window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-162796588-1'); Vivere in modo biologicamente naturale.: 2017-01-01
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sabato 7 gennaio 2017

Osservare la lingua per capire i problemi e i disturbi dell’organismo

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Tutti conoscono l’aspetto della lingua dal tipico color fragola o mirtillo durante la scarlattina.
Come nel caso di questa malattia, i cambiamenti della lingua possono anche essere il segno di altri problemi e disturbi dell’organismo.
Nella medicina tradizionale cinese e secondo l’ayurveda questo è noto già da millenni e l’analisi visiva della lingua viene ancora utilizzata come metodo diagnostico.
Una lingua sana è formata dalla superficie dorsale, la radice, la superficie ventrale (quella inferiore) morbida e la punta.
La lingua ha un colore rosa pallido ed un aspetto brillante perché umida di saliva.
Solitamente è ricoperta di una patina giallo-biancastra, che si può rimuovere facilmente usando un pulisci lingua.
Il momento migliore per leggere la lingua come un libro è subito dopo il risveglio, ancora prima della colazione.
Lingua ruvida: mancanza di vitamine, infiammazione
Se sentite la lingua come avesse dei peli o fosse ruvida, forse può dipendere dal fatto che le papille sono ingrossate. Una causa possibile è la presenza di funghi o batteri. Anche la mancanza di vitamine può provocare la cosiddetta lingua pelosa o villosa. I disturbi possono subentrare anche dopo un trattamento a base di antibiotici oppure dopo una serata in allegria per l’abuso di alcol.
Lingua con patina: infezione micotica
Vi guardate la bocca allo specchio e vi spaventate. Sulla lingua si è formato uno strato spesso e biancastro? Lo si può eliminare facilmente con un bastoncino di ovatta o con lo spazzolino da denti. Notate degli arrossamenti e dei piccoli sanguinamenti? È dunque probabile un’infezione micotica, che può essere scatenata da farmaci (ad es. cortisone per inalazione, antibiotici) ed anche da un sistema immunitario indebolito.
Bruciore alla lingua: intolleranza, carenza di ferro
Se all’organismo manca vitamina A o vitamina B12, spesso reagisce con un’infiammazione della lingua e scatena una sensazione di bruciore. Anche una carenza di ferro si può presentare in tal modo. Una lingua dolente può essere provocata semplicemente da un’intolleranza al dentifricio o al collutorio utilizzato. Altrettanto possibile è anche un’allergia al materiale del dentista (ad es. per la cura di una carie). Probabilmente che ne è colpito soffre di un disturbo del metabolismo.
Lingua gonfia: ipotiroidismo
Se la lingua è gonfia e si vedono chiaramente le impronte dei denti sulla superficie dorsale, questo potrebbe essere il segno di ipotiroidismo.
Per essere sicuri dei sintomi e diagnosticare malattie serie, si dovrebbe consultare il medico quanto prima se si notano evidenti cambiamenti della lingua.
Autrice: Mariella / Fonte: mondobenessereblog.com
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Non fa notizia in Italia i 90mila morti per inquinamento

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Il dodicesimo Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano redatto dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e reso noto pochi giorni fa, ha confermato, sia pure sulla base di dati di previsione, che il problema della qualità dell’aria nel nostro Paese è rimasto pressoché invariato rispetto al passato.
E si contano circa 90mila morti, in tutta Italia, correlate all'inquinamento. Ancora una volta, le città della Valle Padana l’hanno fatta  da padrona in termini di giorni di superamento dei limiti  consentiti per le emissioni di  PM10 ed altri inquinanti, anche se questa volta risultano accompagnate da numerosi altri capoluoghi di provincia, fra i quali Napoli, Terni, Frosinone e molti altri.
E proprio Verona  è sede del congresso specialistico di pneumologia con la più lunga tradizione in Italia. Il XX Congresso Asma Bronchiale e Bpco: nuovi obiettivi, nuovi rimedi, nuove strategie è in programma dal 18 - 20 gennaio 2017 al Centro Congressi Hotel Leopardi.
"LIMITI PM1O TRAGUARDO IRRAGGIUNGIBILE"
"La cosa drammatica - sottolinea il Prof. Roberto W. Dal Negro, Responsabile CESFAR, Centro Nazionale Studi di Farmacoeconomia e Farmacoepidemiologia Respiratoria con sede a Verona - è che nel nostro Paese, per quanto attiene per esempio alle PM10,  anche rispettare il limite previsto dalla legislazione vigente (non più di 35 superamenti in un anno) è tuttora un traguardo irraggiungibile su tutto il territorio nazionale. E’ ormai perfino troppo evidente che da noi il “controllo delle emissioni” di fatto, non interessa concretamente i decisori, o non conviene: nella migliore delle ipotesi,  infatti, le misure si limitano anche per quest’anno a provvedimenti emergenziali ed estemporanei, di rilevanza tale che spesso sfiorano il grottesco a livello locale".
"NESSUN PROVVEDIMENTO STRUTTURALE E STRATEGICO" - "In pratica, nessun provvedimento strutturale e strategico - prosegue il Prof. Dal Negro - è stato mai programmato su ampia scala negli ultimi decenni, e tantomeno in maniera sinergica fra le varie istituzioni coinvolte. E ciò, nonostante sia arcinoto che il principale determinante è rappresentato  dal consumo di energia, in particolare quella che proviene da fonti fossili (petrolio, gas naturale, carbone). In altri termini, trasporti, usi domestici, industria: tutti argomenti che richiederebbero un interessamento fattivo e capillare delle istituzioni preposte. E’ sotto gli occhi di tutti la realtà del trasporto merci, di fatto quasi  esclusivamente su gomma e con direttrici stradali e autostradali iperaffollate ed ingolfate; la situazione del traffico veicolare privato, caotico ed in continua crescita, a fronte di trasporti pubblici carenti (se non carenti) e male organizzati in molte città italiane, anche metropolitane; del riscaldamento domestico, dove la verifica di conformità degli impianti e delle emissioni è tuttora episodica e “a macchia di leopardo”, pur esistendo sulla carta numerosi provvedimenti specifici, troppo spesso trasformati nella vita reale in inutili “grida manzoniane”, facilmente eludubili".
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martedì 3 gennaio 2017

Come migliorare la vista con semplici accorgimenti.

