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mercoledì 7 dicembre 2016

MENINGITE: E SE FOSSE ALTRO?

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[vaccines.jpg]Visti i tempi in allarme anche per la meningite, segnalo le note del dr Attilio Speciani sul tema

I segni più evidenti nei bambini, che devono indurre i genitori a consultare subito il medico sono i seguenti:
- difficoltà ad alzarsi dal letto,
- rigidità della nuca (la flessione della testa in avanti può essere difficile e dolorosa),
- strano accavallamento delle gambe (il bambino cerca istintivamente una posizione antalgica, che dia sollievo alla rigidità nucale).

Inoltre il paziente ha un continuo lamento, presenta febbre alta che può superare anche i 40° e risponde poco agli stimoli esterni. In presenza di questi sintomi, se il medico non è disponibile, i genitori devono trasferire immediatamente il piccolo in ospedale. In caso di sintomi sospetti, la diagnosi verrà confermata o esclusa con un esame del sangue o meglio ancora con una puntura lombare: attraverso l’esame del liquor (che si altera molto presto in presenza della malattia) è possibile effettuare la diagnosi ed attuare la terapia mirata.

Meningite: ma quanti tipi ce ne sono?Uno dei problemi attuali più grandi è che le persone non vengono informate del fatto che la meningite possa dipendere da numerosi ceppi diversi di batteri (o talora anche di virus).

Giusto per ricordarsi i più importanti segnaliamo:
- Meningococco tipo C (l'unico vaccinabile)
- Meningococco tipo B (in enorme crescita dalla introduzione del Vaccino per il tipo C)
- Pneumococco (in enorme crescita dopo la introduzione del vaccino per l'Haemofilus)
- Haemofilus influenzae (ridotto tantissimo dalla vaccinazione antiemofilus)

Pochi giorni fa è stata pubblicata su Repubblica una lettera disperata del signor Francesco Angelici (di Roma), che aveva perso il figlioletto di 3 anni e mezzo per una meningite di tipo B, dopo averlo vaccinato per la meningite di tipo C, e costui supplicava le autorità di spiegare alla gente che la vaccinazione non elimina il rischio, come sembrerebbe dalla diffusione delle notizie televisive e giornalistiche.

Secondo gli ultimi studi infatti, come quello greco pubblicato nell'agosto del 2007(Theodoridou MN et al, BMC Infect Dis 2007 Aug 30;7:101), ogni volta che si introduce un vaccino, cala la risposta verso il tipo coinvolto e cresce pesantemente quella verso altri tipi di meningite.

La vera prevenzione quindi sta in alcune attenzioni alimentarinella integrazione minerale e nel mantenimento di un sistema immunitario efficiente. Come per tutte le malattie batteriche e virali. Anche l'OMS infatti specifica chiaramente che la vaccinazione (qualunque essa sia), nei contatti familiari, non trova alcuna indicazione in caso di epidemia né, tanto meno, in presenza di casi sporadici.

Come difendersi:
- la prima strategia di difesa consiste nel ridurre al minimo le occasioni di contagio, anche evitando i luoghi chiusi e affollati.
- La seconda consiste nel migliorare la qualità delle risposte del nostro organismo come esposto nell'articolo "Rispondere all'influenza con le strategie naturali"
- La terza consiste nel mantenere una attenzione alimentare adeguata e una integrazione con le sostanze più idonee a stimolare le difese immunitarie, in particolare ricordiamo Oximix 1, Manganese Rame Zinco, Inositolo, Oscillococcinum 200K, Vitamina C, Echinacea.        Pubblicato da 
macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti;

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