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mercoledì 11 luglio 2018

IL MORBO PARKINSON DI PARKINSON NASCE NELL'INTESTINO. CON LA STITICHEZZA.


Dal Dott. Gabriele Prinzi



Nel 1817, il CHIRURGO J. Parkinson descrive 6 casi clinici di pazienti AFFETTI DA STIPSI e con una condizione descritta come “PARALISI AGITANTE”.
In uno dei sei casi, il trattamento dei disturbi gastrointestinali sembrò alleviare i problemi legati ai movimenti agitati...
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In qualsiasi libro di #medicina, leggeresti che nel morbo di #Parkinson, la stitichezza è un #sintomoconnesso al "funzionamento improprio" del sistema nervoso autonomo, parte integrante del sistema nervoso enterico (il "secondo cervello").
Quest'ultimo è responsabile dell'attività della contrazione coordinata della muscolatura liscia che "impasta" il cibo che viene digerito e lo sposta dalla bocca verso l'ano (#peristalsi).
Quindi, se quello non funziona correttamente, e non funziona la peristalsi (i movimenti dell'intestino), ecco apparire la stitichezza.
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LA STITICHEZZA è uno dei SINTOMI PIU' COMUNI del Parkinson!
Si manifesta in circa metà degli individui e spesso PRECEDE DI ANNI l’insorgenza dei "disturbi del movimento".
Tuttavia - per molti decenni - la ricerca sul Parkinson si è esclusivamente focalizzata sul cervello, studiando i neuroni che producono DOPAMINA - una molecola coinvolta in molte funzioni, incluso il movimento.
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E siccome gli scienziati si sono sempre concentrati sul #cervello e sul sistema #nervoso, la loro attenzione non poteva non essere attratta dalla scoperta dell'asse intestino-cervello mediato dal#microbiota intestinale.
Le scoperte conseguenti potrebbero permettere DIAGNOSI PRECOCE, prevenzione e TERAPIA PERSONALIZZATA del Parkinson. E dal 2003, un gruppo di neuro-anatomisti Tedeschi porta avanti una ricerca interessantissima!
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Il lavoro del gruppo del Prof. Heiko Braak (Università di Ulm)
evidenzia come i cambiamenti patologici nei pazienti si sviluppano secondo STADI PREVEDIBILI.
MA piuttosto che iniziare nel cervello e proseguire verso l'intestino, le lesioni caratteristiche del Parkinson seguono la DIREZIONE OPPOSTA: INIZIANO NELL'INTESTINO per POI spingersi a fare danni AL CERVELLO.
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Questa EVIDENZA SCIENTIFICA è sostenuta da un numero crescente di prove, ma la questione di COME i cambiamenti nell’intestino portano alla#neurodegenerazione del cervello è un’area di studio ancora molto attiva.
Le ipotesi più studiate?
Alcuni suggeriscono che gli ammassi di #alfa-sinucleina (corpi di #Levy) si muovano dall’intestino al cervello attraverso il nervo vago. Altri suggeriscono che attraverso il vago viaggino anche PRODOTTI DI DEGRADAZIONE BATTERICA
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L'unica CERTEZZA?
E' che l’intestino influenza il cervello attraverso i mediatori dell'infiammazione. 
Che sono presenti in TUTTE le MALATTIE INFIAMMATORIE, nel COLON#IRRITABILE e nelle patologie AUTOIMMUNI - come la Tiroidite di Hashimoto, le ARTROPATIE sieronegative, la #PSORIASI, la #fibromialgia, eccetera.
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Ancora una conferma che il CAMPO DI BATTAGLIA della "guerra terapeutica" che come MEDICI dobbiamo combattere è l'intestino.
Lo diceva Ippocrate 2500 anni fa...
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Nei prossimi giorni continuerò a tradurre (dal "medichese") PER TE i più interessanti ed attuali risvolti della connessione tra #microbiota, nascita, e asse intestino-cervello.
Anche su AUTISMO, ADHD e PARKINSON!
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Continua a seguire la pagina, leggi, approfondisci e condividi liberaMente, perchè la tua salute !
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lunedì 9 luglio 2018

CODACONS: RISCHIO DI EPIDEMIA A SEGUITO DI VACCINAZIONE.

CODACONS E COVASI DIFFIDANO I SINDACI SICILIANI AD EMANARE ORDINANZA URGENTE PER TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI

“VIETARE FREQUENZA SCOLASTICA PER ALMENO 6 SETTIMANE AI BAMBINI VACCINATI, ESAMI PREVACCINALI E INFORMAZIONI SU RISCHI E COMPLICANZE”

Tutti i sindaci dei comuni siciliani stanno ricevendo in queste ore, tramite posta certifica o protocollo, una lunga e dettagliata richiesta-diffida affinchè venga emessa un’ordinanza urgente per tutelare la salute dei cittadini.
Ad inviarla, Il CODACONS e il    COVASI, “COMITATO VACCINI SICURI”  che a seguito del nuovo Decreto Legge, convertito con Legge 31 luglio 2017, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, che prevede l’assunzione  di 10 vaccini obbligatori, ritiene vi siano rischi concreti per la popolazione.