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Quando non riusciamo a vedere chiaramente, ci afferriamo a ciò che possiamo. Sebbene sia impossibile correggere i disturbi visivi senza l’ausilio di lenti o della chirurgia, esistono comunque alcuni semplici accorgimenti che puoi adottare personalmente per migliorare la vista e la salute dei tuoi occhi.

Metodi naturali per migliorare la vista

Il metodo migliore per migliorare naturalmente la vista è quello di fornire ai tuoi occhi ciò di cui hanno bisogno per essere in salute. Un consumo regolare di alimenti nutritivi e di vitamine ti aiuterà a mantenere in forma i tuoi occhi e il tuo organismo in generale.

Vitamine e antiossidanti

Si distinguono principalmente due vitamine e antiossidanti in grado di migliorare la vista:

Vitamina A (una carenza di vitamina A può incidere sulla nostra riserva di rodopsina, un pigmento fondamentale che ci permette di vedere in condizioni di scarsa illuminazione e di notte)
Luteina
Gli effetti della luteina sugli occhi

La luteina è un pigmento che si trova in elevate concentrazioni in uno strato della retina in cui cellule cariche di pigmento permettono di proteggere l’occhio dalla luce di forte intensità. Ricerche scientifiche comprovate dimostrano che un supplemento di luteina contribuisce ad agevolare questo processo negli occhi migliorando naturalmente la vista.

Fortunatamente, la luteina è un antiossidante che si trova allo stato naturale nella frutta e nella verdura, come spinaci, cavolo e bietole

Alimenti benefici per la vista

Molte vitamine e antiossidanti che permettono di migliorare naturalmente la vista sono presenti in alimenti comuni, quali:

Carote, cavolo, spinaci e cavolo verde (vitamina A e luteina)
Fegato (vitamina A), incluso l’olio di fegato di merluzzo
Bietola, zucchini e cavoletti di Bruxelles (luteina)
Patate dolci e burro (vitamina A)
Gli esercizi oculari possono aiutare la vista? (O servono solo a roteare gli occhi?)

Molti esercizi oculari vengono presentati come metodi naturali per migliorare la vista e superare i problemi di miopia. Il Metodo Bates suggerisce tecniche di riposo oculare, movimento e visualizzazione per rimodellare il bulbo oculare e migliorare la visione. Yan Bao Jian Cao suggerisce il massaggio e l’agopressione come soluzioni per ridurre l’affaticamento e i problemi agli occhi.

Tuttavia, non è stato dimostrato che questi esercizi producano risultati diversi da quelli aneddotici o dovuti all’effetto placebo. Sebbene la terapia visiva sia un campo dell’optometria che tratta i problemi di allineamento degli occhi, proseguimento visivo e affaticamento oculare, non esistono validi elementi che provino che gli esercizi per gli occhi possono influire sulla chiarezza visiva.

È impossibile correggere i problemi di visione senza l’aiuto di un medico professionista e non esistono soluzioni semplici e rapide per risolverli. Adottando sane abitudini alimentari, puoi tuttavia contribuire a mantenere in salute i tuoi occhi in modo naturale. Come sempre, ti consigliamo di consultare il tuo medico oculista.

Nulla di quanto contenuto nel presente articolo può essere interpretato come una forma di consiglio medico, né è inteso a sostituire le raccomandazioni di un medico professionista. Per domande di carattere specifico, consulta il tuo contattologo di fiducia. Fonte:  http://coopervision.it/cura-e-salute-degli-occhi/semplici-accorgimenti-migliorare-la-vista
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Dieta post Capodanno: come tornare velocemente in forma dopo le feste

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Per ritornare in forma dopo le abbuffate di Capodanno dovete cercare di evitare il digiuno; di fatto questo è solo un mito, in quanto per perdere chili dovete continuare a mangiare seguendo un’ alimentazione sana e corretta.
Un metodo efficace per ritornare in forma mangiando è quello di seguire un’ alimentazione detox che vi aiuterà a depurare il fegato, l’intestino e a rigenerare la pelle. Ciò a cui dovete puntare è adottare un regime alimentare a basso contenuto calorico per eliminare le tossine in eccesso e contrastare la ritenzione idrica. Tutto ciò è possibile ingerendo sostanze drenanti e depurative. Per prima cosa eliminate gli alimenti grassi o fritti, cercate di cuocere le pietanze senza l’aggiunta di burro e evitate tassativamente di bere alcol.È preferibile assumere cibi dall’azione drenante e stimolante tra cui i broccoli, carciofi, cicoria e spinaci. Non trascurate le barbabietole che, grazie alle loro proprietà, sono in grado di stimolare la purificazione del corpo (esse sono ricche di vitamine del gruppo B e C, betacarotene, zinco, ferro e calcio). È fondamentale assumere alimenti a base di acidi grassi insaturi tra cui la frutta secca, ideale per chi soffre di stitichezza e ha un senso di stanchezza eccessiva, dovuti a un cattivo funzionamento del fegato. Optate inoltre per il consumo di limoni, fichi, mele e uva.
Purificate l’ intestino con cibi ricchi di fibre, acqua e vitamine. L’intestino ha la funzione di assorbire i più importanti nutrienti degli alimenti, tra cui vitamine e sali minerali. Per purificare quest’organo introducete oligoelementi che favoriscono la motilità e la vitalità della flora batterica benefica. Tra essi si annoverano uva, pere, mele, ma anche centrifughe a base di frutta fresca. Prima di andare a letto depurate il vostro organismo con una tisana al finocchio, ideale per contrastare i problemi di digestione e fastidio addominale. In questo modo ritornerete in forma eliminando i chili in eccesso in modo sano e duraturo.
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MENINGITEC E LOTTI RITIRATI: LE FAMIGLIE FANNO CAUSA. IL CASO ARRIVA AL SENATO

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VACCINO ANTI MENINGITE CON OSSIDO DI FERRO: LOTTI RITIRATI. FAMIGLIE FANNO CAUSA

TROVATE IMPURITÀ NEL FARMACO MENINGITEC PRODOTTO DA NEURON BIOTECH.

