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martedì 19 dicembre 2017

I vaccini sono un attacco alla genetica umana

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Moltissimi autori, ricercatori e medici onesti intellettualmente descrivono che la causa degli effetti avversi starebbe non tanto nella parte antigenica (virale o batterica che sia), quanto negli adiuvanti e conservanti usati dalle industrie: sostanze neurotossiche (sali di alluminio e mercurio, ecc.), cancerogene (formaldeide, ecc.), antibiotici, ecc. Tutto estremamente corretto. Ma forse c’è dell’altro… I vaccini contengono sostanze molto meno note – perché coperte dall’inviolabile segreto industriale – che si nascondono dietro sigle e/o acronimi e che potrebbero giocare invece un ruolo prioritario nell’eziologia di gravissime e incurabili patologie, per non parlare dell’inquietante modifica della genetica umana… Le sostanze in questione sono: MRC-5, WI-38 e Vero…



Ecco le informazioni riportate dai bugiardini delle rispettive società produttrici:
 
VACCINO INFANRIX HEXA
Nel vaccino esavalente prodotto dalla Glaxo contro difterite, tetano, epatite-B, poliomielite, pertosse e haemophilus influenzae tipo B:
«prodotto da cellule di lievito (S. cerevisiae) tramite tecnologia del DNA ricombinante»; «propagato in cellule VERO».
 
VACCINO M-M-R VAXPRO
Nel vaccino trivalente prodotto dalla Sanofi Pasteur contro morbillo, parotite, rosolia:
«prodotto su cellule embrionali di pollo»; «prodotto su fibroblasti di polmone diploidi umani WI-38».
 
VACCINO PRIORIX
Nel vaccino quadrivalente prodotto dalla Glaxo contro morbillo, parotite, rosolia, varicella:
«coltivato in colture di cellule embrionali di pollo»; «coltivato in cellule diploidi umani MRC-5».
 
VACCINO PROQUAD
Nel vaccino quadrivalente della Sanofi Pasteur contro morbillo, parotite, rosolia, varicella:
«prodotto su cellule embrionali di pollo»; «prodotto su fibroblasti di polmone diploidi umani WI-38»; «prodotto su cellule diploidi umani MRC-5».
 
VACCINO PENTAVAC
Nel vaccino pentavalente prodotto dalla Sanofi Pasteur contro difterite, tetano, pertosse, polio, haemophilus influenzae tipo B:
«adsorbito su alluminio idrossido»;
«prodotto su cellule VERO».
 
Per far crescere i ceppi virali usati poi nei vaccini, le corporation necessitano di un terreno di coltura rappresentato da cellule umane o animali o entrambe assieme (pollo e uomo).
Vediamo adesso nel dettaglio cosa rappresentano e soprattutto cosa nascondono le sigle:
VERO, WI-38, MRC-5.
 

 
WI-38 (Winstar Institute 38, numero ATCC®, CCL-75) La sigla WI-38 indica cellule diploidi umane.
Cellule fibroblastiche polmonari di un feto femmina svedese abortito dopo 3 mesi di gestazione perché la famiglia riteneva di avere già troppi figli.
La linea cellulare isolata la prima volta da Leonard Hayflick e Paul Moorhead nel 1964 è stata ampiamente utilizzata nella ricerca scientifica, con applicazioni che vanno dalla creazione di importanti teorie nella biologia molecolare alla produzione di molti tipi di vaccini anti-morbillo+parotite+rosolia, anti-varicella e anti-herpes zooster.
Dagli anni Sessanta ad oggi continuano ad utilizzare questa linea cellulare. Com’è possibile? A spiegarlo è la stessa ditta produttrice: la crescita di queste cellule è stata fatta aumentare grazie all’aggiunta di un fattore di necrosi tumorale (TNF alfa).
 
