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sabato 30 marzo 2024

Svelate le Tattiche Oscure: CICAP Infiltrati su Facebook per Attaccare Inchieste Scomode

 


Negli ultimi anni, l'uso dei social media come piattaforme per discutere, informarsi e condividere opinioni è cresciuto esponenzialmente. Tuttavia, con questa crescita è emerso un fenomeno inquietante: l'infiltrazione di organizzazioni come il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) in gruppi Facebook per attaccare e ridicolizzare pagine e persone che trattano inchieste scomode per certe aziende.


Di Salvatore Calleri (NatMed Blogger e Divulgatore Scientifico)

Il CICAP, fondato nel 1989 con l'obiettivo dichiarato di investigare e smentire affermazioni su fenomeni paranormali o pseudoscientifici, ha recentemente attirato l'attenzione per le sue attività sui social media, in particolare su Facebook. Mentre ufficialmente il loro mandato è quello di promuovere il pensiero critico e la razionalità, ci sono segnalazioni sempre più numerose di comportamenti inappropriati da parte dei membri del CICAP online.

Le tattiche impiegate da questi individui includono il monitoraggio attivo di gruppi e pagine Facebook che trattano temi controversi o di inchieste investigative su determinate aziende. Una volta individuati, i membri del CICAP si infiltrano in questi gruppi sotto falso nome o con profili anonimi e iniziano ad attaccare e ridicolizzare sia gli amministratori che gli utenti che condividono tali contenuti.

Ciò che rende queste azioni particolarmente dannose è che spesso vengono utilizzate per sminuire l'importanza delle inchieste o per screditare le persone coinvolte, anziché affrontare razionalmente le questioni sollevate. In molti casi, i membri del CICAP si affidano a insulti personali, linguaggio offensivo emoticon del sorriso nei commenti e disinformazione per intimidire e zittire coloro che sollevano domande scomode.


Questa pratica non solo danneggia la reputazione delle persone coinvolte nelle inchieste, ma mina anche la fiducia nell'uso responsabile dei social media come strumento per il dialogo e il dibattito pubblico. Invece di incoraggiare la discussione costruttiva e il confronto di idee, tali comportamenti alimentano un clima di polarizzazione e ostilità online.

È importante sottolineare che non tutte le attività del CICAP online sono controverse o dannose. Tuttavia, è cruciale che l'organizzazione rifletta attentamente sulle conseguenze delle azioni dei suoi membri sui social media e sul modo in cui tali comportamenti possono influenzare il dibattito pubblico e la percezione dell'organizzazione stessa.

In conclusione, l'infiltrazione del CICAP e di altre organizzazioni simili nei gruppi Facebook per attaccare inchieste scomode solleva gravi preoccupazioni sull'etica e la trasparenza nel dibattito pubblico online. È necessario un maggiore impegno da parte di tutti gli attori coinvolti per promuovere un dialogo aperto, rispettoso e basato sui fatti su piattaforme digitali come Facebook, al fine di garantire un dibattito informato e costruttivo su questioni di interesse pubblico.

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lunedì 24 aprile 2017

CANCRO per uso eccessivo di cellulare? #BOYAGER ? Ma questo Juanne Pili per chi diavolo lavora?

Nella foto sempre il normalizzatore (geometra) pagato a cottimo (debunker) Juanne Pili in una fotina divertente creata da lui stesso, io ho solamente cambiato la scritta, questa la trovo più adatta.

L'ormai noto "normalizzatore" Juanne Pili  né combina un'altra delle sue, adesso fa un'altra normalizzazione incosciente, addirittura sui danni del cellulare.
Sotto una disamina che prenderò da fonti di controinformazione, (fonti che non si vogliono rendere pubbliche per sporchi interessi politici), mostrerò tutti i danni che un uso frequente del cellulare causa al nostro corpo, e sempre sotto questo articolo, alla fine, metterò anche il vergognoso e falso video di questo ormai noto "normalizzatore", che per tutti lavora, tranne che per la sua coscienza e la nostra salute. 


Buona informazione consapevole.

Dopo molti anni di dibattito sui rischi per la salute derivanti dai telefoni cellulari, un recente rapporto finalmente fornisce delle risposte. Il rapporto completo è stato presentato di recente al Dipartimento di Telecomunicazioni dal Prof Girish Kumar del dipartimento IIT di Bombay di ingegneria elettrica. Kumar, che ha svolto approfondite ricerche sulle radiazioni del telefono cellulare e i suoi effetti, mette in guardia contro l'uso eccessivo dei telefoni cellulari perchè espone gli utenti ad un aumento del rischio di cancro, tumore al cervello e di molti altri rischi per la salute. Per i bambini la cosa è ancor più accentuata.
I principali rischi per la salute derivanti dalle radiazioni dei telefoni cellulari e dai ripetitori sono i seguenti:
- Un aumento del 400% del rischio di cancro al cervello tra gli adolescenti che usano per i telefoni cellulari. I bambini sono più vulnerabili alle radiazioni dei cellulari. Più piccolo è il bambino, tanto più profonda è la penetrazione della radiazione elettromagnetica perché il cranio dei bambini è più sottile.

