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sabato 12 marzo 2016

Limone: Il benessere è garantito.

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Il limone a delle caratteristiche straordinarie a partire dal suo profumo intenso per finire al suo gusto aspro e leggermente pungente. Il limone sembra che sia originario dell'India,ma non si è sicuri al 100% ,la parola limun, in arabo,indica indifferentemente tutti gli agrumi. Molto probabilmente in tempi molto antichi gli arabi ne conoscevano già le sue proprietà,il limone ha il dono di fiorire in continuazione ed è come una magia incantata ammirarne la fioritura e saggiarne i suoi sapori acerbi. La composizione chimica:  La proprietà per eccellenza del limone è il suo alto contenuto di vitamina C,infatti già soli 100 grammi contengono circa 38 grammi di essa. La composizione chimica nel dettaglio del limone è la seguente. 1,1 % di proteine, 0,3 % di grassi, 2,8 % di fibre alimentari, carboidrati, 2,4 % di zuccheri, 92 % circa di acqua e lo 0,2 % di ceneri. Gli zuccheri si dividono in saccarosio destrosio e fruttosio. Il limone contiene i seguenti minerali: calcio, fosforo, ferro, sodio, potassio, manganese, rame, magnesio e zinco.
Queste le vitamine: vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E e la vitamina J. Ha anche proprietà antiossidanti come il beta-carotene, la beta-criptoxantina, luteina e zeaxantina.    Limone proprietà e benefici
Depurativo: il limone ha proprietà depurative disintossicanti dell’organismo e la sua assunzione regolare, preferibilmente al mattino quando si è ancora digiuni, aiuta a regolarizzare l’intestino, e combatte addirittura la cellulite.
Antitumorale: una sostanza contenuta nel limone, il limonene, ultimamente è diventata famosa, in quanto, secondo recenti studi americani, se assunta regolarmente, avrebbe proprietà antitumorali a livello preventivo, soprattutto per quanto riguarda pancreas, stomaco e intestino. Le proprietà anti tumorali del limone sono da ricondursi, oltre alla vitamina C ed al limonene, anche alla presenza di flavonoidi, sostanze con proprietà antiossidanti.
Calcoli renali e biliari: anche l’acido citrico presente nel limone apporta benefici in caso di calcoli, infatti aiuta a sciogliere i calcoli biliari, renali ed i depositi di calcio in generale. Il limonene viene impiegato con successo nel processo di distruzione dei calcoli nella cistifellea.
Nausea e diarrea: il limone è molto consigliato contro nausea, diarrea e soprattutto per chi ha necessità di irrobustire le difese immunitarie.
Arteriosclerosi: il suo succo fresco ha la proprietà di prevenire l’arteriosclerosi, ha benefici sul fegato, sul pancreas e sul sangue, favorendone la fluidità.
Anti anemico e disinfettante: il limone, quando è veramente fresco, oltre che rimineralizzante e anti anemico è un buon attivatore delle difese organiche e un ottimo disinfettante. La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo, facilitando così la formazione di globuli rossi che trasportano ossigeno alle varie parti del corpo.
Radicali liberi: il potere antiossidante della vitamina C contribuisce a bloccare i radicali liberi del nostro organismo, rallentando quindi l’invecchiamento delle nostre cellule, in particolare quelle che riguardano il cervello.
Rinforza i vasi sanguigni: la vitamina B3 invece rinforza i vasi sanguigni ed aiuta a prevenire eventuali emorragie interne.
Mal di denti: utilizzare il succo di limone sulla parte dolente del dente può far passare il dolore. Il succo utilizzato per massaggiare le gengive ne blocca l’eventuale sanguinamento e funziona anche da disinfettante eliminando i cattivi odori della bocca. Può anche essere utilizzato per la salute dentale aggiungendo un paio di gocce di succo di limone al dentifricio quando si lavano i denti.
