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lunedì 11 aprile 2016

Sistema immunitario: le 11 cause che lo distruggono

733L’habitat, gli alimenti, i farmaci assunti e lo stile di vita, possono incidere negativamente sul nostrosistema immunitario. Avere un’idea delle modalità con cui ciò accade può fare una notevole differenza nella prevenzione di molte patologie.
1. Zuccheri
Il saccarosio deprime il sistema immunitario e drena minerali preziosi dall’organismo. Anche in piccole dosi lo zucchero è dannoso per la salute. Assumere 100 grammi (8 cucchiai) di zucchero, equivalenti a circa due lattine di una bibita, può ridurre del 40% l’attività germicida dei nostri globuli bianchi. L’effetto di depressione immunitaria provocato dallo zucchero ha inizio circa 30 minuti dopo l’assunzione e dura fino a cinque ore. Al contrario l’ingestione di carboidrati complessi o amidi non produce alcun effetto sul sistema immunitario. Se si assume zucchero di mattina, pomeriggio e sera, l’organismo resta cronicamente in uno stato di caos che alla lunga diventa nocivo. Inoltre, lo zucchero è un killer di nutrienti, cioè provoca la non assunzione di sostanze nutritive! Alcuni nutrienti sono neutralizzati dallo zucchero nel processo metabolico.
2. Carenza di sonno
Avrete notato che la scarsa quantità di sonno comporti un incremento delle probabilità di contrarre raffreddori o altre infezioni. La carenza di sonno può causare un incremento di produzione dell’ormone dello stress, e maggiore predisposizione alle infiammazioni. Anche se i ricercatori non sono esattamente certi di come il sonno riesca a rinsaldare il sistema immunitario, è appurato che fare almeno sette ore di sonno ogni 24 sia un grande aiuto per la conservazione di una buona salute. La carenza di sonno inoltre influisce negativamente sulla secrezione di melatonina. La melatonina è una potente barriera contro i radicali idrossili e due volte più efficace della vitamina E contro i radicali perossidici.
3. Vaccini
Contrariamente al parere di molti medici, i vaccini indeboliscono il sistema immunitario, piuttosto che fortificarlo(v. correlati). Non di rado contengono sostanze chimiche e metalli pesanti come mercurio e alluminio, cioè agenti immuno-depressivi. Il mercurio provoca cambiamenti nell’attività dei linfociti, diminuendone la vitalità. I vaccini inoltre alterano alcuni equilibri a livello di anticorpi, proprio come accade nelle patologie comprese sotto il nome di AIDS. Il nostro sistema immunitario si sovraccarica per fare fronte a sostanze estranee come i metalli pesanti, mentre i virus sono liberi di riunirsi in una comunità, crescere e moltiplicarsi. È un po’ come cercare di nuotare dopo essere stati incatenati e ammanettati.
4. Farmaci
Man mano che la ricerca progredisce, viene fuori che centinaia di farmaci accrescono la suscettibilità alle infezioni e deprimono le funzioni immunitarie. I ricercatori hanno osservato una riduzione delle citocine (ormoni messaggeri del sistema immunitario) in un numero significativo di consumatori di antibiotici. Molti farmaci ostacolano gli effetti suscitati dalla sinergia tra le cellule immunitarie ed i tessuti e gli organi deputati alla difesa dell’organismo da malattie, infezioni e virus. La maggior parte dei farmaci contengono anche un elevato livello di specifiche tossine che decimano i batteri benevoli intestinali, i quali sono una fonte primaria di protezione dell’organismo umano. Di conseguenza, l’uso a lungo termine di farmaci è associato ad una maggiore frequenza e durata delle infezioni.
5. Alcol
È ormai cosa assodata che il consumo abituale a lungo termine di alcol produca gravi conseguenze nella salute fisica e mentale delle persone. Bere un paio di bicchieri di vino al giorno è generalmente considerato un buon modo per aiutare la salute cardiovascolare e del cervello. Ma un studio della Rutgers University ha indicato che il consumo costante possa ridurre del 40% la produzione di cellule cerebrali in un adulto. L’alcol inoltre nuoce alla capacità del sistema immunitario di combattere infezioni e malattie. Il consumo eccessivo di alcol alla lunga conduce alla deficienza immunitaria in due modi: carenza nutrizionale e riduzione dei globuli bianchi. L’alcol altera la metabolizzazione dei nutrienti a causa dei danni che causa alle cellule nel tratto digestivo, e interferisce con la secrezione di alcuni enzimi necessari alla digestione. L’alcol può anche impedire l’assorbimento di importanti vitamine al livello epatico.
6. Cereali raffinati