L’Aifa assicura: “Ritiri precauzionali, non ci sono stati danni”. Un gruppo di genitori: “Tra gli effetti immediati febbre alta e nausea. Ma nessuno parla di quelli a lungo a termine. Avviso dato dall’azienda e non dagli organi di controllo”.

IL CASO ARRIVA IN SENATO CON
ATTO N. 4-03059
Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 357
MENINGITECH lotto ritirato

AGGIORNAMENTO FONTI  Agosto 2015
Solo in Italia accade ciò?

NO,LA FRANCIA CON BEN 40 FAMIGLIE SI È UNITA A QUESTA LOTTA

Il Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti ( CNOP ) ha emesso un avviso del 30 luglio sulle informazioni trasmesse da BFM TV ed altri media sulla causa  intentata da ben 40 famiglie contro il CSP opera il laboratorio vaccino Meningitec .
Dopo l’iniezione del vaccino, i bambini hanno presentato vari sintomi che vanno da febbre inspiegabile alla sclerosi multipla.
Ritornando in Italia..

Una rassegna dei lotti di Meningitec  fabbricati nell’ October 2012  sono stati contaminati con ossido di ferro (ruggine) e acciaio inossidabile ossidato. Colpevoli sono le  attrezzature di produzione , secondo la prima parola di Pharma .
Read more

  • http://www.inquisitr.com/1506968/meningitec-a-meningococcal-vaccine-worldwide-recall-issued/#B1JBfAhKtKcWlt4f.99

Il ritiro del vaccino Meningitec dal mercato ha trascinato centinaia di famiglie nel panico. A disporlo sono stati due provvedimenti emessi dall’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) il 26 settembre e il 6 ottobre. Sotto accusa undici lotti del farmaco (che immunizza dal meningococco C e viene somministrato a bambini tra i 12 e i 15 mesi) prodotto dalla casa farmaceutica olandeseNuron Biotech, che sono entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013. 
All’interno delle fiale è stata riscontrata “la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato comeossido di ferro e acciaio inossidabile”. Così riporta il sito online dell’Aifa in data 13 ottobre dopo aver ricevuto la segnalazione dalla stessa ditta produttrice. Segue un’altra comunicazione tre giorni più tardi che assicura l’inesistenza di potenziali effetti che sarebbero potuti derivare dall’impiego di queste siringhe.
L’ultima parola spetta però alla Commissione tecnica scientifica dell’Aifa che il 27 del mese scorso dichiara che “non vi sono indicazioni, ad oggi, che le impurezze (particelle di ossido di ferro), qualora presenti, possano impattare l’efficacia del vaccino”.
 Il ritiro, come sempre accade in casi sospetti, è stato cautelativo. Le anomalie, precisa l’Aifa, non riguardano tutte le confezioni dei lotti individuati. Ma il timore che qualcosa non sia andato per il verso giusto rimane. Tanto che una sessantina di famiglie, (il vaccino viene proposto, generalmente, a un anno di vita del bambino, insieme a quello per morbillo-parotite-rosolia) appresa la notizia, ha deciso di fare causa.
I legali Mastalia, Vaccari e Ciriello, nel tutelare i diritti di molte famiglie di bambini vaccinati con i lotti incriminati invitano l’Aifa, il Ministero della Salute e l’European Medicenes Agency, a rispondere seriamente sui fatti gravi avvenuti a danno dei piccoli bambini che hanno ricevuto la dose vaccinale del Meningitech, anche dopo il suo ritiro ufficiale
Spiega l’Avv.Roberto Mastalia : “Abbiamo già provveduto a richiedere delucidazioni a Ministero, AIFA ed EMA in ordine ai lotti ritirati ed ai motivi che hanno suggerito tali ritiri chiedendo inoltre di sottoporre a controllo sia i lotti che i bambini vaccinati con essi.
Meningitec ritirato. Vogliamo la verità”