Cura dei capelli: il limone si è rivelato utile anche nella cura dei capelli, il suo succo utilizzato per massaggiare il cuoio capelluto apporta benefici in caso di forfora e previene la caduta dei capelli. Applicato direttamente ai capelli dona loro lucentezza.
Scottature: applicato sulle piccole ustioni lenisce il senso di bruciore mentre, se applicato sulle cicatrici le sbiadisce e le rende meno visibili.
Cura della pelle: il limone è un antisettico naturale, il suo succo ha effetti benefici anche sulla pelle e può venire in aiuto in caso di punture d’insetti, acne, foruncoli, può rimuovere i punti neri e rendere la pelle più liscia.
Problemi respiratori: l’abbondanza di vitamina C e di sostanze con proprietà antiossidanti fa del limone un alimento utile ad alleviare i problemi respiratori, l’asma in particolare.
Piedi stanchi: un po’ di succo di limone aggiunto all’acqua leggermente calda del pediluvio rilassa e dona sollievo in caso di piedi stanchi e doloranti.
Emorragie interne: il limone ha anche proprietà coagulanti che sono utili per bloccare piccole emorragie interne come ad esempio la perdita di sangue dal naso. In questo caso è possibile bagnare un batuffolo di cotone con del succo di limone che va poi inserito nel naso per bloccare la perdita di sangue.
La cura del limone consiste nell’assumere il primo giorno, a digiuno, l’equivalente del succo di un limone, di due limoni il secondo giorno, tre il terzo e così via fino  al quindicesimo giorno, in cui si arriva a bere il succo di ben quindici limoni.
La cura poi procede in senso inverso, quattordici, tredici, dodici, fino al suo completamento al trentesimo giorno dall’inizio.
Come tutte le cure è importante ricordare che essa non è adatta a tutte le persone; infatti non si tratta, come molti credono, di una cura generica per disintossicare e depurare, ma bensì di un energico trattamento anti tartarico, che in alcuni casi contrasta l’insorgere di indesiderati accumuli di calcio.
Prima di intraprendere tale cura è bene essere certi di avere una buona forma fisica e di non essere troppo magri. Chiedere sempre il parere del proprio medico prima di iniziare questo tipo di cura.
Non osservare queste indicazioni significa esporsi al rischio di andare incontro a forme di insonnia, dimagrimento e indebolimento generale.
Altri Benefici del Limone?
Neutralizza i composti chimici tossici come i nitrati, e le sostanze chimiche prodotte nella preparazione degli alimenti e durante la digestione.
Bere un bicchiere di acqua calda e succo di limone aiuta la digestione stimolando la produzione di bile e di succhi gastrici.
Mantiene in salute denti e gengive, vasi sanguigni e favorisce la cicatrizzazione, l’alta percentuale di vitamina C aiuta a prevenire l’infarto.
Ricetta Limoncello
Limone proprietà e benefici
Limone proprietà e benefici
Il limoncello è un liquore tipico della costiera Amalfitana, grazie anche alla notevole qualità che ivi crescono.
Ingredienti: un litro di alcol puro, 8 limoni maturi, un paio di foglie di limone, 900 grammi di zucchero, un litro e mezzo di acqua.
Preparazione: Sbucciare molto delicatamente i limoni senza arrivare alla parte bianca del limone. Una volta terminato, prendete le bucce e mettetele in un contenitore a chiusura ermetica insieme all’alcool puro e possibilmente a qualche foglia di limone.
Lasciate il tutto  a macerare per almeno dieci giorni, ricordandovi di dare una scrollata ogni tanto al contenitore.
Sciogliere 500 grammi di zucchero in mezzo litro di acqua calda e aggiungere al composto preparato dieci giorni prima.
Lasciamo macerare il tutto per ancora dieci giorni, ricordandoci sempre di scrollare una volta al giorno, dopodiché si può filtrare il tutto ed imbottigliare.