CODACONS e COVASI, che da sempre sostengono i vaccini testati e sicuri, infatti, considerato che prove scientifiche dimostrano che gli individui sottoposti ai vaccini resi obbligatori dal Decreto “Lorenzin” possono diffondere il virus per molte settimane o mesi ed infettare sia i vaccinati che i non vaccinati, visto che anche i foglietti illustrativi (c.d. bugiardini) riportano come i vaccinati con vaccini contenenti virus attenuati vivi possono essere portatori della malattia (per un periodo da sei settimane a sei mesi), ritiene necessario adottare alcune opportune precauzioni. I bambini vaccinati, infatti,  possono infettare altre persone.
Ad oggi in Sicilia non si ha alcuna grave e conclamata epidemia di una delle malattie ricollegabili alle vaccinazioni di cui al decreto Lorenzin, che potrebbe giustificare una vaccinazione di massa senza alcuna cautela per eventuali effetti avversi.
Occorre dare attuazione in ogni Comune, spiega l’Avv. Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale Regionale, al diritto all’informazione ed all’indagine prevaccinale come previsto dall’art 7 della legge 210/92, che stabilisce che “ai fini della prevenzione delle complicanze causate da vaccinazioni, le unità sanitarie locali predispongono e attuano progetti di informazione rivolti alla popolazione… alle persone da vaccinare e alle persone a contatto. I progetti di cui al comma 1 assicurano una corretta informazione sull’uso dei vaccini, sui possibili rischi e complicanze, sui metodi di prevenzione e sono prioritariamente rivolti ai genitori, alle scuole ed alle comunità in genere. Le regioni, attraverso le unità sanitarie locali, curano la raccolta dei dati conoscitivi sulle complicanze da vaccino, anche al fine di adeguare a tali dati i progetti di informazione e i metodi di prevenzione”.









CODACONS e COVASI
 chiedono, quindi,  a ciascun sindaco, quale massima autorità sanitaria locale, che ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può emanare ordinanze contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica, di emanare ordinanza urgente a tutela della salute pubblica, al fine di vietare la frequenza scolastica per i ragazzi che hanno o che effettueranno le vaccinazioni tra quelle previste obbligatorie dal decreto “Lorenzin” per almeno 6 settimane dopo la vaccinazione, in modo tale da tutelare la salute dei ragazzi già ampiamente temporalmente vaccinati e anche di quelli ad oggi non vaccinati, alla luce dei gravi effetti e pericolo per la loro salute; di prevedere ogni indagine prevaccinale al fine di tutelare in ogni modo possibile i piccoli che vengono sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie per legge; di fornire, infine, informazione sull’uso dei vaccini e sui possibili rischi e complicanze degli stessi nonché sui metodi di prevenzione, ex Legge 210/92;
Il Codacons-Covasi, diffida, inoltre, i Sindaci a provvedere, con tempestività e senza ritardo, all’emanazione dell’ordinanza urgente per ragioni di “sanità”, con l’espresso avvertimento che in caso di omessa adozione dei necessari provvedimenti, saranno ritenuti dall’Associazione corresponsabili di eventuali danni alla salute che dovessero ricevere i cittadini, anche per il delitto di rifiuto di atti d’ufficio ex art. 328 c.p. ed epidemia colposa ex art. 452 c.p.


Gli obblighi vaccinali previsti dal cosiddetto Decreto Lorenzin sono stati assunti in aperto contrasto con i consolidati orientamenti provenienti dalle esperienze europee, dove l’obbligo risulta perlopiù assente.
Resta poi l’impossibilità di ricorrere ai vaccini in forma singola e l’indisponibilità sul mercato dell’antidifterico se non abbinato ad altri vaccini; per tale ulteriore motivo il Codacons ricorrerà contro il decreto del CdM per portarlo alla Corte Costituzionale e, se necessario, anche alle Corti di Giustizia Europee poiché a livello europeo appare molto più sentito ed attuato il diritto all’informazione ed all’indagine prevaccinale come previsto dall’art 7 della legge 210/92, diritti non riconosciuti però al livello sostanziale di attuazione.
Al fine di ottemperare al precetto impartito dalla Suprema Corte, si fa sempre più urgente la necessità di elaborare progetti di informazione coerenti ed efficaci riguardo l’uso dei vaccini ed i possibili rischi legati al loro utilizzo scriteriato nonché sui metodi di prevenzione e le modalità di messa in atto di tali iniziative e ogni indagine prevaccinale al fine di tutelare in ogni modo possibile i piccoli che vengono sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie per legge.