I cereali raffinati come la farina bianca, il riso istantaneo, la pasta arricchita e molti tipi di fast food contengono poche sostanze nutritive e poche fibre rispetto alle controparti integrali. Un consumo prolungato eccessivo di cereali raffinati e cibi altamente trasformati contenenti pesticidi, additivi chimici e conservanti può indebolire il sistema immunitario e predisporre ad alcune malattie croniche. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha appurato che nelle 5 ore successive l’ingestione di 100 grammi di alimenti trasformati la capacità battericida dei globuli bianchi si riduca notevolmente. La nostra dieta moderna fatta di prodotti alimentari trasformati, take away e pasti da microonde potrebbe essere concausa del forte incremento delle malattie autoimmuni come la sclerosi multipla, ma anche dell’alopecia, dell’asma e degli eczemi.
7. Stress cronico
Un lieve livello di stress può giovare all’organismo. Il modo di gestire, reagire e affrontare lo stress è un fattore importante per la salute. Molte persone ignorano che il livello di stress abbia una grande influenza sull’efficienza del nostro sistema immunitario. Lo stress cronico incrementa i livelli di cortisolo, e ciò riduce la produzione di prostaglandine ‘buona’. Lo stress cronico può rendere più soggetti a raffreddori e influenze stagionali, e può concorrere a problemi di salute più gravi, come patologie cardiache, diabete e altre malattie. Praticando attività di riduzione dello stress come lo yoga, la meditazione e le risate, è possibile evitare che l’organismo entri in uno stato di stress cronico.
8. Carenza di vitamina D
Quando la vitamina D (v. correlati) si lega ad alcuni specifici recettori, si innesca una catena di eventi in cui molti agenti patogeni, ad esempio le cellule tumorali, sono neutralizzati. La carenza di vitamina D può quindi indebolire questo sistema, con susseguente incremento delle probabilità che la malattia si sviluppi. È uno dei motivi per cui le persone che vivono nei pressi dell’equatore hanno un’incidenza molto inferiore (o assente) di molte malattie. Benché la vitamina D possa essere assunta mediante alcune limitate fonti alimentari, il miglior modo di sintetizzarla è l’esposizione diretta al sole durante i mesi primaverili ed estivi. 30 minuti di esposizione a torso nudo nei mesi più caldi equivalgono a circa 10.000 unità (UI) di vitamina D.
9. Disidratazione
La disidratazione cronica può influire in molti modi sullo sviluppo di malattie croniche. Alcune evidenze indicano che la disidratazione possa essere correlata alla suscettibilità ad alcune specifiche forme tumorali. È di vitale importanza mantenere un buon livello di idratazione per supportare la eliminazione dei sottoprodotti di qualsiasi malattia e aiutare il sistema immunitario a combattere le infezioni. La disidratazione può influenzare la vostra energia, il vostro sonno e la vostra capacità di espulsione delle tossine dal’organismo.
10. Ansia e paura
Le emozioni negative possono pregiudicare le funzioni dell’organismo. Come nel caso dello stress, se cronicizzate le emozioni negative comportano un drammatico incremento del livello di cortisolo. I rischi della vita moderna agiscono come una morsa sull’immaginazione della gente. I sociologi la chiamano Fenomenologia della Società del Rischio, descrivendola come una cultura sempre più preoccupata da minacce di ogni tipo, sia reali che percepite, ma di certo interiorizzate. La paura crea un senso di urgenza nel corpo e stimola la reazione del sistema simpatico. L’ansia e la paura influenzano l’intero stato di salute del corpo, i livelli ormonali e il modo in cui le nostre cellule immunitarie sono in grado di difenderci.
11. Additivi alimentari industriali e tossine
Additivi e coloranti usati dall’industria alimentare sono tra le principali cause diADHD, asma, cancro e molte altre malattie, in quanto responsabili della creazione un ambiente tossico per la nostra salute. Ogni anno i produttori di alimenti integrano 15.000.000 di dollari di coloranti alimentari artificiali nei cibi americani – e tale stima ha preso in considerazione appena otto diverse varietà di cibo, secondo quanto affermato dal Centro per la Scienza nell’Interesse Pubblico (CSPI). Oltre a tumori, malformazioni congenite e reazioni allergiche, le miscele di tossine alimentari industriali possono causare malattie autoimmuni.
Autore: M. Chan / Articolo originale: preventdisease.com / Fonte: anticorpi.info tratto da http://sapereeundovere.com/