- Un eccessivo uso dei telefoni cellulari può provocare il cancro a chiunque. L'uso dei cellulari per più di 30 minuti al giorno per 10 anni aumenta il rischio di cancro al cervello e neuroma acustico.
 
- La radiazione dei cellulari provoca danni irreversibili alla fertilità maschile. Gli studi hanno scoperto un conteggio inferiore del 30% nel liquido seminale degli utenti che fanno uso intensivo di telefoni cellulari.

- Le frequenze utilizzate dai cellulari possono causare danni al DNA delle cellule del corpo. La radiazione provoca la formazione di 'formazioni di radicali liberi' all'interno delle cellule; tali radicali sono notoriamente cancerogeni.

- Le frequenze dei cellulari interferiscono con il corretto funzionamento di altri dispositivi salvavita, inclusi gli impianti di pace-maker, e possono, quindi, provocare la morte improvvisa.

- L’esposizione ai cellulari può scatenare la risposta allo stress nelle cellule umane e animali e provocare la produzione di proteine da stress. Questa è una prova sufficiente del fatto che l'organismo riconosce la radiazione dei telefoni cellulari come potenzialmente nociva.

- I campi elettromagnetici generati dai telefoni cellulari e dalle cellule dei ripetitori debilita il sistema immunitario e stimola risposte allergiche \ infiammatorie, comprese eruzioni cutanee, piaghe, sensazione di oppressione e lesioni.

- Le persone che utilizzano i telefoni cellulari per più di 30 minuti al giorno per più di quattro anni sono a rischio più elevato di perdita dell'udito. La radiazione dei telefonini può causare tinnito e danneggiare le cellule ciliate presenti nell'orecchio interno. Una volta danneggiate, queste cellule non possono più rigenerarsi.

- L’uso frequente dei telefoni cellulari può danneggiare il sistema visivo in molti modi. Le frequenze dei cellulari (900, 1800 MHz e 2450 MHz), danneggiano le cellule epiteliali e aumentano la temperatura all'interno dell'occhio.

- Le emissioni dei cellulari indeboliscono le ossa e possono causare un deficit dei livelli di melatonina, un antiossidante potenziatore del sistema immunitario.

- Un aumento del rischio di tumore delle ghiandole salivari è legato all'uso dei telefoni cellulari.

- L’esposizione ai campi elettromagnetici può causare disturbi del sonno e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.

- A causa del rumore elettromagnetico di fondo, le api e gli uccelli diventano disorientati e non possono tornare negli alveari e nei nidi. Ci sono effetti nocivi per animali, piante e l’ambiente.

Fonte: www.disinformazione.it/

CAMPI ELETTROMAGNETICI LETALI (Esposizione del chimico Corrado Malanga)




Il Professor Corrado Malanga, è un ricercatore nonché docente presso la cattedra di Chimica organica del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Pisa.

l cellulare è pericoloso

Le microonde dei cellulari provocano danni irreparabili.


Adesso a seguire il video vergognoso del normalizzatore di regime Juanne Pili di Scienze Fanpage con il titolo:

CANCRO per uso eccessivo di cellulare? #BOYAGER 
Ovviamente il termine BOYA-GER (e qualche altro termine) lo dedico a lui, 
e con sentimento!!!

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mercoledì 22 febbraio 2017

La Corte Suprema tedesca sconfessa la veridicità del virus-morbillo!

… Tutte le affermazioni nazionali ed internazionali sul presunto virus-morbillo, sulla infettività del morbillo, sull’uso e l’assenza di rischio di vaccinazioni anti morbillo, alla luce della scienza e con essa su base giuridica, sono state ritirate …
… Tale ammissione può spiegare il tasso relativo all’aumento dei danni per vaccino specificamente per quello antimorbillo, cosi come il perché e il come soprattutto questa vaccinazione scatena sempre più autismo.

Dr Stefan Lanka: Il virus del morbillo non esiste
e vince anche con la Cassazione Tedesca

Published: 22 January 2017. Written by Cristina Bassi

Il dr Lanka aveva già dichiarato che  non esisteva il retrovirus HIV.
Nel seguito una traduzione un po’ complicata perché il ramo giuridico non è la mia specifica competenza soprattutto in tedesco (quindi chiedo venia per eventuali imperfezioni), ma la notizia è cosi importante che anche se lo stile e linguaggio con cui è stata scritta, non sono propriamente quelli standard su questo sito, ho voluto renderla nota.
Sostanza: la corte suprema tedesca a livello internazionale e su base di rigorosa perizia scientifica, ha sconfessato la veridicità del virus-morbillo. Mi sembra una nuova ariosa finestra sulle disgrazie indotte dalla “ricerca farmaceutica moderna”…
Paola Botta Beltramo, attenta su questi temi (è lei infatti che mi passato la notizia) mi comunica:
«È una notizia clamorosa  perchè come è scritto nell’articolo comporta una nuova visione circa le cause delle epidemie e, conseguentemente, l’inutilità del vaccino. Il dr Lanka aveva giù subito un processo, perchè aveva pubblicamente dichiarato che  non esisteva il retrovirus HIV. Va precisato che sono pochi i virologi-genetisti  europei che hanno accesso ai laboratori di analisi.  Gli altri, e sono la maggioranza, si limitano ad applicare i risultati ottenuti da questi. Lanka per quelle affermazioni subì un processo per omicidio colposo ma fu assolto con sentenza del Tribunale di Gottigen del 1997 perchè richiese al Tribunale di far giurare chi sosteneva di aver isolato il virus e non si presentò nessuno. Ora con questa sentenza sul virus-morbillo, che confuta quella di primo grado che l’aveva visto soccombente e che la rete ha ben divulgato con lo scopo di rendere  poco credibile anche la precedente per l’HIV, si pone la parola fine a un iter che hanno fatto di tutto per contrastare date le immaginabili conseguenze. Un abbraccio, Paola».
Oltre alla corte d’Appello di Stoccarda, anche la Cassazione Federale (tedesca) ha deciso che il virologo Dr. Stefan Lankanon deve pagare 100.000 euro al medico dr. David Bardens.