Ricordiamo che il limoncello va conservato e servito a basse temperature, 5°, 6° circa.
Limone Calorie
Ogni 100 grammi di limone si ha un apporto calorico pari a 29 calorie.
Controindicazioni
Come per molti altri alimenti, la combinazione del limone con altri cibi può provocare effetti indesiderati, quali acidosi e difficoltà digestive. Non va abbinato con farinacei, quali pane, riso, castagne e patate; a volte anche con i pomodori potrebbe dare qualche problemino.
Limone: proprietà e benefici
Per coloro che in nessun modo intendono rinunciare ai frutti di mare crudi, è importante sapere che poche gocce di succo di limone, eliminano, in pochi minuti, il 92% di microbi e batteri presenti sulle ostriche. Diversi esperimenti hanno dimostrato che il succo di questo agrume distrugge  i batteri della malaria, il colera, la difterite, il tifo ed altre malattie mortali.
Per chi invece ha purtroppo problemi di potabilità dell’acqua, ricordiamo che è possibile renderla potabile aggiungendo ad un litro d’acqua il succo di un limone spremuto.
In Africa occidentale, dove si è sviluppata un’epidemia di colera, è stato riscontrato che aggiungendo succo di lime o di limone ai pasti principali, aumentava la resistenza delle persone ad essere contagiate dalla malattia.
In Europa, durante il Rinascimento, le signore alla moda utilizzavano il suo succo per aumentare il rossore delle labbra.
Secondo una ricerca giapponese, le persone che lavorano al computer compiono il 54% in meno di errori se l’ambiente in cui lavorano profuma di limone. Infatti l’olio essenziale di limone viene impiegato per favorire concentrazione e memoria.
Spazzolare settimanalmente i denti col succo di limone contribuisce mantenerli bianchi e lucenti, mentre frizionare il cuoio capelluto con una lozione preparata con 2 cucchiaini di olio di oliva, 1 cucchiaino del suo succo aiuta a combattere la fragilità o la caduta eccessiva dei capelli.
Un team di ricercatori dell’ Agricultural Research Service (A.R.S.) sta studiando le proprietà e gli effetti della limonina, una sostanza amara che si trova nei semi di arance e limoni, sul colesterolo cattivo.
Sembra infatti che quando il fegato è esposto a questa sostanza produca quantità minori di una proteina chiamata Apo B che serve per la produzione di Ldl o colesterolo cattivo.
Il limone anche proprietà termicide, è infatti sufficiente appendere negli armadi qualche sacchetto di tela contenente scorze di limone secche per tenere alla larga le tarme.
Durante la corsa all’oro in California nel 19° secolo, i limoni, e tutti i frutti contenenti molta vitamina C furono molto apprezzati dai minatori e dai marinai che dovevano affrontare lungi periodi di isolamento. Con l’assunzione di limone proteggevano il loro organismo dallo scorbuto.
Attualmente la California e l’Arizona rappresentano il 95 % di tutti i limoni prodotti negli Stati Uniti.
In quel periodo i limoni erano talmente richiesti che la gente era disposta a pagare un limone l’equivalente di un euro, prezzo che sarebbe caro ancora oggi per un limone, figuriamoci nel 1850.
Grazie al fatto che la vitamina C apporta innumerevoli benefici alla nostra salute, non sorprende il fatto che la ricerca scientifica ha confermato che un alto consumo di frutta e verdura contenente questa vitamina è associato ad un basso rischio di morte dovuto a malattie, in particolar modo a ictus, malattie cardiache e tumore.
Finisco con una battuta sarcastica di Alfred Newman: “Viviamo in un mondo oggi dove la limonata è composta da aromi artificiali e la cera per mobili invece è prodotta con limoni veri”.  A seguire qualche lettura consigliata.
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mercoledì 9 marzo 2016

