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martedì 17 maggio 2022

Butac: Bufale un tanto al chilo? O mazzette un tanto al chilo?

 

Butac: Bufale un tanto al chilo? O mazzette un tanto al chilo?

Di Scie Chimiche: Informazione Corretta.
Continua ancora la dilagante disinformazione in Italia capitanata dal Cicap, continuano i profanatori del vero e del profano con il loro sottile modo di storpiare le notizie vere rendendole false con spesso inefficaci risultati dilettanteschi,si pensa a deridere schernire offendere personaggi anche di un certo spessore come Di Bella, Marcianò, Penna,Malanga,Mini,Lannes, Gava,Tremante,Pattera,Montanari etc.. si toccano sempre temi molto scomodi quali le vaccinazioni, le operazioni segrete militari, la medicina alternativa,i nuovi metodi di cura non convenzionali,qualche partito politico scomodo al sistema corrotto e tanto altro.http://www.tanker-enemy.tv/Identified.htm
Questi elementi vanno a confutare delle notizie che girano nel web e si presume che ne siano loro stessi i fautori delle false,dato che più volte questi elementi si sono visti in vari gruppi sperimentare per gioco notizie falsificate per vedere dopo l'effetto sulle persone divertendosi sfacciatamente della loro falsificazione,fanno come i bambini dell'asilo,fanno anche credere nei loro gruppi che si divertono a confutare e deridere delle questioni anche molto serie che nessuno mai si sognerebbe di trattare o addirittura di deridere come fanno questi psicopatici bipolari.Vanno a ruota libera come se fossero sicuri di non essere toccati dalla giustizia che a quanto pare sembra che in alcune cose li copra,ma andiamo a vedere chi sono questi personaggi. Gli identificati professionisti facenti parte di varie associazioni sono spesso coinvolti nel settore della medicina,nel loro pseudo giornalismo,nella tv,nella geologia,meteorologia,nella chimica,nell'aereonautica, ma sopratutto in un'ente che si accredita in pieno titolo il primo premio come disinformazione Italiana,ed è il Cicap. Nel link sottostante è stato fatto un grande lavoro per smascherare questi loschi individui,un gran bel lavoro  da parte dei Marcianò che nell'arco degli anni si sono visti osteggiare insultare e minacciare da questi elementi,dove nel mezzo si trova qualche stalker con seri disturbi nel vivere una quieta vita normale in questo mondo.A voi il link per ammirare questi sfigati di cui molti di loro sono addirittura inguardabili: http://www.tanker-enemy.tv/Identified.htm

 

Sono evidentemente degli esseri abbietti senza nessun ideale se nonché quello di cercare di fare soldi ad ogni costo,iene viscide e senza scrupoli,persone false come nello scritto,nel parlato ed in tutte le forme della loro inutile esistenza,le loro confutazioni non sono mai delle vere e proprie inchieste scientifiche perché si basano sul guardare solo il lato della negazioni anche su fatti certi e confutati scientificamente. Una domanda sorge spontanea,chi paga questi esseri spregevoli? E come mai nessuno indaga su questi farabutti falsificatori? Una cosa posso garantirvela,sono tutti segnalati e presi d'occhio dalle forze dell'ordine,che non aspettano altro che il momento giusto per arrestarli ed incriminarli.Mi dispiace solo che non siamo in un qualche paese arabo,dove per i ladri e i falsi tagliavano le dita delle mani se non la mano stessa. Di grandi arresti di medici, chimici, e dirigenti di enti famose come l'Arpa o l'Enav ce ne sono stati parecchi in passato,ma sono state notizie dette sottovoce per non far gridare allo scandalo,adesso molti non aspettano altro che si riesca a fare giustizia una volta per tutte in tutti i settori da questi abilmente falsificati. Quanti morti e quanti scheletri hanno nell'armadio questi disonesti falsificatori? Sicuramente tantissimi cadaveri esistono nei loro sontuosi armadi,spero solo che quando questi essere privi di significato di vivere in questo connubio terrestre finiscano la loro inutile ed abbietta ed insignificante vita,trovino pane per i loro denti nell'aldilà bruciando nell'inferno che meritano.  