Nel febbraio del 2011, il dr Stefan Lanka aveva promesso una ricompensa di 100.000 euro a coloro che fossero stati in grado di presentare una pubblicazione scientifica, in cui venisse non solo affermata ma anche dimostrata l’esistenza del virus del morbillo. Il dr Bardens ha tentato di provare l’esistenza del virus, inoltrando 6 pubblicazioni.
Nell’attuale Newsletter di WissenschafftPlus, il dr Stefan Lanka, scrive che il processo del virus-morbillo è stato definitivamente vinto:
«La Cassazione ha deciso per il processo sul virus morbillo e ha confermato la sentenza della corte di Appello di Stoccarda del 16.2.116. I 100.000 euro da me promessi nel 2011, a fronte di una evidenza scientifica sulla esistenza di questo affermato virus del morbillo, non sono stati dovuti al querelante, che anzi ha dovuto pagare tutti i costi del processo».
Nel processo sono stati interpellati 5 esperti e sono stati presentati i risultati dei test scientifici. Tutti e 5 gli esperti , tra cui il Prof. Dr. Andreas Podbielski, incaricato dalla prima corte, hanno stabilito all’unisono che nessuna delle 6 pubblicazioni presentate nel processo, contiene una prova dell’esistenza del supposto virus del morbillo.

La genetica confuta le affermazioni dell’esistenza

Nel processo, sono stati portati i risultati dei test delle cosiddette impronte digitali genetiche del supposto virus del morbillo. Due laboratori riconosciuti, tra cui l’istituto piu’ grande al mondo e leader nella genetica, sono giunti in modo indipendente agli stessi esatti risultati.
I risultati mostrano che gli autori delle 6 pubblicazioni sul virus del morbillo, si sono sbagliati e come conseguenza diretta, ad oggi tutti i virologi sul morbillo si sbagliano. Hanno erroneamente definito delle parti normali delle cellule, come parti del presunto virus del morbillo.
Sulla base di questo errore, per trovare consenso e per ideologia, in un decennio sono state inserite costantemente parti normali di cellule in un modello di un virus-morbillo.
Ma una struttura effettiva che corrisponda a questo modello, ad oggi non è stata trovata né in un essere umano, né in un animale. Con i risultati delle prove genetiche, vengono quindi respinte scientificamente tutte le affermazioni sulla esistenza di un virus-morbillo
Agli autori delle sei pubblicazioni e a tutti gli altri coinvolti, questo errore è passato inosservato, poiché hanno leso il dovere scientifico fondamentale, “lege artis”, di lavorare secondo le regole della scienza stabilite internazionalmente. Non hanno eseguito alcun esperimento di controllo.
L’esecuzione degli esperimenti di controllo, avrebbe protetto gli autori e l’umanità da questo errore ricco di conseguenze. Questo errore è diventato il fondamento del credo all’esistenza di tutti i virus patogeni.
L’esperto, interpellato ai fini di legge, il Prof. Dr. Dr. Podbielski ha affermato espressamente, a pagina 7 del protocollo succitato, secondo richiesta della corte emittente sentenza, che gli autori non avevano eseguito alcun esperimento di controllo.
La Corte d’Appello di Stoccarda, il 16.2.2016 ha abolito l’errore giudiziario della prima istanza, ha respinto la causa riferendosi, tra l’altro, alla affermazione centrale del Prof. Podbielski relativamente alle 6 pubblicazioni.
Il querelante con un ricorso alla Corte Federale di Cassazione, ha cercato di far cadere la sentenza della Corte d’Appello. A motivazione di cio’ egli ha addotto la sua percezione soggettiva, ma di fatto falsa, sullo svolgimento della procedura a Stoccarda, affermando che la nostra citazione di fatti relativamente al morbillo rappresenta una minaccia alla salute della popolazione. Le affermazioni del querelante sono state respinte dalla Corte d’Appello a chiare parole. Con questo la Corte di Appello ha confermato la sentenza della Corte Federale di cassazione del 16.2.2016 [3].
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Conclusioni