MRC-5 (Medical Research Council 5, numero ATCC®, CCL-171) Ancora più inquietante è il brevetto della linea cellulare MRC-5 sempre prodotto dalla ATCC.
Si tratta di cellule polmonari prelevate da un feto maschio abortito di 14 settimane da una mamma di razza caucasica, ma in questo caso ci sono anche altre informazioni aggiuntive.
Questa linea è stata preparata e sviluppata da J. Jacobs nel 1966 partendo dalle cellule espiantate di feto di una donna di 27 anni inglese ricoverata in manicomio.
Lo specifica il report pubblicato su «Nature»: «non cellule oncogene, non malattie familiari, feto espiantato da una donna per cause psichiatriche»!
«Taken from a 14-week male foetus removed for psychiatric reasons from a 27 years old woman».
 
VERO (numero ATCC®, CCL-81)
Le cellule VERO non sono di origine umana ma animale: derivano dai reni di una scimmia verde africana (Chlorocebus).
Scoperte per la prima volta il 27 marzo 1962 dalla Chiba University in Giappone.
La linea cellulare che ancora oggi si usa è quella ottenuta dopo il 93° passaggio di crescita cellulare al Laboratorio di Virologia Tropicale dell’Istituto nazionale malattie infettive della medesima università il 15 giugno 1964.
Il problema anche in questo caso è molto serio perché la rivista scientifica americana «Cancer Research» ha fornito evidenze sulla presenza di un virus della scimmia, denominato SV40, nei tumori cerebrali umani (gliomi) e nei campioni di sangue e sperma di individui sani.
Questo virus presente nelle scimmie, dove sembra essere innocuo, come può aver saltato la specie e infettato l’uomo? Sono state inventate le teorie più bizzarre che ovviamente si commentano da sole: dal consumo alimentare di carne di scimmia, ai rapporti sessuali tra africani e la povera bestia.
La risposta necessita di uno sforzo mentale e una fantasia meno eccessivi: vaccinazioni!
Molti ricercatori e scienziati ne sono convinti, come il professor Mauro Tognon, biologo e genetista dell’Università di Ferrara: «È noto dal 1960 che SV40 fu trasferito all’uomo mediante le vaccinazioni anti-polio eseguite su scala planetaria durante il periodo 1955-63. Durante quel periodo nei soli Stati Uniti d’America 98 milioni di individui, vaccinati con le antipolio, furono infettati con SV40».
Nel sito ufficiale della ATCC che produce le cellule VERO, è riportato che tra le varie suscettibilità ai virus, c’è anche il SV40…
 
HIGH FIVE CELLS™ (Numero catalogo B85502) Queste linea cellulare fu sviluppata dall’Istituto Boyce Thompson per la ricerca di piante di Ithaca, NY.
Le High Five™ sono cellule di origine animale estrapolate dall’ovaio di un insetto: la falena Trichoplusian ni.
Le cellule High Five™ sono la scelta migliore per via dell’alto numero di espressione proteica, e in questo substrato vengono coltivati i virus vaccinali come quelli dell’HPV, il Papilloma Virus umano.
Nel sito della società Thermo Fisher Scientific viene anche riportato il costo di queste cellule.
Il costo di 3×106 (3 milioni) di cellule è di 1122 euro.
Nel sito ufficiale viene specificato che questa linea cellulare va manipolata con molta attenzione. «Maneggiare come materiale al alto rischio, contenimento di Livello 2 di Biosicurezza. Questo prodotto contiene Dimethyl Sulfoxide (DMSO), un materiale pericoloso» …
 
 
COSA SUCCEDE INOCULANDO DNA UMANO ?
 
Alcuni dei virus citati sono ospite-specifici e per sopravvivere creano stretti legami con le cellule in cui penetrano. Quando un virus matura e si divide, acquisisce alcuni frammenti del DNA delle cellule che lo ospitano e se viene utilizzato per preparare un vaccino porta con sé frammenti del DNA delle cellule su cui è stato coltivato (in questo caso DNA fetale umano).
 
