di Stefano Montanari
Caro Gianni,
Non so se sei al corrente dell’esistenza di un tale Salvo Di Grazia, ginecologo per professione e divulgatore “scientifico” per vocazione. Credo che mai come il tale Di Grazia meriti le virgolette a racchiudere l’aggettivo scientifico.
Edito da Chiarelettere esce un suo volume intitolato Salute e Bugie, libro che non ho letto né intendo leggere, ma che, da quanto scrive lo stesso autore su Il Fatto Quotidiano, è volto a scoprire le falsità che obnubilano il fulgore della Scienza.
Tralasciando il fatto facilmente illustrabile da qualunque epistemologo che alla Medicina è negato lo status di Scienza a tutto tondo mancandole alcuni presupposti basilari tra cui la ripetibilità, gli assunti del dottor Di Grazia sono davvero meritevoli di attenzione, specie laddove si erge a paladino del vero.
Il modus operandi cui qualunque scienziato degno di questo nome e indipendentemente dalla sua statura si attiene senza eccezioni è quello di esprimersi in via esclusiva solo sugli argomenti che conosce. Poi, quando pretende il massimo della credibilità, argomenti che conosce per averci lavorato sopra non leggendo qua e là ma attraverso il motto secentesco dell’Accademia del Cimento, quel “provando e riprovando” galileiano che prevede esperienza diretta.
Andando ai fatti e, in particolare, al curriculum pubblicato, il dottor Di Grazia riporta di un suo passato di ricercatore, su quali argomenti, con quali mansioni e, soprattutto, con quali risultati utili alla conoscenza non è dato sapere. E, restando ai fatti, il Nostro si esprime, non disdegnando qualche strepito, su argomenti di cui non ha la benché minima conoscenza. Nulla di nuovo sotto il sole: i blog, i giornali, le radio e le TV non hanno altra abbondanza che di personaggi analoghi.
Acculturatosi evidentemente alle generose mammelle di Big Pharma, il dottor Di Salvo si diffonde corroborando con tutta l’autorità di cui si abbiglia la dottrina del far quattrini e, anche qui, nessuna novità. Mi ha solleticato, però, l’ingenuità in cui cade dove afferma: “Quando, sempre da queste pagine, raccontai l’origine della leggenda che vuole i vaccini come causa dell’autismo (leggenda dura a morire), suscitai reazioni incontrollate, isteriche.” Ingenuità perché sono le stesse case farmaceutiche ad affermarlo. Basta leggersi il bugiardino del vaccino Tripedia DTaP (antidifterite-tetano-pertosse) della Sanofi Pasteur Msd che recita “Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, AUTISM, convulsion/grand mal convulsion, ENCEPHALOPATHY, hypotonia, NEUROPATHY, somnolence and apnea”. Il che, tradotto, significa "Le reazioni avverse riportate durante l'uso post-approvazione del vaccino Tripedia includono porpora trombocitopenica idiopatica, SIDS (morte improvvisa del lattante), reazione anafilattica, infiammazioni del tessuto connettivo, AUTISMO, convulsioni / convulsioni da grande male (epilessia), ENCEFALOPATIA, ipotonia, NEUROPATIA, sonnolenza e apnea".
Non so che cosa ne pensi il dottor Di Grazia, ma una spiegazione sul perché il produttore dovrebbe elencare tra le reazioni avverse del suo vaccino qualcosa che è “leggenda dura a morire” mi pare quanto meno indispensabile.
Non so che cosa ne pensi il dottor Di Grazia, ma una spiegazione sul perché il produttore dovrebbe elencare tra le reazioni avverse del suo vaccino qualcosa che è “leggenda dura a morire” mi pare quanto meno indispensabile.
Forse il libro Salute e Bugie dovrebbe contenere, alla sezione Bugie, proprio quelle diffuse dall’autore.
Un abbraccio,
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