Coma già accennato le analisi prevaccinali sono auspicate da tempo da più parti ed in particolare dalla sentenza della Corte Costituzionale 258/1994 che recitava circa 23 anni or sono:  invero, proprio per la necessità, già sottolineata, di realizzare un corretto bilanciamento tra la tutela della salute del singolo e la concorrente tutela della salute collettiva, entrambe costituzionalmente garantite, si renderebbe necessario porre in essere una complessa e articolata normativa di carattere tecnico (..) che alla luce delle conoscenze scientifiche acquisite individuasse con la maggiore precisione possibile le complicanze potenzialmente derivabili dalla vaccinazione e determinasse se e quali strumenti diagnostici idonei a prevederne la concreta verificabilità fossero praticabili su un piano di effettiva fattibilità.
Essendoci una dilagante disinformazione sull’argomento “vaccini” e soprattutto “vaccini in età pediatrica “ anche semplicemente in merito alle disponibilità degli stessi diventa sempre più urgente dare applicazione al dettame dell’art 7 Legge 210/92.
Appare infatti non più procrastinabile ogni indagine prevaccinale al fine di tutelare in ogni modo possibile i piccoli che vengono sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie per legge.
I soggetti-enti responsabili della mancata effettuazione delle indagini prevaccinali saranno altresì ritenuti responsabili ex art 28 Cost che recita “i responsabili ed i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità si estende allo Stato e agli enti pubblici”.

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VACCINI ED AUTOCERTIFICAZIONI.




C'è un bellissimo testo di autocertificazione al contrario che li inchioda alle loro responsabilità che invece andrebbe depositata alla ASL E ALLA SCUOLA... 
La cerco e la allego... Dare sempre merito a chi ha fatto e quindi Merito a Marianne Webell.

Ecco il testo che HA INOLTRATO... VALIDISSIMO : Copio e incollo 👍😉
"La mia autocertificazione:
Il/La sottoscritto/a ..........madre/padre di............
a seguito di coscienziosa e documentata informazione reperita da autorevoli fonti scientifiche AUTOCERTIFICO
- che sui Bugiardini e schede tecniche dei produttori dei vaccini sono riportati rischi da effetti collaterali anche gravi in seguito a vaccinazione
- che gli stessi Bugiardini riportano tra gli ingredienti sigle di brevetti che indicano la presenza di cellule diploidi di feti umani abortiti, di numerose varietà di cellule animali miscelate a virus contagiosi e DNA ricombinante non meglio precisato
- che esistono oltre 200 studi, mai smentiti scientificamente, di autorevoli uomini della scienza che mettono in correlazione patologie neurologiche anche gravi, compreso l' autismo, con le vaccinazioni
- che non esistono studi comparativi forniti dalle autorità scientifiche tra bambini vaccinati e non vaccinati onde verificare l'incidenza e il verificarsi di determinate patologie tra i due gruppi mentre, al contrario, esistono diversi studi indipendenti che dimostrano, senza ombra di dubbio, che i bambini non vaccinati sviluppano un sistema immunitario molto più forte dei vaccinati e godono di migliore stato di salute generale
- che la costituzione italiana e numerosi trattati sui diritti umani, in particolare la convenzione di Oviedo, stabiliscono che nessun trattamento medico può avere luogo senza consenso
- che il preposto alla vaccinazione di mio/a figlio/a si è rifiutato di firmare la dichiarazione di garanzia del medico dopo aver affermato che i vaccini sono sicuri e avendone incitato la somministrazione
- che numerose sentenze in Italia, in Europa e negli Stati Uniti hanno dimostrato, a seguito di minuziose perizie, il nesso causale tra il vaccino e gravissime patologie per cui sono stati predisposti risarcimenti
- che la stessa legge italiana (Legge 210/92) prevede un riconoscimento economico a favore di soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a seguito di vaccinazione riconoscendo, di fatto, il rischio
- che per queste e numerose altre ragioni etiche e morali, non intendo procedere alla vaccinazione di mio figlio/a negando il consenso
- che reputo un eventuale rifiuto delle istituzioni alla frequentazione della materna/asilo nido di mio figlio/a, per mancanza di vaccinazione, un gravissimo atto di discriminazione sociale inaccettabile
- che reputo una eventuale sanzione a mio carico, per mancata vaccinazione, un atto deplorevole e minaccioso che testimonia la volontà di calpestare i più elementari Diritti Umani.

In fede e verità........