E' UFFICIALE! TUTTI QUELLI CHE DERIDON E SCHERZANO SULLE SCIE CHIMICHE PROVENGONO DAL CICAP E APPARENTAMENTI VARI!... FANNO PARTE DI SPECIALI GRUPPI CHE AGISCONO TUTTI UNITI PER TROLLARE NOTIZIE SCOMODE COME PER L'APPUNTO L'IMMISSIONE TRAMITE AEREI DI SOSTANZE TOSSICHE QUALI BARIO E ALLUMINIO NEI CIELI NON SOLO ITALIANI MA DEL MONDO. I GRUPPI IN QUESTIONE SONO QUESTI,MA CE NE SONO ANCHE ALTRI. SI PREGA DI SEGNALARE QUESTI GRUPPI:

NWO Italia
 https://www.facebook.com/groups/39069322088/?fref=ts 

Protesi di Protesi di Complotto
Grazie Paolo Attivissimo
 https://www.facebook.com/groups/173320555181/?fref=ts 

Le scie chimiche fanno impazzire la maionese
 https://www.facebook.com/groups/195892437207820/?fref=ts 

Gruppo dedicato a Il Disinformatico, il blog di Paolo Attivissimo 
https://www.facebook.com/groups/disinformatico/?fref=ts  


Le Perle uncensored 2.0 
https://www.facebook.com/groups/1321326234568772/about/
QUESTE ASSOCIAZIONI SONO ATTE A FALSIFICARE E MISCHIARE NOTIZIE VERE CON LE FALSE. GRAZIE PER L'ATTENZIONE.

Il Governo getta la maschera: 

la disinformazione è sul libro paga dei Ministeri




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lunedì 6 aprile 2020

La denuncia del Prof. Giulio Tarro alle accuse di “Next Quotidiano” e “BUTAC”

La denuncia del Prof. Giulio Tarro alle accuse di “Next Quotidiano” e “BUTAC”
Nella foto lo stimatissimo Virologo Giulio Tarro
In risposta alle accuse diffamanti operate da “Next Quotidiano” e “BUTAC”, Tarro ci ha presentato la denuncia in 9 pagine in cui il virologo si difende dalle calunnie a suo danno atte a screditarlo, qui gli stralci più importanti

