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mercoledì 11 novembre 2015

L’eugenetica di Bill Gates

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L’eugenetica di Bill Gates

L’eugenetica è quella disciplina che si occuperebbe del miglioramento della razza umana attraverso la manipolazione dei suoi geni o attraverso l’incrocio selettivo delle razze migliori.
Strutturale nel pensiero eugenetico è il razzismo ed evidente è la tendenza a separare nella società i “sani” dagli “insani”, per evitare il moltiplicarsi di geni “deboli”.
Come già anticipato in Collettivismo e vaccinazioni obbligatorie, gli eugenisti non sono un gruppo di personaggi stravaganti, ma un movimento ben rappresentato in istituzioni legate a famiglie benestanti, istituzioni pubbliche, università prestigiose [comprese Harvard, Yale e Princeton tanto per citarne alcune]. Da questa rete il movimento ha ricavato la propria forza per attuare una vera e propria politica eugenetica che si articolava in tre programmi:
1. studio degli alberi genealogici per identificare le famiglie “difettose” che generano persone “inadatte”;
2. “eugenetica negativa”, che prevedeva la segregazione e la sterilizzazione coatta;
3. “eugenetica costruttiva” che doveva favorire la creazione di una master race, una razza dominante, modellata sulle caratteristiche dell’élite americana.
Nel corso di alcuni decenni centinaia di migliaia di “disabili intellettivi” ed “inadatti” subirono procedure di segregazione, sterilizzazione e/o ingiustizie di vario tipo.
William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, proviene da una tradizione familiare di elitarismo dove la popolazione in generale deve essere controllata, ridotta e addirittura estinta. Questo figlio ha reso orgoglioso il proprio padre, portando avanti il credo della famiglia, ottenendo un coinvolgimento dell’industria dei vaccini. Attraverso i suoi investimenti finanziari con Merck e Monsanto, Gates è ora in grado di rendere il suo desiderio di spopolamento mondiale il più vicino alla realtà.
Bill Gates continua a versare milioni di dollari in progetti ad alto rischio di geoingegneria che pretendono di offrire una soluzione al riscaldamento globale. Tali progetti sono contestati dagli ambientalisti perché rappresentano una minaccia potenzialmente maggiore, capace di scatenare un cambiamento climatico. Nel 2009, la Microsoft ha acquistato un pezzo chiave della tecnologia dalla farmaceutica Merck , il più grande produttore di vaccini.
Questa tecnologia di ricerca dei vaccini “gene-targeting” è descritta come un metodo per
comprendere come i geni interagiscono a vicenda tra loro, analizzare peptidi e metaboliti e determinare come si riferiscono all’espressione del gene“.
In un discorso al vertice mHealth nel novembre 2010, Gates ha affermato a un pubblico di più di 2.000 persone presenti alla conferenza,
circa un terzo [di tale miglioramento] è quello di aumentare il reddito. La maggioranza è garantita attraverso i vaccini. I vaccini saranno la chiave. Se è possibile registrare ogni nascita su un telefono cellulare, ottenere le impronte digitali, trovare una posizione, allora si potrebbe progettare un sistema per assicurarsi che le vaccinazioni favoriscano tutto questo“.
La Fondazione Bill & Melinda Gates ha versato 23 milioni di dollari in azioni alla Monsanto.
Aziende come la Monsanto vengono convogliate attraverso altre aziende come la BlackwaterTotal Intelligence Solutions [intelligence della Monsanto] e Terrorism Research CenterABC News è stata acquistata attraverso una sovvenzione di 1,50 milioni di dollari dalla Fondazione Bill & Melinda Gates per promuovere vaccini, cibo OGM e qualunque cosa vogliono pur di controllare le idee del pubblico.
Grazie a un impegno di 750 milioni di dollari la Fondazione Bill & Melinda Gates, la GAVI, ha lanciato la sua iniziativa per vaccinare milioni di persone in tutto il mondo. Il vaccino mortale Gardasil è la loro arma pregiata a causa del suo alto tasso di mortalità.
La Fondazione Bill & Melinda Gates ha promosso 78 sovvenzioni di 100.000 dollari ciascuna all’ultimo Grand Challenges Explorations.
Le borse di studio includono lo sviluppo di un microscopio cellulare low-cost per diagnosticare la malaria, lo studio del posizionamento strategico di piante insettivore per ridurre le malattie trasmesse dagli insetti e l’indagine di nanoparticelle per rilasciare vaccini quando entrano in contatto con il sudore umano.
Diversi membri del comitato di gestione della Fondazione Bill & Melinda Gates, gruppi dirigenziali, affiliati e principali finanziatori sono attualmente o in precedenza erano membri di commissioni o rami esecutivi dei più importanti e diversi produttori di farmaci, tra cui Merck e Novartis.
Il patrimonio della Foundazione Gates è investito nella Berkshire Hathaway, i cui ricercatori hanno rilevanti partecipazioni in GlaxoSmithKlineSanofi-Aventis,Johnson & Johnson.
La Fondazione Gates possedeva azioni della Merck nel momento in cui si sono sviluppate le partnerships con l’African Comprehensive AIDSMalaria PartnershipMerck Company Foundation per testare i prodotti della Merck su ignari africani.
Gates continua a promuovere i vaccini in modo aggressivo mentre i produttori farmaceutici dei vaccini non parlano degli enormi danni causati alla salute dalle vaccinazioni infantili, tra cui l’autismo e numerose deformità neuro-muscolari che sono riconducibili agli adiuvanti tossici utilizzati nella totalità dei vaccini.
La Fondazione Bill & Melinda Gates finanzia anche un progetto denominato Alliance for a Green Revolution in Africa [AGRA].
MonsantoDuPontDowSyngenta e altri importanti giganti del business agroalimentare OGM figurano al centro del progetto AGRA, al fine di diffondere e brevettare le loro sementi OGM in tutta l’Africa sotto l’etichetta ingannevole della “BIO-TECNOLOGIA”, un eufemismo per “sementi dementi” brevettate geneticamente.
La Fondazione Gates, secondo quanto riferito dal proprio sito, vuole vaccinare l’intera popolazione mondiale nonostante le sempre più evidenti prove mediche che le vaccinazioni sono mortali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, uno dei partners GAVI, ha collaborato con la Banca Mondiale e il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione già nel 1970 sotto la Task Force dei Vaccini per la Regolamentazione della Fertilità.
La Task Force “agisce come un organismo mondiale di coordinamento per il vaccino anti-fertilità [AFV] Research & Development”. La GAVI sta finanziando questo progetto a livello mondiale!
Da un tweet del Professor Seth C. Kalichman, dell’Università del Connecticut, attraverso TechNet21
“la Fondazione Gates promuove finanziamenti per organizzare un sistema di allarme, sorveglianza e monitoraggio globale di Internet per trovare, analizzare e contrastare le campagne di comunicazione contenenti le informazioni riguardanti i danni vaccinali allo scopo di sostenere gli sforzi di immunizzazione globale”.
Questo significa che il programma è in atto. Bill Gates intende fare un’operazione di sorveglianza attraverso la rete Internet e individuare gli accusatori. I suoi servi poi intraprenderanno una campagna di contro-informazione per cercare di neutralizzarli [a buon intenditori poche parole!].
Come funzionerà tale operazione? – Ve lo diciamo noi come funzionerà questa operazione.
Saranno utilizzati pseudo-giornalisti, falsi scientifici, che nulla hanno a che vedere con medici o professionisti del settore. Questi pseudo-giornalisti diffonderanno informazioni pericolose che causeranno innumerevoli danni ai bambini. Saranno diffuse le bugie più estreme, mai raccontate fino ad oggi, in merito alla tecnologia medica. Malgrado le prove dei danni da vaccino, saranno diffuse notizie di stampo medioevale. Questo è solo il lato bello e romanzato della questione!
Il progetto poi prenderà di mira il solito fantomatico medico che si ribella al sistema farmaceutico. Questo fantomatico medico ha abbandonato la sua professione dopo aver ricevuto molteplici denunce dai propri pazienti. Questo fantomatico medico passa tutto il tempo ad attaccare i vaccini con metodi criminali. Non dovrete leggere nulla di questo fantomatico medico, è ovviamente malato di mente e vuole che voi smettiate di vaccinare i vostri figli, così che siano vulnerabili a mortali malattie.
Deve essere chiaro a tutti che l’ultima cosa che vogliono questi personaggi è un dibattito onesto e aperto sulla questione dei danni vaccinali. Questa linea di condotta esporrebbe le case farmaceutiche e i loro servi a notevoli pericoli. La verità causerebbe il crollo dell’intero sistema vaccinale!
Bill Gates sta creando l’atmosfera per avviare una legislazione che renda obbligatorie le vaccinazioni in tutto il mondo, senza alcuna eccezione. Questo è il fine sul quale sta lavorando. Questo è il suo sogno proibito, il desiderio nel cassetto che va a braccetto con il progetto di depopolamento.
La stampa come sempre dovrà essere dalla sua parte. La dimostrazione è quanto avvenuto in India: ondata di polio paralitica post-vaccinale, in Pakistan, inAfrica. Nessuno ha diffuso le notizie di questi casi eclatanti.
Bill Gates intende creare il suo “stato di sorveglianza” in modo molto personale, i cui obiettivi sono vari giornalisti e vari gruppi che hanno trattato e svelato i danni da vaccino.
A sua volta la casta vaccinale vuole occultare la realtà che colpisce i bambini: decessi, paralisi, mutilazioni, disabilità indotta, danni cerebrali, autismo e gravi disfunzioni immunitarie. Quindi la domanda sorge spontanea:

“vorremmo sapere CHI realmente si preoccupa della salute dei bambini?”

E’ estremamente difficile considerare la Fondazione Bill & Melinda Gates come “ente umanitario” proprio a seguito dei progetti che sta finanziando. Questi che elenchiamo sono solo alcuni, di un’ampia lista [in cui la parola “vaccini” è predominante], che hanno ricevuto finanziamenti:
1. LINFONODI SINTETICI – Steven Meshnick e Carla Hand dell’Università del North Carolina svilupperanno un polimero biocompatibile e biodegradabile, da posizionare sottocute, che introdurrà vaccini e antigeni nel sistema immunitario. Il dispositivo attirerà le cellule immunitarie e innescherà la loro proliferazione esattamente come effettuano gli adiuvanti vaccinali nel sito d’iniezione. In caso di successo il dispositivo potrebbe contribuire a rafforzare la risposta immunitaria dei nuovi vaccini e di quelli già esistenti. In sostanza è una tecnologia transumanistica!
2. VACCINAZIONI ATTRAVERSO AEROSOL DI NANOPARTECILLE – I sistemi di somministrazione dei vaccini che colpiscono specifiche aree del corpo avranno la potenzialità di rendersi particolarmente attivi contro alcuni tipi di infezioni. Ad esempio, i vaccini somministrati per via inalatoria avranno la peculiarità di essere maggiormente attivi contro le malattie del sistema respiratorio [es Tubercolosi, Difterite, Pertosse, Polmonite, ecc]. Il Dr. Edwards della Harvard University, Massachusetts, guida un team multidisciplinare di ricercatori che utilizza tecnologie scientifiche combinate alle malattie infettive, alle competenze tossicologiche, a dispositivi di riformulazione dei vaccini utilizzati per le malattie respiratorie sopraelencate per raggiungere il suo obiettivo ultimo: sviluppare una linea colturale di culluleBCG per il vaccino anti-tubercolosi e l’antigene proteina CRM197 da destinare al vaccino anti-difterico sotto forma di nuove nanoparticelle da somministrare per aerosol.
3. PIANTE PER LA PRODUZIONE DI RNA SINTETICO PER I VACCINI – Alison McCormick dalla Touro University della California verificherà la possibilità di attuare una metodologia a basso costo di biologia vegetale per produrre una proteina virale epitopo da combinare con un sistema di antigeni ad espressione RNA da utilizzare in un vaccino RNA per la malaria. Attraverso l’utilizzo di tali impianti a trasfezione virale si potrebbe rendere la produzione dei vaccini RNA molto più conveniente.
4. DISTRIBUZIONE VANTAGGIOSA DI VACCINI NEI MERCATI EMERGENTILisa Ganley-Leal e Pauline Mwinzi della Epsilon Therapeutics, verificheranno l’opportunità di vendita dei vaccini nelle farmacie di mercati emergenti, al fine di garantire profitti sia agli sviluppatori dei vaccini che ai proprietari di piccole imprese. Qualora si dimostrasse una buona produttività si potrà portare le industrie farmaceutiche ad investire maggiori risorse nello sviluppo dei vaccini e nella loro distribuzione, attraverso lo sviluppo di partnerships locali per attuare strategie di redditività.
5. PROGRAMMA DI GENETICA SENSORIALE PER LA DISTRUZIONE DEI PATOGENISaurabh Gupta e Ron Weiss del Massachusetts Institute of Technology hanno proposto di creare cellule sentinella in grado di rilevare un agente patogeno, identificare la sua identità con un impulso biologico, e secernere molecole in grado di distruggerlo. La fase I di questo progetto ha dimostrato che i batteri “commensali” possono essere programmati per rilevare e uccidere specificatamente il modello patogeno Pseudomonas aeruginosa. Nella fase IIGupta e Weiss, svilupperanno un microbiota umano in grado di individuare e distruggere il patogeno intestinale Shigella flexneri.
6. PRODUZIONE DI VACCINI NELLE SALIERE: UN NUOVO METODO A BASSO COSTO – Shiladitya DasSarma guiderà un team dell’Università del Maryland a Baltimora, per sviluppare un vaccino a basso costo, sicuro ed efficace contro la Salmonella utilizzando vescicole batteriche riempite di gas. Il progetto si propone di produrre un vaccino a lunga conservazione, racchiuso nel sale e che non richiede refrigerazione, da essere distribuito in tutto il mondo.
7. UN MODELLO DI TOPO UMANIZZATO PER VALUTARE I CANDIDATI A RICEVERE VACCINI VIVI ATTENUATI – Per sviluppare nuovi vaccini contro le malattie più pericolose in circolazione al mondo, tra cui HIV, malaria e tubercolosi, gli scienziati devono essere in grado di valutare i candidati più promettenti. Alcuni dei potenziali vaccini più promettenti, sono realizzati dalle versioni indebolite dell’agente infettivo vivo. Questi vaccini non possono essere studiati sull’uomo, a meno che non siano precedentemente testati e definiti sicuri. Per questo, il Dr. Flavell e Colleghi stanno lavorando geneticamente sui topi di laboratorio per ottimizzare la similitudine del sistema immunitario del topo a quella dell’essere umano e consentire la sperimentazione dei vaccini sull’uomo nei paesi in via di sviluppo.