Le 6 pubblicazioni sottoposte al processo sono quelle determinanti relativamente al virus-morbillo. Dato che non ne esistono altre oltre queste 6, in cui con metodi scientifici si cerchi di confermare l’esistenza del virus-morbillo, la sentenza di massimo giudizio nel processo virus-morbillo e i risultati dei test genetici hanno delle conseguenze: tutte le affermazioni nazionali ed internazionali sul presunto virus-morbillo, sulla infettività del morbillo, sull’uso e l’assenza di rischio di vaccinazioni anti morbillo, alla luce della scienza e con essa su base giuridica, sono state ritirate.
Grazie alle interrogazioni, che hanno determinato un concorso sul virus-morbillo, il capo dell’Istituto di riferimento nazionale per il morbillo presso l’istituto Robert Koch [National Referenz-Institut für Masern am Robert Koch-Institut (RKI)], la prof.sa Annette Mankertz, ha ammesso una cosa importante.
Tale ammissione può spiegare il tasso relativo all’aumento dei danni per vaccino specificamente per quello antimorbillo, cosi come il perché e il come soprattutto questa vaccinazione scatena sempre più autismo. [4]
La Prof.sa Mankertz ha ammesso, che il virus-morbillo contiene tipicamente parti di cellule. Dato che il vaccino del morbillo consiste in “virus morbillo interi”, tale sostanza vaccinale contiene strutture cellulari. Questo spiega perché il vaccino –virus scatena sempre piu’ spesso allergie e sempre piu’ forti, cosi come reazioni autoimmuni, rispetto ad altri vaccini.
Il perito della corte, il Prof. Podbielski ha piu’ volte evidenziato che con le affermazioni dell’Istituto Koch (RKI) relativamente ai ribosomi nei virus-morbillo, si confuta l’esistenza-affermazione di un virus-morbillo.
È stato anche messo agli atti che la massima autorità scientifica tedesca nel campo della infettologia, ovvero l’istituto RKI – Koch- contro il suo mandato legale, vedasi § 4 Infektionsschutzgesetz (IfSG)- legge per la protezione dalla infezione- ha omesso di produrre e pubblicare test sulla affermazione del virus-morbillo.
L’Istituto RKI afferma di aver eseguito dei testi interni sul virus-morbillo, ma si rifiuta di consegnare o pubblicare i risultati.

Donazioni

Attraverso il processo sul virus-morbillo, attraverso la cronaca asociale dei media ufficiali, della stampa di destra e di sinistra, abbiamo avuto delle perdite economiche. Attraverso il processo abbiamo appreso molto, ne siamo usciti rafforzati e il problema grazie al processo è diventato noto a livello internazionale. Abbiamo contribuito al fatto che le assunzioni erronee della biologia, medicina, virologia moderne venissero riconosciute e dissolte globalmente. Un obbiettivo del nostro lavoro è quello di far posto alla medicina e biologia effettivamente scientifiche, che noi rappresentiamo e ulteriormente sviluppiamo. [5]
Ciò che non si è ancora pareggiato, sono le nostre perdite finanziarie. Vi chiediamo perciò di aiutarci con delle offerte. Anche scrivere e produrre il libro, come è in progetto, relativamente al processo del virus morbillo, richiede denaro, che al momento ancora non abbiamo.
WissenschafftPlus Dr. Stefan Lanka
IBAN: DE77700100800705906800
BIC: PBNKDEFF
Postbank München
Ringraziamo per la vostra fedeltà e solidarietà, con la quale avete reso possibile la vittoria del processo virus-morbillo.
Dal nostro cuore vi auguriamo il meglio
Dr. Stefan Lanka e il team WissenschafftPlus (“scienza-plus”)

N O T E

[1] Siehe Artikel „Viren entwirren“ im Zwei-Monats-Magazin WissenschafftPlus Nr. 6/2015.
[2] Das Protokoll der mündlichen Verhandlung vom 12.3.2015. Zu finden hier: http://wissenschafftplus.de/uploads/article/Protokoll_13_4_20150001.pdf
[3] Das Urteil des OLG Stuttgart vom 16.2.2016 ist auf der Internetseite des OLG Stuttgart zu finden.
[4] Siehe Artikel in WissenschafftPlus 3/2016: Was ist Autismus, wie entsteht er, warum Impfungen – in erhöhtem Maße die Masern-Impfung – Autismus auslösen und wie man den Autismus in den Griff bringen und sogar heilen kann.
[5] Siehe Artikel in WissenschafftPlus 6/2015: Die Entwicklung von Medizin und Menschheit. Wie geht es weiter? Dieser Artikel ist frei auf der Internetseite www.wissenschafftplus.de zu finden



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sabato 11 febbraio 2017

Non sono tutti sicuri: l’industria farmaceutica diventa “antiscientifica” per vendere vaccini