L’articolo di “Next quotidiano” (https://www.nextquotidiano.it/dieci-cose-da-sapere-su-giulio-tarro/) ha cercato di screditare in maniera “eterodiretta” – come lo stesso Tarro afferma nella sua denuncia – la figura del virologo. Il “noto sito di bufale” BUTAC ha servito l’assist per questa diffamazione a cui è poi seguita la querela del Professore per tutelarsi. La denuncia di Tarro è articolata e ben risponde ad alcuni quesiti resi in maniera poco rispettosa dai due siti online che si sono occupati di infangare la persona e la professionalità del virologo.
Ecco la sua denuncia presentata già nel febbraio 2019 alle autorità competenti:
Lo scorso anno, dopo diverse sollecitazioni, ho scelto di collaborare attraverso la redazione di articoli per il Giornale dei Biologi e la partecipazione a vari convegni, alle attività dell’ONB, Ordine Nazionale dei Biologi. Questa mia scelta non è evidentemente piaciuta a quanti non condividono le scelte dell’ONB in materia di sicurezza dei vaccini e da allora, attraverso i social network, questi signori non hanno perso occasione per infangarmi ed in più di un’occasione di diffamarmi, costringendomi così a rivolgermi all’autorità giudiziaria per veder tutelare il mio buon nome.
Si tratta di gruppi e singoli che non esito a considerare in molti casi eterodiretti che attraverso blog, giornali on line e social network, Facebook su tutti, alimentano un clima di odio nei miei confronti, arrivando ad accusarmi di nefandezze varie, violazione di legge, posizioni antiscientifiche.
In merito alle affermazioni contenute nell’articolo di “Next Quotidiano”, a firma di Giulia Corsini dove si scrive: “Giulio Tarro viene spesso presentato come “il miglior virologo del mondo” o come “il migliore virologo dell’anno”. Il virologo premiato negli USA ma snobbato in Italia. Nel 2018 ha effettivamente ricevuto un premio da un’associazione americana chiamata IAOTP (Associazione internazionale dei migliori professionisti)  come”miglior virologo dell’anno”. Peccato che, come ha scoperto il noto sito di bufale BUTAC, la IAOTP sia una sorta di agenzia che vende onorificenze. In ambito scientifico questo tipo di premi sono noti come predatory prize, si tratta di premi che vengono assegnati a persone che in genere ricevono e-mail e telefonate scam di congratulazioni per spingerli a pagare grosse somme per targhe commemorative, copie di souvenir o premi” .
Tarro presenta ulteriori rimostranze e spiega nella denuncia: tale affermazione allusiva e denigratoria per ritenere integrata la fattispecie di cui all’art.595 cp, atteso che una simile presentazione, che va ben oltre il dileggio, lascia intendere al lettore che io mi presti ad operazioni poco trasparenti, addirittura pagando per ricevere onorificenze, come se alla mia età e con il mio curriculum avessi ancora bisogno di riconoscimenti o di celebrità.
Chi parla di Giulio Tarro, spesso dichiara che sia stato candidato al Nobel una, due o addirittura tre volte. Il “Pluricandidato al Nobel”. Anche i Lions hanno festeggiato la sua candidatura nel 2015. Peccato che le candidature al Nobel in realtà vengano rese pubbliche solo dopo cinquant’anni dall’anno di una premiazione. Il fatto curioso è che le candidature non vengono divulgate a nessuno eccezion fatta per la commissione che deve valutare chi tra i candidati vincerà il prestigioso premio”.
L’articolo continua con le diffamazioni a scena aperta, e nella sua denuncia il professore si trova ancora una volta a doversi difendere così:
… così si è fatto comprendere che la mia fama è non solo immeritata ma per certi versi inventata di sana pianta, dipingendomi dunque come una sorta di mistificatore capace di ingannare opinione pubblica, Lions e quant’altri hanno espresso parole di stima ed ammirazione nei miei confronti. Non paga di tanto fango la signora continua a descrivermi così: “ … Giulio Tarro ha pubblicato in alcuni giornali seri ma anche in numerosissimi predatory open access journal, riviste farsa che non hanno un serio controllo editoriale (…) dichiara di essere editor della rivista Journal of Vaccine Research & Development edita a Singapore, senza impact factor, talmente scalcagnata da non avere nemmeno un comitato editoriale…”, affermazione quest’ultima palesemente falsa e tendenziosa, sempre con il preciso obiettivo di gettare discredito sulla mia persona (cfr. All.). Non ultroneo sul punto sottolineare come la giurisprudenza di legittimità punisca anche le espressioni “insinuanti” ovvero la divulgazione di comportamento (vero o falso che sia; in questo caso palesemente falso) che incontri la riprovazione della “comune opinione” (cfr. Cass. 40359/2008).
Il lungo e diffamatorio articolo continua così: “Tarro afferma di essere stato docente ufficiale dell’Università di Napoli Federico II. Tralasciando il fatto che il titolo di “docente ufficiale” non esista e che si è professori universitari in base a vari inquadramenti (“di ruolo”, “associato”, “a contratto”); Tarro non compare nei registri online dell’Università di Napoli Federico II e in quelli accessibili da Cineca, il portale ufficiale per la ricerca dei docenti. Egli si dichiara Membro del Senato Accademico dal 1990 dell’Università Costantiniana di Providence, Rhode Island e dal 1994 dell’Università Pro Deo di New York, Accademico onorario dell’Università Sancti Cyrilli di Malta dal 2001 e Rettore onorario dal 2003 dell’Università Ruggero II dello Stato della Florida negli USA. La giornalista scientifica Sylvie Coyaud ha scoperto che si tratta di quattro false università che vendono diplomi e onorificenze al miglior offerente. Non compaiono infatti nel database pubblico degli istituti autorizzati a operare negli Usa. Non si trova evidenza della Laurea Honoris Causa in medicina conferitagli dall’Università Cattolica Albany (New York) nel 1989. È presidente della Norman Academy (o Accademia dei Normanni) e dell’Università Popolare Tommaso Moro, sono università non accreditate e non riconosciute dal MIUR che distribuiscono dunque titoli che non hanno valore accademico”.
A prescindere dalle modalità con cui la signora ha effettuato la ricerca giova in questa sede ricordare che all’inizio degli anni 70 diverso era l’inquadramento della docenza universitaria ed il 29 gennaio del 1971 ho conseguito la libera docenza in Virologia, docenza confermata con Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione il 15.12.1976. Nel 1972, mi veniva conferito l’incarico di insegnamento di Microbiologia presso la scuola di specializzazione in Nefrologia Medica della prima facoltà dell’Università di Napoli dopo aver, il 24 gennaio dello stesso anno, ricevuto l’incarico dell’insegnamento di Virologia oncologica sempre presso la prima facoltà dell’Università di Napoli. Trovo paradossale dover spiegare tutto ciò, ma visto che la redattrice non ha avvertito il bisogno di chiedermi conto sono costretto a chiarire in questa sede.”
Tra le accuse più infamanti c’è infine quella che così mi descrive: “Giulio Tarro dichiara di aver isolato il Virus Respiratorio Sinciziale nei bambini ammalati durante l’Epidemia del “male oscuro” che ha colpito Napoli verso la fine degli anni Settanta. La sua prima pubblicazione sul tema risulta però essere del 1980 , invece il primo articolo pubblicato dai docenti dell’Università di Napoli del 1979 parla già di isolamento ed identificazione del virus sinciziale. Tarro non è tra gli autori e non compare citato neppure nelle fonti bibliografiche.”
Una affermazione tanto odiosa quanto ridicola: sul punto basti leggere le conclusioni della Commissione Giovanardi pubblicate sul Medical World News del 5 marzo 1979 ed il lungo reportage de L’Europeo del 15.2.1979 (cfr All.) Sorvolando sulle altre meschinerie contenute nell’articolo, che un Direttore prima di pubblicare avrebbe avuto il dovere di verificare, orbene non v’è dubbio che ci troviamo innanzi una violazione del mio diritto alla reputazione, intesa alla stregua di quella considerazione che un individuo gode nell’ambiente sociale in cui vive, atteso che le notizie diffuse sono non vere oltre che non pertinenti.
Nella reputazione la dottrina fa rientrare anche il decoro professionale, ossia l’immagine che un soggetto ha costruito di sé nel proprio ambiente di lavoro (…)  Al lettore distratto che ritenesse una mera critica quella testé descritta sovviene la interpretazione che, costante nel tempo, ci offre la suprema Corte di Cassazione che ricorda come in materia di diffamazione a mezzo stampa, non può riconoscersi l’esimente del diritto di critica storica se la ricostruzione dei fatti, contrastante con quella ufficialmente riconosciuta, si fondi su fonti anonime o non riscontrabili, ovvero su voci correnti. (Sez. 3, Sentenza n. 6784 del 07/04/2016 Presidente: Salmè G. Est./Rel.: De Stefano F. P.M. De Renzis L.)
Ed invero, come precisato dalla Cassazione (nella ricordata sentenza 4897/2016 ma anche Cass 04/07/1997 n° 41 e Cass. 25/05/2000 n° 6877), per il legittimo esercizio del diritto di cronaca occorrono tre condizioni: a) la verità della notizia pubblicata; b) l’interesse pubblico alla conoscenza del fatto (c.d. pertinenza); c) la correttezza formale nella esposizione (c.d. continenza). In questo caso mancano tanto la verità della notizia quanto la correttezza della esposizione.