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lunedì 11 giugno 2018

Vaccini: il Codacons rende pubblici i dati dell’Aifa sulle reazioni avverse (22.000 casi in 3 anni!) e denuncia il Ministro Lorenzin per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento alle case farmaceutiche!!


Vaccini: ecco i dati sulle reazioni avverse raccolti dal Codacons

Sui vaccini è battaglia legale fra il Codacons e le autorità. Da una parte l’associazione dei consumatori, dall’altra il ministero della Salute e l’Agenzia per il farmaco. La prima ha denunciato l’Aifa e il ministro Beatrice Lorenzin per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento alle case farmaceutiche interessate alla somministrazione dei vaccini, in relazione alla morte di cinque neonati.
In particolare il Codacons accusa la Lorenzin di non aver informato gli altri ministri, al momento dell’approvazione del decreto sui vaccini, dell’esistenza “di un documento dell’Aifa sulle reazioni avverse”. Dal canto suo l’Aifa ha dato mandato ai proprio legali “di difendere contro il Codancons, in ogni forma e in ogni sede, la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell’operato del lavoro svolto dall’Agenzia”.

I dati presentati dal Codacons questa mattina dicono che le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini sono state 21.658 nel triennio 2014-2016. Prima di scendere nel dettaglio il Codacons ha voluto ribadire ancora una volta che l’associazione non è contro i vaccini: “Chiunque a partire dall’Aifa dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false”. I consumatori infatti auspicano “vaccini singoli, sicuri, testati ed adeguate indagini pre vaccinali“.
Il Codacons ha riferito che i cinque casi di bambini morti fra il 2014 e il 2016 sono al vaglio della procura di Torino che sta indagando a seguito di una denuncia della stessa associazione di consumatori. Sotto accusa il vaccino esavalente Infanrix: “L’Aifa sostiene che ciò non ha nulla a che fare con il farmaco, ma l’autorità giudiziaria deve indagare”, specifica il Codacons. Precisamente l’Aifa, nel documento citato dal Codacons, ha scritto: “Non esiste alcuna relazione causale tra l’esposizione ai vaccini e la sindrome dei morte improvvisa del lattante (Sids) e l’incidenza di quest’ultima è la stessa sia in presenza che in assenza di vaccinazione. Il fatto che una Sids si possa verificare a breve distanza dalla vaccinazione non implica quindi alcun rapporto di causa-effetto”.
Il Codacons però ribadisce che l’ultima parola sarà della magistratura ed in ogni caso non c’è stata sufficiente comunicazione: “L’organismo ha il dovere di comunicare tutte le informazioni sulle reazioni avverse, sia dal punto di vista dei farmaci, sia dal punto di vista dei vaccini”.
Delle 21.658 segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini nel triennio 2014-2016, il Codacons specifica che 3.351 sono relative al solo vaccino esavalente. Nel dettaglio, nel 2014 sono state “8.182 le segnalazioni per vaccini ritenuti sospetti rilevate dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (Osmed) e 1.857 quelle per il vaccino esavalente comunicate da Aifa, di cui 168 gravi. Nel 2015 sono state 7.892 le segnalazioni da vaccini rilevate dall’Osmed e 992 quelle da esavalente comunicate da Aifa, di cui 144 gravi. Mentre nel 2016 le segnalazioni da esavalente comunicate da Aifa ammontano a 702, di cui 142 gravi”. Tra le patologie principali riscontrate a seguito della somministrazione del vaccino esavalente vi sono “patologie del sistema nervoso, disturbi psichiatrici, patologie della cute e del tessuto sottocutaneo, patologie gastrointestinali e vascolari, disturbi del metabolismo e della nutrizione”.
Il presidente nazionale Codacons, Carlo Rienzi, spiega: “Non si possono rendere obbligatori i vaccini laddove non c’è pericolo di epidemie né un calo percentuale delle vaccinazioni. Poi c’è bisogno di organizzazione, se si volessero fare solo indagini pre-vaccinali si bloccherebbe per due anni il servizio sanitario nazionale”. L’Agenzia del farmaco, ribadendo la volontà di adire le vie legali, ha commentato così: “Le affermazioni del presidente del Codacons Carlo Rienzi diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza, e l’attività di farmacovigilanza, e nello specifico di vaccinovigilanza, svolta dall’Agenzia conferma la verità scientifica attraverso un’attività quotidiana di monitoraggio”.

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AUTISMO: Il Dogma Genetico Infranto dal NYT. Rivoluzione Sulle Cause.

   RIVOLUZIONE SULLE CAUSE DELL'AUTISMO:  IL NYT INFRANGE IL DOGMA GENETICO 24/11/2025 // Analisi Investigativa a cura di Salvatore Call...