DI MARTHA ROSENBERG
Per quale ragione i siti di informazione progressista che denunciano la disinformazione da parte del governo e delle multinazionali in altri settori accettano la disinformazione quando si tratta di vaccini – definendo gli attivisti “antiscientifici”?
Non stupisce che gli scienziati ufficiali siano assolutisti vaccinisti che denigrano gli “anti-vaccinisti” dato che i loro centri medici, reparti ospedalieri, università e spesso buste paga sono finanziati dalle società farmaceutiche (La motivazione dei siti progressisti è meno chiara). Tuttavia il motto “Pharma knows best” (“Big Pharma sa ciò che è meglio”, ndt) suona falso non appena si da una breve occhiata alla lunga lista di farmaci ritirati come Vioxx, Bextra, Baycol, Trovan, Meridia, Darvon, Phen-Fen, Raxar e Seldane – tutti dichiarati sicuri finché facevano fare milioni.
Nessun sito di informazione mainstream o progressista vuole ammettere l’esistenza del National Vaccine Injury Compensation Program (VICP, Programma federale di compensazione dei danni da vaccino) il quale, a partire dal 1988, ha indennizzato oltre 16.000 domande e risarcito danni per 3,18 miliardi di dollari. Quando ho chiesto ad un esperto di vaccini il motivo dell’esistenza di tale corte, dal momento che i vaccini dovrebbero essere assolutamente sicuri, questi mi rispose che i vaccini sono così fondamentali per la sanità pubblica e tuttavia così poco remunerativi (rispetto alle pillole da un miliardo di dollari), che il governo non vuole che i produttori di vaccini rischino il fallimento per le cause legali.
Tuttavia, ignorando il tribunale e i danni spaventosi che liquida—mi è stato raccontato, in via confidenziale, di una donna che ha perso tutte le dita di mani e piedi per una vasculite causata da un vaccino — sono proprio gli scienziati mainstream che si comportano in modo “antiscientifico”. La verità è che non tutti i vaccini sono sicuri, salvavita o necessari e i conflitti di interesse esistono eccome. Prendete in considerazione il caso del Gardasil, un vaccino contro i tipi 6, 11, 16, 18 del papilloma virus umano.
Il caso del Gardasil
Qualche anno fa, la Merck attuò una aggressiva campagna commerciale per il Gardasil, un vaccino contro il virus HPV (associato a verruche veneree e cancro cervicale) persino in paesi poveri dove il cancro cervicale non è certo causa primaria di morte in confronto a malaria o diarrea.
(Nei paesi sviluppati, un Pap test è efficace quanto un vaccino nella prevenzione del tumore cervicale.)
Lo scorso anno, i giudici della Corte Suprema indiana hanno chiesto chiarimenti dopo la morte di alcune bambine durante un test con Gardasil e Cervarix, il vaccino concorrente prodotto dalla GlaxoSmithKline, qualche anno prima.
Secondo CBS News c’era un’altra ombra sul Gardasil: “La Merck ha contribuito con 6.000 dollari al fondo per la campagna elettorale di Rick Perry [governatore del Texas] come parte di uno sforzo lobbistico nazionale per persuadere gli stati a richiedere Gardasil come uno dei vaccini obbligatori a tutti i bambini per poter accedere a scuola”. Alla guida del gruppo pro-Gardasil finanziato dalla Merck c’era la suocera dell’allora capo dello staff di Perry.
Non è parso molto etico neppure il passaggio della ex direttrice dei CDC Julie Gerberding alla guida della divisione vaccini della Merck.
Documenti andati a male
Gli scienziati hanno massacrato Andrew Wakefield, un ricercatore medico britannico che aveva associato il vaccino MPR (morbillo per morbillo, parotite e rosolia) all’autismo. La sua presunta corruzione avrebbe smentito ogni dubbio scientifico relativo alla sicurezza del vaccino.
Tuttavia quando un ricercatore americano è così corrotto da finire in prigione, la comunità scientifica non rifiuta per questo le sue ricerche. Scott Reuben pubblicò una ricerca fraudolenta su Lyrica, Effexor, Celebrex ed altri farmaci. Andò in prigione per sei mesi ma la “scienza” dietro ai farmaci che promuoveva rimane valida. Richard Borison, ex primario di psichiatra presso il centro medico per veterani di Augusta (VA) e presso la facoltà di medicina della Georgia, andò in prigione per 15 anni dopo aver condotto test clinici dell’antipsicotico Seroquel sui veterani per fare soldi. Il farmaco continuò a far guadagnare miliardi e la sua “ricerca” a scopo di lucro è ancora valida.
Come reporter ho intervistato personalmente un uomo la cui cecità fu causata nel 1976 da un vaccino antinfluenzale e che fu risarcito dal governo per il danno subito. Più recentemente ho intervistato un genitore il cui bambino sanissimo non è più stato lo stesso dopo una vaccinazione ed ora è internato. “Ha pianto disperatamente in modo isterico per 24 ore di seguito,” mi ha riferito il genitore, che è medico.
Big Pharma fa male a screditare questi genitori, e ce ne sono tanti, tacciandoli di essere “pazzi”. La degenerazione del loro bambino non è frutto della loro immaginazione. Inoltre, non c’è alcun motivo sostenibile che giustifichi la somministrazione di questi vaccini ad un bambino tutti in una volta, il che ne aumenta i rischi. Le vaccinazioni multiple – che una volta non venivano somministrate ai bambini – si sono rivelate una nuova enorme fonte di profitto per i pediatri.
Certo anche gli attivisti anti-vaccino non devono essere assolutisti, del resto chi rifiuterebbe un vaccino antirabbico dopo essere stato morso da un procione rabbioso o un’antitetanica[1] dopo una ferita profonda? Genitori responsabili negherebbero al loro figlio il vaccino antipertosse o antipolio[2]? Come per tutti i farmaci spinti sul mercato in modo aggressivo, i pazienti e i genitori devono potersi informare debitamente e in modo diretto soppesando rischi e benefici, e tenendo presente i lacunosi e insufficienti dati sulla sicurezza forniti dalle stesse aziende farmaceutiche.
Martha Rosenberg è giornalista investigativa nel settore sanitario. Autrice di  Born With A Junk Food Deficiency: How Flaks, Quacks and Hacks Pimp The Public Health (Prometheus).
Fonte: www.counterpunch.org/
Link: http://www.counterpunch.org/2017/01/26/they-arent-all-safe-pharma-is-willing-to-look-unscientific-to-sell-vaccines/
27.01.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di EMANUELA LORENZI