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giovedì 18 luglio 2019

CHI SI NASCONDE DIETRO LA RETE DEI FINTI "PROVAX"?

Nella foto Alice Pignatti (SPONSOR FINTI PROVAX)

Titolo originale:
CHI SI NASCONDE DIETRO LA RETE "PROVAX"? 



CHE RUOLO HA, IN TUTTO CIÒ, IL SITO DI PROPAGANDA (sedicenti "antibufale", in realtà disinformatori) BUTAC?

Chiedo massima condivisione affinché arrivi anche ai loro seguaci.

DEDICATO A TUTTI I FESSI CHE LI SEGUONO

ECCO I CONFLITTI D'INTERESSE


VACCINI: ALICE PIGNATTI E LA BORSA DI STUDIO DELLA DISCORDIA.

Dunque… in aprile di quest’anno viene indetto un bando pubblico dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna per l’assegnazione di una borsa di studio del valore di 9.216 euro per curare una campagna di sensibilizzazione a favore dei vaccini. (1)

Il candidato perfetto? Alice Pignatti, una signora di Cesena che è stata colpita da una disgrazia terribile: sua figlia neonata di 40 giorni si è ammalata di pertosse, malattia da cui è guarita, ma ora la piccina prende il raffreddore con facilità e anche la bronchite. 😔  


Così la mamma cesenate per evitare che tragedie del genere tocchino altre famiglie ha promosso a ottobre 2015 una petizione rivolta ai politici competenti (competenti non significa conoscitori della materia) con cui chiedeva al Ministro della Salute la reintroduzione dell’obbligo vaccinale per l’ingresso nelle comunità scolastiche. La petizione raccolse oltre 40mila firme aprendo le porte alla legge regionale che in Emilia Romagna per prima ha reso obbligatorie le vaccinazioni per potersi iscrivere all’asilo. (2)

Certo nessuno poteva restare insensibile al cospetto di un grido di dolore di tale portata e confesso che un lungo brivido mi ha percorso la schiena quando ho pensato che, vedi mai, verso i 14 anni la bambina, già provata nella primissima infanzia da una tosse violenta (anch’io a suo tempo ebbi a soffrirne e se sono vivo e non ho un raffreddore da almeno quarant’anni è per miracolo), avrebbe potuto essere colpita dalla presenza di brufoli nel sedere. Capita a quell’età, ma perché non proporre allora una vaccinazione universale obbligatoria contro una patologia tanto agghiacciante?