Qui il link per riascoltare l’intervista
Nello specifico gli avvocati contestano che sono stati vaccinati con lotti specifici ritirati dalla Nuron Biotech durante il corso dell’anno 2014, anche dopo il ritiro cautelativo e inoltre c’è un genitore che ritiene che sia stato somministrato al proprio figlio un lotto vaccinale recante una strana colorazione arancione peraltro non inserito tra quelli sottoposti a ritiro e per tale motivo ritengono necessario un ulteriore e serio approfondimento. L’avviso bonario legale ai rappresentati istituzionali e garanti della salute pubblica solleva punto per punto importanti quesiti e richieste, oltre ad informazioni scientifiche che contrastano pesantemente con comunicati pubblicati dall’AIFA tesi esplicitamente a rassicurare il pubblico:
1) Il servizio di farmacovigilanza passivo del nostro paese, basato sulle segnalazioni provenienti al 99% da professionisti del settore, è pressoché inesistente stante la cattiva abitudine dei predetti professionisti a sottovalutare la portata di qualsiasi voglia reazione astrattamente avversa e a tranquillizzare, forse anche con il fine di evitare grane personali, gli interessati in senso lato; tant’è vero che vengono segnalati esclusivamente i casi di gravissime reazioni avverse immediate quali per esempio i casi di shock anafilattico. Negli USA, dove esiste un servizio di farmacovigilanza molto più efficiente di quello italiano, affidato non solo alla FDA ma anche alla CDC e a VAERES, le stesse amministrazioni federali ammettono di non essere in grado neppure di raccogliere il 10% delle reazioni avverse….
2) Decine di studi scientifici internazionali attestano la potenziale neurotossicità e dannosità di tutta una serie di metalli, soprattutto quando questi, come nel caso di specie, hanno la possibilità di entrare nell’organismo per via intramuscolare, ovvero bypassando tutte le difese dello stesso per giungere direttamente del sistema nervoso, attraverso l’apparato gastrointestinale, al sistema nervoso.
3) I molteplici danni neurologici-immunitari e autoimmuni che possono essere causati o anche semplicemente slatentizzati da certe sostanze, così come rilevabile dalle centinaia di studi scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste medico-scientifiche oltre che dalle stesse tabelle del VAERES statunitense, nella stragrande maggioranza dei casi fanno parte dei cd “danni lungo latenti” ovvero di danni che possono rimanere “latenti” per giorni, mesi ed addirittura anni prima di mostrare i loro effetti per cui comunicati stampa come quelli pubblicati nei giorni scorsi non solo sono contrari alla scienza e al buonsenso ma non possono sortire alcun effetto tranquillizzante in genitori o soggetti che abbiano avuto la possibilità di approfondire l’argomento.
4) I controlli post produzione sui farmaci e, come in questo caso i vaccini, vengono troppo spesso demandati alle stesse case farmaceutiche produttrici, notoriamente giuridicamente quanto contrattualmente “irresponsabili” per danni a terzi con ovvie e gravi ripercussioni in ordine di sicurezza dei prodotti; sicurezza che, contrariamente a quanto accade di solito, dovrebbe essere costantemente garantita da organismi pubblici imparziali e privi di conflitti di interessi.
La missiva dei tre legali apre scenari inquietanti, soprattutto il dato oggettivo che documenta come le autorità garanti alla salute pubblica abbiano molto velocemente cestinato il suddetto caso senza sentire l’obbligo e il dovere di monitorare il grave fatto accaduto. Nel merito i legali fanno presente che non ci si può esimere dal rilevare:”come appaiono francamente inverosimili sia la presunta tipologia di contaminazione ‘ossido di ferro e acciaio’ sia il fatto che, a distanza di giorni, non sono stati ancora in grado di verificare la reale natura, la modalità di contaminazione, la quantità dei materiali esterni ritrovati”.
Proprio sui vaccini, mentre le istituzioni continuano a rassicurare con conferenze a go go che sono super sicuri, anacronistici sono invero i ritiri dal commercio di svariati lotti di diverse tipologie di vaccini causati, secondo le comunicazioni “ufficiali” da contaminazioni delle più svariate sostanze, dai virus a sostanze non meglio precisate, fino ad arrivare al vetro.
Contaminazione che come spiega la missiva:”per i sistemi di realizzazione dei prodotti e di filtraggio dei composti appaiono oggettivamente inverosimili, risibili e financo grottesche e, che spesso, così come riportato sia a suo tempo dal Ministro della salute, da altri responsabili e dai media, le segnalazioni sarebbero pervenute alle Autorità competenti addirittura con mesi di ritardo rispetto alla piena conoscenza dell’accaduto da parte della casa farmaceutica interessata senza che siano stati assunti seri problemi nei loro confronti, quanto accaduto si scontra con le continue rassicurazioni in ordine alla sicurezza dei prodotti.”
Ma non solo, gli avvocati Mastalia, Ciriello e Vaccari sollevano un problema di malasanità pubblica, soprattutto quando si parla di “ritiri preventivi o cautelativi” in ordine a prodotti che sono stati distribuiti da mesi, talvolta forse da anni, e le risposte ufficiali fornite appaiono come frasi di “comodo” e piuttosto contraddittorie.

meningitec articolo

AL MINISTRO DELLA SALUTE.

PREMESSO CHE:

da notizie di stampa si apprende che in ben 19 Paesi del mondo sono stati ritirati nel 2012 migliaia di lotti di vaccino destinati a neonati di 3 mesi; nel mese di ottobre 2014 è partito un ritiro cautelativo di lotti dei vaccini “Meningitec”, un pericolo per la salute e per il sistema immunitario dei più piccoli;  l’avvocato Roberto Mastalia ha presentato un esposto all’AIFA, poiché i vaccini che dovevano essere ritirati sono stati utilizzati, provocando reazioni avverse nei pazienti; dalle sue dichiarazioni si apprende che con il comunicato stampa 393 dell’AIFA “Ritiro cautelativo dei lotti dei vaccini Meningitec” datato 16 ottobre 2014, il lotto di vaccino Meningitec H52269, somministrato almeno fino alla data del 3 settembre 2014 alla ASL Rm/E, rientra tra i lotti ritirati dal commercio perché potenzialmente contaminati; in seguito si è giunti a sapere che in Paesi, quali la Francia, il ritiro è stato fatto almeno 2 settimane prima;
AIFA, a seguito degli approfondimenti effettuati, rende noto che il provvedimento di ritiro è dovuto alla presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come micro residuo metallico, in alcune siringhe. Indica altresì che tale valutazione sarà sottoposta all’esame della commissione tecnico-scientifica dell’AIFA nella seduta del 21-23 ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico;
aifa1
Alcuni genitori hanno reso noto che molte ASL di Roma hanno somministrato per mesi lotti che sono stati in seguito ritirati ed elencati nel comunicato AIFA. Un paio di mamme asseriscono che ai loro figli il vaccino sia stato somministrato dopo l’istituzione del ritiro del farmaco a livello mondiale dal 24 settembre. Denunciano che le reazioni più comuni ai vaccini sono state dissenteria, dermatiti lievi e pochi altri sporadici casi di reazioni localizzate;
si apprende inoltre che la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo facendo ritirare dal mercato l’intero lotto dopo che erano state riscontrate tracce di ferro e acciaio. Ma ancora non si conoscono le conseguenze sui pazienti;
i genitori dei bambini vaccinati si uniscono in un gruppo su “Facebook” “Meningitec ritirato.Vogliamo la verità”, sul quale si leggono le istanze dei cittadini;
l’interrogante è venuto a conoscenza di un caso particolarmente significativo, relativo ad una dottoressa che ha contattato la ASL Rm/E e l’azienda farmaceutica produttrice del vaccino per sapere del ritiro e dei controlli sul farmaco,
si chiede di sapere:
  • se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato sopra;
  • se le informazioni riportate corrispondano al vero;
  • quali siano le reali motivazioni di ritiro dei lotti;
  • quali procedure siano state adottate per analizzare i lotti;
  • se siano noti i risultati delle analisi al fine di stabilire eventuali danni a breve e a lungo termine.
Premesso che:
da notizie di stampa si apprende che in ben 19 Paesi del mondo sono stati ritirati nel 2012 migliaia di lotti di vaccino destinati a neonati di 3 mesi;
nel mese di ottobre 2014 è partito un ritiro cautelativo di lotti dei vaccini “Meningitec”, un pericolo per la salute e per il sistema immunitario dei più piccoli;
l’avvocato Roberto Mastalia ha presentato un esposto all’AIFA, poiché i vaccini che dovevano essere ritirati sono stati utilizzati, provocando reazioni avverse nei pazienti;
dalle sue dichiarazioni si apprende che con il comunicato stampa 393 dell’AIFA “Ritiro cautelativo dei lotti dei vaccini Meningitec” datato 16 ottobre 2014, il lotto di vaccino Meningitec H52269, somministrato almeno fino alla data del 3 settembre 2014 alla ASL Rm/E, rientra tra i lotti ritirati dal commercio perché potenzialmente contaminati;
in seguito si è giunti a sapere che in Paesi, quali la Francia, il ritiro è stato fatto almeno 2 settimane prima;
AIFA, a seguito degli approfondimenti effettuati, rende noto che il provvedimento di ritiro è dovuto alla presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come micro residuo metallico, in alcune siringhe. Indica altresì che tale valutazione sarà sottoposta all’esame della commissione tecnico-scientifica dell’AIFA nella seduta del 21-23 ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico;
alcuni genitori hanno reso noto che molte ASL di Roma hanno somministrato per mesi lotti che sono stati in seguito ritirati ed elencati nel comunicato AIFA. Un paio di mamme asseriscono che ai loro figli il vaccino sia stato somministrato dopo l’istituzione del ritiro del farmaco a livello mondiale dal 24 settembre. Denunciano che le reazioni più comuni ai vaccini sono state dissenteria, dermatiti lievi e pochi altri sporadici casi di reazioni localizzate;
si apprende inoltre che la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo facendo ritirare dal mercato l’intero lotto dopo che erano state riscontrate tracce di ferro e acciaio. Ma ancora non si conoscono le conseguenze sui pazienti;
i genitori dei bambini vaccinati si uniscono in un gruppo su “Facebook” “Meningitec ritirato.Vogliamo la verità”, sul quale si leggono le istanze dei cittadini;
l’interrogante è venuto a conoscenza di un caso particolarmente significativo, relativo ad una dottoressa che ha contattato la ASL Rm/E e l’azienda farmaceutica produttrice del vaccino per sapere del ritiro e dei controlli sul farmaco,
si chiede di sapere:
  • se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato sopra;
  • se le informazioni riportate corrispondano al vero;
  • quali siano le reali motivazioni di ritiro dei lotti;
  • quali procedure siano state adottate per analizzare i lotti;
  • se siano noti i risultati delle analisi al fine di stabilire eventuali danni a breve e a lungo termine.

LEGISLATURA 17 ATTO DI SINDACATO ISPETTIVO N° 4-03059

ATTO N. 4-03059

Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 357
FONTE
Riproduzione consentita purché l'articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando Autore e link attivo al sito.

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Prevenire e curare il cancro con l'alimentazione e le terapie naturali

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 Dottor Paolo Giordo – Scienza e Conoscenza, in esclusiva per www.disinformazione.it
Parlare di cancro oggi è come inoltrarsi in un campo pieno di dolore, delusione, impotenza.
Esso rappresenta una delle maggiori cause di morte del mondo occidentale.
Ma non è sempre stato così. Nei tempi antichi era una patologia estremamente rara e sporadica e, in alcune culture, pressochè sconosciuta.

