Nel 1933 nel comune di Gruaro si decise di iniziare una sperimentazione, mai riferito ciò alla popolazione, su un nuovo vaccino antidifterite.
La scelta nacque molto probabilmente perchè era uno dei comuni più piccoli e più poveri del Veneto.
L’ufficiale sanitario di allora dr. Betti Bettino all’inizio si rifiutò di vaccinare in quanto non vi erano focolai epidemici di difterite.
Il vaccino dal costo di 80 centesimi di lire verrà inoculato anche alle famiglie più povere e gratuitamente.
Il dr. Betti da pressioni del prefetto di allora fu costretto a vaccinare i bambini dai 13 mesi agli 8 anni.
In una settimana furono vaccinati 254 bambini.
Dopo i primi “eventi avversi” segnalati dal dr. Betti ( eritemi, esantemi, orticaria, edemi, disturbi gastrointestinali ) dopo circa 15 giorni iniziano le paralisi agli arti inferiori di molti bambini.
Alla fine dei 254 bambini vaccinati 28 muoiono ed altri avranno danni neurologici permanenti.
Tutto fu insabbiato e nessun responsabile pagò per questo atroce “delitto”.
Ecco il nome di molti bambini morti
E’ doveroso ricordare questi innocenti:
Barbui Erminio (anni 4),
Basso Maria (14mesi),
Biasio Renato (20 mesi),
Biason Placida ( 2 anni),
Bonan Luigi (6 anni),
Borcolussi Mirella (7 anni),
Bravo Giovanni (15 mesi),
Colaurri Giuseppe (3 anni e mezzo),
Dreon Gio Barra (3 anni),
Falcomer Evelina (20 mesi),
Innocente Celso (19 mesi),
Marson Maria (2 anni),
Moro Antonietta (4 anni),
Nosella loie (19 mesi),
OclandoMaria (3 anni),
Pascherro Bruno (5 anni),
Pascheno Plinio (18 mesi),
Peresson Plinio(2 anni),
Romanin Edda (2 anni), suo fracello Sante (3 anni),
Scefanuco Imelde (4anni), suo fratello Luciano (14 mesi),
Toffoli Iole (17 mesi),
Toneacci Florida (6 anni),
sua sorella Sira (2 anni),
Zambon Caterina (16 mesi),
Zanin Maria (2 anni), e Zanon Celia (6 anni)
Nella storia della difterite non un cenno a questa terribile sciagura!
Vaccini: ecco i dati sulle reazioni avverse raccolti dal Codacons
Sui vaccini è battaglia legale fra il Codacons e le autorità. Da una parte l’associazione dei consumatori, dall’altra il ministero della Salute e l’Agenzia per il farmaco. La prima ha denunciato l’Aifa e il ministro Beatrice Lorenzin per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento alle case farmaceutiche interessate alla somministrazione dei vaccini, in relazione alla morte di cinque neonati. In particolare il Codacons accusa la Lorenzin di non aver informato gli altri ministri, al momento dell’approvazione del decreto sui vaccini, dell’esistenza “di un documento dell’Aifa sulle reazioni avverse”. Dal canto suo l’Aifa ha dato mandato ai proprio legali “di difendere contro il Codancons, in ogni forma e in ogni sede, la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell’operato del lavoro svolto dall’Agenzia”.
I dati presentati dal Codacons questa mattina dicono che le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini sono state 21.658 nel triennio 2014-2016. Prima di scendere nel dettaglio il Codacons ha voluto ribadire ancora una volta che l’associazione non è contro i vaccini: “Chiunque a partire dall’Aifa dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false”. I consumatori infatti auspicano “vaccini singoli, sicuri, testati ed adeguate indagini pre vaccinali“.
Il Codacons ha riferito che i cinque casi di bambini morti fra il 2014 e il 2016 sono al vaglio della procura di Torino che sta indagando a seguito di una denuncia della stessa associazione di consumatori. Sotto accusa il vaccino esavalente Infanrix: “L’Aifa sostiene che ciò non ha nulla a che fare con il farmaco, ma l’autorità giudiziaria deve indagare”, specifica il Codacons. Precisamente l’Aifa, nel documento citato dal Codacons, ha scritto: “Non esiste alcuna relazione causale tra l’esposizione ai vaccini e la sindrome dei morte improvvisa del lattante (Sids) e l’incidenza di quest’ultima è la stessa sia in presenza che in assenza di vaccinazione. Il fatto che una Sids si possa verificare a breve distanza dalla vaccinazione non implica quindi alcun rapporto di causa-effetto”.
Il Codacons però ribadisce che l’ultima parola sarà della magistratura ed in ogni caso non c’è stata sufficiente comunicazione: “L’organismo ha il dovere di comunicare tutte le informazioni sulle reazioni avverse, sia dal punto di vista dei farmaci, sia dal punto di vista dei vaccini”.
Delle 21.658 segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini nel triennio 2014-2016, il Codacons specifica che 3.351 sono relative al solo vaccino esavalente. Nel dettaglio, nel 2014 sono state “8.182 le segnalazioni per vaccini ritenuti sospetti rilevate dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (Osmed) e 1.857 quelle per il vaccino esavalente comunicate da Aifa, di cui 168 gravi. Nel 2015 sono state 7.892 le segnalazioni da vaccini rilevate dall’Osmed e 992 quelle da esavalente comunicate da Aifa, di cui 144 gravi. Mentre nel 2016 le segnalazioni da esavalente comunicate da Aifa ammontano a 702, di cui 142 gravi”. Tra le patologie principali riscontrate a seguito della somministrazione del vaccino esavalente vi sono “patologie del sistema nervoso, disturbi psichiatrici, patologie della cute e del tessuto sottocutaneo, patologie gastrointestinali e vascolari, disturbi del metabolismo e della nutrizione”.
Il presidente nazionale Codacons, Carlo Rienzi, spiega: “Non si possono rendere obbligatori i vaccini laddove non c’è pericolo di epidemie né un calo percentuale delle vaccinazioni. Poi c’è bisogno di organizzazione, se si volessero fare solo indagini pre-vaccinali si bloccherebbe per due anni il servizio sanitario nazionale”. L’Agenzia del farmaco, ribadendo la volontà di adire le vie legali, ha commentato così: “Le affermazioni del presidente del Codacons Carlo Rienzi diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza, e l’attività di farmacovigilanza, e nello specifico di vaccinovigilanza, svolta dall’Agenzia conferma la verità scientifica attraverso un’attività quotidiana di monitoraggio”.
L’icona di Hollywood Robert De Niro si schiera con Trump dopo che la CIA uccide il giornalista investigativo Esperto di autismo. Robert F. Kennedy Jr. e Robert De Niro offrono $ 100.000 a chiunque possa fornire la prova che i vaccini sono sicuri. (World Project Mercury)
SORPRENDENTE RELAZIONE DEL MINISTERO DELLA SANITÀ
Nella foto il giornalista investigativo ucciso Dan Olmsted
Una sorprendente Relazione del Ministero della Sanità (MoH) afferma che il grande attore Robert De Niro, si è infuriato dopo che il 23 gennaio è sorto il sospetto di omicidio per mano della Central Intelligence Agency (CIA) del grande giornalista investigativo sull’autismo Dan Olmsted. De Niro si è schierato al fianco del presidente Donald Trump e si è unito alla scelta del Presidente di impostare una nuova “Commissione per la sicurezza dei vaccini”, unendosi a Robert F. Kennedy Jr. all’offerta di $ 100.000 a chiunque possa dimostrare la sicurezza dei vaccini.
NOMINA DI ROBERT F. KENNEDY A PRESIDENT DEL GOLDEN VACCINE SAFETY TASK FORCE
Secondo questo rapporto, appena due settimane prima del giuramento, il Presidente eletto Trump ha sconvolto l’intero media mainstream degli Stati Uniti con un assalto diretto sul collegamento della congiura vaccino-autismo. Lo ha fatto nominando Robert F. Kennedy Jr, figlio e nipote dei leader americani assassinati Robert F. Kennedy Sr. e il presidente John F. Kennedy, a presidente del Golden Vaccine Safety Task Force. Kennedy era già stato oltraggiato da questi media di propaganda delle elite dopo la pubblicazione di un manifesto intitolato Mercury & Vaccines, che collega i vaccini per l’infanzia con l’autismo.
PROGRAMMA DI INCONTRO PeR IL 24 GENNAIO ALLA CASA BIANCA
Dopo il giuramento ufficiale, Robert F. Kennedy Jr. aveva programmato un incontro per il 24 gennaio alla Casa Bianca, dove aveva intenzione di introdurre Dan Olmsted al Presidente Trump. Da reporter investigativo della United Press International (UPI), Olmsted ha denunciato pubblicamente il massiccio insabbiamento della US Army sull’inventato farmaco antimalaria Lariam che ha, letteralmente, fatto perdere la mente agli utilizzatori per trasformarsi in un devastante omicidio.