Ci ha pensato il ministro Lorenzin con il suo decreto divenuto recentemente legge (Legge31 luglio 2017, n. 119). http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2610_allegato.pdf
L’unica cosa che hanno fatto è stata quella di imporre il vaccino quasi fosse un farmaco perfetto e chiedere alla società un atto di fede nei suoi confronti. La medicina si illude di risolvere i suoi problemi con la società postmoderna con i Tso. Un’operazione politica e antisociale.
Tutta l’operazione resta adombrata da sospetti di strumentalità politica legata anche alle prossime scadenze elettorali dal momento che non esistono condizioni di urgenza per giustificare la fretta di fare un decreto. Per di più molto forti restano i sospetti di conflitto di interesse tra i suoi principali supporter - quasi tutti nei board scientifici delle principali case farmaceutiche (*) - o comunque legati al ruolo dell’Italia di paese capofila per i vaccini nel mondo.

La medicina ne esce male: la sua poca trasparenza e la sua tanta reticenza non contribuirà ad attenuare la diffidenza sociale nei suoi confronti ma la accentuerà.

Mamma Pignatti dal canto suo è molto attiva sui canali social nel promuovere la vaccinazione: ha fondato l’associazione “IoVaccino”, ha curato il Progetto Grafico della “Guida intergalattica per genitori dubbiosi”, rivisitazione in forma comunicativa del documento “Vaccinazioni pediatriche: le domande difficili” di Franco Giovanetti (Asl Cn2 Alba Bra, Regione Piemonte), pubblicato a gennaio 2015 su EpiCentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica (3) e altre iniziative che vedremo più avanti.

Tornando all’argomento, il bando in questione prevedeva tra i requisiti la laurea al Dams ad indirizzo “arte” e “esperienza documentata di progettazione di campagne comunicative a tema vaccinazioni” e Alice Pignatti è stata l’unica candidata a presentarsi. (1)
Un bando cucito su misura dunque. Sarebbe stato sicuramente meglio che il bando avesse previsto tra i requisiti anche la laurea in scienza della comunicazione, per consentire una partecipazione più ampia possibile di candidati.

«Non capiamo cosa abbia a che fare una laurea al Dams con la divulgazione e la comunicazione scientifica. Così si escludono i laureati in Medicina e gli esperti di divulgazione scientifica» ha detto il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Raffaella Sensoli. (4)

I classici concorsi ‘ad personam’…
Forse non era opportuno che questa signora avesse l’incarico tramite un bando così restrittivo: se la legge prescrive bandi “pubblici”, questi devono esserlo per davvero.

Certamente bisogna ammettere che le competenze e i canali di cui la signora Pignatti dispone non sono propriamente quelli della “casalinga di Voghera” per cui viene fatta passare, per sbaglio o per scelta. 
Se si studia il fenomeno TeamVax italia, la rete spontanea, nata per promuovere l’informazione sulle vaccinazioni pediatriche (vedi avanti), ecco che il sito risulta registrato alla nota signora Alice Pignatti.
Teamvaxitalia aprile 2016
Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni

Curiosamente la Sig.ra Pignatti è Art Director presso la società “Axterisco srl”, si occupa della realizzazioni di siti web e della creazione di grafiche.

Altra persona con cui la Sig.ra Pignatti ha portato avanti la sua campagna‪ #‎iovaccino‬ è tale Miriam Maurantonio amministratrice e fondatrice del gruppo Facebook “Consigli da mamma a mamma - Emilia Romagna” (3) che è - udite, udite – fondatrice del sito www.thesocialmediamama.org ed esperta di contenuti web (web contents) (5)
Parliamo di una ‘Social Mummy’, cioè una mamma nel tempo dei social network, della comunicazione attraverso il web o meglio con il web come straordinario strumento di relazioni sociali e scambio di informazioni.

Tutte queste realtà sono ben vicine al noto sito di debunking “BUTAC” (‘Bufale un tanto al chilo’…) e a BUTACmag ovvero il Butac magazine.

A reggere il “prodotto” Butac pare ci sia un gioielliere bolognese, un tale intriso di grottesca presunzione che si alza ogni mattina convinto di essere non solo un esperto di qualunque disciplina, ma capace in un colpo di smantellare le menzogne di questo e di quello correggendole con mano da maestro. E tra le stravaganze del personaggio, la cui ignoranza su almeno molto di ciò su cui pontifica è fin troppo scoperta, non potevano mancare quelle a proposito dei vaccini, un argomento che per lui non ha misteri perché a casa sua la verità è ciò che esce dalla sua fantasia. Propaganda un tanto al chilo. (6)
Non perdiamo tempo ad enumerare le stupidaggini riportate in quel blog. Ci limitiamo a fare presente che, se non altro per non rendersi ridicoli, è sempre consigliabile conoscere l’argomento di cui si disquisisce, specie se si pretende di farlo ex cathedra.
Magari, prima di continuare nella sua opera, quel tale ci renda edotti sul suo curriculum scientifico, sugli studi fatti e sull’esperienza diretta maturata sui vaccini oltre che sugli altri mille argomenti a proposito dei quali ci dà lezione. Se quel curriculum sarà sufficientemente accettabile, se gli studi sul campo saranno credibili, allora penderemo tutti dalle sue labbra.