Poiché il nuovo DNA virus/cellula-fetale è almeno in parte della stessa specie del destinatario del vaccino (razza umana), nel momento in cui il DNA virale modificato viene a contatto col DNA umano del soggetto che ha ricevuto il vaccino, si verifica la cosiddetta ricombinazione omologa del DNA (un processo che avviene spontaneamente solo all’interno di una stessa specie).
Si vengono così a formare cellule con un DNA virus/cellula-fetale/vaccinato che possono venire riconosciute come estranee scatenando una risposta immunitaria volta ad eliminare queste cellule anomale (infiammazione).
Dato che l’oggetto di questa battaglia sono le cellule del soggetto stesso, si può scatenare una «risposta autoimmune» nei soggetti che presentano una predisposizione.
Sarà un caso ma oggi le malattie autoimmuni (oltre una ottantina, tra cui: diabete tipo-1, artrite reumatoide, lupus, tiroidite, sclerosi, ecc.) sono in crescita esponenziale tra la popolazione infantile e adulta.
I geni che sono stati collegati all’autismo (AAGs: autism associated genes) hanno una sensibilità molto elevata verso gli insulti alla stabilità genomica in confronto al gruppo di tutti i geni contenuti nel genoma umano e in particolare la sensibilità maggiore è stata riscontrata nei AAGs del cromosoma X.
I virali prodotti da linee cellulari fetali contengono quantità inaccettabilmente elevate di frammenti contaminati di DNA fetale umano e questi vaccini potrebbero indurre l’autismo proprio perché il DNA fetale contaminato dal virus agisce su aree del nostro genoma che sono più sensibili a questo tipo di insulto e che sono proprio le aree che contengono i geni collegati all’autismo. Ecco il classico esempio di danno epigenetico.
Ma non è tutto…
 
 
CONCLUSIONE
 
Ricapitolando: nei vaccini pediatrici oltre ai pericolosissimi adiuvanti, metalli pesanti, formaldeide, antibiotici, ecc. si trovano cellule derivate da feti umani abortiti “tenute in vita” (passatemi il termine) da oltre cinquant’anni grazie a fattori tumorali di crescita e moltiplicazione.
Oltre a questo, che è sufficientemente grave per inquietarsi l’animo, alcuni vaccini contengono pure il virus SV-40 delle scimmie che potrebbe giocare un ruolo importante, come cofattore, nell’insorgenza di tumori nell’uomo.
Da oltre mezzo secolo ricercatori pazzi, al cui confronto Mengele è stato un pivellino, lavorano alacremente per tenere in vita cellule fetali che serviranno a Glaxo, Sanofi e Merck per la produzione di vaccini.
 
Solo chi è mentalmente ottuso o in totale malafede non vuole vedere la crescita esponenziale di patologie e disturbi vari nella nostra società, soprattutto in età pediatrica:
 
– 1 bambino su 6 ha disturbi specifici dell’apprendimento;
 
– 12-15% dei bambini hanno il disturbo da deficit di attenzione (ADHD);
 
– 1 bambino su 87 è all’interno dello spettro autistico, con un aumento del 1700% in 10 anni;
 
– 1% è la morte improvvisa del lattante (SIDS, morte in culla);
 
– 40 sono i morti e 15.000 le reazioni avverse al Gardasil (Vaccino della Glaxo contro il papilloma virus);
 
– 1 persona ogni 15, ultra 65enne, affetta da demenza, 1 su 8 oltre gli 85 anni;
 
– 1 persona ogni 450 manifesta il diabete infantile di tipo-1;
 
– 1 uomo ogni 2 ed 1 donna ogni 3 svilupperà il cancro nel corso della vita;
 
– L’Italia ha il triste primato in Europa per numero di tumori in età pediatrica.
 
 
Inoculando nel corpo di un neonato di due/tre mesi privo di un sistema immunitario maturo, batteri, virus, metalli pesanti (come alluminio e mercurio), antibiotici, formaldeide si corrono gravissimi rischi: disbiosi intestinali, infiammazioni, tra cui le pericolosissime encefaliti, malattie autoimmuni, allergie, ecc.
Ma cosa succede quando a finire nel sangue sono frammenti di DNA alieno? DNA con un corredo cromosomico femminile (XX) e/o maschile (XY)?
Può questo interferire e/o squilibrare la genetica maschile e quella femminile? Tale abominio potrebbe influenzare il normale sviluppo fisico, mentale e sessuale di un bambino maschio?
L’epigenetica insegna che è l’ambiente e le informazioni che da questo partono a far attivare o disattivare le varie espressioni geniche nel corpo umano.
 
