverse vaccinazioni, prima del compimento del quinto anno di età,al fine di avere una possibilità di allontanare  tosse  convulsa, non c’è da meravigliarsi che la malattia si stia diffondendo in maniera prominente nelle aree in cui la maggior parte dei bambini sono vaccinati .
Dopo tutto, coloro che ricevono il vaccino,possono agire da “vettori della malattia”, infettando altri che sono immuno-compromessi o che abbiano perso l’immunità temporanea acquisita dai vaccini precedenti.
  • Solo i bambini che non sono stati vaccinati, e che hanno invece sviluppato un’immunità permanente per la pertosse attraverso l’esposizione naturale, ottengono una protezione reale. 
Ma  il sistema immunitario che ruolo ha in tutto questo?
Questo sistema è la linea principale di difesa del nostro corpo contro batteri, virus, tossine e altri invasori dannosi, in quanto si occupa di queste minacce.
La conseguenza di ciò , con la vaccinazione invece, è una risposta immunitaria innaturale che non solo non conferisce immunità permanente, ma può anche causare danni immunitari, lasciando una persona più suscettibile alle infezioni.

Barbara Loe Fisher, presidente e co-fondatore del National Vaccine Information Center dichiara:
“Considerando il ripristino naturale di molte malattie infettive, si va a stimolare  l’immunità a vita, contrariamente a ciò che i vaccini forniscono (protezione temporanea, e immunità artificiale indotta da vaccino)”
National Vaccine Information Center


Learn more:

FONTE DELL’ARTICOLO DI SEGUITO

***** AGGIORNAMENTI NOVEMBRE 2014*****

 U.S.A. ULTERIORE FALLIMENTO DEL VACCINO ANTIPERTOSSE!
Gli studenti del Roosevelt High School si ammalano di pertosse nonostante erano completamente vaccinati
FONTI CORRELATE E AGGIORNATE.
CASI DI PERTOSSE

CALIFORNIA: EPIDEMIA DI PERTOSSE, QUASI 10.000 CASI NEL SOLO 2014, NONOSTANTE L’INTENSA CAMPAGNA VACCINALE
La cosa singolare è che, leggendo l’articolo, anziché far riferimento al fallimento della vaccinazione contro la pertosse, tanto che “L’incidenza di casi di pertosse segnalati è in aumento negli Stati Uniti dal 1980, nonostante l’uso diffuso di vaccini contro la pertosse. Le grandi epidemie di pertosse si sono verificate in California nel 2010 e in altri stati durante 2011-2012.”, ritengono che la causa sia la mancata vaccinazione durante i primi mesi di vita per cui indicano una possibile – geniale – soluzione, soprattutto dal punto di vista economico per le case farmaceutiche:
VACCINARE LE GESTANTI!

Through November 26, there were 9935 cases of pertussis with onset in 2014 reported in California, highlighting the need for vaccination of pregnant women in their third trimester.
MEDSCAPE.COM

ULTERIORE ED ENNESIMA CONFERMA DEL FALLIMENTO DEL VACCINO ANTIPERTOSSE
I ricercatori del California Department Of Publich Healt hanno segnalato che in California si è registrata la più grande epidemia degli ultimi 70 anni. Dal primo gennaio al 26 novembre sono stati registrati 9.935 casi, per un’incidenza di 26 casi ogni 100.000 abitanti.
L’83% dei casi riguardava adolescenti dell’età tra i 14 ed i 16 anni, completamente vaccinati, la conferma che l’immunità data dal vaccino non è permanente, solo il 2,2% non era stato vaccinato!
More evidence that immunity from acellular vaccine wanes over time.
MEDPAGETODAY.COM

Allegati pubmed

AGGIORNAMENTO FONTI OTTOBRE 2015
Nell’articolo “Pertussis: A Review of Disease Epidemiology Worldwide and in Italy”, pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health nel 2012, viene presentato il quadro epidemiologico italiano sulla pertosse dal 1996 al 2009 da cui emerge che vi è un trend in diminuzione della malattia nel periodo considerato (vedi figura 1) principalmente dovuto all’incremento della copertura vaccinale e che tra il 1999 e il 2009, sono state registrate 7768 ospedalizzazioni per pertosse (vedi figura 2).
Figura 1. Pertosse: trend di notifiche in Italia, 1996–2009 (fonte Ministero della Salute)