COPERTURA DELL’ESERCITO USA SUL FARMACO ASSASSINO LARIAM
A seguito della denuncia di Dan Olmsted si è appresa l’enorme copertura fatta dall’esercito degli Stati Uniti sul farmaco assassino anti-malaria Lariam. Olmsted ha utilizzato le sue conoscenze nel campo dei farmaci per denunciare la misteriosa ascesa di una nuova malattia infantile del 20° secolo chiamata autismo, e che nel suo articolo ha scritto:
“Dove sono gli autistici tra gli Amish? Qui nella contea di Lancaster, cuore della Pennsylvania olandese, ci dovrebbero essere ben più di 100 casi con una qualche forma di disturbo. Sono venuto qui a trovarli, ma finora la mia missione è fallita, e in pochissimi fanno domande interessanti o esprimono punti di vista sull’autismo.
AUTISMO MALATTIA IN GIRO DA MILLENNI
Il consenso scientifico tradizionale dice che l’autismo è una malattia genetica complessa, che è in giro da millenni più o meno con la stessa diffusione. Che la prevalenza è ormai considerata 1 ogni 166 bambini nati negli Stati Uniti. Applicando tale modello nella contea di Lancaster, ci dovrebbero essere più di 130 uomini Amish, donne e bambini con lo spettro di questo disturbo autistico. Ben oltre 100, in termini grezzi.
RICERCA TRA GLI AMISH
Ciò significa che almeno 50 persone Amish di tutte le età che vivono nella contea di Lancaster devono manifestare la completa sindrome di autismo, il classico autismo descritto nel 1943 dallo psichiatra infantile Leo Kanner alla Johns Hopkins University.
Il disturbo completo-sindrome è difficile da evitare, caratterizzato nello sviluppo marcatamente anormale o nella compromissione dell’interazione sociale e della comunicazione in un repertorio marcatamente ristretto di attività e interessi, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Perché preoccuparsi di cercarli tra gli Amish? Perché potrebbero contenere indizi per la causa dell’autismo.
GLI ARTICOLI DI DAN OLMSTED SULL’AUTISMO SONO TRA I PIÙ TEMUTI IN USA
Importante notare negli articoli del ricercatore Dan Olmsted sull’autismo, dice il rapporto, è che sono alcuni dei più temuti negli Stati Uniti, tanto che l’ex premio Emmy vinto dal giornalista-produttore, Sharyl Attkisson della CBS New, con il quale Olmsted aveva lavorato in un programma televisivo di denuncia sulla copertura dell’esercito USA per il Lariam, lo ha personalmente archiviato. Quando Attkisson chiese ai funzionari dei Centers for Disease Control (CDC) sulla mancanza di autismo tra i vaccinati Amish, affermarono scandalosamente che è dovuto al fatto che questi agricoltori religiosi non usano l’elettricità.Gli articoli investigativi di Dan Olmsted pubblicati da UPI sull’autismo, sono così temuti che Sharyl Attkisson ha dovuto archiviarli su un server fuori dagli USA nel regno dell’Isola di Tonga.
AVVERTIMENTI E MINACCE PRIMA DELL’ASSASSINIO VERO E PROPRIO
Non solo temevano entrambi gli articoli di Dan Olmsted sull’autismo, continua il rapporto, ma, anche, la sua stessa persona, come evidenziato da poche settimane prima della sua morte, ha iniziato a ricevere avvertimenti anonimi che minacciano la sua vita se avesse avuto il coraggio di incontrare il presidente Trump. Subito dopo è seguita la misteriosa morte dell’ ex-marito di sua sorella e, il giorno prima di incontrare Trump, come se sapesse ciò che stava per accadere, ha cripticamente scritto il suo proprio messaggio di morte, finendo con queste parole: “Un PS per il 2017. Se dici quello che pensi e mantieni la tua posizione potrà accadere che anche il presidente degli Stati Uniti arriverà ad essere concorde”.
IL GIORNO PRIMA DELL’INCONTRO CON TRUMP OLMSTED È STATO TROVATO MORTO NELLA SUA CASA
Purtroppo, però, scrive il rapporto nel triste documento, il giorno prima della riunione dove si dovevano presentate le prove sul collegamento vaccini-autismo al presidente Trump, Dan Olmsted è stato trovato morto nella sua casa di Falls Church, in Virginia.
I funzionari dichiarano che la sua morte dipende da cause naturali, senza fare nessuna autopsia. Hanno poi cremato il suo corpo entro 7 ore, e non una sola testata giornalistica dei media mainstream americani si sono preoccupati di scrivere una sola riga sulla sua straordinaria carriera al servizio del genere umano e delle migliaia di vite che ha salvato.
FORTI LEGAMI DELLA CIA CON BIG PHARMA
Dan Olmsted, possa il Signore concederti la pace in cielo, cosa che ti ha negato questo mondo!
Questo rapporto si conclude con un addendum del Servizi Segreto Estero (SVR) che suggerisce e allude che la morte di Dan Olmstead è direttamente legata alla CIA a causa del legame tra questa agenzia di spionaggio e le aziende di Big Pharma su cui il giornalista stava indagando prima della sua morte, al fine di dimostrare che l’autismo era solo la punta dell’iceberg di una cospirazione di massa per controllare la mente e i corpi delle persone, mediante farmaci al fine di mantenerli docili, o come il farmaco Lariam ha fatto, rendoli assassini.
DOCUMENTO (Sintesi, titolo e sottotitoli di Valdo Vaccaro)
“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda nazista
I vaccini sono sicurissimi. Ecco la bugia che viene ripetuta fino alla nausea. Accendi la tv, la radio o apri un giornale e tutti gli esperti intervistati dai media - dai vari virologi massoni ai primari ospedalieri pagati dalle industrie - mentono sapendo di mentire. Il livello cerebrale medio è così basso e ibernato che nessuno batte più ciglio per le affermazioni antiscientifiche per non dire folli che vengono veicolate. L’ultima dichiarazione in ordine cronologico è quella del dottor Giorgio Palù, presidente della società europea di virologia. Egli ha candidamente affermato in una intervista a Il Mattino che “le vaccinazioni non vengono fatte tutte assieme. Un bambino a tre mesi possiede già un sistema immunitario efficiente per rispondere allo stimolo. All’interno di questi 12 vaccini sono contenuti poco più di 20 componenti antigeniche purificate. Basti pensare che durante un pasto quotidiano siamo esposti a più di mille antigeni diversi”.
Quando l’ho letto non sapevo se ridere o piangere. Ho optato per la stesura di questo articolo. Evitiamo di commentare l’affermazione risibile che un neonato di tre mesi “ha un sistema immunitario efficiente”. Si commenta da sola la profonda e pericolosa mancanza di conoscenza. Innanzitutto questo medico dà per scontato che il decreto Lorenzin-Boschi-Fedeli sia stato firmato dal presidente della Repubblica e poi dal Parlamento. Cosa che non è ancora accaduta, pertanto al momento attuale a settembre non cambierà assolutamente nulla! Facendo così però si mantengono volutamente nel panico e nel caos genitori e istituti scolastici. Questi ultimi, per non saper né leggere né scrivere inviano comunicazioni ufficiali ai genitori con la richiesta a settembre di portare il libretto vaccinale in regola con le nuove disposizioni. Non possono farlo!
Ma la cosa sconvolgente e raccapricciante è che secondo il Palù i “vaccini sono meno pericolosi di un pasto quotidiano”. Chiaro? Quindi attenzione che il piatto di pasta con le verdure che state mangiando può essere più pericoloso di un vaccino trivalente o esavalente che sia! Se l’ordine dei medici fosse quella istituzione che non è, e cioè seria moralmente e scientificamente, dovrebbe richiamare questo medico per poi radiarlo. Un medico che pubblicamente paragona gli effetti collaterali di un pasto con quelli di un vaccino contenente più di 20 antigeni e vari adiuvanti tossici (formaldeide, idrossido di alluminio, antibiotici, cellule di feti abortiti, ecc.), iniettato nel corpo di un neonato di pochi mesi è da denunciare. A tutti quei genitori di bambini che hanno purtroppo subito un danno più o meno grave dopo la somministrazione di vaccini dovremo semplicemente dire loro che non è stato il farmaco inoculato ma probabilmente il cibo mangiato quel giorno!