8. DISTRIBUZIONE ALTERNATIVA DI PROTEINE DEL LATTE PER USO UMANO – Qiang Chen della Arizona State University propone di ingegnerizzare piante commestibili, come lattuga e riso, per sintetizzare le proteine benefiche che si trovano nel latte materno. I corpi proteici di queste proteine permettono la stabilità, un elevato accumulo di queste proteine nel latte umano, e le piante possono essere assunte direttamente dai lattanti oppure formulate in alimenti per l’infanzia per fornire i nutrienti essenziali e benefici antibatterici.
9. CONTRACCETTIVO FEMMINILE NON-ORMONALE – John Herr della Università della Virginia ricercherà uno specifico enzima metalloproteasi nella membrana dell’ovocita come bersaglio per un contraccettivo femminile non ormonale. Dopo aver determinato la natura catalica dell’enzima, una famiglia di composti peptidomimetici saranno testati per valutare la loro capacità di legarsi all’enzima e bloccare il suo ruolo nella fecondazione dell’ovocita.
10. BACILLI FERMENTATI DA USARE COME VACCINI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO – Michael Chan della Ohio State Research Foundation svilupperà un ceppo ingegnerizzato di batteri per la fermentazione. Il bacillo ingegnerizzato sarà poi utilizzato per produrre un piatto tradizionale asiatico [natto, tipico piatto giapponese ottenuto tramite la fermentazione dei semi di soia], che potrà essere utilizzato come una sorta di vaccino orale per stimolare una risposta immunitaria. In caso di successo, questa tecnologia potrà essere utilizzata per introdurre una serie di antigeni delle malattie attraverso un’alimentazione culturalmente accettata.
11. CONTRACCEZIONE BASATA SULLE NANOTECNOLOGIE – David Clapham dell’Ospedale Pediatrico di Boston svilupperà e testerà un contraccettivo a nanoparticelle che rilascerà degli inibitori contro gli spermatozooi in variazione del pH vaginale o all’esposizione al liquido seminale. Se tale programma avrà successo, le nanoparticelle saranno incluse in un gel vaginale allo scopo di bloccare la motilità spermatica necessaria alla fecondazione.
12. STRUMENTO DI CIRCONCISIONE PER LE TRADIZIONALI CERIMONIE IN AFRICA – Kathleen Sienko dell’Università del Michigan ha sviluppato il prototipo di uno strumento per la circoncisione da utilizzare durante le tradizionali cerimonie in Africa e cerca di dimostrarne la funzionalità, l’idoneità culturale, e il potenziale livello di produzione a basso costo per una vendita di massa. Secondo Kathleen Sienko, un tale strumento aumenterebbe i tassi di circoncisione contribuendo alla diminuzione dei tassi di trasmissione di HIV nella regione.
13. SCOPERTA DI MOLECOLE CHEMIOSENSORIALI COME NUOVI CONTRACCETTIVI – John Ngai e Scott Laughlin dell’Università di Berkeley in California, cercano di identificare i composti chimici nel sistema riproduttivo femminile che guidano gli spermatozoi all’ovulo. Caratterizzando questi “umori“, le versioni sintetiche possono essere prodotte e gestite per interrompere il sistema di navigazione e inibire la fecondazione.
14. LATTE TRANSGENICO BOVINO CONTENENTE PROTEINE ANTIMICORBICHE UMANE – Hironori Matsushima dell’Università di Toledo testerà l’ipotesi derivante dall’aggiunta di un peptide antimicrobico nel latte in polvere allo scopo di conferire protezione contro le patologie di origine enterica. La ricerca sarà incentrata sulla verifica delle capacità del peptide di uccidere gli agenti patogeni nello stomaco, e sulla sua capacità di mantenere l’integrità durante il processo di pastorizzazione del latte e successiva essicazione.
15. ULTRASUONI A LUNGO TERMINE COME CONTRACCETTIVO REVERSIBILE MASCHILE – Tsuruta e Paul Dayton dell’Università del North Carolinastudieranno la capacità terapeutica degli ultrasuoni per esaurire il numero di spermatozooi. Caratterizzando la temporizzazione e il dosaggio allo standard più vantaggioso, si potrebbe produrre a basso costo un metodo contraccettivo reversibile non-ormonale destinato al pubblico maschile.
La costante di tutti questi progetti finanziati comporta lo sviluppo di brevetti [potenzialmente redditizi] e di tecnologie mai sperimentate fino ad oggi sull’uomo.
Molte delle sovvenzioni erogate sono andate a sostegno della contraccezione, e tutto questo sembra andare nella direzione opposta alla mission del Grand Challenges In Global Health di “migliorare la salute nel mondo in via di sviluppo“, in quanto si concentra sul progetto di “riduzione della popolazione nei paesi sviluppati” piuttosto che sostenere la salute di coloro che hanno bisogno di aiuto.
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lunedì 9 novembre 2015

