window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-162796588-1'); Vivere in modo biologicamente naturale.: 2016-09-11
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giovedì 15 settembre 2016

Seguace di Di Bella: «Io ho le prove che il Metodo funziona»Seguace di Di Bella: «Io ho le prove che il Metodo funziona»

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Rita Brandi
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L’oncologa  Rita Brandi: «La sperimentazione è stato un bluff. Il professore diceva che la chemio è arcaica e non ha mai guarito nessuno»

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Nel 1999 il ministero della Salute, al termine di una sperimentazione di più di un anno, stabilì che il metodo Di Bella era inefficace. Diciassette anni dopo, ci sono ancora moltissimi pazienti che chiedono di essere curati con il cocktail di farmaci ideato dal fisiologo di origine siciliana e medici che applicano quel protocollo. Come Rita Brandi, oncologa romana, che spiega senza troppi giri di parole: «La Di Bella continua perché la chemio non guarisce». Il malato per sottoporsi alla cura deve firmare un consenso informato. «Ho il dovere di prospettargli tutte le possibilità — spiega la dottoressa —. Se sceglie la terapia standard lo seguo nel migliore dei modi, affiancando le terapie di sostegno». Ma la maggiore parte dei suoi pazienti («circa l’80%» conferma) vanno da lei per quel metodo che ancora suscita speranze, ultima scialuppa dopo aver provato tutte le rotte della medicina convenzionale. Anche la dottoressa Brandi ha iniziato così. «Era il 1998, mia madre aveva un cancro al pancreas, diagnosi infausta, nessuna illusione chemioterapica. Corsi a Modena dal professore, lui fu chiaro, mi disse subito che non sarebbe morta di vecchiaia. Le avevano dato tre mesi di vita, visse dieci mesi, ma in condizioni decisamente migliori, meno dolori, voglia di fare, non era più una donna buttata sempre al letto».
«Posso tirare fuori le cartelle cliniche»
Già questo, spiega Rita Brandi, sarebbe un successo. Ma lei è pronta a dimostrare che la multiterapia, basata sulla convinzione che si possa fermare la crescita del tumore agendo sull’ormone della crescita e la prolattina, a volte può guarire. «Posso tirare fuori le cartelle cliniche, non ho paura a confrontarmi. Dicevano che sarebbe bastato un solo caso per darle validità, ce ne sono quanti ne vogliono». È convinta che la «sperimentazione sia stata un bluff. Hanno scelto pazienti terminali, che avevano già completato l’iter tradizionale, fortemente debilitati e defedati». Ricorda quando «Di Bella mi diceva che la “chemioterapia è invasiva ed arcaica e che non ha mai guarito nessuno”. Al contrario, io ho visto morire di chemio». Nonostante questo, assicura di non essere una «dibelliana con i paraocchi». «Bisogna essere aperti a tutto ciò che può aiutare il paziente. E purtroppo la stragrande maggioranza dei medici ha perso l’entusiasmo e la curiosità». È consapevole che le sue scelte la isolano. «All’inzio ho sofferto, essere accostata ai ciarlatani mi ha provocato turbamenti emotivi. Ma ci sono i pazienti a darti coraggio e a spingerti ad andare avanti».


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lunedì 12 settembre 2016

La Coca Cola andrebbe venduta tra i detersivi

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MedicBunker: La Verita/


Sapevi che la Coca Cola con i suoi componenti ed ingredienti segreti è capace di eliminare ruggine, muffa e persino calli e duroni? La sua acidità riesce a smacchiare persino le macchie di sangue, è ottima per pulire il parabrezza, per disincrostare le pentole bruciate e per lucidare il rame. Siete increduli? E se vi dicessimo che potete utilizzarla persino per rendere morbidi i talloni secchi? Provate a mettere i piedi in ammollo con la Coca Cola (senza aggiungere acqua) per 30 minuti. Trascorso il tempo sciacquateli e applicate una crema idratante insistendo sui talloni. Vederete che risultati! Questo video toglie ogni dubbio, bere questa bevanda chimica reca gravi danni al nostro organismo e ci elenca cosa avviene minuto per un minuto dopo l'assunzione. In tutti i supermercati, bar, ristoranti, pizzerie e pub troviamo questo composto liquido nero che viene spacciato per commestibile. Persino gli ospedali sfoggiano dei distributori contenenti questo tipo di prodotto. In fondo il passo dal consumare questa brodaglia al finire in ospedale è davvero breve, quindi ecco svelato perché un ospedale può mettere a disposizioni prodotti così dannosi per la salute. L'alta percentuale di zucchero bianco contenuto nella Coca Cola crea dei picchi glicemici anche nel soggetto non diabetico, un solo bicchiere di liquame nero contiene più di dieci cucchiaini di zucchero raffinato e la reazione immediata del nostro stomaco sarebbe quella di gettare attraverso il vomito quest'alta concentrazione di zucchero ma la presenza di acido fosforico camuffa il dolcissimo nauseante sapore e permette al liquido di rimanere nello stomaco, acidificare il sangue. Questo è solo il primo dei gravi danni causati dall'assunzione della più famosa bibita Americana. Dare ai bambini questo sottoprodotto considerato alla moda può provocare gravi danni anche al cervello, causando deficit dell'attenzione e iperattività. I bambini di oggi sembrano sprizzare energia da ogni poro, in realtà quell'energia non è dovuta a vitamine e minerali ma agli alimenti ricchi di zucchero, farina 00 e composti eccitanti, che creano un'eccitazione dovuta ai pichi glicemici e ai danni al cervello. Se ci tenete un po' alla salute dei vostri bambini non date loro la Coca Cola, ovviamente non dovete acquistarla e tenerla in casa. Ricordate che i bambini subiscono le vostre abitudini con conseguenti problematiche di vario tipo per la loro salute. Autore Strega 
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