Nei sacri testi della medicina indiana antica (I sec. d.C.) comincia timidamente a comparire e subito viene messo in relazione, insieme ad altre malattie, con il progressivo deterioramento dell'alimentazione e l'allontanamento dai cibi semplici offerti dalla natura.
Con il passare dei secoli lo ritroviamo ai primi posti nelle classifiche di incidenza e mortalità, dopo aver assistito a un cambiamento profondo del nostro modo di vivere e di alimentarci.
La relazione tra tali eventi apparirebbe chiara alle persone di buona volontà e di normale intelletto, invece, per fronteggiare questa patologia, si è dovuto costruire un armamentario terapeutico e tecnologico che, nel tempo, non ha portato a nulla di più che a una certa precocità della diagnosi.
Questo enorme apparato ha però divorato ingenti risorse economiche che gli stati hanno generosamente concesso, senza apparentemente chiedere nulla in cambio, se non il funzionamento del sistema stesso.
La ricerca indipendenteMa è proprio vero che il mondo del cancro e la ricerca su di esso debbano essere ineluttabilmente predeterminati?
Molti studiosi, negli anni, hanno cercato di percorrere strade diverse rispetto a quelle tradizionali, e quasi sempre con ottimi risultati, ma si sono dovuti scontrare con un apparato immensamente potente che li ha delegittimati e ridotti al silenzio. È il caso di Cooley, Breuss, Moermann, Bonifacio, Gerson, Kousmine, Pantellini, Hamer, Di Bella e altri ancora.
L'accusa mossa a questi ricercatori è sempre stata la stessa: l'inefficacia terapeutica (vedi le famose sperimentazioni/beffa sul metodo di Di Bella e prima ancora su quello di Bonifacio) e la mancanza di studi pubblicati su riviste scientifiche accreditate che sono, in genere, direttamente finanziate dalle multinazionali farmaceutiche, pertanto tutt'altro che indipendenti.
Allora cosa rimane da fare dopo essersi scontrati con i famosi mulini a vento?
Credo che convenga riprendere un antico percorso di salute e di ricerca, cioè quello rappresentato dall'alimentazione.
Evidentemente il mondo è molto cambiato per potersi nutrire direttamente dalla natura senza la mediazione del supermercato, ma rimangono ancora preziosi margini di intervento.
La trofoterapia, ovvero la cura attraverso il cibo dovrebbe ripristinare l'equilibrio biologico del nostro corpo soddisfacendo tre istanze fondamentali :
1) ripristinare l'equilibrio acido-base che dovrebbe essere lievemente alcalino per compensare l'acidosi, terreno fertile per infiammazioni e malattie degenerative;
2) ridurre lo stress ossidativo per limitare i danni che le cellule e i tessuti subiscono ad opera dei radicali liberi, qualora siano in eccesso;
3) apportare una maggiore quantità di micronutrienti che, nella moderna alimentazione industriale, sono man mano andati perduti e che invece il nostro organismo reclama per le sue funzioni biologiche: vitamine, minerali, oligoelementi, enzimi.
In che modo possiamo ottemperare alle giuste richieste del nostro organismo attraverso una sana alimentazione?
I principi dell'alimentazione preventiva e curativaIn primo luogo dobbiamo evitare di intossicarci ulteriormente prediligendo alimenti biologici privi di sostanze chimiche estranee e tossiche come pesticidi, erbicidi, concimi chimici oltre a tutti i molteplici additivi alimentari come i conservanti, coloranti, edulcoranti che, oltre a mascherare le carenze organolettiche dei cibi di pessima qualità, presentano frequentemente un'azione cancerogena.
Inoltre è sempre meglio scegliere i cibi integrali, specie i cereali, che sono ricchi di minerali, fibre e acidi grassi essenziali, sostanze in grado di apportare quei micronutrienti dei quali il nostro corpo ha un disperato bisogno.
Ci sono molti alimenti di uso pressoché quotidiano che, oltre a soddisfare le condizioni riferite in precedenza, possiedono anche una vera e propria azione anticancro. Parliamo della famiglia delle Crucifere e Brassicacee cioè i cavoli, i broccoli, i cavolini di Bruxelles, il crescione, le rape, la verza ecc. che attraverso alcune sostanze in essi contenute (isotiocianati, ditioltioni, indolo-3-carbinolo), sono in grado di sviluppare un'azione antitumorale diretta, un'azione antiproliferativa, e un'altra disintossicante dai carcinogeni assunti.
Altri alimenti solforati (detti così in quanto contengono zolfo organico, fondamentale per i nostri meccanismi di difesa) sono quelli appartenenti alla famiglia delle Alliacee come l'aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno, l'erba cipollina, che rivestono un ruolo protettivo contro i tumori estremamente potente ed efficace. È necessario aggiungere che tutti questi ortaggi, per esplicare pienamente la loro azione, devono essere consumati crudi o, in alternativa, cotti brevemente al vapore per preservare i loro principi attivi che sono frequentemente termolabili.
Inoltre i frutti di bosco (lampone, mirtillo rosso e nero, ribes, ecc.) sono ricchi di sostanze anticancro efficaci come l'acido ellagico, fenilico e clorogenico, inoltre contengono dei pigmenti ad azione antiossidante.
Gli stessi agrumi (arance, limoni, mandarini, ecc.) sono ricchi di polifenoli e flavonoidi e mostrano interessanti proprietà in campo oncologico. È nota, infatti, la relazione tra l'abbondante consumo di agrumi freschi ed il basso rischio di sviluppare tumori specie quelli a carico dell'apparato digerente.
Gli stessi legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, cicerchie, fave, soia, ecc), un tempo validi sostituti della carne, dovrebbero, a buon diritto, tornare ad esserlo. La ricchezza in principi antinutrizionali di questi alimenti (come i fitati e gli inibitori delle proteasi) ne ha evidenziato un'inedita azione anticancro. La combinazione dei cereali integrali con i legumi è sopravvissuta indenne nei secoli e può essere considerata uno dei punti di correttezza nutrizionale dell'antica dieta mediterranea famosa per gli effetti positivi sulle malattie cardiovascolari e degenerative tumorali.
Con questi alimenti si può sicuramente imbandire una tavola salutare ed economica, escludendo o riducendo drasticamente il consumo di proteine animali, specie quelle derivate da carni e latticini.
Infatti la celebre dieta mediterranea antica, riscoperta e valorizzata in tempi più o meno recenti, possedeva sicuramente un'azione antinfiammatoria e protettiva dall'insulinoresistenza, con conseguente riequilibrio metabolico e protezione dallo stress ossidativo. Essa era composta fondamentalmente da cereali integrali, pasta di grano duro, legumi, verdure non amidacee, olio di oliva, frutta, semi oleosi come olive, mandorle, noci, nocciole e, a seconda della possibilità o della collocazione geografica, alcune quantità di pesce appena pescato.
La dieta mediterranea, in uso nei paesi dei quali anche l'Italia fa parte, da simbolo di correttezza nutrizionale è approdata, dopo infiniti stravolgimenti, alla nostra alimentazione industriale moderna con le conseguenze che tutti conosciamo.
La dieta occidentale moderna, infatti, si compone prevalentemente di pane e cereali raffinati, carni, salumi, formaggio, burro, margarine, patate, zucchero e dolciumi.
