Massima solidarieta al dr.Roberto Gava schieriamoci tutti contro tutte le menzogne e gli attacchi nei Suoi confronti.
#IOSTOCONGAVA l’hashtag che si legge a furor di popolo sui social.
Chiediamo a gran voce un confronto pubblico aperto a tutta la comunità scientifica.
(A fine articolo il CV del dr.Gava)
E’ ABOMINEVOLE E CRIMINALE non dare spazio a questi dottori i quali espongono i propri studi basati su evidenze inconfutabili.
DIAMO SPAZIO ALLA COMUNITA’ SCIENTIFICA.
LA CENSURA CONTINUA. Perchè tanta paura?
Perchè questi attacchi? Perchè addirittura una USL arriva al punto di combattere contro la trasparenza richiesta dal popolo? Perchè arrivare a richiedere l’obbligatorietà di una profilassi che nulla ha a che fare con la libertà genitoriale ,in questi anni,ripetutamente VIOLATA dai nostri organi istituzionali?
Forse il nostro Ministero non ha ben chiaro un concetto sulla tanto discussa “Teoria vaccinale”. Si chiama “TEORIA” per un motivo e ve lo spieghiamo con un esempio.
Mentre ci si perde in chiacchiere, se andiamo a confrontare i dati delle Coperture vacciali di OGNI REGIONE ITALIANA –previste entro i 24 mesi di età- anno 2015 (basti guardare sul sito di Epicentro, i dati di copertura vaccinale per Regione e per anno in ordine decrescente) , la zona di “P.A. Bolzano” riporta un dato che avrebbe dovuto allarmare la stessa OMS.
MA NESSUNA EPIDEMIA vi è stata.
Questo palesa una grande verità.
Non sono i “negazionisti” ad alimentare la paura nei cittadini ma l’assoluta mancanza di trasparenza e la censura perpetrata che non garantisce una consapevolezza tanto desiderata.
Consigliamo pertato al nostro premier Renzi, di occuparsi di ciò che al popolo serve davvero. Che si occupi ad esempio dei TAGLI DELLA SANITA’.
Tutto ciò è ridicolo. Chiunque può parlare (la nostra Ministra Lorenzin non è un medico) ma medici come il dr. Gava,vengono censurati.
E’ ora di chiudere questo circolo vizioso volto solo a generare profitti di chi si è già troppo “abbuffato” sulle spalle di un popolo nel baratro.
Articolo riportato da www.pressreader.com
L’USL VUOLE FERMARE GLI INCONTRI DEL MEDICO «ANTI-VACCINI»
TREVISO, SCOPPIA IL CASO GAVA. DONAZZAN: «TORNI L’OBBLIGO»
TREVISO Dopo la procedura aperta dall’Ordine dei Medici, nei confronti del cardiologo «anti-vaccinista» Roberto Gava potrebbe arrivare presto anche una diffida a sospendere immediatamente gli incontri e le conferenze in cui sconsiglia la profilassi e suggerisce terapie alternative. Il suo fascicolo finirà presto sul tavolo dell’ufficio legale dell’Usl 8 perché sia valutato e approfondito.
Gava — è vero — è un cardiologo con incarico all’Usl 8 di Castelfranco; ma esercita anche in privato, nel suo studio di Padova, dove si presenta come tossicologo e omeopata. Non solo: gode di un enorme seguito su internet, dove i suoi consigli e le sue pratiche sono condivise da migliaia di persone.
Gava invita i medici a «porsi il quesito», ma non è questo che la scienza, il Ministero e le Usl venete sostengono, e non è nemmeno la linea della Regione Veneto che sta riaprendo la discussione sulle mancate vaccinazioni e sui rischi per la salute pubblica.
Gava, come detto, è finito nel mirino dell’Ordine dei Medici, ma nel frattempo l’attività convegnistica continua: sabato 5 novembre è previsto un incontro a Vicenza e, dopo le tappe di Bologna e Milano, sarà a Treviso il 17 dicembre. La diversità di opinione va rispettata, sostiene il direttore generale della sanità trevigiana Francesco Benazzi, «ma lavorando in un’istituzione bisogna rispettarne le regole». Anche all’esterno.
Inoltre il dottore ha cominciato anche a girare l’Italia, per tenere conferenze pubbliche: è in queste sedi, davanti ad anche centinaia di persone (tutte paganti, l’ingresso costa 50 euro a testa), che sostiene gli approcci non convenzionali e suggerisce ai colleghi di aprire a nuove tecniche terapeutiche, indicando «la via più corretta per evitare le vaccinazioni e per prevenire o curare i principali danni da vaccini», come scrive nella presentazione di uno dei suoi libri.Intanto, dopo il governatore Luca Zaia, che al nostro giornale ha dichiarato che se avesse un figlio lo farebbe senz’altro vaccinare, e dopo che anche il Pd ha presentato in Regione un disegno di legge per la reintroduzione dell’obbligo vaccinale in Veneto (tolto nel 2007, unico caso in Italia), ieri sul tema è intervenuta anche l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan. Nove anni fa aveva espresso voto contrario alla soppressione dell’obbligo, e ora insiste per la sospensione o revisione di quella legge. «È indispensabile agire sul mondo dell’istruzione coinvolgendo pediatri e servizi di igiene pubblica in una campagna rivolta ai genitori, soprattutto per la fascia dei nidi».
Donazzan si dice quindi favorevole alla riapertura del dibattito: «Bene l’annunciato confronto della commissione sanità del Consiglio regionale con il Comitato tecnico scientifico sulla pratica vaccinale in Veneto – ha commentato – e bene anche la proposta di legge presentata dall’opposizione che chiede il ripristino delle vaccinazioni per l’iscrizione a nidi e scuole. Mi attiverò subito con il collega alla sanità Coletto per pianificare interventi informativi chiari e mirati alle famiglie sui comportamenti più idonei per garantire profilassi e salute pubblica».
FONTE
Il Dr. Roberto Gava si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, si è specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, per poi perfezionarsi in Agopuntura Cinese, Omeopatia Classica, Bioetica .
Dopo più di dieci anni di lavoro in ambiente universitario ed essere stato autore di due libri di Farmacologia e numerose pubblicazioni scientifiche, da una ventina d’anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, essendosi convinto che il medico deve aprirsi a molte tecniche terapeutiche scegliendo di volta in volta per il suo paziente quella più appropriata.
L’uomo, infatti, è un mistero all’uomo stesso e ogni paziente ha la sua storia e la sua individualità: il medico non può non considerare l’unicità e l’unitarietà di ogni persona, specialmente quando questa è malata e cerca la salute.
Dopo più di dieci anni di lavoro in ambiente universitario ed essere stato autore di due libri di Farmacologia e numerose pubblicazioni scientifiche, da una ventina d’anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, essendosi convinto che il medico deve aprirsi a molte tecniche terapeutiche scegliendo di volta in volta per il suo paziente quella più appropriata.
L’uomo, infatti, è un mistero all’uomo stesso e ogni paziente ha la sua storia e la sua individualità: il medico non può non considerare l’unicità e l’unitarietà di ogni persona, specialmente quando questa è malata e cerca la salute.
Per info più dettagliate cliccare il seguente link
http://www.robertogava.it/curriculum tratto dal sito www.vacciniinforma.it
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