La bromelina, un enzima estratto dal gambo dell'ananas (Ananas comosus (L.) Merr.), è al centro di studi approfonditi per le sue molteplici proprietà benefiche per la salute umana, tra cui effetti anti-infiammatori, immunomodulatori, antiossidanti e anticancerogeni.
Di Salvatore Calleri (NatMed)
Tradizionalmente utilizzata in numerosi paesi per il suo potenziale terapeutico, la bromelina sta ora emergendo come un candidato promettente per il trattamento oncologico grazie alla sua capacità di indurre effetti citotossici, apoptotici, necrotici, autofagici, immunomodulanti e anti-infiammatori sia in cellule tumorali che in modelli animali.
Approfondimenti sull'enzima e il suo impatto nel campo oncologico
Studi recenti hanno esaminato in dettaglio gli effetti della bromelina a livello cellulare, molecolare e dei segnali, con dati raccolti da database come PubMed/MedLine, TRIP database, GeenMedical, Scopus, Web of Science e Google Scholar. Le ricerche hanno confermato le attività farmacologiche della bromelina, che includono non solo la lotta contro il cancro, ma anche proprietà anti-edemigene, anti-microbiche, anti-coagulanti, anti-artrosiche, antidolorifiche post-traumatiche, anti-diarrea e di guarigione delle ferite. Nonostante ciò, gli studi clinici sulla bromelina sono ancora limitati, e sono necessarie ulteriori ricerche per convalidare il valore scientifico di questo enzima nelle malattie oncologiche umane.
Cancro: un problema globale e la ricerca di nuove cure
Il cancro rappresenta una sfida globale che incide negativamente sui pazienti, le loro famiglie e l'intera società. Le cellule tumorali possono colpire qualsiasi parte del corpo e si caratterizzano per la proliferazione causata dalla perdita di controllo della divisione cellulare, dalla ridotta capacità di riparare le mutazioni del DNA cellulare, dalla capacità di evitare la morte cellulare programmata (apoptosi), di formare nuovi vasi sanguigni (angiogenesi), di invadere altri tessuti e sviluppare metastasi, e dalla capacità di nascondersi all'azione del sistema immunitario.
Trattamenti oncologici e il potenziale della bromelina
I trattamenti oncologici tradizionali come la chemioterapia mirano alla remissione o alla cura della malattia, estendendo la durata e migliorando la qualità della vita del paziente. Tuttavia, la chemioterapia può anche colpire le cellule sane che si moltiplicano rapidamente, causando reazioni avverse. In questo contesto, la bromelina si presenta come un trattamento naturale con potenziali risultati paragonabili a quelli della chemioterapia e della radioterapia, ma con una tossicità molto inferiore.
Conclusione e prospettive future
La bromelina ha dimostrato di possedere interessanti applicazioni farmacologiche e potenziali applicazioni mediche sin dalla sua scoperta. L'enzima è stato utilizzato per il trattamento di diverse condizioni di salute, dal trattamento dell'osteoartrite e delle ferite croniche alla gestione del dolore post-traumatico e dei processi infiammatori. La ricerca futura dovrebbe continuare a esplorare questi usi, in particolare l'efficacia antitumorale della bromelina, per fornire nuove opzioni terapeutiche ai pazienti oncologici. Le prospettive sono promettenti, ma la strada verso l'applicazione clinica generalizzata richiederà ancora approfondimenti e validazioni attraverso studi clinici mirati.
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