La caratteristica forma a doppia elica allungata del DNA lo renderebbe un’ottima antenna per la ricetrasmissione di onde elettromagnetiche e dagli esperimenti compiuti dai russi il DNA, sottoposto a radiazioni elettromagnetiche, si comporta proprio come un “oscillatore”.
 
Il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier ne è convinto: «il DNA del genoma della maggior parte dei batteri patogeni contiene spezzoni che risultano capaci di generare onde elettromagnetiche a frequenza molto bassa, fino a 2 mila Hz». I ricercatori hanno rilevato «gli stessi segnali elettromagnetici di spezzoni di DNA batterico nel plasma sanguigno di pazienti colpiti da Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla e artrite reumatoide».
 
Questo significa che il DNA è in grado di emettere e trasmettere segnali elettromagnetici di bassa frequenza, i quali mantengono poi “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso.
Quale messaggio e quale informazione potrà trasmettere il DNA di cellule di un feto abortito di tre mesi negli anni Sessanta da una donna psichiatrizzata?
 
Stiamo per caso assistendo al tentativo criminale di modifica e/o inquinamento della genetica umana? Trasformare per esempio il maschio (XY) in un caotico miscuglio ibrido, dove non sa bene a che genere appartiene. Questo potrebbe essere molto interessante per l’Industria della malattia e quella che specula sulla vita: utero in affitto, fertilità, impianti, cure ormonali, banche del seme, ecc. Un giro di affari incalcolabile perché di mezzo c’è il controllo totale sulla vita …
 
Le previsioni ufficiali non lasciano spazio a molti dubbi: la combinazione tra la persistente denatalità ed il progressivo aumento della longevità conducono a stimare che nel 2050, la popolazione inattiva sarà in misura pari all’84% rispetto a quella attiva. Inattiva significa non in grado di procreare!
Negli ultimi 50 anni il numero di spermatozoi maschili si è ridotto della metà…
 
Forse dovremo fare l’abitudine a titoli come questo: «Femminizzazione del maschio e infertilità maschile»? .
La fortuna vuole che ci siano società biotech e farmaceutiche che lavorano per risolvere questo serissimo problema «creando la vita» on demand e soprattutto on pay.
Un domani infatti solo chi avrà soldi potrà permettersi di «comperare» e «fabbricare» una creatura vivente su misura, a proprio piacimento, mediante per esempio la scelta di un utero in affitto (passaggio transitorio) per giungere al vero e proprio commercio di impianti, ovuli e sperma sintetici creati in laboratorio. Quando poi finiranno la costruzione dell’utero artificiale finalmente la donna sarà sganciata dal fardello assurdo e doloroso chiamato gravidanza!
 
di Marcello Pamio
tratto da laviadiuscita.net

Riproduzione consentita purché l'articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando Autore e link attivo al sito.

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Vitamina C - 1000. Un rimedio contro tanti mali

Integratore alimentare a base di Vitamina C utile per colmare le carenze alimentari o gli aumentati fabbisogni organici di tale nutriente.