Note a Cura del Traduttore
[1] L’autrice, oltre a confondere la profilassi attiva con quella passiva (emoderivati), sembra dare per assodato l’assioma immunologico della teoria anticorpale, che proprio nel caso del tetano ha mostrato molte falle (morti in soggetti iperimmunizzati o con elevato titolo anticorpale o viceversa malattia non contratta in soggetti senza anticorpi e infine la questione dell’immunità naturale riscontrata in soggetti mai vaccinati), oltre a non specificare le condizioni di anaerobia necessarie allo sviluppo delle spore (che vivono anche nella polvere di casa), la non infettività e l’incidenza quasi esclusivamente in soggetti anziani e con sistema immunitario indebolito.
[2] L’autrice sembra ignorare la sciagurata storia e i danni di entrambi questi vaccini. Quanto all’antipolio, per cui è da ricordare il caso emblematico dei Tremante (due figli uccisi e uno cerebroleso), basterebbe citare i milioni di contagiati dal virus cancerogeno SV40, le epidemie iatrogene (non circola più il selvaggio ma il vaccinale) di poliomielite paralitica post-vaccinica da virus retromutato di tipo 2 e 3 alimentate proprio dalle vaccinazioni col Sabin orale che, costando meno, continua ad essere usato in modo massiccio nei paesi del terzo Mondo creando ceppi sempre nuovi e sempre più neurovirulenti che restano in circolazione per anni (noto il caso di “trasmissione silente” per oltre 28 anni), mentre nei paesi industrializzati il Salk a virus inattivato tramite formaldeide (cancerogeno di tipo 1) iniettato ai neonati per via parenterale può comunque indurre la sindrome di Guilain-Barré o creare portatori sani della malattia, senza contare i danni degli antibiotici come neomicina, conservanti, cellule e proteine eterologhe, metalli pesanti neurotossici e da ultimo le nanoparticelle di inquinanti non biodegradabili inoculate in sistemi immunitari il cui equilibrio th1/th2 è ancora in formazione e la barriera ematoencefalica molto più permeabile, considerando anche la via (parenterale) che bypassa le normali difese. Quanto invece all’antipertossico, se nessuno oserebbe negare danni gravi e morti causati dal vaccino intero, anche quelli (danni gravi e decessi scambiati per SIDS in Germania) del vaccino acellulare contenuto nella trivalente DTPa sono ben documentati dalla banca dati Med-Line, mentre la comunità scientifica ha dovuto constatare che oltre a non prevenire la trasmissione della malattia, i vaccinati (che possono essere asintomatici) hanno circa il doppio di possibilità di infettarsi con ceppi B.pertussis privi di pertactina (PRN, un antigene chiave del vaccino antipertossico) rispetto agli individui non vaccinati (i batteri PRN potrebbero avere un vantaggio selettivo nell’infettare le persone vaccinate con DTaP). http://comedonchisciotte.org/non-sono-tutti-sicuri-lindustria-farmaceutica-diventa-antiscientifica-deve-vendere-vaccini/

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giovedì 19 gennaio 2017

Meningite: epidemia di un business…

  1. di Marcello Pamio – 9 gennaio 2017
  1.  Toscana sempre sul podio

Nella nota regione rossa del piddì accadono le cose più incredibili: dal burattinaggio dell’ex premier, ai bambini vegani malnutriti (che vegani non lo sono mai) tutti ricoverati al Meyer di Firenze, per arrivare alle stranissime epidemie di meningite...
Andiamo per ordine altrimenti non è possibile seguire il filo rosso.