La verità sui vaccini viene nascosta dai media ma il web si ribella!!!

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La verità sui vaccini viene nascosta dai media ma il web si ribella!!!


La verità sui vaccini viene nascosta dai media ma il web si ribella! Decreti,sentenze e modulistica medica scaricabile.



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Carissimi lettori, in questi anni in questo sito sono stati scritti numerosi articoli sul tema "vaccini". Io sono interessata all’argomento da tempo a causa di un esperienza personale che ho descritto in un mio articolo non recentedove spiegavo in modo molto semplice anche il funzionamento del vaccino e il perché puo’ provocare gravi danni alla salute. Ma andiamo avanti…. Questa estate esce la notizia che 8 medici americani sono stati uccisi e che gli stessi erano riusciti a dimostrare che all’interno dei vaccini era stata inserita volontariamente una sostanza “il nagalase” capace di alterare il sistema immunitario tale da provocare diverse patologie; argomento che ho descritto approfonditamente in questo recente articolo Pochi giorni fa sobbalzo dal letto quando sento al telegiornale che il Ministero della Salute multerà o addirittura radierà dall'albo i medici che non effettueranno i vaccini obbligatoriamente ai bambini. Poi esce l' intervista (su una nota rete televisiva) al dott. Montanari, medico noto per le idee contrarie alla profilassi vaccinatoria che viene "intrappolato" mediaticamente e si vede costretto a dare spiegazioni sul web. Dietro ai vaccini si nasconde la sicurezza per la salute o un introito economico pazzesco? "E' evidente che le decisioni fondamentali (sulle vaccinazioni) che riguardano intere generazioni di bambini americani sono state prese da piccole commissioni i cui membri hanno legami incestuosi con enti governativi che hanno lo scopo di ottenere del potere o con ditte produttrici di vaccini che hanno lo scopo di ottenere enormi profitti, in base alla politica vaccinale decisa da queste commissioni” (Jane M. Orient, M.D. - 1999 www.drjaneorient.com/cv.pdf) .
La domanda è: perché invece di imporre una vaccinazione obbligatoria costringendo genitori inconsapevoli a un trattamento medico dei loro figli contro la loro volontà, non viene spiegato dettagliatamente per iscritto il funzionamento del vaccino (natura, durata etc), le controindicazioni/rischi e viene inserito anche un consenso informato?Cosi come è spiegato nel Codice di Norimberga, 1946 e nell' articolo 32 della costituzione italiana? “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” Perché nessuno spiega che un virus ha la capacità di modificarsi e per questo motivo quando si inietta il virus attenuato nel vaccino non è detto che abbia l’ effetto voluto?
Decreti, sentenze e modulistica scaricabili. La Corte Costituzionale, ha prima riconosciuto il diritto a quarant’anni di indennizzo arretrato, a carico dello Stato, ai danneggiati da vaccinazioni obbligatorie (sentenza nr. 118/96), successivamente ha esteso lo stesso diritto ai danneggiati da vaccinazioni antipolio non obbligatorie praticate dal 1959 al 1966 (sentenza nr.27/98), ed infine ha sollecitato il legislatore ad una rettifica degli indennizzi (sentenza nr.38/2002).Credo sia fondamentale che i medici debbano iniziare a porsi delle domande e ad informarsi seriamente approfonditamente sulla questione. Di seguito è possibile prendere visione deldecreto legge del 2003 sul vaccino e scaricare la scheda unica di segnalazione avversa ai vaccini.
La rivolta dei danneggiati dei vaccini sul web. "La storia ci insegna che quando la gente scopre la barbarie, si mobilita per fermarla” (Noam Chomsky) e che "gli individui hanno doveri internazionali che trascendono gli obblighi nazionali di obbedienza ... da ciò hanno il dovere di violare le leggi domestiche per prevenire l'accadere di crimini contro la pace e l'umanità." (Geoffrey Lawrence).
Io ho conosciuto personalmente l’ avvocato e il medico legale che affiancano le famiglie con figli danneggiati dai vaccini nel percorso di causa contro lo stato per la richiesta di un risarcimento danno (che comunque non potrà mai più ridare ad un figlio la salute e al genitore la vita di prima). Queste persone danneggiate che hanno ottenuto un risarcimento dei danni subiti sono migliaia! Perché non vengono fatte conoscere queste storie, i danni evidenziati, le sentenze vinte per il riconoscimento del danno fisico/esistenziale e della conseguenza psicologica sui bambini e sui genitori?
Qualcosa si sta smuovendo nel web perché alcune persone danneggiate hanno iniziato una propria battaglia informativa su facebook mettendoci di prima persona “la faccia”: mostrano infatti una loro foto con la descrizione breve del danno provocato dal vaccino su loro stessi o sui loro bambini ( come quella in cima a questo articolo e quelle seguenti)...
Ecco alcune foto pubblicate
clicca su foto 1
clicca su foto 2
clicca su foto 3
clicca su foto 4
Tess
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domenica 8 novembre 2015