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APPROFONDIMENTI



  • Solo l'uomo, i porcellini d'india, le scimmie, i pipistrelli che si nutrono di frutta e l'usignolo d'oriente non possono sintetizzare la vitamina C dal glucosio.
  • 100 mg (1 grammo) di vitamina C mantengono il sistema immunitario dell'uomo ad un livello ottimale.
  • I fumatori hanno il 40% in meno nel livello sanguigno di vitamina C che i non fumatori. I prodotti chimici nel fumo delle sigarette interagiscono con la vitamina C per rimuoverla dal sangue. La vitamina C sembra proteggere i fumatori dal cancro alla vescica al quale sono particolarmente soggetti.
  • Coloro che abitano in città o chiunque conduca un tipo di vita alquanto stressante ha bisogno almeno di 1000 mg (1 grammo) di vitamina C al giorno.
  • I Russi raccomandano un minimo di 125 mg di vitamina C al giorno, quasi 3 volte tanto il U.S.D.R.A. Hanno da lungo tempo riconosciuto il potenziale e valoroso effetto della vitamina C nel mantenere una salute ottimale.
  • Se gli esseri umani fossero dei topi essi produrrebbero tra i 1800 e 4000 mg (4 grammi) di vitamina C giornalmente. Sotto stress ne produrremmo 15.000 mg (15 grammi ).
  • La vitamina C fa calare il colesterolo in individui che ne hanno un alto livello. L'arteriosclerosi può essere spiegata come un' insufficienza o un basso livello di vitamina C da molto tempo e che quindi dà come risultato il colesterolo sulle pareti delle arterie.
  • Le donne che soffrono di mestruazioni eccessive o di perdite fra un ciclo e l'altro possono controllare i vasi capillari deboli facendo uso di vitamina C.
  • La vitamina C aumenta l'assorbimento di ferro e favorisce la guarigione delle ferite.
  • Più invecchiamo, più la nostra ghiandola del timo, che controlla le funzioni immunitarie del corpo diventa piccola e produce meno cellule che uccidono le cellule cancerogene ed aiutano ad avere la diretta risposta immunologica. Man mano che queste cellule diminuiscono noi diventiamo più soggetti a malattie come il cancro e le malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide. 
  • La vitamina C può portare la bilancia il nostro favore aiutando le restanti cellule a funzionare al massimo della loro efficacia.
  • La vitamina C è essenziale per la formazione della serotonina ( un composto che fa da intermediario ai nostri umori e alle nostre abitudini di riposo ).
Tratto da  "La Bibbia delle vitamine" di Earl L. Mindell dott. 1980.



Modalità d'uso: Si consiglia l'assunzione di una capsula al giorno.

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lunedì 18 dicembre 2017

L'autismo è un effetto collaterale della tossicità del metallo dei vaccini? Elevate concentrazioni di alluminio scoperte nel tessuto cerebrale di bambini autistici

autismo-collegato-alla-tossicità-del-metallo-dei-vaccini

E' veramente la tossicità dell'alluminio nei vaccini a generare i casi di autismo nei bambini ? Da delle ricerche scientifiche occultate dai media di regime mafiosi, sembrerebbe proprio di si. 


Traduzione a cura di 
Vivere in modo naturale

È risaputo che anche la più piccola quantità di alluminio, se presente nel tessuto cerebrale di una persona, può diventare un problema enorme. 
Ci sono anche stati molti studi che esaminano come avere alti livelli di alluminio nel tessuto cerebrale sia correlato con condizioni neurologiche come il morbo di Alzheimer. 

Ora un nuovo studio mette sotto i riflettori  il disturbo dello spettro autistico (ASD), e verifica se ci possa essere una connessione tra esso e avere alti livelli di alluminio nel cervello.

Lo studio, che è stato pubblicato per la prima volta nel Journal of Trace Elements in Medicine and Biology, mostra alcuni dei più alti livelli di alluminio mai registrati nel tessuto cerebrale umano. 

I dati sono stati raccolti dal cervello di 10 donatori con ASD. 
Lo studio è stato condotto dal Dr. Christopher Exley, uno dei maggiori esperti mondiali di tossicità dell'alluminio, dalla Keele University .

Usando un metodo di studio su due fronti attentamente elaborato, i ricercatori dello studio sono stati in grado di misurare e caratterizzare i depositi di alluminio trovati nei tessuti cerebrali dei 10 donatori ASD, la maggior parte dei quali è deceduta nell'adolescenza o negli anni '20. 
I risultati dello studio mostrano livelli di alluminio "costantemente elevati" basati su dati sia della componente quantitativa sia della sua componente qualitativa, che si dice rappresenti "alcuni dei valori più alti per il contenuto di alluminio nel cervello mai misurati in tessuti sani o malati.

Risultati della ricerca

Lo studio è interessante per il suo uso di un approccio su due fronti che contiene sia una componente quantitativa che una componente qualitativa. 


Il primo richiedeva l'uso della spettrometria di assorbimento atomico in forno di grafite o GRAAS, che misura il contenuto di alluminio in campioni di tessuto cerebrale congelati; quest'ultimo utilizza una tecnica chiamata microscopia a fluorescenza per visualizzare i depositi di alluminio nel cervello. 