I VACCINI SONO SICURISSIMI Veniamo al mantra e a coloro che continuano a fare queste affermazioni. Mentono sapendo di mentire! Oppure ignorano i dati scientifici, per cui è ancora più grave. I dati esistono e sono forniti direttamente dall’AIFA, l’Agenzia italiana del Farmaco. “Il Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia”, anno 2013 è illuminante. Attenzione: tenendo conto che solo un dieci per cento circa degli effetti avversi viene segnalato, i dati riportati dall’AIFA sono fortemente in ribasso. Ma nonostante questo nel 2013 risultano circa 3727 reazioni avverse a vaccini! Solo in Veneto ne abbiamo avute 1233. Molto interessante è la distribuzione delle segnalazioni in base all’età.
- Meno di 1 mese: 3 (0,1%); - Da 1 mese a meno di 2 anni: 2341 (62,3%); - Da 2 a 11 anni: 571 (15,3%); - Da 12 a 17 anni: 177 (4,7%); - Da 18 a 64 anni: 406 (10,9%); - Oltre i 65 anni: 229 (6,1%)
Quindi, come era logico, il numero maggiore degli effetti avversi dei vaccini avviene in età pediatrica, quando il bambino è più sensibile: sotto i 2 anni di vita.
Ecco le segnalazioni per gravità: - Decessi: 8 (0,2%); - Gravi: 433 (11,6%) - Non gravi: 3128 (83,9%) - Non indicato: 158 (4,2%)
Nel 2013 otto persone sono morte a seguito dell’inoculo vaccinale e oltre 400 hanno subito un danno grave. Ma nessun problema: secondo il Palù non sono stati i vaccini ma i pasti che queste persone hanno mangiato! Il capitolo «Segnalazioni di sospette reazioni avverse: dati 2013 per tipologia di vaccino» suddivide i danni per tipologia vaccinale.
VACCINI ESAVALENTI Le segnalazioni di eventi avversi nel 2013 sono state 1343 con un tasso pari a 90 ogni 100.000 dosi vendute. Le reazioni gravi sono state 141.
- Patologie alla sede di somministrazione: 82,1% - Disturbi psichiatrici: 23,3% - Patologie sistema nervoso: 16,8% - Patologie gastrointestinali: 6,9% …
Sarebbe di interesse generale sapere cosa intendono gli esperti dell’AIFA per “disturbi psichiatrici” e del “sistema nervoso”, visto che raggiungono un inquietante 40% delle segnalazioni di reazioni avverse.
VACCINI TRIVALENTE E TETRAVALENTE Le segnalazioni di eventi avversi nel 2013 sono state 429. Le reazioni gravi sono state 141.
- Patologie alla sede di somministrazione: 86,2% - Patologie sistema nervoso: 13% - Patologie gastrointestinali: 9,8% - Disturbi psichiatrici: 2,4% …
VACCINI ANTI PNEUMOCOCCICA Le segnalazioni di eventi avversi nel 2013 sono state 1381. Le reazioni gravi sono state 143.
- Patologie alla sede di somministrazione: 81,3% - Disturbi psichiatrici: 23,7% - Patologie sistema nervoso: 16,5% - Patologie gastrointestinali: 7,4% …
VACCINI ANTI MENINGOCOCCICA Le segnalazioni di eventi avversi nel 2013 sono state 328. Le reazioni gravi sono state 43.
- Patologie alla sede di somministrazione: 77% - Patologie sistema nervoso: 18% …
VACCINI MPR (anti morbillo, parotite, rosolia) E VARICELLA Le segnalazioni di eventi avversi nel 2013 sono state 1108 e riguardano essenzialmente i vaccini trivalenti MPR Priorix e M-M-R-VaxPro da soli (37%) o in co-somministrazione con i due vaccini contro la varicella Varivax e Varilrix (30%), e il tetravalente MPRV Priorix Tetra (29%). Qui casca l’asino della farmacovigilanza perché i dati non tornano. Ecco la Tabella 21 sulla «Distribuzione delle segnalazioni per i diversi tipi di vaccino».
Il totale quindi delle segnalazioni gravi sono: 1425. Numero che supera però il totale (1108) di tutti gli eventi avversi segnalati dall’AIFA nel 2013. Quindi qualcosa non torna…
Distribuzione delle segnalazioni del vaccino PRIORIX - Patologie alla sede di somministrazione: 78,3% - Disturbi psichiatrici: 18,6% - Patologie sistema nervoso: 10,5% - Patologie gastrointestinali: 6,9% …
Distribuzione delle segnalazioni del vaccino MMRVAXPRO - Patologie alla sede di somministrazione: 75,5% - Patologie sistema nervoso: 13% - Patologie gastrointestinali: 10,7% - Disturbi psichiatrici: 7,9% …
Distribuzione delle segnalazioni del vaccino PRIORIX tetra - Patologie alla sede di somministrazione: 84,6% - Disturbi psichiatrici: 21,3% - Patologie sistema nervoso: 16% - Patologie gastrointestinali: 6,3% …
CODACONS E I DATI AIFA MANCANTI... Caro Palù se ne faccia una ragione: i vaccini non sono sicuri e a dirlo non è un gruppo di quelli che voi chiamate no-vax, ma i dati di farmacovigilanza dell’AIFA, che sicuramente lei non ha letto. Posso capire che leggere un documento di 555 pagine sia impegnativo, ma prima di fare affermazioni assurde s’informi adeguatamente. Il Codacons ha denunciato la ministra Beatrice Lorenzin perché non avrebbe tenuto conto dei gravi dati riportati nel Rapporto dell’AIFA, pur essendo a conoscenza dal 10 maggio. Per tale azione legale va un plauso al Codacons. Per ottenere dall’AIFA (ente pubblico) i dati mancanti, il Codacons ha dovuto fare denuncia. Questo ha fatto partire un’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino. Quindi l’ultimo Rapporto AIFA sui danni vaccinali è quello riportato in questo articolo ed è fermo al 2013, da allora non sono stati più pubblicati dati di farmacovigilanza. Un buco di ben 3 anni. I numeri che il Codacons è riuscito a tirare fuori dall’AIFA non lasciano spazio a dubbi: le reazioni avverse ai vaccini sarebbero 21.658 negli anni 2014, 2015 e 2016. Di queste 454 gravi e addirittura 5 decessi (neonati prematuri vaccinati a 2 mesi e mezzo/3 con Infanrix e Prevnar: 2 in Piemonte, 1 in Lombardia, 1 in Sicilia e 1 in Basilicata). La tragedia non finisce qua, perché dal 2005 al 2015, in soli 10 anni vi è stato un aumento del 40% in più di bambini con deficit del neurosviluppo! Ma ricordate che i vaccini sono i farmaci più sicuri al mondo…
Il Codacons in una conferenza stampa ha svelato i dati di AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, sulle segnalazioni di sospette reazione avverse ai vaccini, dati che dal 2013 non erano stati più resi noti. Nel 2014, 2015 e 2016 le segnalazioni complessive sono state 21.658, di cui 3.551 per il solo vaccino esavalente, di cui 454 gravi e 5 decessi.
I dati sono stati ottenuti dal Codacons nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla magistratura a seguito di una denuncia della stessa associazione dei consumatori.
Emerge che tra il 2014 e il 2016 le reazioni avverse ai vaccini segnalate sono state in totale 21.658 , di cui per il solo esavalente 3.551: 454 gravi e 5 decessi.
«I dati – ha spiegato il Codacons in conferenza stampa – erano noti al Ministero della Salute ma non sono stati sottoposti all’attenzione del Consiglio dei Ministri in sede di esame del decreto legge annunciato che prevede l’obbligatorietà per 12 vaccinazioni pena il mancato accesso ad asili e scuole. Il Codacons ha quindi denunciato il ministro Beatrice Lorenzin per abuso d'ufficio, omesso controllo e favoreggiamento delle case farmaceutiche interessate alla somministrazione dei vaccini, in relazione alla morte di cinque neonati.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’avvocato Marcello Stanca, che da anni si occupa di azioni legali per persone danneggiate dai vaccini per l’Associazione Malati Emotrasfusi e Vaccinati di Firenze: «Non posso credere che ancora ci sia chi dubita dell’esistenza delle reazioni avverse. Nel 2005 è stato approvato il risarcimento per le 5 annualità precedenti di 70 persone decedute e 700 danneggiate: per i decessi si è stanziato un risarcimento una tantum di 150.000 euro». Giorgio Tremante si è poi collegato via skype: è padre di 3 figli di cui 2 deceduti e uno tetraplegico in seguito ai vaccini, danno riconosciuto dai tribunali.
Secondo una stima del dottor Fabio Franchi (virologo e per anni, prima della pensione, in forze all’ospedale di Trieste), «i danneggiati potrebbero essere fino a 10 volte tanti a causa della vaccinovigilanza scarsa».
Secondo i medici che erano presenti in sala, «bisognerebbe vaccinare quando il sistema immunitario è pienamente formato, dopo i 4 anni, ed evitare i vaccini polivalenti ma usare dosi singole». Il Codacons ha invitato anche a valutare la necessità di «vaccinare in maniera personalizzata e di effettuare indagini prevaccinali».