TEST DI LABORATORIO,VACCINI.QUALI SONO I TEST DA EFFETTUARE PRIMA DI VACCINARE? ESISTONO? IN COSA CONSISTONO? POSSONO FARSI ANCHE DOPO IL VACCINO?

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QUALI SONO I TEST DA EFFETTUARE PRIMA DI VACCINARE? ESISTONO? IN COSA CONSISTONO? POSSONO FARSI ANCHE DOPO IL VACCINO?
viccinazione
Cautela su questa tematica;
Screening neonatali: si potrebbero individuare i bimbi con deficit immunologici;
Vaccinare a due mesi senza alcuna anamnesi?
Cosa pensa a riguardo il Dottor Gava?

Quali test di laboratorio fare prima di vaccinare un bambino?

Il problema dei test di laboratorio prima e dopo una vaccinazione pediatrica è un problema serio e spesso ricevo richieste di questo tipo da parte dei genitori che sono incerti se vaccinare o meno i loro figli e, per avere elementi più precisi per decidere, vorrebbero sottoporre i loro figli a dei test ematochimici allo scopo di conoscere, come sarebbe logico e giusto, le loro condizioni metaboliche e immunitarie.
Ecco il testo di queste sintetiche email:
“Buongiorno, il nostro bambino ha 10 mesi e non è ancora stato vaccinato. Volevamo avere informazioni sull’esistenza di test pre-vaccino ed eventualmente dove si possono effettuare … Grazie mille per la cortesia”. Lettera firmata.
Va subito detto che questa richiesta è estremamente importante e corretta e il razionale che la giustifica è che:
– i neonati (per la loro fisiologica condizione di vita) sono particolarmente deboli a livello immunitario e, se non facciamo attenzione, non solo li possiamo rendere ancora più deboli, ma li possiamo anche squilibrare per sempre;
– i vaccini pediatrici possono causare gravi danni, specie se inoculati contemporaneamente in numero elevato e in bambini molto piccoli;
– alcuni bambini, anche se nei primi mesi appaiono perfettamente sani, hanno una particolare predisposizione a presentare danni in seguito alle vaccinazioni (ipogammaglobulinemia, alterazioni dell’assorbimento intestinale dei nutrienti, carenza di determinate sostanze biologiche a livello cerebrale, stress di vita, presenza di patologie latenti, ecc.).
Pertanto, sembrerebbe più che razionale eseguire alcuni esami ematochimici nei soggetti a rischio e in particolare nei bambini piccoli che dovrebbero ricevere i vaccini pediatrici, in modo da avere qualche elemento in più per capire se sono nella condizione di sopportare lo stress immunitario delle vaccinazioni senza gravi rischi per la loro salute (1).
Su questa linea molto sensata e suffragata pure dal buon senso si era espressa anche la Corte Costituzionale con la sentenza n. 258 del 20-23 giugno 1994 che diceva: “È necessario porre in essere una complessa e articolata normativa di carattere tecnico che individui esami chimico-clinici idonei a prevedere e prevenire possibili complicanze da vaccinazione”.
Purtroppo, il nostro Ministero della Salute, invece di rispondere prontamente sollecitando i Centri specializzati a cercare i test più appropriati e di promuovere la messa a punto di test nuovi, ha risposto ben 5 anni dopo con la Circolare Ministeriale del 7 aprile 1999 che decreta che non si prevedono esami chimico-clinici da eseguire prima della somministrazione dei vaccini, …
Il problema è stato ulteriormente aggravato anche da un (mi si perdoni il termine che è motivato solo per l’amore verso i nostri bambini che subiscono, indifesi, le nostre mosse ‘politiche’) insensato articolo del 2002 firmato dai CDC americani che afferma addirittura di non ritenere necessari a livello routinario né la visita medica prima di una vaccinazione né altri accertamenti invasivi (2).
Perché?
Anche il semplice Buon Senso ci pone delle domande:
– Le vaccinazioni che vengono fatte a neonati di 2-3 mesi, dei quali non conosciamo praticamente nulla, sono veramente così innocue da non necessitare alcun accertamento preliminare per assicurarsi che il neonato le possa tollerare senza subirne danno e sono anche così innocue da non richiedere neppure una visita medica anticipatoria?
– I vaccini sono farmaci o alimenti?
– E se sono farmaci veri e propri, è lecito pensare che esista un farmaco senza effetti indesiderati?
– È lecito far correre un rischio, anche grave, ad un soggetto potenzialmente sano e addirittura ad un bambino che ha davanti a sé tutta una vita?
– Esistono dei farmaci che devono essere somministrati a tutti in modo massivo e incondizionato? È quindi lecito imporre a tutti per Legge il trattamento vaccinale?
In ogni caso, tornando ai nostri test laboratoristici, va detto che ci sono dei test che si possono fare, ma non sono totalmente affidabili, perché anche se risultassero normali, non potrebbero escludere una immaturità del sistema immunitario e/o una particolare incapacità di gestire l’intenso stress immunitario che le attuali vaccinazioni multiple (7 vaccini inoculati contemporaneamente) causano.
Una corretta decisione se vaccinare o meno, ed eventualmente quando vaccinare, può scaturire solo da una valutazione molto approfondita del bambino, che però può essere fatta solo da un medico che lo ha visitato più volte e che ha raccolto in modo attento la sua storia e quella dei suoi genitori (partendo addirittura dai 2-3 anni prima del suo concepimento).
In ogni caso, un bambino di 10 mesi, come quello oggetto dell’email suddetta, a mio avviso è ancora troppo piccolo per qualsiasi vaccinazione: consiglierei di attendere almeno fino al secondo anno di vita, se non ci sono condizioni particolarissime che raccomandano una qualche vaccinazione precoce (evento estremamente raro nel nostro Paese).
Comunque, se si vuole conoscere i test laboratoristici che si potrebbero eseguire prima di una vaccinazione pediatrica per avere delle informazioni (seppure non precisissime) sulle condizioni metaboliche e immunitarie, ricordo in particolare:
A) Esami di primo livello:
– Esame emocromocitometrico con formula leucocitaria
– Elettroforesi proteica, PCR, fibrinogeno, GGT
– Dosaggio dei minerali (sodio, potassio, magnesio, calcio, fosfato, zinco)
– Dosaggio delle immunoglobuline (IgA, IgM, IgG, IgE)
– Dosaggio della vitamina D
– Test per la ricerca delle intolleranze alimentari
– Tipizzazione linfocitaria
– Tipizzazione tessutale HLA ad alta risoluzione o almeno il test per la malattia celiaca
– Mineralogramma del capello
– Dosaggio quantitativo degli anticorpi antitetanici (anche nei non vaccinati)
– Esame completo delle urine
B) Esami di secondo livello (3): 
– Analisi dei polimorfismi del DNA (su sangue o saliva)
– Dosaggio degli antiossidanti enzimatici: superossido-dismutasi, catalasi, glutatione-perossidasi
– Dosaggio degli antiossidanti non enzimatici: glutatione, vitamina A, vitamina C, vitamina E, licopene, ferritina
– Dosaggio nelle urine dei prodotti terminali della lipossidazione: 4-idrossi-nonenale (4-HNE), malonil-dialdeide (MDA), F2-isoprostani (che sono espressione del danno dei lipidi di membrana)
– Dosaggio nelle urine della 8-idrossi-2-deossiguanosina (8-OHdG) (espressione del danno ossidativo del DNA e in particolare dei processi di riparazione in vivo del DNA e della degradazione degli acidi nucleici conseguente alla morte cellulare)
– Dosaggio del criptopirrolo urinario e dell’istamina plasmatica (valutazione del danno del sistema nervoso centrale)
– Dosaggio delle porfirine urinarie: uroporfirine e coproporfirine (espressione di danno farmacologico, intossicazione di metalli tossici o di sostanze chimiche tossiche, disordini genetici, patologie epatiche, stress ossidativo, ecc.)
– Dosaggio degli aminoacidi plasmatici (compresa l’omocisteina) e urinari (valutazione di un danno metabolico)
– Dosaggio della glutatione S-transferasi (valutazione della capacità di detossificazione)
Ovviamente questi sono solo alcuni dei molti test che si possono eseguire, ma non è neppure né sensato né possibile eseguirli tutti. Lo ripeto: quello che veramente conta e che è di massimo aiuto per un bambino che dovrebbe essere vaccinato o, peggio ancora, che ha avuto dei presunti danni vaccinali, è trovare un medico ricco di conoscenza, scienza e pazienza che conosca molto bene i punti deboli psico-fisici e la storia di lui e dei suoi genitori e che alla luce di questo esprima un giudizio diagnostico e prognostico e poi dia dei consigli sia di Medicina Preventiva (vaccinale o meno) che di terapia (naturale o chimica che sia).