In totale, i ricercatori sono stati in grado di quantificare i livelli di alluminio in 59 campioni di tessuto provenienti da cinque diverse aree del cervello.
Dopo i test, i ricercatori hanno scoperto che tutti i campioni mostravano un livello di alluminio "patologicamente significativo", certamente superiore a quello che potrebbe essere considerato normale. 

I cervelli maschili in particolare mostravano alti livelli di alluminio, compreso quello di un ragazzo di 15 anni con ASD che finì per essere quello con la misura più alta di alluminio del cervello. 
E per quanto esattamente tutto quell'alluminio sia finito nel loro cervello, i risultati della ricerca suggeriscono fortemente che ciò è dovuto alle cellule che sono entrate mentre erano caricate con alluminio nella periferia.
Il caso è voluto per l'ingresso dell'alluminio tramite coadiuvanti di alluminio nei vaccini, che vengono utilizzati dai produttori di vaccini per intensificare la risposta immunitaria dei destinatari del vaccino. 
Secondo i ricercatori, l'uso di vaccini contenenti alluminio adiuvante "è stato direttamente correlato alla crescente prevalenza di ASD", in particolare negli adolescenti e nei giovani adulti.

Arricchendo ulteriormente questo articolo inserisco una foto che mostra qualche vaccino americano contenente l'alluminio incriminato! 

vaccini-americani-con-alluminio

Implicazioni per il futuro

Più di mezzo decennio fa, nel 2011, uno studio separato ha mostrato che i bambini provenienti da paesi con la più alta prevalenza di ASD avevano anche la più alta esposizione all'alluminio dai vaccini. 
Ciò va di pari passo con le scoperte del dott. Exley, che osserva che "non ci sono livelli" normali "di alluminio del cervello." Il significato, "la sua presenza nel tessuto cerebrale, a qualsiasi livello, potrebbe essere considerata anormale".



Sulla base dei risultati e delle conclusioni dello studio, potrebbe essere giunto il momento di dare un'occhiata più da vicino a come vengono somministrati i vaccini , soprattutto perché sempre più bambini e adolescenti li assumono ogni giorno che passa.  Non solo per il rischio di ridurre i tassi di ASD ma anche per prevenire altre condizioni come il morbo di Alzheimer
Naturalmente, l'implementazione di regole che cambieranno le cose per il meglio è completamente diversa. 
Il tempo dirà bene se questo migliora o meno in futuro.

Maggiori informazioni sull'autismo su AutismTruthNews.com .

Le fonti includono:

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domenica 17 dicembre 2017

Sostanze chimiche che causano epidemie di malaria in tutta l'Africa mentre le zanzare diventano sempre più resistenti agli insetticidi

epidemia-malaria-artemisia-annua-medicina-naturale

Un rimedio naturale contro l'attuale epidemia di malaria in Africa, consiste nelle foglie essiccate di artemisia annua, un portento per la medicina naturale.

Traduzione a cura di 
Vivere in modo naturale

Anche se potrebbe sembrare una rara malattia estraneo a molti americani, quasi la metà della popolazione del mondo intero è a rischio di contrarre la malaria, una malattia parassitaria grave e talvolta fatale diffusa da zanzare Anopheles
I sintomi variano e possono includere condizioni meno acute come febbre, nausea, vomito  debolezza generale o sintomi gravi e potenzialmente letali come insufficienza renale, convulsioni e collasso cardiovascolare.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riferisce che nel 2015 sono state diagnosticate per la malattia oltre 212 milioni di persone e che per 429.000 di esse la malattia si è rivelata fatale.
Al contrario, il mondo intero è impazzito per il virus Zika, che è anche trasmesso dalle zanzare, ma le morti per questa malattia sono rare e solo una persona infetta su cinque mostra sintomi.

Gli esperti affermano di aver ridotto l'incidenza della malaria del 29% dal 2010, attraverso una combinazione di misure di prevenzione e controllo, per lo più incentrate sull'uso di insetticidi e zanzariere infuse da insetticidi. 
Tuttavia, un nuovo studio condotto dai ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute , che è stato il più grande studio genetico sulle zanzare mai intrapreso, ha rivelato che le zanzare in tutta l'Africa - il continente più colpito - stanno sviluppando rapidamente geni resistenti agli insetticidi. 