Figura 2. Pertosse: numero di  ospedalizzazioni annuali in Italia, 1999–2009 (fonte Ministero della Salute)


L’elevata copertura vaccinale raggiunta (pdf 362 kb) ha permesso di ridurre la diffusione della Bordetella pertussis, tuttavia il decadimento dell’immunità che si verifica nei soggetti vaccinati fa si che gli adolescenti e gli adulti rappresentino una fonte di infezione per i non vaccinati ed i neonati che non hanno completato il ciclo primario. Inoltre, la pertosse è probabilmente sottostimata negli adolescenti e nei giovani adulti a causa del quadro clinico atipico che si presenta in questi soggetti e dello scarso ricorso alla conferma di laboratorio.

Pertanto il reale impatto della pertosse nella popolazione è difficilmente valutabile e scarsamente percepito dalla popolazione e dagli operatori sanitari.
Per questo è importante mantenere elevati livelli di copertura vaccinale nei bambini ed effettuare i richiami previsti dal calendario vaccinale.
Leggi anche l’articolo “Hospitalizations for pertussis in Italy, 1999-2009: analysis of the hospital discharge” database pubblicato sull’European Journal of Pediatrics nel 2012.
DELUCIDAZIONI
Il tasso di mortalità della pertosse è diminuito in Italia da 42,5 casi per 100.000 nel 1890 a 0 casi nel 2002.E’ da quell’anno che non si segnalano più decessi per la pertosse nel nostro Paese. Il tasso di mortalità della pertosse era in nettissima diminuzione ben prima della introduzione della vaccinazione, come mostrano chiaramente i grafici. Le migliori condizioni di vita della popolazione italiana e il raggiungimento di una migliore assistenza sanitaria dopo la seconda guerra mondiale sono stati determinanti nel ridurre la mortalità da pertosse. Anche l’ incidenza della malattia (cioè il numero di casi, cosa diversa dalla mortalità che invece è il numero di morti) aveva iniziato a diminuire ben prima dell’introduzione del vaccino della pertosse; l’introduzione della vaccinazione ha quindi accompagnato una curva che era già discendente.pertosse1
I dati li fornisce uno studio sull’epidemiologia della pertosse in Italia pubblicato su Eurosurveillance, Volume 19, Issue 40, il 9 October 2014.
Ne riportiamo la traduzione integrale:

Epidemiologia della pertosse in Italia: tendenze della malattia nel secolo scorso

M V Gonfiantini ()1, E Carloni1, F Gesualdo1, E Pandolfi1, E Agricola1, E Rizzuto2, S Iannazzo2, M L Ciofi Degli Atti1, A Villani1, A E Tozzi1
1. Bambino Gesù Children’s Hospital, IRCCS, Rome, Italy
2. Ministry of Health, Rome, Italy
Abbiamo rivisto l’epidemiologia della pertosse negli ultimi 125 anni per identificare le caratteristiche e i fattori della malattia che avrebbero potuto influenzare queste tendenze. Abbiamo descritto i tassi di mortalità, i tassi di letalità, i tassi d’incidenza cumulativa. Abbiamo paragonato i dati di osservazione sistematica con i dati di un sistema di osservazione sentinella pediatrico per valutare in casi non segnalati. Il tasso di mortalità della pertosse è diminuito dal 42.5 per 100.000 nel 1890 a 0 (nessun caso di decesso per pertosse è stato rilevato dopo il 2002. L’ incidenza è diminuita da 86.3 per 100,000 nel 1927 a 1 per 100.000 dopo il 2008. La copertura vaccinale è aumentata dal 32.8 per cento nel 1993 a circa il 96 per cento dopo il 2006. Come per i casi di sotto notifica o non segnalati il rapporto d’incidenza dei casi di routine è cresciuto con l’età da 1.8 in minori di un anno a 12.9 in maggiori di 10/14 anni. Il tasso di mortalità della pertosse è diminuito prima della introduzione della immunizzazione. L’ incidenza è diminuita solo dopo l’introduzione del vaccino della pertosse e in particolare solo dopo il raggiungimento di un’ alta copertura immunizzante con vaccini acellulari. L’osservazione di routine non mostra un incremento nell’incidenza cumulativa nemmeno nei soggetti di età maggiore di 15 anni come registrato negli altri paesi. Il mancato riconoscimento a causa di una presentazione atipica e il poco frequente uso di test di laboratorio potrebbe essere responsabile per la mancata notifica e quindi influenzare il rapporto d’incidenza e la gestione di programmi d’immunizzazione.
FONTI