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9 regole per farsi ubbidire dai bambini senza urlare

bambini
Nessun genitore ama urlare ai propri figli, ma poi si presentano le difficoltà di ogni giorno: bambini che non ascoltano, giochi che nessuno vuole riordinare o compiti non finiti… e inevitabilmente si alza la voce. 

Perchè urlare non serve?

Un bambino che si sente dire urlando: “stupido” “sei un buono a nulla” come potrebbe reagire? Sicuramente non si sente spronato a fare meglio, e non riesce ad ascoltare i rimproveri e dare peso alle parole dei genitori. Il più delle volte le reazioni potrebbero essere: offesa, difesa e chiusura.
Per non parlare della rabbia che tuo figlio potrebbe nutrire nei tuoi confronti e non esprimere, pensando che con te non si può ragionare.  Quando un genitore urla, il bambino potrebbe pensare che c’è qualcosa di sbagliato in lui, di conseguenza, scatta la paura e la convinzione che la mamma o il papà non gli voglia più bene.
Urlare inoltre potrebbe far scatenare nel bambino i sensi di colpa, e l’umiliazione. La sgridata squalificante infatti, tende a colpire l’autostima del bambino, che si sente “sbagliato”. In ogni caso, se proprio non riesci a trattenerti, fai seguire l’urlo da un sorriso, così che il bambino possa rassicurarsi e capire che non deve avere paura di te.

6 regole per farsi ubbidire dai bambini senza urlare

Purtroppo non c’è un’unica strategia sempre valida, ma una serie di accorgimenti e di comportamenti possono certamente essere d’aiuto. Vediamo quali sono.

Aiutalo a responsabilizzarsi

Innanzitutto sappi che non esiste un manuale del genitore perfetto, pertanto non sentirti in colpa quando non saprai come comportarti con tuo figlio. Il vero compito di un bambino è crescere e diventare una persona autonoma. Come sottolineava Maria Montessori già all’inizio del Novecento. Aiutare a sviluppare l’indipendenza può essere sperimentato fin piccolissimi e costituisce un processo di crescita in grado di cambiare radicalmente il rapporto con se stessi e l’autorità. Tagliare il cibo nel piatto dei bambini, vestirli anziché guardare mentre si vestono, allacciare loro le scarpe fa guadagnare tempo, ma per i piccoli è la perdita di un momento in cui mettersi alla prova, imparare a fare, diventare più esperti e sicuri.
Il fine dell’educazione è aiutare un bambino a diventare un adulto consapevole: ricorda che nessun bambino è uguale a un altro, perché ogni essere umano è unico. Dunque, ciò che vale per qualcuno può non essere adatto per altri.