Michelangelo Coltelli (maicolengel) che gestisce il sito BUTAC è l’autore del logo della rete TeamVaxItalia, mentre la Pignatti della grafica web.
VaccinarSì ed IoVaccino di cui sopra fanno parte della rete TeamVaxItalia, così come altri siti: Medbunker, RIV - Rete informazione vaccinihttps://www.facebook.com/reteinformazionevaccini/posts/1735135803402175 (v. nota 3), Minerva – Associazione di divulgazione scientifica

Interessante, vero?

Per l’esattezza, sarebbe interessante comprendere cosa si nasconde dietro a questa campagna mediatica pro-vaccini così aggressiva.

Tanto per cominciare, il Ministero della salute e l’Istituto Superiore di Sanità sponsorizzano un sito Internet chiamato VaccinarSì il cui scopo dichiarato dovrebbe essere quello di informare sulle vaccinazioni.
Il Ministero della Salute versa a VaccinarSì la somma di 494.500,00 per fare propaganda e monitorarne il risultato.

In un documento reperibile sul web si legge:
Accordo di collaborazione tra il ministero della salute centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie e la regione veneto per la realizzazione del progetto ccm (Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) “Monitorare la fiducia del pubblico nei programmi vaccinali e le sue necessità informative sviluppando un sistema di decisione assistita per le vaccinazioni tramite il sito “vaccinarsi.org e altri siti e social network specificatamente dedicati alle vaccinazioni”. (7)
I fondi in questione e gli interventi che con essi verranno finanziati sono i seguenti:
€ 494.500,00 = di cui all'Accordo di collaborazione tra il Ministero della Salute e la Regione del Veneto del 16/02/2015 e alla nota prot. n. 251561 del 17/06/2015 della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria, debitamente vistata dal GSA come da D.G.R. n. 1102 del 12/06/2012 e s.m.i., derivano dall'assegnazione di risorse statali destinate alla realizzazione del progetto CCM (Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie):  "Monitorare la fiducia del pubblico nei programmi vaccinali e le sue necessità informative sviluppando un sistema di decisione assistita per le vaccinazioni tramite il sito "vaccinarsi.org" e altri siti e social network specificatamente dedicati alle vaccinazioni".

La cosa si fa sempre più interessante.

Finanziare ‪VaccinarSì con denaro pubblico è assurdo, anche considerato che ci pensa già l'industria farmaceutica‬‬ (Farmindustria n.d.r.)

Una cosa da evidenziare è che esistono due realtà VaccinarSi il cui scopo dichiarato dovrebbe essere quello di informare sulle vaccinazioni: una è un sito ufficiale, Vaccinarsi.org il portale è della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e di Sanità Pubblica (Siti) nato nel maggio 2013 con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Ministero della Salute, e gestito dai medici del Siti e dell’ ISS, poi esiste già dal 2009 il blog Vaccinar...SI! realizzato e gestito da una contabile austriaca tale Ulrike Schmidleithner, che fa parte del portaleVaccinarsi.org con il blog Vaccinar...SI! In qualità di responsabile del blog Vaccinar...SI! la Schmidleithner è nel comitato scientifico del portaleVaccinarsi.org.
Per verificare basta collegarsi ahttp://www.vaccinarsi.org/comitato-scientifico/

Ora, non che una laurea conti più di tanto (Guglielmo Marconi, Nobel per la Fisica, non riuscì mai a conseguirne una, per non parlare della ministra Lorenzin che al suo attivo vanta un diploma di liceo scientifico… ), ma la signora Schmidleithner vanta un semplice diploma di ragioneria e la cultura tipica dell’autodidatta in questo caso, ciò nonostante fa parte del Comitato Scientifico di quel sito.
Per la presentazione e il curriculum di Ulrike Schmidleithner basta cliccare su:http://www.vaccinarsi.org/comitato-scientifico/ulrike-schmidleithner.html

Non tutti sanno che la citata signora Schmidleithner gestisce a Prato “La Cretula”, un'azienda di consulenza ed elaborazione dati dal fatturato di 200.000 $ annui. (8)
“La Cretula” è posizionata proprio a pochi metri dalla ASL 4 di Prato, azienda saitaria di cui Milicia Ferdinando è un dirigente.