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Case farmaceutiche nella bufera a causa di traffico di virus e vaccini

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Alcune Procure italiane mettono sotto accusa le case farmaceutiche per la loro condotta a dir poco disinvolta nella promozione e vendita dei propri prodotti, con il beneplacito della Organizzazione mondiale della Sanità nel caso del famigerato Tamiflu ai tempi della tanto paventata e mai avverata pandemia da influenza aviaria... I vaccini, da farmaco un tempo indispensabile per l'immunizzazione di massa, si sono oggi trasformati in un semplice business? I medici francesi si schierano in massa contro il Gardasil, e da noi che succede? abbiamo fatto il punto della situazione a Linea Diretta del 9 Aprile, in compagnia della bravissima Elisangelica Ceccarelli.
VISITA IL CANALE DELL'AVV. SAVERIO CREA: https://www.youtube.com/user/saveriocrea
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Vaccini? No grazie: informati e informa

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I vaccini sono prodotti farmaceutici non esenti da rischi, che possono essere maggiori per alcuni rispetto ad altri.
                                                      
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Lo stato attuale della scienza non detiene risposte certe per i genitori e medici, che per molti anni hanno riportato lesioni multiple causate dai vaccini.

Le prove scientifiche sono insufficienti per effettuare un'affermazione certa in merito al fatto che certi vaccini non causano una vasta gamma di condizioni di salute gravi, come l'encefalite, encefalopatia, ictus, asma, autismo, Sid, sclerosi multipla, artrite, lupus, disturbi della coagulazione, altri disturbi del sangue.

Queste sono problematiche che devono essere valutate quando i vaccini ottengono il mandato di legge per essere utilizzati per ogni bambino e consigliati per molti adulti.

C'è una chiara ammissione che esiste una mancanza scientifica di adeguata comprensione circa il meccanismo d'azione dei vaccini nel corpo umano, compreso come, quando, perché e per quali motivi essi sono nocivi.

Con così tanti bambini vaccinati pesantemente in ogni parte del mondo e un aumento ingravescente delle difficoltà di apprendimento [1 bambino su 6], asma [1 bambino su 9], ADHD [1 bambino su 10], autismo [1 bambino su 88] diabete [1 bambino su 450] e milioni sempre più sofferenti di gravi allergie, malattie infiammatorie intestinali, altri disturbi cerebrali e del sistema immunitario, riempire le lacune nelle conoscenze scientifiche circa la sicurezza dei vaccini deve essere posta come priorità in cima all'agenda di ricerca scientifica nazionale e mondiale. Informati e informa: https://autismoevaccini.files.wordpress.com/2011/12/vaccines-get-the-full-story_ita.pdf                                             Letture consigliate  
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VACCINI PERICOLOSI: 12 MOTIVI per NON VACCINARE I BAMBINI

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Le 12 principali cause di pericolosità dei VACCINI PEDIATRICI
Qual è il pericolo e quali le alternative ai vaccini.
Disamina del Dott. Roberto Gava 
laureato in Medicina all’Università di Padova, 
specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica 
e Tossicologia Medica.

Dopo dieci anni di lavoro in ambiente universitario (www.robertogava.it)
da una quindicina di anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali.

I 12 punti sono tratti dal libro
"Le vaccinazioni pediatriche" del Dott. Roberto Gava
Fonte: http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__le_vaccinazioni_pediatriche.php?pn=4239
Tramite: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4661
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