Menarini Industrie
A Firenze ha sede la Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite.
Anche se pochi la conoscono stiamo parlando della prima azienda farmaceutica italiana con 16.600 dipendenti, 14 stabilimenti produttivi nel mondo e vendite in 100 Paesi.
Il fatturato della società gestita della famiglia Aleotti supera i 3,3 miliardi di euro all’anno.
La famiglia ha avuto qualche problema giudiziario, visto che il tribunale di Firenze ha condannato a 10 anni e 6 mesi Lucia Aleotti, presidente della società, e a 7 anni e sei mesi il fratello Alberto Giovanni, vicepresidente, a conclusione del processo che li vedeva a giudizio per accuse di frode fiscale, riciclaggio e corruzione. Alla società infine sono stati confiscati oltre un miliardo di euro.[1]
Secondo gli inquirenti per ben 26 anni (1984-2010) Alberto Aleotti avrebbe usato società estere fittizie per l’acquisto dei principi attivi con lo scopo di far aumentare il prezzo finale dei farmaci, grazie a una serie di false fatturazioni.[2]
Non c’interessano le vicende della famiglia, ma semmai cercare di capire cosa sta realmente succedendo in Toscana per quanto riguarda la meningite.
Un tassello interessante è che il gruppo farmaceutico fiorentino ha investito da poco 100 milioni di euro nello sviluppo di una tecnologia innovativa che punta a velocizzare i tempi di produzione dei vaccini, tra i quali proprio quello antimeningococcico.
L’operazione avviene attraverso la creazione di una joint venture, battezzata VaxYnethic, tra la controllata Menarini NewTech e la BiosYnth di Rapolano Terme (Siena), azienda pioniera nelle tecnologie per la produzione di vaccini coniugati.
La BiosYnth è una azienda di ricerca nell’ambito vaccinale per la meningite...

Epidemia di un business
Nessuna autorità ha saputo spiegare (per ovvi motivi) come mai in Toscana sembra esserci una epidemia. Il “sembra” è obbligatorio perché non è mai stata ufficialmente dichiarata tale.
In Italia, secondo il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Gianni Rezza, ogni anno ci sarebbero 1000 casi di infezione da meningite.[3]
E il 10% delle persone colpite non sopravvive.
Segnalazioni allarmanti a parte, amplificate magistralmente dai giornalisti di Regime, non c’è stata un’escalation di meningite, almeno in Italia: “Il numero totale dei casi di meningite, dovuti anche agli altri germi, è passato da 1.479 nel 2014, a 1.815 nel 2015 e a 1.376 nel 2016, quindi con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato.[4]
Va a questo punto precisato che le meningiti possono essere provocate da batteri, virus, farmaci e funghi.
Quindi nonostante le notizie terrorizzanti dei media, a livello nazionale i casi di meningite sono addirittura calati. Ad eccezione però della Toscana…
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità nel 2002 i casi di meningite in Toscana sono stati 22, di cui 3 da meningococco C. Nel 2004 ci sono stati 27 casi, di cui 11 da meningococco C. Nel 2005 invece 36 casi, di cui 17 da meningococco C e nel 2015 ben 31 casi, di cui 26 da meningococco C.
A differenza delle altre regioni la Toscana ha un trend in crescita, soprattutto del ceppo batterico più pericoloso, il C. Come mai?
Non se ne capacita neppure il direttore dell’Istituto di sanità. “Non si riesce a capire” infatti dice Giovanni Rezza. “In Toscana da gennaio si è osservato un incremento importante di casi di meningite. E sicuramente l’aumento inatteso dei casi in un’area limitata della regione ha costituito un fatto anomalo”.
La Toscana quindi senza dubbio rimane la regione più anomala…

Chi guadagna con la meningite?
In Italia sono diversi i vaccini usati per la meningite.
Meninvact della Sanofi Pasteur MSDMenjugate della NovartisMeningitec della Nuron Biotech, il Nimenrix della Pfizer e Menveo della GSK.
Oltre alla Menarini Industrie vista prima è assai interessante sapere che a Siena, quindi sempre in Toscana, hanno sede anche la Novartis Vaccines and Diagnostics Srl, produttrice del Menjugate (meningoccico gruppo C coniugato) e la GlaxoSmithKline Vaccines Srl produttrice del Menveo (meningococcico coniugato del gruppo A, C, W135 e Y).
Bisogna dire che è stato un gran colpo di culo per la Menarini, la Novartis, la GSK, la Pfizer l’epidemia di meningite proprio in Toscana…

Global Health Security Agenda
Ne ho già parlato in passato ma è bene comprendere il vero motivo per cui oggi i vaccini in Italia non si possono mettere in discussione: l’ordine arriva da Washington!
E i medici che (giustamente) li sconsigliano rischiano addirittura la radiazione dell’ordine.
La spiegazione arriva nel 2014 da un comunicato ufficiale dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco: l’Italia nei prossimi cinque anni (2014-2019) guiderà le strategie e le campagne vaccinali nel mondo intero. È stato deciso dal Global Health Security Agenda (GHSA), l’Agenda per la Sicurezza sanitaria globale.
Dobbiamo intensificare - dichiara il presidente dell’AIFA Pecorelli - le campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni anti vaccinazioni.” 
Ecco qual è il motivo dell’attuale vergognosa campagna di accanimento contro le persone e i medici che obiettano le vaccinazioni pediatriche.
Non si può certo accettare, almeno fino al 2019, che si metta in crisi l’Agenda.
Effettivamente sarebbe alquanto umiliante per l’Agenda per la Sicurezza sanitaria globale un aumento del dissenso vaccinale in Italia...