Come è stato ricordato in conferenza stampa, «la libera scelta vaccinale esiste in 15 paesi europei su 29: Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria, eppure hanno una buona copertura vaccinale volontaria. Negli altri paesi le vaccinazioni obbligatorie variano da 1 a ¾, mai 12 come si vuole introdurre in Italia».
Il Codacons ha poi ricostruito gli antefatti.
«Nel 2014 il presidente di AIFA e il ministro Lorenzin sono stati alla Casa Bianca, dove hanno ricevuto l’incarico di capofila delle campagne pro-vaccini su scala mondiale per il Global Health Security Agenda. Da allora i dati AIFA sulle segnalazioni non sono più stati diffusi ed è iniziata un’intensa campagna pro-vaccini, sino ad arrivare al recente decreto».
«L’amministratore delegato della casa farmaceutica GlaxoSmithKline, che produce il vaccino esavalente in uso, in questo video, spiega la strategia che sta dietro alla formulazione di un prodotto con sei antigeni».
Il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha proposto poi alcune considerazioni: «L’esavalente, usato in Italia dagli anni 2000, di fatto imponeva 2 vaccini facoltativi “impacchettati” con quelli obbligatori; lo Stato pagava ogni anno alle multinazionali 10 milioni di euro. Le Regioni non si sono mai procurate i vaccini singoli e ancora oggi è impossibile trovare i vaccini singoli contro la difterite, il morbillo o la pertosse in Italia, si trovano solo in Danimarca o in Svizzera. In Francia si trova il trivalente. Nel Febbraio 2017, in Francia nientedimeno che il Consiglio di Stato ha sentenziato che i 3 vaccini obbligatori (tetano, difterite e polio) devono essere resi disponibili in dose singola alla cittadinanza».
«Ci sono poi bambini che hanno un’immunità acquisita naturalmente contro la varicella, bambini che hanno già fatto alcuni vaccini in dose singola, ma il recente decreto li costringe tutti a vaccinarsi in massa».
Il Codacons consiglia poi ai genitori di «richiedere alla propria Asl le indagini pre-vaccinali. Le ASL non sono attrezzate per tali indagini e temporeggeranno». L’associazione dei consumatori metterà online un formulario a disposizione del pubblico «allo scopo di ottenere un certificato che consente l’iscrizione a scuola dei propri figli. In ogni modo - secondo Rienzi - questo decreto sarà un vero e proprio boomerang, poiché è inapplicabile ed esagerato. E non siamo certi neppure che giunga in fondo al percorso legislativo. I parlamentari Bartolomeo Pepe e Adriano Zaccagnini, presenti all’evento, si adopereranno per garantire il diritto alla libertà di cura».
Immediata la reazione dell'Aifa: "Le affermazioni del presidente del Codacons Carlo Rienzi diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza, e l'attività di farmacovigilanza, e nello specifico di vaccinovigilanza, svolta dall'Agenzia conferma la verità scientifica attraverso un'attività quotidiana di monitoraggio".
L'Aifa quindi ha dato mandato ai propri legali "di difendere contro il Codancons, in ogni forma e in ogni sede, la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell'operato del lavoro svolto dall'Agenzia che ha nella tutela della salute dei cittadini il suo unico scopo e obiettivo".
A sua volta il Codacons ha ribattuto: «Del tutto sproporzionate, fuori luogo e abnormi le dichiarazioni rilasciate oggi dall’Aifa contro di noi. Siamo ben consapevoli che i vaccini salvano molte vite umane ma, in base al principio di prevenzione dei danni alla salute, lo Stato è obbligato ad assicurare che qualsiasi trattamento sanitario sia eseguito soltanto in condizioni di assoluta sicurezza – spiega il Codacons – E’ questo che la nostra associazione chiede, e cioè che i vaccini siano singoli e sicuri, e indagini pre-vaccinali sui bambini prima della somministrazione dei vaccini. Se poi tra gli eventi mortali o le migliaia di reazioni avverse alle vaccinazioni esista o meno un nesso di causalità, questo non ha rilevanza se non per il diritto al risarcimento dei danni sulla base della legge specifica in materia. Ciò che l’Aifa finge di non capire è che l’azione del Codacons è semplicemente tesa alla ricerca della massima informazione possibile in favore delle famiglie, informazione che dovrebbe provenire dalle autorità sanitarie sulle cui eventuali omissioni dovrà ora pronunciarsi la magistratura. Chiunque, a partire dall’Aifa, dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini, sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false – conclude l’associazione».
Qui la videoregistrazione della conferenza stampa del Codacons
Scaricabili di seguito le pagine dei documenti Aifa avuti dal Codacons
Orazio Fergnani , Rorro David e Giorgio Vitali , il 31-5-2017 , hanno PRESENTATA QUERELA CONTRO LO PSEUDO DECRETO LEGGE SUI VACCINI . leggi le motivazioni e condividi :
ROMA, 31/05/2017 Al Comando stazione dei Carabinieri Alla Procura Della Repubblica Competente Alla Alta Corte Penale Internazionale de l’Aia Alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo E, p.c. Ad Altri Querela/denuncia per l’incostituzionale, illegale ed illecito d.l. approvato in data 19 maggio 2017 (non rintracciabile) sulla obbligatorietà di vaccinazione in danno dei cittadini italiani.
CONTRO :
1) Il Presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni; 2) I firmatari del decreto in oggetto appartenenti a Consiglio dei Ministri del Governo Gentiloni; 3) Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin; 4) Il Ministro Guardasigilli Andrea Orlando; 5) E quant’altri coinvolti nei fatti qui descritti che si ravvisassero nel corso delle indagini. Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli: 1) Alto tradimento (art.90 Costituzione); 2) Concorso formale in reato continuato (art.81 c.p.); 3) Pene per coloro che concorrono nel reato (art.110 c.p.); 4) Circostanze aggravanti (art.112 c.p.); 5) Corruzione del cittadino da parte dello straniero (art. 246c.p.); 6) Attentato contro la Costituzione dello Stato (art.283 c.p.); 7) Attentato contro organi costituzionali e contro le assemblee regionali; (rt. 289 c.p.); 8) Attentati contro i diritti politici del cittadino (art.294 c.p.); 9) Abuso d’ufficio (art.323 c.p.); 10) Omissioni d’atti d’ufficio (art.328 c.p.); 11) Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.); 12) Associazione a delinquere (art.416 bis); 13) Tentata strage (art. 422c.p.); 14) Tentata epidemia (art. 438 c.p.); 15) Commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate (art. 442 c.p.); 16) Commercio o somministrazione di medicinali guasti (art. 443 c.p.); 17) Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica (art. 445 c.p.); 18) Delitti colposi contro la salute pubblica (art. 452 c.p.); 19) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 476 c.p.); 20) Falsità materiale commessa da pubb. Uff. in certificati o autoriz.amministr. (art. 477 c.p.); 21) Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici(art. 479 c.p.); 22) Falsità ideologica commessa dal pubb. Uff. in certificati o in autoriz. Ammin. (art. 480c.p.); 23) Rialzo e ribasso fraudolento di prez. sul pub. Merc. o nelle borse di comm. (art. 501 c.p.); 24) Tentato omicidio (art. 575 c.p.); 25) Tentata lesione personale (art. 582 c.p.); 26) Tentata truffa (art.640 c.p.); 27) Pubb. o diff. di notizie false, esagerate o tenden., atte a turbare l’ordine pubb. (art. 656c.p.); 28) Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.); 29) Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-
LUOGO DI COMMISSIONE : Territorio nazionale TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione; Persone offese: la Repubblica italiana, tutti i Cittadini italiani, la Nazione italiana. CARDINI E FONDAMENTA DI RIFERIMENTO : Costituzione : Artt. 2; 32; 73; 76; 77.- Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo,.. omissis …. Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Art. 76. L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principî e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti. Art. 77. Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni. I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti. I FATTI : In Italia l’ampliamento dell’obbligo vaccinale ha scatenato, a ragion veduta e con giusto risentimento… un infernale putiferio . Sono tanti i motivi e le ragioni di malcontento che girano attorno ad un tema così importante di ordine interpersonale, famigliare, statale su materie di primario valore, quali la morale, la responsabiità, la salute individuale e sociale…. Etc., etc..-. Esaminiamo e vediamo nel dettaglio. PRIMO PUNTO 18 mag 2017 Vaccini, il Consiglio superiore di sanità: «È emergenza, sì all’obbligo» Il Consiglio superiore di sanità (Css) interviene con tutto il suo peso specifico nel dibattito sull’obbligo vaccinale a scuola: «Oggi siamo in una situazione di emergenza – afferma la presidente Roberta Siliquini – peraltro purtroppo prevista da tempo. Le coperture vaccinali sono ben al di sotto del 90% (quando il livello per garantire l’immunità collettiva è del 95%). Malgrado tutte le attività di sensibilizzazione e di offerta attiva svolte in questi anni con estrema abnegazione e professionalità dai servizi di prevenzione e dai pediatri, malgrado anche gli interventi sanzionatori degli anni scorsi che non hanno sortito alcun effetto». Le sanzioni, sottolinea Siliquini, «non proteggono la salute ed è specifico dovere di un Paese civile proteggere la vita di chi non si può vaccinare. Un bambino morto per una malattia infettiva non ha purtroppo più alcun diritto, tantomeno quello allo studio. Era suo diritto essere protetto». Per la presidente del Css, è per questo «fondamentale riaffermare che l’eliminazione e la riduzione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino rappresenta una priorità per il nostro Paese, da ottenere attraverso strategie efficaci e omogenee da realizzare sul territorio nazionale». Silquini cita la mozione approvata di recente dal Comitato nazionale di Bioetica: «È necessario porre in essere, in caso di situazioni di allarme, azioni ripetute e adottare provvedimenti di urgenza – ed eventuali interventi legislativi- necessari a ripristinare o raggiungere un livello accettabile di sicurezza sanitaria ottenibile mediante il mantenimento di elevate coperture vaccinali». SECONDO PUNTO 19 Maggio 2017 TESTO DEL DECRETO CONSIGLIO DEI MINISTRI http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministe ro&id=2951 Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e