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VACCINI IN FORTE CALO E COMINCIA IL TERRORISMO MEDIATICO PRO-VACCINI

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VACCINI IN FORTE CALO E COMINCIA IL TERRORISMO MEDIATICO PRO-VACCINI
A fronte di questo dato, che non giustifica il terrorismo mediatico cui stiamo assistendo in questi giorni, ricordiamo che la vera epidemia è quella rappresentata dal Disturbo dello Spettro Autistico:

1 bambino ogni 50 in età scolare soffre di questo disturbo e le nostre autorità sanitarie [con la complicità di “loro” blog profumatamente pagati per diffondere articoli offensivi nei confronti dei genitori, e di qualche becero giornalista che ha scoperto il profumo del “business” sulla pelle del proprio figlio] proseguono a prendere in giro famiglie e soggetti interessati da questa grave problematica sociale, indotta anche dalle vaccinazioni.

NEONATA DI 1 MESE MORTA DI PERTOSSE AL S.ORSOLA MALPIGHI DI BOLOGNA, UNA SETTIMANA DOPO IL RICOVERO. COME È POSSIBILE? I MEDICI METTONO IN CORRELAZIONE IL DECESSO CON IL CALO DELLA COPERTURA VACCINALE

Questi medici che mettono in correlazione il decesso con il calo della copertura vaccinale dovrebbero sapere che esiste una “popolazione finestra”, rappresentata dai neonati/lattanti dei primi 3 mesi, che, anche nella più attenta campagna di vaccinazione, rimane suscettibile [molto spesso a causa della scarsissima attività degli anticorpi specifici trasmessi dalla madre];
Questi medici che mettono in correlazione il decesso con il calo della copertura vaccinale dovrebbero spiegare:
perché questa neonata è stata dapprima inviata al reparto di neonatologia, dove di norma si prestano cure mediche specialistiche [per esempio a causa della nascita prematura, basso peso alla nascita, crescita intrauterina ritardata, malformazione congenita o asfissia neonatale], che avrebbero comunque sconsigliato la prima vaccinazione in calendario a 3 mesi, e solo successivamente è stata ricoverata in un reparto di malattie infettive?

Questi medici che mettono in correlazione il decesso con il calo della copertura vaccinale dovrebbero spiegare:
Quale approccio diagnostico è stato assicurato alla neonata?

Il periodo di incubazione è di circa 7-14 giorni [massimo 3 settimane]. Come è possibile che in tutto questo tempo nessuno si sia posto delle domande? Infondo la malattia si compone di stadi ben delineati. Lo stato catarrale e lo stato parossistico sono ben riconoscibili ad occhi esperti: dov’era il Pediatra di base? Per caso è uno di quelli che solitamente rilascia diagnosi telefoniche senza accertarsi personalmente dello stato di malattia del neonato?