Fino a qualche tempo fa in quell’Ufficio dirigenziale venivano inoltrate le richieste di indennizzo della legge 210/92: “indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati”.

Attualmente il dirigente è Responsabile amministrativo per la presentazione delle domande di concessione del contributo economico a favore di persone in condizione di disabilità gravissima per progetti finalizzati alla loro permanenza a domicilio.

Sarebbe interessante sapere se la Schmidleithner e Milicia si conoscono  A noi risulterebbe che siano marito e moglie. Forse è una pura coincidenza.

Se si prende in esame la pagina istituzionaleVaccinarsi.org, e si effettua una ricerca sul proprietario del dominio, si scopre che si tratta di una società di comunicazione padovana “Parte srl” con sito internet http://www.medianteam.it/

«Sviluppare l’attitudine a modulare gli strumenti e i contenuti informativi tenendo in considerazione le opinioni e i sentimenti della gente sulle vaccinazioni emerge come un approccio imprescindibile per tutti i professionisti del “sistema vaccinazioni” ». (9)

Orbene, chiunque lavori ed è esperto nel settore comunicazione… sa molto bene che tutti questi siti che abbiamo fin qui citato, e relativi personaggi, campano con i denari dei clienti che commissionano loro articoli e post sui social.
Qualcuno di voi pensa forse che questi personaggi sputano sangue ogni giorno solo per convincere il mondo a vaccinarsi contro qualunque malattia?

Queste sono società che in genere fanno pagare i loro servigi a suon di “mila euro”.

Chi li sta pagando???

📌 P.S. - Domenica 18 ottobre 2015
Dopo la polemica scoppiata legata alla decisione di negare ai bambini che non hanno ricevuto la vaccinazione obbligatoria di poter andare a scuola, durante la seconda puntata di ‘Open Space’ su Italia 1 il programma di libera informazione e talk show incentrato su tematiche di attualità la Iena Nadia Toffa ha deciso di affrontare un argomento delicato: il tema dei vaccini ai bambini.
Tra gli ospiti in studio c’era Alice Pignatti, la Prof.ssa Susanna Esposito, direttrice dell’Unità Pediatrica del Policlinico di Milano, e lo scienziato esperto di nano-tecnologie dott. Stefano Montanari. Ad antipasto del racconto delle sofferenze patite da tutta la famiglia cesenate a causa della pertosse 😔 la conduttrice si era lanciata in verbosi proclami contro “quei delinquenti che non vaccinano i figli”: in pochi minuti la Iena è passata dalla fazione dei buoni giornalisti, schietti, sinceri ed amati, a presentatrice di parte, faziosa e iper-critica.
Se qualcuno ha perso il suo tempo a guardare la puntata… è bene che sappia come sono andate le cose a partire da dietro le quinte della trasmissione:

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🔴la    La   🔴  La signora Alice Pignatti era già salita agli onori delle cronache perchè il figlio ha avuto la sindrome di Kawasaki. Prima che il bimbo si ammalasse all’età di 3 anni nell’aprile 2013, Alice non aveva mai sentito parlare di malattia di Kawasaki. Ora, invece, la conosce bene. I sintomi li ha ben chiari in mente: lingua a fragola, occhi insanguinati, febbre prolungata che non passa nemmeno con l’antibiotico, rush cutaneo nel petto, linfonodo gonfio nel collo. E' una lotta contro il tempo: con la malattia si rischia l’infarto del miocardio. Ci possono essere danni alle arterie. Nessuno, alle dimissioni le aveva detto che suo figlio sarebbe stato esente da ticket tutta la vita, perché la Kawasaki è una malattia rara. Senza contare che ci sono possibilità di recidiva.
«La disinformazione è totale. E la confusione che ne segue. Senza contare che in ospedale ti trattano come una psicopatica, che la burocrazia è infinita. Ma la mia rabbia si è tramutata in energia positiva, costruttiva. Voglio che la Kawasaki si conosca, che i pediatri ei genitori la sappiano individuare. Il rischio, per la vita dei bambini, è troppo alto» ha detto Alice.
Quella di Alice, che vive a Cesena, è diventata una battaglia per fare conoscere una sindrome che molti pediatri ignorano e per mettere in guardia i genitori, nella speranza che presto, a livello sanitario, la prassi seguita dalle Regioni si uniformi su tutto il territorio nazionale e si dice disponibile a condividere la sua esperienza con altri genitori.