L'acqua o il poco vino rosso sono stati sostituiti dalle innumerevoli bibite gasate, colorate, dolcificate o dai superalcoolici e dagli alcoolici da supermercato (birre e vino nei cartoni), dei quali molto spesso si abusa.
Le sostanze chimiche contenute negli additivi alimentari, oltre a essere direttamente cancerogene, spesso fungono da interferenti endocrini sulla sintesi, secrezione e trasporto degli ormoni naturali del nostro corpo, predisponendolo a un ulteriore fattore di squilibrio.
Per questi motivi risulta fondamentale vigilare sulla corretta alimentazione della nostra famiglia e dei nostri bambini, i quali sono ancora più esposti all'azione nociva dell'alimentazione industriale moderna e rappresentano spesso il bersaglio preferito per promuovere la maggior parte dei cibi spazzatura.
Si può completare la nostra tavola della salute con l'uso frequente di altri alimenti come la curcuma, conosciuta da millenni e apprezzata oggi per le sue proprietà antinfiammatorie e antitumorali, il tè verde, da consumare frequentemente durante la giornata con i suoi polifenoli anticancro e l'azione antiossidante, i funghi medicinali, a cominciare dai nostri comuni champignons (agaricus bisporus), per finire con quelli di origine orientale dotati di spiccate doti di prevenzione e cura dei tumori e utilizzati, talvolta, in forma concentrata, anche dalla medicina convenzionale, in associazione ad alcuni chemioterapici per potenziare l'azione di questi ultimi e ridurne, al contempo, gli effetti collaterali. Anch'essi dovrebbero essere usati crudi.
Il digiuno: un valido strumento per rimanere in saluteIl campo dell'alimentazione naturale è molto vasto e apportatore di benefici visibili anche se, talvolta, può essere utile favorire maggiormente le capacità depurative del nostro corpo attraverso periodi più o meno lunghi di digiuno.
È risaputo che il digiuno arresta la progressione del cancro e ne favorisce la regressione.
Nei primi decenni del Novecento, Rudolf Breuss, un naturopata tedesco, proponeva la sua cura del cancro attraverso un digiuno di 42 giorni integrato da succhi di verdure. Il suo ragionamento era semplice: bloccare l'apporto proteico. Poiché il nostro corpo necessita anche di proteine per i suoi fabbisogni, sarà costretto a cercarle al suo interno dove ci sia qualcosa di superfluo e disgregabile come le masse tumorali. Breuss affermava di aver guarito oltre mille pazienti affetti da cancro avanzato ad opera dei suoi trattamenti.
In Italia un simile percorso fu portato avanti da Luigi Costacurta che associò al digiuno altre pratiche igienistiche e fornì una maggiore caratterizzazione scientifica al suo metodo nutrizionale. Su questi concetti sono fiorite in tutta Europa delle cliniche del digiuno assistito (ricordiamo che non tutti sono in grado di sottoporsi ad una prolungata privazione di cibo).
La qualità della nostra alimentazione si riflette direttamente su quella del nostro sangue e delle cellule di ogni organo del nostro corpo, compreso il cervello.
È plausibile, quindi, che il cancro possa risultare da un enorme squilibrio nutrizionale prolungato nel tempo. Nelle società tradizionali, dove il cibo è strettamente legato alla natura, il cancro è pressochè sconosciuto. Se prolunghiamo nel tempo la nostra alimentazione scorretta e il nostro stile di vita incongruo, il nostro corpo finirà per esaurire la capacità di eliminazione delle tossine esogene che impregnano il nostro sistema circolatorio e intestinale.
Quando le cellule perderanno la loro capacità di funzionare, cominceranno i processi degenerativi, aggravati e favoriti dall'ambiente acido che, nel frattempo, si sarà formato. Non è tardi per invertire questa tendenza e modificare tante abitudini sbagliate.
Forse è giunto il momento per cominciare a farlo.
INTERTESTIInfatti la celebre dieta mediterranea antica era composta fondamentalmente da cereali integrali, pasta di grano duro, legumi, verdure non amidacee, olio di oliva, frutta, semi oleosi come olive, mandorle, noci, nocciole.
È fondamentale vigilare sulla corretta alimentazione della nostra famiglia e dei nostri bambini, i quali sono i più esposti all'azione nociva dell'alimentazione industriale moderna
La ricerca indipendente sul cancro: Cooley, Moermann, Bonifacio
W. CooleyNei primi anni del Novecento un medico americano osservò la guarigione di un paziente da un cancro avanzato dopo ripetute infezioni batteriche. Sperimentò allora una condizione di shock settico in altri pazienti con cancri terminali, riuscendo a ottenere ottimi risultati.
Sfortunatamente si era in epoca pre antibiotica e talvolta le infezioni non erano controllabili adeguatamente. In seguito utilizzò batteri uccisi riportando discreti successi. L'avvento della chemioterapia spostò l'attenzione su questi metodi che, oggi, si stanno riscoprendo come molto validi.
MoermannQuesto medico dei Paesi Bassi aveva osservato che gli animali, nella fattispecie i piccioni viaggiatori, non si ammalavano mai di cancro, se non in situazioni estreme dovute a una cronica carenza nutrizionale. Sperimentò su varie popolazioni di piccioni la sua teoria e ne estrapolò una somiglianza con l'essere umano.
Giunse alla conclusione che per un sano metabolismo, immune dal cancro, occorrevano otto sostanze fondamentali: acido citrico, ferro, iodio, vitamine A, B, C, E, zolfo. Moermann imputava l'insorgenza del cancro a una sorta di “deragliamento del metabolismo”.
Il fatto interessante era che queste sostanze dovevano essere assunte da cibi freschi, in abbondanza e tutti i giorni, quindi attraverso succhi di piante e frutti selvatici, uova (senza albume) e pane integrale. Con la sua dieta guarì centinaia di pazienti da forme tumorali avanzate
Bonifacio
Questo medico era in realtà un veterinario in un paesino del Salento. Osservò che le capre non si ammalavano mai di tumore e lo imputò a qualche fattore intrinseco da loro prodotto. Cercando di trasferire questa immunità dall'animale all'uomo, Bonifacio localizzò nell'intestino della capra gli elementi funzionali al suo desiderio e ne approntò un preparato che riscosse un notevole successo, anche nelle sperimentazioni cliniche. Sull'onda della pressione popolare si approntò una sperimentazione che abortì ancora prima di cominciare.
Il Dott. Zora, oncologo siciliano, raccolse il testimone, portando quelle caratteristiche di purezza e innocuità al preparato originario. Ma anche una seconda sperimentazione, fatta eseguire in America (non si sa perché) non ebbe alcun seguito. Il dottor Bonifacio intanto era morto, deluso e affranto.
 BOX pagina 2
Gli alimenti con azione anti cancro
cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles, crescione, rape, verza
aglio, cipolla, porro, scalogno, erba cipollina
lampone, mirtillo rosso e nero, ribes,
arance, limoni, mandarini
fagioli, ceci, lenticchie, piselli, cicerchie, fave, soia
funghi
curcuma
tè verde
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BUTAC: QUANDO GLI "ANTI-BUFALE" SONO FAZIOSI E FILOGOVERNATIVI, A COSA O A CHI SERVONO?