Questa resistenza sta ostacolando severamente gli sforzi per frenare la malattia. (Correlati: Resta aggiornato su Outbreak.news .)
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature , ha anche stabilito che le zanzare selvagge sono molto più geneticamente diverse di quanto gli scienziati avessero precedentemente creduto. Infatti, quando i ricercatori hanno sequenziato il DNA di 765 specie  selvatiche Anopheles zanzare da posizioni in otto diversi paesi africani, hanno trovato 52 milioni di differenze tra i diversi genomi di zanzara!
"La diversità dei genomi delle zanzare era molto maggiore di quanto ci aspettassimo", ha detto la co-autrice, la dott.ssa Mara Lawniczak. "Questi alti livelli di variazione genetica stabiliscono la popolazione delle zanzare e si evolvono rapidamente in risposta ai nostri sforzi per controllarli sia con insetticidi che con qualsiasi altra misura di controllo, inclusa la guida del gene".
L'azionamento del gene comporta la creazione dell'estinzione genetica mirata di specie specifiche.
Strumenti di editing genetico all'avanguardia come Crispr-Cas9 funzionano utilizzando un acido ribonucleico sintetico (RNA) per tagliare i filamenti di DNA e quindi inserire, modificare o rimuovere i tratti targettizzati. 

Questi potrebbero, ad esempio, distorcere il rapporto sessuale delle zanzare per eliminare efficacemente le popolazioni malariche.
L'uso di questa tecnologia è controverso, tuttavia, con ci sono molti esperti seriamente preoccupati per gli effetti di tali interferenze umane su diversi ecosistemi.
Un esperto delle Nazioni Unite ha detto a The Guardian : "Potresti riuscire a rimuovere i virus o l'intera popolazione di zanzare, ma potrebbe anche avere effetti ecologici a valle sulle specie che dipendono da loro".
"La mia preoccupazione principale", ha aggiunto, "è che facciamo qualcosa di irreversibile per l'ambiente, nonostante le nostre buone intenzioni, prima di apprezzare appieno il modo in cui questa tecnologia funzionerà".

E quest'ultima ricerca del Wellcome Trust Sanger Institute indica che sarebbe inutile cercare di utilizzare la tecnologia di guida genetica per sradicare le zanzare della malaria, in ogni caso, dal momento che richiede una corrispondenza esatta con un gene mirato - non ci possono essere variazioni. 
Con milioni di piccole differenze tra i genomi, sarebbe inutile cercare di sbarazzarsi della malaria in questo modo.
Ciò non significa, tuttavia, che non ci sia speranza per le vittime della malaria. 
Mentre gli "esperti" hanno disperatamente cercato di sradicare le zanzare portatrici della malattia, hanno completamente trascurato il fatto che esiste un trattamento naturale per la malattia che è poco costoso, facilmente disponibile e che ha un tasso di guarigione del 100%.

Uno studio pubblicato sulla rivista Phytomedicine descrive la pianta di Artemisia annua , comunemente nota come sweet wormwood o sweet annie, che ha salvato la vita a 18 pazienti con malaria resistente ai farmaci, anche dopo che nient'altro ha funzionato.
I pazienti congolesi, di età compresa tra 14 mesi e 60 anni, presentavano sintomi che andavano dalla perdita di coscienza ai problemi di respirazione e convulsioni, tra gli altri. 
Quando non hanno risposto al trattamento endovenoso con un ACT, i loro medici hanno deciso di provare le foglie essiccate della pianta di Artemisia annua come ultima risorsa. 
Dopo soli cinque giorni di trattamento, tutti i 18 pazienti sono completamente guariti e gli esami del sangue hanno rivelato che assolutamente nessun parassita è rimasto nel sangue.

Le fonti includono:


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AUTISMO: Il Dogma Genetico Infranto dal NYT. Rivoluzione Sulle Cause.

   RIVOLUZIONE SULLE CAUSE DELL'AUTISMO:  IL NYT INFRANGE IL DOGMA GENETICO 24/11/2025 // Analisi Investigativa a cura di Salvatore Call...