Quali esami sono stati condotti per accertare che si trattasse veramente di pertosse?

Lo stato catarrale è spesso difficilmente distinguibile dalla bronchite o dall’influenza. Vanno tra l’altro prese in considerazione anche le infezioni da adenovirus e la TBC. Non sempre le colture dei tamponi nasofaringei sono positive per Bordetella pertussis nei casi di fase catarrale e la percentuale di positività aumenta nei casi di fase parossistica.

Quale è stato l’esito delle colture di campioni diagnostici?

I test con Anticorpi fluorescenti specifici sulle secrezioni nasofaringee permettono una diagnosi accurata ma non sono così sensibili come i tamponi colturali.

Di solito, esami di questo genere richiedo almeno 2 o 3 gironi giorni prima di avere a disposizione risultati comprendenti, tra l’altro, la terapia antibiotica più appropriata. Pertanto non è da escludere una perdita di tempo prezioso per attuare scelte di cura appropriate, dove possono essere stati messi in atto comportamenti inappropriati in ambito ospedaliero.

Quale trattamento antibiotico è stato prescritto?

E’ noto che per i neonati gravemente affetti è raccomandato il ricovero in isolamento respiratorio in un reparto di malattie infettive. Questo comportamento è stato messo in pratica in un secondo momento [trasferimento dal reparto di neonatologia], e pertanto avvalora la tesi che l’aggravamento della situazione è avvenuto in ambito nosocomiale, dove, di norma, l’isolamento viene proseguito fino a quando gli antibiotici non siano stati somministrati per 5 giorni.

Siamo proprio certi che, dopo una settimana di ricovero, la causa
del decesso sia attribuibile veramente alla pertosse
?
agenti patogeni differenti dalla Bordetella pertussis sono responsabili di sindromi pertussoidi che, ovviamente, non risentono dell’azione della vaccinazione [perché non esiste un’immunità crociata fra le diverse Bordetelle];

In ultimo, perché non sono state messe in atto tutte le manovre salvavita?

Ovvero, perché non è stato garantito il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale? In considerazione della gravità crescente del caso, il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale avrebbe garantito il supporto di tutte le funzioni vitali, anche in presenza di qualsiasi complicanza.

Alla luce di tutto ciò, e di tutta una serie di fatti che riguardano sempre lo stesso ospedale dove, un giorno si muore di pertosse, un altro compare il primo ceppo influenzale, e un altro ancora si organizza la campagna pubblicitaria “Io vaccino, no alla disinformazione“, lascia quantomeno perplessi sulle modalità di questo decesso.

Infondo, noi, se raccontassimo tutto ciò che accade nei vari ospedali dove lavoriamo, potremmo aprire un libro di castronerie da farvi accapponare la pelle [soprattutto in merito a certe “nuove leve” indottrinate, che hanno studiato medicina con le raccolte punti].

Infine, a completamento di questo quadro, è bene che il cittadino sia consapevole del fatto che il nostro Sistema Sanitario considera i reparti di Terapia Intensiva Neonatale come un “costo” che incide pesantemente sul bilancio dell’Azienda Ospedaliera; e non ci stupirebbe affatto che questo triste caso – cui va tutto il nostro profondo rispetto – sia stato gestito male e appositamente strumentalizzato per promuovere il terrorismo mediatico di questi giorni a favore di isteriche campagne vaccinali.

IL BAMBINO NON VACCINATO METTE A RISCHIO LA VITA DEI VACCINATI

Questa è una delle affermazioni più assurde. E un ministro della Repubblica che recita un simile “slogan” è bene che cambi lavoro.

Anche in questo caso, basandoci sull’esame razionale dei fatti e non sulle opinioni, è possibile affermare con certezza che i bambini super-vaccinati si ammalano maggiormente rispetto ai bambini non vaccinati, spesso contribuiscono a diffondere la malattia per cui vengono vaccinati, e contribuiscono a ingrassare le tasche dei mercanti di medicine: ovvero, sono clienti a vita.

EPIDEMIE DI PERTOSSE IN REPARTI OSPEDALIERI PORTATE DA ADULTI


Questa frase è la tipica frase buona per tutte le stagioni. Premesso che non ci sono epidemie di pertosse in alcun ospedale, le cosiddette “infezioni nosocomiali“, cui fa riferimento l’incompetente Ministra, rappresentano un pessimo malcostume e riguardano una innumerevole serie di comportamenti scorretti attuati negli ospedali, molto spesso per mancanza di rispetto delle più banali norme di igiene, e per le quali non serve alcuna vaccinazione ma molto buon senso. Per esempio:

non recarsi in mensa aziendale con la divisa della sala operatoria;
non recarsi al bar esterno all’ospedale con il camice con cui si visitano i malati;
non recarsi a fumare con indosso la divisa ospedaliera;
non utilizzare il vestiario d’uso comune per accedere ai reparti ospedalieri ove vi sono criticità;
diminuire il sovraffollamento;etc etc etc

perché qui potremmo continuare con tanti altri esempi da farvi accapponare la pelle, ma ve li risparmiamo soprattutto per gentilezza nei confronti di una Ministra che sembra “Alice nel Paese delle Meraviglie” e crede che basti il “farmaco magico” per risolvere qualunque problema dell’umanità.

COLLABORAZIONE CON LA GLOBAL AGENDA PROMOSSA DALLA GAVI

Questo è un altro motivo per cui è in atto il terrorismo mediatico di questi giorni, e rappresenta il fulcro del lavoro cui ricorre l’industria del farmaco per incrementare le vendite e ottenere che il governo renda l’assunzione dei farmaci-vaccini obbligatoria per legge. Si utilizzano i soliti tre metodi:

far sì che il governo decida l’obbligatorietà di certi medicinali per i bambini, in primis vaccini;
ottenere che il governo vincoli i propri dipendenti e soprattutto il personale militare all’assunzione di certi farmaci;
fare in modo che il governo si accolli il costo dei trattamenti farmacologici.
Da questa posizione di potere l’industria del farmaco “acquista” anche alcune associazioni per mantenere il controllo del proprio mercato, e organizza convegni sul territorio italiano per “indottrinare e rendere complici” potenziali pericoli alla propria posizione di dominanza. Tutto ciò con la complicità di baroni Universitari compiacenti, Pediatri collusi e politici completamente ignoranti in materia sanitaria.