della Ministra della salute Beatrice Lorenzin, ha approvato un decreto legge contenente misure urgenti in materia di prevenzione vaccinale. Il decreto è diretto a garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica con particolare riferimento al mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale, superando l’attuale frammentazione normativa. In questa prospettiva, che tiene conto anche degli obblighi assunti e delle strategie concordate a livello europeo e internazionale,vengono dichiarate obbligatorie per legge, secondo le indicazioni del Calendario allegato al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente (età 0-16 anni) e in riferimento alla coorte di appartenenza, le vaccinazioni di seguito indicate: · anti-poliomelitica; · anti-difterica; · anti-tetanica; · anti-epatite B; · anti-pertosse; · anti Haemophilusinfluenzae tipo B; · anti-meningococcica B; · anti-meningococcica C; · anti-morbillo; · anti-rosolia; · anti-parotite; · anti-varicella. Tali vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Al fine di assicurare l’adempimento dell’obbligo di vaccinazione, il decreto dispone le seguenti misure: · in caso di violazione dell’obbligo vaccinale ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 a euro 7.500,00. Le sanzioni vengono irrogate dalle Aziende Sanitarie · anche nella scuola dell’obbligo, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla ASL competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p. · il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione è segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale non possono essere iscritti agli asili nido ed alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private, i minori che non abbiano fatto le vaccinazioni obbligatorie. In tal caso, il dirigente scolastico segnala, entro 5 giorni, alla Azienda sanitaria competente il nominativo del bambino affinché si adempia all’obbligo vaccinale · anche nella scuola dell’obbligo, i minori che non sono vaccinabili per ragioni di salute sono di norma inseriti dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati · se un bambino ha già avuto le patologie indicate deve farsi attestare tale circostanza dal medico curante che potrà anche disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi · a decorrere dal 1° giugno 2017 il Ministero della salute avvia una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni per la tutela dellasalute. Nell’ambito della campagna, il Ministero della salute e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca promuovono, dall’anno scolastico 2017/2018, iniziative di formazione del personale docente ed educativo e di educazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e in particolare delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori · le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico. TERZO PUNTO Ma cosa dice la legge attuale? Partiamo dalle normativa europea. L’Unione Europea, pur consigliando gli Stati di dotarsi di vaccini non ne prevede l’obbligo. E sul punto gli Stati sono divisi: in alcuni la vaccinazione è obbligatoria (Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria), mentre in altri non lo è (Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia). Esiste infine un gruppo di lavoro legato ad un progetto (Venice III) collegato all’OMS che studia la possibilità di coordinare le politiche europee sui vaccini, senza però che si sia raggiunto un punto di arrivo in tal senso. In Italia l’obbligatorietà dei vaccini fu introdotta dalla legge Crispi 5849/1888 per poi essere abolita successivamente. Divennero poi obbligatorie le vaccinazioni contro la difterite (1939), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l’epatite B (1991). Attualmente, le vaccinazioni per l’infanzia obbligatorie per legge sono quattro: 1. antidifterica (Legge 6 giugno 1939, n. 891), 2. antipoliomielitica (Legge 4 febbraio 1966, n. 51), 3. antitetanica (Legge 5 marzo 1968, n. 292), 4. antiepatite virale B (Legge 27 maggio 1991, n. 165). Le vaccinazioni contro pertosse, morbillo, parotite, rosolia e infezioni da Haemophilus Influenza b (Hib), sono fortemente raccomandate dalla legge, ma non imposte. Ma quali sono le conseguenze per la mancata vaccinazione obbligatoria? A quanto pare nessuna. Da una parte, l’art.9 del Decreto Legge 273/1994 (convertito con legge 490//1995) prevede che “l’esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie su minori non può essere coercitivamente imposta con l’intervento della forza pubblica”. Dall’altra, il DPR 355/1999 prevede un obbligo da parte delle scuole di accertare se siano state effettuate le vaccinazioni obbligatorie e, nel caso in cui non siano effettuate, di informare le ASL per i “tempestivi interventi”, ma al contempo, lo stesso decreto recita: “La mancata certificazione delle vaccinazioni non comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligoo agli esami”. Il che è come dire “non è obbligatorio vaccinarsi, ma la scuola può intervenire” (come e in che modo non si sa e la legge non lo specifica). Esiste poi un piano nazionale di prevenzione vaccinale che fornisce linee guida (ma anche qui non obblighi) da seguire per le singole regioni. Ogni Regione predispone il proprio calendario vaccinale, potendolo adeguare alle esigenze contingenti del momento; ad esempio delibere regionali possono prevedere ad hoc, per diffusione di determinate malattie, l’obbligo momentaneo di vaccinarsi per determinate categorie di persone. Negli ultimi anni molte Regioni hanno abolito, con leggi regionali o di fatto (es. circolari/direttive), l’obbligatorietà della vaccinazione: Veneto (dal 2007), Trentino (2011/2012), Toscana ( v. delibera nr. 369 del 22-05-2006), Piemonte (che ha sostituito il termine obbligatori con prioritari), Emilia-Romagna (v. delibera nr. 256 del 13-03-2009). In altre regioni sono state sentenze dei tribunali a renderle di fatto facoltative (es. Puglia, Marche). Questa tendenza è stata recentemente invertita: lo scorso 22 novembre, infatti, l’Emilia- Romagna ha approvato una legge regionale che introduce l’obbligatorietà dei vaccini per essere ammessi agli asili nido. Segue l’annuncio della Regione Toscana sopra ricordato. Dando infine uno sguardo alla giurisprudenza sul tema, il quadro che ne esce è il seguente: · non esiste sanzione né penale né amministrativa per i genitori che decidano di non vaccinare i figli; · sono illegittime le misure coercitive indirette adottate da alcune ASL (sottrazione della potestà genitoriale, ricovero del bambino in istituto, o coercizione con l’intervento della forza pubblica; · Dal momento che esistono serie possibilità di effetti collaterali sulla salute del bambino, la scelta di vaccinare o no i figli spetta ai genitori, che devono dichiarare espressamente i motivi per cui intendono non sottoporre il figlio alla vaccinazione obbligatoria. · Il diritto di scelta è un diritto costituzionalmente garantito dall’articolo 32 della Costituzione, il quale al secondo comma afferma che: Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. In conclusione: l’attuale quadro normativo prevede talune vaccinazioni obbligatorie ma le stesse sono regolate da norme imperfette, ovvero prive di sanzione e di qualunque coercibilità. Alla luce dei fatti, le polemiche sollevate appaiono affievolirsi e le norme di cui tanto si discute, sulla base degli effetti concreti che producono, assomigliano piuttosto a “raccomandazioni travestite da obblighi”. QUARTO PUNTO Ma entrando nel merito….potrebbero essere duemila i bambini italiani che l’anno scorso hanno subito un danno da vaccino importante. E sono stati ignorati. Poco clamore anche sugli altri 5.397 – non solo bimbi, anche adolescenti e anziani – che hanno avuto una conseguenza post vaccinazione non considerata seria. Già. Nel rapporto Osmed di Aifa sono calcolati 7.892 effetti collaterali. (Cliccate qui leggendo da pag 549). Si dice poi che “analogamente agli anni precedenti, circa un terzo, (il 32%), delle segnalazioni è stato definito grave”. Ma poi si scopre che la percentuale dei casi gravi, il 32%, si riferisce a farmaci e vaccini insieme. Come mai non sono riportati i numeri esatti e c’è – soltanto per la gravità – una percentuale confon-den-te? Mistero. E perché ai genitori che stanno per vaccinare i loro figli non si mostrano questi numeri? Come mai i giornali non hanno mai riportato la notizia di un solo effetto collaterale da vaccino considerato grave? Abbiamo visto qui che la Fnomceo dichiara che i vaccini sono sicurissimi e che sono sottoposti a studi randomizzati e controllati quando non è vero. Ora scopriamo che gli effetti collaterali gravi provocati dai vaccini superano di dieci volte i casi di meningite da meningococco che sono “appena” 163 all’anno. Eppure l’eco di questi ultimi è talmente amplificata che, ad ogni infezione, pare di rivivere la peste bubbonica descritta dal Manzoni. Nel Paese che sta decidendo se imporre l’obbligo di vaccinazione per ammettere i bambini all’asilo nido, duemila famiglie precipitano ogni anno nel buco nero di un effetto collaterale valutato grave. Quali sono questi effetti? Mistero numero due. Sono indicati solo il ricovero in ospedale, non i motivi. Incredibile come si riescano a riempire più di 500 pagine facendo lo slalom per evitare accuratamente …i fatti. Non si dà voce alla tragedia che fa svoltare all’improvviso dalla salute alla malattia. Non è tutto. Nella tabella di pag 549 del rapporto Osmed si nota che l’80% degli effetti collaterali avviene sotto i due anni di età. Come mai? È una delle spiegazioni che ci potrebbero arrivare ora che il ministero sta investendo 495.500 euro nella campagna pro-vaccini. Intanto, tre ipotesi: o i bambini sono più delicati o affrontano un numero più alto di vaccinazioni rispetto agli adulti. O entrambe le cose. Andando poi a spulciare i dati degli anni passati emerge che i danni da vaccino sono in crescita galoppante. Nel 2003 vi erano in tutto 740 casi, nel 2015 si è passati a 7.892. Se i numeri non sono un’opinione, l’aumento è del 966%! Nel 2014 i casi di reazioni avverse sono stati 8.182; nel 2013: 3.727; nel 2012: 2.555; nel 2011: 2.430; nel 2003: 750. Un trend in impennata che il presidente di Aifa, Luca Pani, commenta così: “Nel 2015 è stata dedicata particolare attenzione alle attività volte a garantire maggior trasparenza e vi è più tempestività nel registrare le informazioni di farmaco vigilanza”.
