Chi ha fatto almeno 5 vaccini anti-influenzali tra il 1970 e il 1980 è 10 volte più esposto al morbo di Alzheimer di colui che ne ha subiti solo uno o due, ha affermato il Dr. Hugh Fudenberg, uno dei leader mondiali in immunologia e genetica.
Traduzione a cura di : CNJ
Tratto da: codenamejumper.wordpress.com
Fonte originale: topnews.us
“Ciò è dovuto all’alluminio e al mercurio che quasi ogni vaccino anti-nfluenzale contiene. Il graduale accumulo di alluminio e mercurio nel cervello porta a disfunzioni cognitive”, ha detto il dr.Fudenberg. Visto che i vaccini anti-nfluenzali non hanno avuto molto beneficio ha raccomandato di evitarli.
Il Dr.Fudenberg ha aggiunto che i vaccini influenzali contengono molte sostanze chimiche tossiche e invece di stimolare il sistema immunitario lo rendono più debole aumentando la probabilità di essere contagiati con l’influenza. Ha detto che i vaccini incidono negativamente sugli organi interni in particolare sul pancreas e l’influenza stagionale potrebbe sviluppare nelle persone con gravi malattie autoimmuni il diabete, il morbo di Addison, l’artrite, l’asma, la sindrome Guillian-Barre, l’epatite, la malattia di Lou Gehrig, il lupus e molte altre. Alcuni vaccini possono anche infliggere invalidità e dolori a vita.
Il Dr.Fudenberg ha affermato che non vi è stata una campagna massiccia sul significato delle vaccinazioni contro l’influenza e spiegare che non aveva alcun beneficio perché il Governo Federale (americano) aveva stipulato un contratto del valore di 400 milioni dollari con la GlaxoSmithKline per la fornitura di 50,4 milioni di dosi del vaccino H1N1; solo il 50% circa dello stock è stato usato.
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