NEL TERZO MONDO CI PREGANO DI ANDARE A VACCINARE

A noi risulta che nel terzo mondo ci pregano per avere tutto ciò che gli manca: cibo, acqua potabile, cure mediche [non espressamente vaccini], istruzione e lavoro. Questi Paesi sono molto diversi tra loro per cultura, storia, tradizioni, collocazione geografica. Sono accomunati unicamente dall’estrema povertà in cui vive la popolazione e sarebbe ora di smetterla di strumentalizzarli per vendere e/o preparare pozioni: caso Ebola docet!

GLI EFFETTI COLLATERALI SONO EFFETTI MARGINALI

Lo slogan spesso ripetuto per promuovere sempre più vaccini è quello di definire “sicuri ed efficaci” tutti i vaccini entrati in commercio nei Paesi occidentali, ma nessun vaccino è completamente sicuro ed efficace in tutte le persone e la storia dei vaccini è ricca di fallanze.

Mentre per un farmaco “salvavita” eventuali effetti collaterali gravi sono sopportabili, essi non possono e non devono essere tollerati in seguito all’uso di un vaccino, le cui finalità sono da sempre di tipo esclusivamente “preventivo”.

Questo slogan racchiude il problema principale per gli industriali del farmaco, ovvero come costringere i media a riportare sempre meno i casi di eventi avversi in modo da alterare la percezione del rischio reale dovuta alla somministrazione del “farmaco vaccino”.

In ogni parte del mondo sono sorti dei sistemi [per esempio OMS, Vaers USA, Banca dati Europa, DAEN Australia, CAEFISS Canada, Paul Ehrlic Institut Germania, e così via] di sorveglianza attiva, che, pur molto diversi tra loro, prevedono tutti le revisioni sistematiche. Italia, non pervenuta! … anzi, si fa di tutto per omettere informazioni vitali, nascondere la verità e commissionare articoli beceri a mercenari della disinformazione: considerato che l’Italia è sempre prima in tutto ciò che promuove la Ministra, Ella saprà spiegarci perché in questo campo siamo al Medioevo?

OGGI SI MUORE DI MORBILLO

La letteratura scientifica più aggiornata rivela che, oggi, si rischia molto spesso di rimanere “disabili a vita”, a causa della vaccinazione contro il Morbillo, somministrata in concomitanza alla vaccinazione contro la Parotite e la Rosolia [nella tristemente conosciuta formulazione trivalente] e con l’aggiunta della vaccinazione contro la Varicella [nella formulazione quadrivalente]

LA ROSOLIA IN GRAVIDANZA È PERICOLOSA

Attualmente i vaccini contro la rosolia sono tutti costituiti da virus vivi attenuati, non sono in commercio in formulazione monocomponente ma rientrano nel vaccino combinato trivalente in associazione al vaccino contro il Morbillo e al vaccino contro la Parotite.

Avendo a disposizione vaccini così scarsi, è sembrato opportuno non vaccinare tutta la popolazione, femmine e maschi, ma di limitare la vaccinazione al solo sesso femminile, che d’altra parte era quello più a rischio per l’infezione rubeolica in gravidanza: il sesso maschile, lasciato libero di ammalarsi di rosolia, avrebbe rappresentato il serbatoio naturale del virus, per permettere un continuo rifornimento di infezioni subcliniche nel sesso femminile, al fine di richiamare costantemente il livello anticorpale. Questa fu una decisione soprattutto europea, inglese in particolare. L’Italia abbracciò questa politica, che è stata seguita, fino oltre dieci anni fa, in tutte le regioni.

La vaccinazione contro la rosolia infatti, non essendo obbligatoria, viene regolata in Italia da leggi regionali quasi tutte uguali l’una all’altra, che prevedono tutte l’impiego del vaccino nel solo sesso femminile, indipendentemente dal fatto che il vaccinando abbia superato o meno la rosolia.

La vaccinazione contro la rosolia non deve essere eseguita in donne in stato di gravidanza. Quando venga vaccinata con MPR una donna suscettibile in età fertile, è necessario avvisarla di non rimanere in stato di gravidanza nelle 4 settimane successive alla vaccinazione; questo lasso di tempo era di 3 mesi fino a qualche tempo fa.

Visto che la vaccinazione contro la rosolia non provoca un effetto protettivo, sussiste il pericolo di contagio nei primi tre mesi della gravidanza. Le donne incinte con ciclo vaccinale completo sono sempre più frequentemente affette da embriopatie da rosolia. La maggior parte delle donne tuttavia decide per un’interruzione della gravidanza così che nella pratica esistono meno embriopatie da rosolia. Questo fattore viene interpretato erroneamente nella statistica come un successo della vaccinazione contro la rosolia.

In nazioni come la Germania, la Svizzera, gli Stati Uniti si è assistito a un incremento dell’incidenza della rosolia nonostante le vaccinazioni intensificate somministrate nella popolazione adulta. Il virus della rosolia può essere espulso da parte del vaccinato fino a 90 giorni dopo la vaccinazione, in modo tale da infettare altre persone debilitate.

I vaccini a virus vivi non devono assolutamente essere somministrati durante la gravidanza oppure durante l’allattamento. Infatti, per esempio, come riporta il foglietto illustrativo del vaccino trivalente MMR II prodotto della Merck, è stato documentato il passaggio del virus vaccinale della rosolia dalla madre al lattante.

Fonte http://mondos-porco.blogspot.it/2015/10/vaccini-in-forte-calo-e-comincia-il.html#more
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