Allora, è lecito pensare che gli effetti collaterali, compresi i duemila casi gravi, si verificavano anche gli altri anni ma non venivano censiti. A quante migliaia ammontano i bimbi danneggiati negli anni passati? Altrimenti, dobbiamo pensare che sia successo qualcosa ai vaccini. Sono diventati, negli anni, più pericolosi? O, forse, a creare problemi è il fatto di farne da tre a sei per volta? Oltre al genericissimo rapporto Osmed, sui vaccini esiste anche un dettagliato rapporto di sorveglianza post marketing. L’ultimo risale al 2013. Cliccate a pag 28 per vedere l’andamento degli effetti collaterali negli anni. Curioso che anche in queste pagine ricche di dettagli e di sigle, non si specifichino gli effetti gravi. A pagina 26 si illustrano i criteri di gravità stabiliti per legge (ricovero in ospedale, menomazione permanente, esito fatale) ma quando si entra nel merito mostrando il numero dei casi gravi vaccinazione per vaccinazione (da pagina 43 in poi), il redattore sceglie di illustrare soltanto gli effetti collaterali più frequenti. La vaccinazione antimeningococcica è presentata così: “Nel 2013 ci sono state 328 reazioni avverse, di cui 43 gravi”. E poi l’elenco di reazioni avverse “a carico della cute, del tessuto sottocutaneo, irritabilità eccetera”. Dunque stop. Che è come proiettare un film giallo senza il finale. Vogliamo far finta di credere che a un genitore che deve decidere se vaccinare il proprio figlio non interessino i casi gravi anche se sono “solo” 43 su 328? Se vogliamo proteggere i bimbi sani dal remoto rischio di una meningite abbiamo il diritto di sapere se l’incidenza di un effetto collaterale grave è più frequente della malattia stessa! Mezza Europa è ad obbligo vaccinale zero. Non risulta decimata da epidemie. Ci giungono forse folle di infetti dalla Svizzera o dalla Svezia ? Che senso ha qualificare necessità inderogabile qualcosa che metà dei nostri vicini nemmeno considerano ? Nel’altra mezza Europa gli obblighi vaccinali sono da 1 a 4, cioè al massimo un terzo di quelli dello pseudodecreto appena abortito. Gli europei sono forse tutti scemi ? Tutti ammalati ? Non è così. Siamo già il paese più vaccinato dell’intero continente.
La pratica effettiva europea mostra che non c’è motivo di rincarare la dose. Ognuno può coltivare le opinioni che preferisce, e anche sostenerle, motivandole, in pubblico. Ma l’attività scientifica si fonda su osservazione e misura, un terreno nel quale i numeri sono numeri, ovvero concetti che contano i fenomeni. I numeri forniti dal Ministero della Sanità ci mostrano che il vaccino contro il morbillo è quasi inefficace, o comunque scarsamente efficace. Vediamo. Copertura vaccinale, in percentuale, dal 2004 al 2015: 86% (2004) 87% (2005) 88% (2006) 90% (2007) 90% (2008) 90% (2009) 91% (2010) 90% (2011) 90% (2012) 90% (2013) 87% (2014) 85% (2015). Dal 2007 al 2013 la copertura massima, sempre al 90%, salvo l’ulteriore picco al 91 del 2010. Se il vaccino è efficace ci si doveva aspettare che nel periodo 2007-2013 i casi di morbillo fossero minimizzati rispetto ai periodi di copertura inferiore (circa un 5% in meno di soggetti vaccinati). Magari lieve, ma si sarebbe dovovuta vedere una diminuzione. Non si è vista. Anzi, si notano in quei 7 anni ben tre picchi di aumento, l’esatto contrario dell’aspettativa. Casi annui di morbillo in Italia : 686 (2004) 215 (2005) 571 (2006) 595 (2007) 5312 (2008) 759 (2009) 3011 (2010) 4671 (2011) 622 (2012) 2258 (2013) 1694 (2014) 259. (2015) Come si vede dalla sezione centrale dei dati, l’aumento di copertura vaccinale non ha prodotto una diminuzione di casi infetti, anzi è risultato compatibile con drastici aumenti, fino a ben oltre 10 volte tanto i precedenti. Il minimo che se ne possa dedurre è che la protezione vaccinale italiana sul morbillo non protegge al contrario … è fallimentare. Poi, si può discutere fin che si vuole, ma questi sono i numeri, e vengono dal Ministero competente, dunque delle due una: se son giusti dicono che l’antimorbillo non funziona, se sono sbagliati dicono che il ministero non è affidabile nelle sue comunicazioni. Fonte: Dati del ministero citati da editoriale La Verità, 27.05.17, pagg 1 ed 8. Finora il decreto non è pubblicato in GU, non è trasmesso alle Camere, non risulta la firma del Presidente della Repubblica. Cioè, giuridicamente non esiste. 27 maggio alle ore 13:26 VEDI ANCHE QUI : http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=17A0119500100010110001 &dgu=2017-02-18&art.dataPubblicazioneGazzetta=2017-02- 18&art.codiceRedazionale=17A01195&art.num=1&art.tiposerie=SG http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=17A0119500200010110001 &dgu=2017-02-18&art.dataPubblicazioneGazzetta=2017-02- 18&art.codiceRedazionale=17A01195&art.num=1&art.tiposerie=SG http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=17A0119500300010110001 &dgu=2017-02-18&art.dataPubblicazioneGazzetta=2017-02- 18&art.codiceRedazionale=17A01195&art.num=1&art.tiposerie=SG
https://codacons.it/vaccini-codacons-svela-documenti-segreti-dellaifa-sulle-reazioni-avverse-aivaccini- nel-triennio-2014-2015-2016/ QUINTO PUNTO L’ andamento del valore delle azioni Glaxo sul mercato borsistico è quasi disarmante nella sua luminosa semplicità. Le azioni erano da tempo in ribasso. All’atto del pseudodecreto Lorenzin hanno avuto una immediata impennata positiva. Il 27.04.17: 1550,0 € Il 16.05.17: 1667,5 € ——————— 117,5 € X AZIONE Il periodo è contrassegnato dalla propaganda contro i critici dei vaccini, incluse radiazioni dagli albi professionali e procedimenti disciplinari pubblicizzati dalla stampa, culminando con la presentazione mediatica del decreto (peraltro poi non pubblicato). Il rialzo è durato pochi giorni, quindi è ricominciato il calo. Il quadro è perfettamente compatibile con una ipotesi speculativa razionale: i grandi azionisti, contrariati dalla perdita di valore, hanno fatto pressione e corruzione sui membri della sanità e del Governo per indurli a licenziare un decreto suicida, in quanto dai contenuti visibilmente esagerati e destinato quindi ad incontrare forti opposizioni, però preceduto un primo effetto pubblicitario propagandistico fortissimo. L’idea di una enorme quantità di vaccini obbligatori, accompaganata da una immagine di forte determinazione governativa (multe e sanzioni fortissime per gli obiettori, radiazione dall’albo dei contestatori professionali, retorica mediatica spropositata), quindi con un violento impatto emotivo atto a suggerire facilmente prospettive di futuri fortissimi guadagni per il settore, ha spinto i risparmiatori a desiderare un titolo sicuro, dai rendimenti garantiti tramite l’ampliamento di mercato imposto dal governo. I grandi azionisti hanno approfittato di questo emotivo rialzo iniziale assai forte, vendendo i propri pacchetti azionari. La combinazione data dal montare delle contestazioni unito alle improvvise massicce vendite ha rapidamente insospettito il mercato sulla bontà effettiva dei titoli, che hanno ripreso a perdere valore: ma chi aveva progettato l’operazione era pronto, ha agito in modo fulmineo, vendendo tutto subito procurandosi grandi guadagni. Ma gli inquirenti hanno un metodo di verifica semplicissimo a disposizione. Basterà loro controllare chi abbia venduto grossi volumi di azioni subito dopo l’impennata data dall’annuncio dello pseudodecreto (non pubblicato sulla GU, e quindi finora giuridicamente nullo) e verificare se costoro siano responsabili di favoritismi verso i ministri e i vertici sanitari. Una inchiesta della magistratura in questo senso potrebbe portare a scoprire molte cose, e identificare tutti i dettagli della inequivocabile manovra speculativa. Se le cose sono davvero andate come ipotizzato, ora agli speculatori non interessa più un fico secco sostenere il governo con finanziamenti di forti campagne mediatiche a suo favore, perchè l’affare lo hanno già fatto, ed il governo può pure arrangiarsi, se anche crolli chissenefrega . Hanno venduto a pronti per ricomprare a termine. Il controllo rimane saldamente nelle loro mani. Perfetto, questo spiega tutto. Gli speculatori hanno fatto affari d’ oro culminando con la presentazione mediatica del decreto (peraltro