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BUTAC sedicente sito sbufalatore, si auto-attribuisce la patente di fact-checker, debunker, verbo assoluto, detentore della Verità, ma chi c'è dietro? quali competenze giornalistiche possiedono? Sono imparziali e privi di preconcetti come il loro compito richiederebbe? Scopriamolo...


MICHELANGELO COLTELLI, proprietario di BUTAC, sito che si professa come autorevole sbufalatore.
Non si sa chi sia esattamente e quali competenze e referenze abbia , in rete si viene a scoprire solo che prima era un gioiellere... Il suo sito In realtà smaschera solo una piccolissima parte, quella più plateale, messa in giro da anonimi. Il 90% dei suoi pezzi sono puntualizzazioni, opinioni, altri punti di vista con un giudizio finale del tutto personale e opinabile. Raramente si occupa del centrosinistra. La copertura ai giornaloni è scarsissima e mirata a notizie sull'immigrazione. Stiamo quindi parlando non di un vero sito di fact checker, ma di contro-informazione orientato prevalentemente a favore del centrosinistra. Dunque un sito di propaganda, né più né meno come gli altri, benchè a ogni articolo a sfondo politico ci tengano subdolamente a sottolineare che a loro non piace occuparsi di politica. Nel solo 2016 invece (potete controllare voi stessi), gli articoli contro il M5S e Beppe Grillo sono stati una 30ina, naturalmente tendenziosi e faziosi, come il fatto che sarebbe impossibile fare un Referendum sull'Euro. In realta è possibile farne uno consultivo e il M5S lo ha sempre spiegato per bene. Per approfondimenti: scenarieconomici.
Altro esempio di un loro articolo truffa e anti-m5s sarebbe quello secondo cui nel fondo delle Pmi dove i portavoce 5 stelle versano l'eccesso dei loro stipendi, vi sia stato 1 miliardo di euro già da prima della loro iniziativa. Questa è proprio una bufala, paradossalmente da parte di chi dice di voler combattere le bufale! 1 miliardo di euro? ma vi pare che lo stato italiano megli ultimi anni necessiti di fondi cosi cospicui per i finanziamenti? Ovvio che NO, in realtà il totale del fondo erogato dallo stato dal 2000 al 2011 (anno in cui fu temporaneamente chiuso per esaurimento fondi , per poi riaprire nel 2013 proprio grazie ai 5 stelle)  è appena di 500 milioni di euro per le Pmi, ma del totale in 11 anni! Altro che 1 mld di euro pre-esistente nel 2013! Nel 2014 poi, dopo la riapertura del fondo, lo stato ci ha versato, appena 30 milioni, per poi non versarci piu' nulla,  la stessa cifra donata dai soli pentastellati fino a ora, ovvero altri 30. Questi dati effettivi potete verificarli voi stessi sul sito del Ministero Dello Sviluppo Economico  e Clic Lavoro Del Governo .

DAVID PUENTE Ex dipendente di Casaleggio, perso il posto, immola la sua vita alla causa anti-M5S. Lavora anche con Butac per un periodo, poi litiga e va via anche da li.

PAOLO ATTIVISSIMO, "il Disinformatico", passaporto Inglese, residente in Svizzera. Privo di qualsiasi laurea, dopo il diploma in lingue, svolge la professione di traduttore tecnico-scientifico italiano-inglese e poi decide improvvisamente di approdare al mondo del debunking e del giornalismo, privo da qualsivoglia referenza e competenza nel settore. E' un membro anche del CICAP (inizialmente acronimo di Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, cambiato poi dal 24 settembre 2013 in Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), un'organizzazione fondata nel 1989 dal celebre, anch'egli mai laureato, conduttore tv e radio, Piero Angela.
il CICAP Fa parte dell'European Council of Skeptical Organisations (ECSO), un organismo internazionale che raccoglie numerose associazioni scettiche. E qui viene il bello, infatti l'anno scorso in vista delle elezioni europee E’ stato stanziato un milione di euro per addestrare siti di influecer tipo quello di BUTAC o del CICAP per svolgere anche attività politica insieme a unaschiera di Troll professionisti. L’ha scoperto il Telegraph, che racconta come l’Unione Europea si stia preparando alle elezioni del prossimo anno cercando di preservare se stessa e le proprie istituzioni investendo qualche milione di euro allo scopo. Così l’articolo:
“Particolare attenzione sarà prestata ai Paesi che hanno sperimentato un aumento dell’euroscetticismo“, dice un documento confidenziale dello scorso anno. “I comunicatori istituzionali del Parlamento dovranno avere l’abilità di monitorare le conversazioni pubbliche e il sentiment popolare, per capire gli argomenti di tendenza, e avere la capacità di reagire velocemente, in un modo mirato e rilevante, unendosi alla conversazione ed influenzandola"

Anche LAURA BOLDRINI in Italia, a seguito della batosta elettorale dei Democratici in America e del Referendum in Italia, il 15 dicembre annuncia alla stampa: "Sono in contatto con esperti, di debunking, l'attività che smaschera le bufale. Sono Paolo Attivissimo, Michelangelo Coltelli, David Puente [..]" (goo.gl/V1nrMf)

Credo non ci sia bisogno d
i aggiungere altro.Fonte: http://www.thetonicexpress.com/home/butac-quando-gli-anti-bufale-sono-faziosi-e-filogovernativi-a-cosa-o-a-chi-servono
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