Fonte: Emilia Romagna mamma Editoriali | Salute
Lingua a fragola e occhi rossi: e se fosse Kawasaki? Una mamma racconta la sua disavventura
Pubblicato il 25.09.2013
di Silvia Manzani

 Andrebbe spiegato ad Alice che la “Sindrome di Kawasaki” non è causata dall'abuso della moto.

La malattia di Kawasaki è una malattia autoimmune che colpisce le arterie di piccole-medie dimensioni e che può verificarsi dopo una vaccinazione. Infatti, dicono gli scienziati che hanno studiato la malattia in profondità che l’evidenza suggerisce fortemente che un agente infettivo, come un virus o un vaccino, provoca la malattia.

Con malattia autoimmune, in medicina, si indica l'alterazione del sistema immunitario che dà origine a risposte immuni dirette contro componenti dell'organismo stesso e in grado di determinare un'alterazione funzionale o anatomica del distretto colpito. La malattia di Kawasaki può portare a pericolose complicanze come l’idrope (un anormale accumulo di liquido nella cavità sierose del corpo, cavo pericardico, cavo pleurico e cavo peritoneale), problemi alla colecisti o interessamenti polmonari con versamenti pleurici e anche problematiche cardiovascolari in quanto interessando le arterie è possibile un’infiammazione delle coronarie con diversi gradi di gravità.

 Questa complicanza è riportata anche nel foglietto illustrativo dei vaccini.

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FONTI DI CONSULTAZIONE:

(1) Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (BURERT)
n.83 del 29.03.2017 periodico (Parte Terza)
Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna
Avvisi di Bandi per il conferimento di diverse Borse di Studio
Borsa di studio Scadenza 13 aprile 2017

(2) La petizione di Alice Pignatti su Change.org:"Vaccinazioni obbligatorie perché nessuno viva quello che ha vissuto mia figlia"
12/10/2015 15:20 CEST | Aggiornato 13/10/2015 18:06 CEST

(2) Vaccini obbligatori nei nidi, la mamma Alice Pignatti esulta
La madre cesenate che lanciò la petizione pro-vaccini: "Ma ora va esteso a tutti i vaccini"
Il Resto del Carlino 2 luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 2 luglio 2016 ore 19:10

Alice, mamma social è per vaccini obbligatori
Ho rischiato di perdere mia figlia, lotto contro disinformazione
Redazione ANSA ROMA

(3) E’ nata e sta crescendo la “Rete Informazione Vaccini” (RIV)
23 aprile 2015
Daniel Fiacchini - Dirigente Medico presso il Dipartimento di Prevenzione ASUR, Area Vasta 2 (Fabriano), è attualmente il coordinatore del Gruppo Tecnico Regionale “Vaccini e Strategie di Vaccinazione” della Regione Marche. Co-fondatore di RIV
Vaccini e vaccinazioni
Guida intergalattica per genitori dubbiosi: dai social media un esempio di comunicazione tra pari
EpiCentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica. http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/GuidaIntergalatticaVaccini.asp

(*) I SOLDI DELLE CASE FARMACEUTICHE A CHI DECIDE SUI VACCINI.
22 agosto 2017 The Cancer Magazine
Obbligo vaccinale e conflitti di interesse
Spizzichi & Mozzichi
Il blog di Amelia Beltramini
Aggiornamento ala 16 dicembre 2015

(4) Campagna pro-vaccini, l'assessore regionale: "Bando regolare"
Continua la polemica sulla borsa assegnata ad Alice Pignatti. Venturi: "Poteva partecipare chiunque"
Il Resto del Carlino 21 giugno 2017
Ultimo aggiornamento: 20 giugno 2017 ore 20:54
di Sofia Nardi

(5) Miriam, una social mummy - TRC
08 mar 2015

(6) Bufale un tanto al chilo o propaganda un tanto al chilo? http://compressamente.blogspot.it/2016/07/bufale-un-tanto-al-chilo-o-propaganda.html

(7) Bur n. 69 del 14 luglio 2015
Materia: Bilancio e contabilità regionale
Deliberazione della Giunta Regionale n. 831 del 29 giugno 2015
Variazione al bilancio di previsione 2015 ai sensi dell'articolo 22 della L.R. 29 novembre 2001, n. 39. (provvedimento di variazione n. 12) // VINCOLATE.
LEGGI: Bur n. 69 del 14 luglio 2015

(8) Elenco aziende: Cretula Di Schmidleithner Ulrike

(9) VaccinarSì Raid Puglia 2014: opinioni, sentimenti e bisogni informativi della gente sulle vaccinazioni.

Tratto dalla stupenda pagina Facebook Vaccini Basta 

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