poi finora non pubblicato). Ora appare chiaro che tutta questa operazione, e stato un tentativo, ben riuscito, di distrazione di massa, da problemi più importanti che la gente non deve conoscere, nè interessarsene, nè approfondire,… salvo poi rientrare nella anonima normalità. Non convertendo in legge il decreto medesimo, fra sessanta giorni potremo verificarne la veridicità, che è correlata dalla enormità di ciò che il decreto impone (12 vaccini obbligatori da 0 a 6 anni (quando negli altri Paesi europei al massimo sono 4 obbligatori se non ZERO). La plateale fissazione di sanzioni da 500 a 7.500 euro, e la possibilità di togliere alle famiglie che non si adeguano, la potestà genitoriale è stato il “non plus ultra” delle dimostrata amorale demenzialità ed incapacità intellettiva dei succitati “ministri”. SESTO PUNTO ITALIA CAPOFILA PER LE STRATEGIE VACCINALI A LIVELLO MONDIALE Comunicato Stampa AIFA n° 387 del 29/09/2014 http://www.aifa.gov.it/…/comu…/Comunicato_AIFA_N.387.pdf SETTIMO PUNTO Ora qui vediamo da un lato madri che temono, per quanto già successo in termini di effetti collaterali, la pratica attuale delle vaccinazioni dietro le quali si muovono imperi di potere economico-multinazionale e vari interessi di tipo mafio-sanitario, di una sanità degenerata in profitto e dove la “malattia”, o presunta tale o indotta, diventa fonte di lucro. Calpestato il medico giuramento su Ippocrate di aiutare il prossimo! Non si dimentichi qui ad esempio i tentativi da parte di quella che ormai appare come una sorta di casta sacerdotale falso-sanitaria di censurare ed espellere dagli ordini quei medici che stanno denunciando di aver riscontrato come la somministrazione del vaccino antinfluenzale in realtà è causa spesso proprio della contrazione di malattie e della necessità del ricorso rapido ad ospedalizzazione per quelle fasce di popolazioni definite “più a rischio” alle quali tale vaccino viene quasi regolarmente ogni anno ormai somministrato. Una vera e propria caccia alle streghe da regime oscurantista contro tutti quei medici che osano oggi mettere in discussione l’efficacia degli attuali vaccini o evidenziarne riscontrate pericolosità, da parte di quello che ormai popolarmente viene definito il regime dittatoriale pseudo-scientifico della “Banda dei va€€ini”. Dall’ altro lato vi sono madri che ripongono indefessa fede in ciò che viene presentato come scientifico dalla medicina mainstream politically-correct, non sapendo che la medicina è una tecnica e scienza in progress, in quotidiano divenire, non certo aurea scienza Matematica! E se è vero com’ è vero che l’ organismo umano ha uno straordinario sistema immunitario e che i principi della vaccinazione mirano a sfruttarlo per immunizzare il corpo nei confronti di potenziali malattie, tutt’ altra cosa è l’ efficacia/pericolosità delle pozioni di vaccino sul mercato e dei protocolli di vaccinazione decisi considerati anche gli effetti differenziali soggetto per soggetto. L’ assurdo è che certa odierna classe dirigente più lobbista che democratica non vuole rispettare entrambe queste loro legittime posizioni di genitori con patria potestà sui figli e diritto di scegliere il meglio per essi, (“meglio” relativo secondo le loro convinzioni e punti di vista), affermando come giusto che vi sia la possibilità di vaccinarsi gratuitamente come esercizio di un diritto ma non di un dovere, così come è anche in tantissimi paesi europei, e facendo semmai tanta buona informazione per invitare a scegliere la via della vaccinazione, ma si cerca di aizzarle le une contro le altre in un conflitto che di fatto non ha senso, un “divide et impera” al fine di sostenere la obbligatorietà delle vaccinazioni decise dal governo (e retrostanti multinazionali del farmaco) su tutti i bambini e non solo, persino poi iper vaccinazioni in lassi di tempo ridotti, per cui non meraviglia aver letto di madri gridare irate preoccupate e sconcertate all’ infanticidio e genocidio di stato in stato di golpe delle multinazionali! Con l’ obbligatorietà le madri, i padri, i cittadini tutti non potrebbero più esercitare alcun socratico dubbio, non avrebbero alcuna possibilità di controllo a garanzia per difendersi pertanto contro possibili incidenti di percorso che già purtroppo hanno costellano la storia moderna della farmacia occidentale, o peggio….
Negato il fondamentale principio di prevenzione e precauzione, riconosciuto anche a livello di Unione Europea, nei confronti di cure sospette. Calpestata la stessa Costituzione italiana laddove nell’ articolo 32 tutela la salute dei cittadini. Per far questo, affermare l’ incostituzionale obbligatorietà della vaccinazione, obbligatorietà persino con clausola classista infatti basterebbe pagare una certa somma, una alta multa che non tutte le famiglie potrebbero permettersi per non vaccinare i propri bambini, si servono di una motivazione paradossale: inseguire la cosiddetta “immunità di gregge” per difendere dal rischio di malattia e morte quella percentuale di bambini, e non solo, già debilitati di loro, che ipoteticamente potrebbero rischiare di contrarre patologie dal contatto con persone non vaccinate e per questo potenzialmente vettori di contagio, e che poiché debilitati non possono essere sottoposti a vaccinazione pena il rischio di subire danni o anche morire a causa della intrinseca rischiosità della pratica di vaccinazione imposta! Ergo emerge come tale intervento di vaccinazione sia rischioso. Inoltre non tutte le madri che credono fideisticamente nell’ efficacia di questi vaccini hanno ovviamente figli debilitati e potendo e volendo essi ben possono essere vaccinati, e se si crede nel “vaccino” non si deve certo aver più paura del prossimo non vaccinato potenzialmente contagioso! O forse non si crede pienamente nella loro efficacia e si vuol semplicemente psicologicamente fare “mal comune mezzo gaudio”?! Pur nella drammaticità degli eventi in corso, dei soprusi ai danni dei riconosciuti diritti degli uomini e delle libertà democratiche, pur nelle grandi speculazioni finanziarie e di borsa che vi sono dietro costruite sulla carne, invasa sin nelle cellule, e sulle ansia delle madri e dei padri, della gente tutta, è questa vicenda un’ occasione irrinunciabile per il progresso della Civiltà e della stessa Scienza vera, (oggi nei fatti negata da chi teme la forza dell’ unica vera grande comunità scientifica che è la Citizen Science di tutti gli uomini), che oggi passa dall’ intervento della gente, quale grande diffuso forte sistema immunitario del nostro BelPaese, e delle sue forze di Giustizia, per sgominare ed espellere dalle nostre istituzioni repubblicane italiane completamente, come il più nocivo e tossico dei rifiuti, questa ormai popolarmente battezzata con giusta eloquenza “Banda dei va€€ini”! Con la decisione della emissione dello pseudo decreto killer della improvvida ministra Beatrice Lorenzin il governo si è posto almeno tre volte contro la legge costituzionale (cui tutte le altre debbono ottemperare) e almeno una volta contro la logica elementare. Stiamo qui parlando della sola gestione dell’atto, tralasciando il contenuto, che contraddizioni ne contiene ben altre, gravi, illegali, incostituzionali. Con la mancata pubblicazione in Gazzetta viene violato l’articolo 73 della Costituzione (…..”le leggi sono pubblicate subito dopo la promulgazione”…..), ma anche la sentenza costituzionale 163/1963, che conferma l’articolo 73 e lo aggrava, specificando che il ministro della Giustizia ha la responsabilità della pubblicazione, senza poter addurre motivi di ritardo. D’altro canto, non è avvenuta nemmeno la presentazione alle camere, riguardo la quale l’art 77 specifica, per i dl: “Quando in casi straordinari di necessità ed urgenza il governo adotta, sotto sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle camere, che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni”. Ma è violata anche la logica elementare, poiché il dl è giustificato dalla premessa di necessità ed urgenza, quindi la mancata pubblicazione forma un ritardo che contraddice il requisito di urgenza, e più giorni passano più la contraddizione diviene insanabile: il governo non può più tornare indietro.