Vaccini e la propaganda mediatica
Il terreno sotto i piedi dell’establishment medico-scientifico sta letteralmente tremando perché sempre più persone stanno comprendendo che forse il rapporto rischio-benefici dei vaccini non è proprio come ce lo raccontano...
Per ovviare a tale pericolosa situazione a Roma il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il medico ed ex attore Walter Ricciardi, assieme alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha organizzato un corso intitolato: “Vaccini e Vaccinazioni il ruolo dei media nella tutela della salute pubblica”.
Il corso gratuito è stato fatto passare per un vademecum dedicato ai giornalisti che si occupano di salute quando invece si è trattato di un vero e proprio indottrinamento.
Organizzano un corso per giornalisti perché per il Sistema è fondamentale mantenere il controllo assoluto delle informazioni. E purtroppo leggendo un qualsiasi giornale o guardando qualsiasi trasmissione televisiva l’obiettivo è stato raggiunto alla perfezione.
Il Quarto Potere la stampa, da cane da guardia controllore degli altri tre poteri (legislativo, giudiziario ed esecutivo) è diventato un micione addormentato. 

L’emblematico caso Merial
L’ultimo tassello arriva dal caso Merial.
Oggi grazie alla propaganda cinematografica della massonica Hollywood siamo abituati mentalmente a pensare che virus e agenti infettivi vengono portati fuori da laboratori di massima sicurezza da parte di scienziati corrotti e venduti.
La realtà sul traffico di virus purtroppo supera la più fervida fantasia.
A fare luce sull’inquietante traffico di agenti patogeni è stata la Homeland Security, il ministero creato dopo l’attacco alle Torri Gemelle per stroncare nuovi attacchi agli Stati Uniti.
Nel loro mirino è finita un’attività ad alto rischio: l’importazione di virus negli States.
Fondamentale per l’indagine è la testimonianza di Paolo Candoli, manager della Merial, la branca veterinaria del colosso Sanofi: l’uomo ha patteggiato l’immunità in cambio delle rivelazioni sul contrabbando batteriologico.
Ai detective ha descritto come avveniva la spedizione illegale in Italia di un ceppo dell’aviaria, pensate, tramite corriere DHL!
Gli investigatori sin dai primi accertamenti si rendono conto di avere davanti uno scenario da incubo. Infatti, sottolineano i carabinieri, l’arrivo del virus in casa Candoli coincide con l’insorgenza nel Nord Italia, a partire proprio dal 1999, della più grossa epidemia da virus H7N3 di influenza aviaria sviluppatasi negli allevamenti in Italia e in Europa.[5]
Oltre all’aviaria possiamo metterci dentro la Sars, la suina e tutte le altre pandemie più o meno inventate.

Conclusione
La strategia è diabolicamente perfetta.
Ordinano ceppi batterici e virali dall’altra parte del mondo, in posti dove i controlli non esistono, se li fanno arrivare addirittura col corriere espresso, quindi in maniera “sicura” e anonima. E cosa ne fanno dei virus?
Vengono usati per creare vaccini da una parte, anticipando così la concorrenza, e magari dall’altra finiscono sbadatamente nell’ambiente per creare quell’epidemia che sarà poi “curata” con i loro farmaci miracolosi e soprattutto disponibili…
Un guadagno multimiliardario assicurato!
Questo purtroppo è stato più volte documentato nella storia e forse accadrà ancora in futuro.
Quindi in Toscana cosa sta realmente succedendo?
Ovviamente non lo sappiamo e non vogliamo nemmeno pensare che qualcuno stia speculando sulla vita di migliaia di persone solo per qualche miliardata di euro.
Sappiamo anche però che la realtà supera spesso ogni più fervida fantasia e che a pensare male si fa peccato ma spesso non si sbaglia….


[1] http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/imprese-e-mercato/2016-09-09/menarini-truffa-ssn-860-mln-e-confisca-beni-1-mld-condannati-10-e-7-anni-fratelli-aleotti--181517.php?uuid=ADiRXwHB&refresh_ce=1
[2] http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/imprese-e-mercato/2016-09-09/menarini-truffa-ssn-860-mln-e-confisca-beni-1-mld-condannati-10-e-7-anni-fratelli-aleotti--181517.php?uuid=ADiRXwHB&refresh_ce=1
[3] Meningite: “Ogni anno mille casi, non c’è allarme” www.lastampa.it/2017/01/02/italia/cronache/meningite-ogni-anno-mille-casi-non-c-allarme-YYd6S28OCeO6xnyXvJ2xTJ/pagina.html 
[4] http://www.meteoweb.eu/2017/01/meningite-178-casi-da-meningococco-nel-2016-in-calo-sul-2015/821860/
[5] Il business segreto della vendita dei virus che coinvolge aziende e trafficanti,  http://m.espresso.repubblica.it/attualita/2014/04/03/news/salute-quel-business-segreto-della-vendita-dei-virus-1.159618?refresh_ce   tratto da https://www.disinformazione.it/meningite_epidemia.htm

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