Cambia la comunicazione

Secondo la psicologia, le sculacciate bloccano l’azione del bambino solo nell’immediato: sono la paura e il senso di colpa a dettare un limite, tuttavia questo metodo non aiuta i piccoli a diventare più consapevoli dei comportamenti adeguati da seguire. Il concetto di sfida appare direttamente collegato a questa modalità, perché se la regola viene seguita con paura, a cui si aggiunge il timore per le conseguenze provocate, di frequente accade che la proibizione si ammanti di fascino e possa diventare un’esca tentatrice.
Prima di nascosto poi per provocazione come reazione all’autorità, il passo verso la sfida è breve. Ecco perché la prima regola utile per interrompere il meccanismo è cambiare la comunicazione: ma come possiamo sviluppare un linguaggio educativo

Cambia modo di acquisire autorevolezza

Urlare è espressione di una rabbia così potente da travolgere tutto: in questi momenti la tensione esplode, si perde il controllo e spiegarsi con calma diventa un miraggio. Che cosa esprime un corpo pieno di rabbia? Chi strilla di più ha ragione, ecco l’idea che viene trasmessa. Il rischio è che un comportamento simile, anche se sporadico, può creare le fondamenta di un atteggiamento aggressivo nel bambino: il bambino tenderà a imporre il suo punto di vista urlando. Un modo efficace di comunicare è quello di usare uno sguardo diretto insieme a un tono di voce basso. Altro consiglio è quello di parlare lentamente: quando trasmettiamo sicurezza, un semplice sguardo riesce a veicolare autorità e incutere rispetto.

Correggi il linguaggio

Se in casa vigono regole chiare e precise, per un bambino sarà più facile capire e seguire qualcosa sempre uguale. Anche per questo motivo è strategico usare un linguaggio impersonale e oggettivo quando esponiamo ai bambini una regola, anziché comandare con un imperativo. Ecco un chiaro esempio di Daniele Novara, che nel libro ” Urlare non serve a nulla. Gestire i conflitti con i figli per farsi ascoltare e guidarli nella crescita ” spiega la differenza fra «Stai seduto!», un comando, e «A tavola si mangia seduti», una regola educativa. Modificare il linguaggio quotidiano ha conseguenze positive perché aiuta a comunicare in una modalità più legata ai fatti che alla rabbia del momento.
Per esempio, al classico «Di chi è la colpa?», che si basa su un concetto di bene, male e la ricerca di un colpevole, meglio sostituire «Che cos’è successo?», che punta a una spiegazione più obiettiva. Perché è sbagliato dire «Sei cattivo!» a un bambino: per una comunicazione efficace è fondamentale distinguere la persona dal comportamento. Dunque, possiamo fare i cattivi, ma non siamo cattivi.

Impara a dire di no

Non aver paura di dire di no: è importante per il suo sviluppo che il bambino si trovi anche a gestire la frustrazione derivante dal fatto di non avere tutto quello che vuole. Limiti e divieti sono necessari, pertanto non farti prendere dai sensi di colpa e sii convinte: stai solo facendo il bene dei tuoi figli. Inoltre, se il bambino avverte che non sei convinto/a delle regole e dei limiti che poni, come farà ad essere ubbidiente e a rispettarli?

Concentrati solo sulla marachella appena compiuta

Come è possibile difendersi da qualcuno che urla in continuazione? Smettendo di ascoltare. A volte le giornate possono essere davvero difficili e una gridata può involontariamente diventare un punto di non ritorno in cui esplodono emozioni profonde. Evita di trasformare una sgridata verso qualcosa che è accaduto nel passato. Concentrati sul presente. Evitare di aggiungere ai fatti del momento il nostro carico emotivo a volte è difficile ma un atteggiamento simile non aiuta al bambino: se per esempio tuo figlio ha fatto cadere un bicchiere, non serve che tu gli rinfacci che la settimana prima ha rotto un vaso. In questo modo il bambino si percepirà come incapace e di conseguenza le sue azioni saranno dettate dall’insicurezza.

Pensa positivo

È meglio mostrare approvazione per i buoni comportamenti piuttosto che mostrare disapprovazione per quelli meno buoni. L’approvazione non deve essere generica ma diretta a un’azione specifica; per esempio “grazie per aver messo i tuoi vestiti nel cassetto”, “grazie per aver fatto giocare il tuo fratellino con i tuoi giochi”.