Sorge spontanea la domanda: perché si è creata artefattamente una simile situazione ? L’ipotesi di una studiata strategia del governo per dilazionare appositamente la pubblicazione in vista di qualche misterioso vantaggio strategico è inconsistente e a questo punto da scartare: infatti il prolungarsi del ritardo rende inutilizzabile il dl, ormai anche per il futuro, proprio perché fa aumentare la incompatibilità con i requisiti costituzionali. Ricordando che l’art 73 specifica “le leggi sono promulgate dal presidente”, l’unica ipotesi che appare ragionevole è che che il decreto sia stato respinto dal Presidente della Repubblica, che si è rifiutato di firmarlo (motivi possibili non mancano, in forza delle violazioni costituzionali contenute). Normalmente il Presidente promulgava (entro il termine di un mese) la legge ordinaria approvata dalle camere, salvo respingerla con un messaggio motivato che chiede una nuova diversa deliberazione. Nel presente caso invece si tratta di un provvedimento deliberato dal governo, per il quale, data la natura del dl, non è ammissibile l’attesa fino a un mese. Ora non potranno nemmeno correggere il decreto ripresentandolo come tale, poiché il lungo rinvio della pubblicazione dimostra, quale che ne sia stata la causa, la mancanza di urgenza. Al massimo potranno ritentare con la via della legge ordinaria. Stante così la situazione si ritorna alla normativa “quo ante”, e ad esempio, il genitore iscrive il figlio a scuola, senza certificazioni di vaccinazione…. la scuola potrebbe richiedere le vaccinazioni, .. il genitore richiama l’attenzione sul fatto che non esiste allo stato attuale una norma in tal senso. .. o la scuola iscrive, oppure il genitore potrebbe denunciare lascuola per abuso/omissione di atti d’ufficio. Ora moltiplicate questa vicenda per “n” milioni di casi… Ci si può immaginare lo sconquasso che a settembre si genererà a causa della assoluta inadeguatezza dell’attuale Consiglio dei Ministri.. (TUTTE BRACCIA SOTTRATTE ALL’AGRICOLTURA)… Con la gestione dello pseudo decreto killer della indegnamente ed ingiustificabilmente ministra Beatrice Lorenzin, come già detto, il governo si è posto almeno tre volte contro la legge costituzionale (cui tutte le altre debbono soggiacere). Stiamo qui parlando della sola gestione dell’atto, tralasciando il contenuto, che contraddizioni ne contiene ben altre. Con la mancata pubblicazione in Gazzetta viene violato l’articolo 73 della Costituzione (…..”le leggi sono pubblicate subito dopo la promulgazione”…..), ma anche la sentenza costituzionale 163/1963, che conferma l’articolo 73 e lo aggrava, specificando che il ministro della Giustizia ha la responsabilità della pubblicazione, senza poter addurre motivi di ritardo (naturalmente nell’era elettronica è escluso il crollo o incendio della tipografia….). D’altro canto, non è avvenuta nemmeno la presentazione alle camere, riguardo la quale l’art 77 specifica, per i dl : “Quando in casi straordinari di necessità ed urgenza il governo adotta, sotto sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle camere, che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni”. Ma è violata anche la logica elementare,
poiché il dl è giustificato dalla premessa di necessità ed urgenza, quindi la mancata pubblicazione forma un ritardo che contraddice il requisito di urgenza, e più giorni passano più la contraddizione diviene insanabile ed incontrovertibile : il governo non può più tornare indietro. Allora, ricordando che l’art 73 specifica “le leggi sono promulgate dal presidente”, l’unica ipotesi che appare ragionevole è che che il decreto sia stato respinto dal Presidente della Repubblica, che si è rifiutato di firmarlo (motivi possibili non mancano, in forza delle violazioni costituzionali contenute). Normalmente il Presidente promulga (entro il termine di un mese) la legge ordinaria approvata dalle camere, salvo respingerla con un messaggio motivato che chiede una nuova diversa deliberazione. Nel presente caso invece si tratta di un provvedimento deliberato dal governo, per il quale, data la natura del dl, non è ammissibile l’attesa fino a un mese. OTTAVO PUNTO Per non farci proprio mancare nulla a proposito di collocazioni, coerenze, partecipazioni, adesioni, presenze, presentazioni frequentazioni… http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/26/case-farmaceutiche-e-corruzione-lo-scandalo-planetariodella- glaxo-smith-kline/964564/ http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_aprile_16/universita-brescia-rettore-sergio-pecorellisommerso- inchieste-m5s-vito-crimi-19439938-03eb-11e6-b48d-5f404ca1fec7.shtml http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccino-malaria-sperimentazione-bimbi-africa.php http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/imprese-e-mercato/2016-04-13/vaccini-e-farmaci-glaxoscommette- 1-mld-italia-094838.php?uuid=ACzsSh6C&refresh_ce=1 http://www.novaradio.info/meningite-dal-governo-10-milioni-per-la-spesa-dei-vaccini/ http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/09/meningite-toscana-vara-piano-di-vaccinazione-intensivasituazione- straordinaria-ma-non-e-epidemia/2447425/ https://www.gsk.it/news/come-sara-la-vaccinazione-del-futuro-esperti-a-confronto-pressolauditorium- gsk-di-verona https://www.gsk.it/news/il-premier-matteo-renzi-presenta-oggi-il-piano-italia-40-in-auditorium-gsk-averona NONO PUNTO Ma forse si sono voluti prendere due piccioni con una fava, ed è stata messa in atto una enorme recita di distrazione di massa per distogliere l’ttenzione da altre informazioni che non si voleva giungessero alla pubblica opinione. Magari è successo che mentre noi sbraitavamo per i vaccini, Gentiloni & Company (fedeli ed ossequiosi servitori di Morgan Sachs) approvavano il folle trattato CETA in assoluto silenzio stampa… Per tutti questi, motivi, ragioni, diritti… CHIEDIAMO QUINDI di procedere all’immediato arresto di coloro in epigrafe che rifiutassero di aderire alle finalità di difesa e tutela dei DIRITTI dei CITTADINI (TUTTI I CITTADINI), della piena applicazione dell’art. 32 della Costituzione dello Stato, e di procedere per la penale punizione dei colpevoli ai fini di: a) assicurare la prova dei reati; b) impedirne la soppressione e l’inquinamento delle prove c) impedire la continuazione dei reati; d) assicurare la solvibilità dei responsabili nei confronti dello Stato e dei cittadini italiani cui deve essere risarcito l’ingente ed immane danno reale, morale ed esistenziale cagionato con i comportamenti che si sono descritti. Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di chi mi legge rammentando l’ obbligatorietà dell’azione penale in caso di evidenti violazioni di legge, ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Costituzione, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici. Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti a scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne previste dalla LEGGE. Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale; e, ai sensi dell’ex art. 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione. Chiediamo inoltre di essere avvisati in caso di proroga del termine delle indagini preliminari, ex art. 405 c.p.p., e di essere sentiti personalmente IN FEDE