Elogia il bambino quando obbedisce

Allo stesso modo è molto utile elogiare anche un comportamento corretto, evidenziando la propria soddisfazione quando il bambino obbedisce, è bravo e fa qualcosa bene: la lode e l’incoraggiamento lo sproneranno a ripetere il comportamento che è stato oggetto di tanti elogi. Questo porterà via via il bambino a ridurre scenate e atteggiamenti inappropriati e capricciosi, perché saprà come attirare l’attenzione in modo più costruttivo e più gratificante anche per se stesso. Fonte: http://psicoadvisor.com/9-regole-per-farsi-ubbidire-dai-bambini-senza-urlare-2960.html

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domenica 10 aprile 2016

Infarto: Ecco 4 Sintomi Allarmanti!

Riconoscere i sintomi di un inizio di infarto e i relativi fattori di rischio, può salvare numerose vite

L’infarto, occupa il primo posto in classifica tra le maggiori cause di morte più diffuse ai giorni nostri, negli Stati Uniti e anche in Italia. Questo dato di fatto costituisce un motivo in più per documentarsi su quali siano le cause principali di un infarto del miocardio: la parola stessa ne indica il significato, “Mio” è riferito al muscolo, “cardio” sta per cuore e “infarto” significa morte del tessuto per carenza di ossigeno.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha definito quali sono i 5 fattori che influiscono ad incrementare l’esposizione a un infarto miocardico:
  • Diabete, può manifestarsi dall’infanzia o più comunemente nelle persone di mezza età e/o in sovrappeso.
  • Obesità, elevata percentuale di grasso presente nel corpo, di conseguenza elevato livello di colesterolo presente nel sangue, pressione alta e diabete, aumentando il rischio di malattie al cuore.
  • Alimentazione scorretta, soprattutto dopo un episodio di infarto è fondamentale seguire una dieta corretta, suggerita da un medico.
  • Eccessiva assunzione di tabacco e alcool, in particolar modo il fumo causa il danneggiamento delle arterie, dando luogo alla formazione di colesterolo e di altre sostanze che ostruiscono l’afflusso del sangue. Inoltre può portare alla formazione di coaguli di sangue mortali che inducono l’infarto. Anche l’eccessiva assunzione di alcool può aumentare la pressione sanguigna e i livelli di trigliceridi, aumentando i rischi di attacco cardiaco.
  • Inattività fisica, un buon livello di esercizio fisico riduce il rischio di infarto e favorisce la riduzione della pressione sanguigna alta. Mentre l’inattività fisica causa l’aumento del colesterolo nel sangue e l’obesità.

Infarto Sintomi: i campanelli di allarme da non sottovalutare

I sintomi di un attacco di cuore, possono arrivare senza alcun preavviso ed è bene essere informati su come si manifestano, a scopo preventivo.
Qui di seguito i 4 sintomi più diffusi:
  • Sensazione di pressione al torace, si tratta del sintomo più comune che si presenta come un dolore o fastidio al petto, può durare pochi minuti o sparire e ripetersi in futuro. Questo dolore solitamente si espande anche a spalla, braccio, schiena, denti e mandibola.
  • Prolungata ed eccessiva sensazione di affaticamento, dovuta al restringimento delle arterie e all’insufficiente afflusso di sangue al cuore.
  • Vertigini e sudorazione fredda (anche questo sintomo è dovuto alla cattiva circolazione del sangue).
  • Raffreddore o sintomi influenzali, in base a delle statistiche è stato rilevato essere uno dei sintomi che si presenta qualche giorno prima di un infarto. Da non sottovalutare specie se si manifesta di frequente.

Curiosità:

Si parla di infarto intestinale, quando i vasi sanguigni che affluiscono all’intestino, si ostruiscono riducendo l’afflusso di sangue, causando dolore e lesioni permanenti all’intestino. I sintomi possono verificarsi improvvisamente o in maniera graduale e riguardano: dolori all’addome, attacchi frequenti di diarrea, addome gonfio, tracce di sangue nelle feci, nausea, vomito, febbre e perdita di peso involontaria.
Altra categoria è quella dell’infarto polmonare, anch’esso derivante dall’insufficiente o assente afflusso di sangue ai polmoni che causa la necrosi di parte del tessuto che li costituisce. I fattori che incrementano il rischio di un infarto polmonare sono: il fumo, l’arteriosclerosi, deficit motori, tumori in atto, l’assunzione di pillola anticoncezionale, interventi chirurgici alle ossa e la presenza di vene varicose.

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sabato 9 aprile 2016

LA FAMOSA RICETTA DEL MEDICO -PROF. HRISTO MERMERSKI-, PER CURARE E PREVENIRE IL CANCRO E COMBATTERE IL SOVRAPPESO

Il Prof. Hristo Mermerski è nato nel 1934 nel villaggio di Botevoh, Vratsa. Si è laureato presso l’Accademia Agricola nel 1962 e ha conseguito il dottorato di ricerca Anturan  a Mosca.

La cura da Lui ideata è da  molti considerata un rimedio rivoluzionario che ha curato migliaia di pazienti affetti da Cancro. Il rimedio contiene tutte le vitamine essenziali, sali minerali, proteine, sostanze bioattive, carboidrati e grassi vegetali.
“E ‘un alimento che tratta tutto il corpo, e il tumore con l'utilizzo della ricetta semplicemente scompare”,questo ha dichiarava il Prof. Mermerski nelle sue lezioni .

BENEFICI
La migliore cura contro tutti i tipi di cancro
  • Regola il peso corporeo,
  • Purificare i vasi sanguigni
  • Mantiene il cuore in salute
  • Ripristina il sistema immunitario
  • Depura il fegato e i Reni
  • Ripulire il sistema digestivo dalla microflora patogena
  • Migliora le funzioni cerebrali e la memoria
  • Previene infarto e ha guarito persone sopravvissute allo stesso
  • Cura l’infiammazione delle articolazioni
cura-cancer

LA RICETTA:
INGREDIENTI
15 Limoni Bio freschi con buccia
12 Teste di aglio fresco
1 kg. di Miele biologico
400 gr di chicchi germinati (grano verde)
400 gr di noci fresche
PREPARAZIONE
1.Come far germogliare i chicchi di grano:
Mettere 400 gr di grano in un contenitore di vetro e versare un pò d’acqua , fino a coprire per un paio di cm.
Lasciare tutta la notte. Dopo 10 – 12 ore, scolare i grani, risciacquare, e riporlo di nuovo nel recipiente . Lasciare il grano scolata riposare per 24 ore,inizierà a germogliare, un paio di millimetri di germoglio sono sufficienti.
2.Preparazione
Macinare i chicchi germinati,le noci e l’aglio.
Macinare anche 5 limoni (con tutta la buccia) e mescolare tutto insieme . Spremere il succo dei restanti 10 limoni e aggiungerlo al resto della miscela, mescolare tutto insieme fino a quando diventa omogenea. Aggiungere il miele e mescolate con un cucchiaio di legno, poi versate il composto in un contenitore di vetro. Lasciare in frigo per 3 giorni, dopodiché si può iniziare a consumarlo.

DOSAGGIO
Prendere 2 cucchiai 30 minuti prima di colazione, pranzo, cena e prima di coricarsi.
Per il trattamento del cancro prendere 2 cucchiai ogni 2 ore.
La Ricetta garantisce una buona salute e lunga vita, conserva la freschezza del corpo, fornendo un sacco di energia.
Questa cura contiene tutte le vitamine essenziali, sali minerali, sostanze bioattive, proteine, carboidrati e grassi vegetali. Pertanto, migliora le prestazioni di tutti gli organi interni e le ghiandole, che mantengono il corpo sano e guarisce completamente il cancro.Nota:Per prevenire il cancro si dovrebbe mangiare 2 mele al giorno-dice il Prof. Dr. Hristo Mermerski.
 

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AUTISMO: Il Dogma Genetico Infranto dal NYT. Rivoluzione Sulle Cause.

   RIVOLUZIONE SULLE CAUSE DELL'AUTISMO:  IL NYT INFRANGE IL DOGMA GENETICO 24/11/2025 // Analisi Investigativa a cura di Salvatore Call...