Il mare attorno alle trivelle è inquinato. Trovati metalli pesanti pericolosi per l’uomo

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By  on 8 marzo 2016
trivelle

A circa un mese dal Referendum abrogativo che ci porterà a dire SI o NO alle trivelle, Greenpeace divulga i dati, finora sconosciuti, sullo stato di salute dei mari attorno agli impianti.

Mentre l’Italia si prepara ad andare al voto contro le trivelleGreenpeace diffonde nuovi preoccupanti dati sullo stato di contaminazione dei mari attorno agli impianti.
Le analisi sono state effettuate da Ispra, un istituto di ricerca pubblico sottoposto alla vigilanza del ministero dell’Ambiente, su committenza di Eni, proprietaria delle piattaforme oggetto di indagine, e provengono da una fonte ufficiale: quella del Ministero dell’Ambiente.
I dati si riferiscono al triennio 2012-2014 e dimostrano come i mari italiani in prossimità delle piattaforme estrattive non godano affatto di buona salute.
Come riporta Repubblicadue terzi (il 76% nel 2012, il 73,5% nel 2013, il 79% nel 2014) dellepiattaforme presenta sedimenti con un inquinamento oltre i limiti fissati dalle norme comunitarie per almeno una sostanza pericolosa. I parametri sono oltre i limiti per almeno due sostanze nel 67% degli impianti nei campioni analizzati nel 2012, nel 71% degli impianti nel 2013 e nel 67% nel 2014.
È stato grazie a Greenpeace, e all’istanza pubblica presentata lo scorso luglio per chiedere al Ministero di prendere visione dei dati, che i risultati del monitoraggio dell’Ispra sono venuti alla luce.
Purtroppo, però, il quadro dipinto dall’organizzazione ambientalista risulta essere incompleto, visto che delle 130 piattaforme operanti in Italia, sono stati consegnati a Greenpeace solo i dati inerenti agli impianti attivi in Adriatico che scaricano direttamente in mare, o iniettano in profondità le acque di produzione.  34 strutture, un po’ pochino. Un buco che, secondo l’organizzazione, potrebbe nascondere qualcosa di ancora più grave: “La mancanza di dati per queste piattaforme può essere dovuta all’assenza di ogni tipo di controllo da parte delle autorità competenti o al fatto che il ministero ha deciso di non consegnare a Greenpeace tutta la documentazione in suo possesso“. Si legge nel rapporto Trivelle fuorilegge. Uno studio sull’inquinamento provocato dalle attività estrattive in Adriatico.

Tra le sostanze rinvenute che superano più di altre i valori definiti dagli standard di qualità ambientale ci sono metalli pesanti (cromo, nichel, piombo e talvolta anche mercurio, cadmio e arsenico), idrocarburi (fluorantene, benzofluorantene, enzofluorantene, enzoapirene) e idrocarburi policiclici aromatici.
Alcune di queste sostanze sono cancerogene e in grado di risalire la catena alimentare raggiungendo così l’uomo e causando seri danni al nostro organismo“, afferma il rapporto.
La relazione tra l’impatto dell’attività delle piattaforme e la catena alimentare emerge più chiaramente dall’analisi dei tessuti dei mitili prelevati presso le piattaforme.
Dalle indagini condotte, risulta che circa l’82% dei campioni di mitili raccolti nei pressi delle piattaforme presenta valori più alti di cadmio rispetto a quelli misurati nei campioni presenti in letteratura; altrettanto accade per il selenio (77% circa) e lo zinco (63% circa). Per bario, cromo e arsenico la percentuale di campioni con valori più alti era inferiore (37%, 27% e 18% rispettivamente).
Molti di questi metalli ritrovati nei tessuti dei mitili, però, possono raggiungere l’uomo risalendo la catena alimentare. Alcuni di questi, come il cadmio e il mercurio, come ben sappiamo sono particolarmente tossici per gli organismi viventi e per l’uomo stesso.
Le piattaforme, evidentemente, sono pericolose a prescindere dai grandi disastri che attirano l’attenzione dei media e ciò dovrebbe farci riflettere rispetto alle ipotesi di proliferazione delle trivelle caldeggiate dal governo italiano“, ha concluso Greenpeace.
Un tassello in più che dovrebbe farci arrivare alle urne con le idee chiare su cosa debba chiedere, e pretendere, da questo Governo il popolo italiano.
(Foto: © Greenpeace) ambientebio.it
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Donne No MUOS irriducibili in lotta 08/03/2016

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NISCEMI - Sarà proprio nei tre giorni che seguiranno questa Giornata della Donna che le parabole del MUOS, il sistema di comunicazione satellitare statunitense, assieme alle 46 antenne Nrtf verranno accese in concomitanza per le misurazioni ordinate dal CGA e che dovranno essere rilevate al fine di comprenderne il grado “reale” di potenza. Nonostante più volte sia stato chiesto alle Istituzioni di far valere il principio di precauzione secondo cui, in termini spiccioli, quando qualcosa non è verificabile faccia male alla salute delle persone e l’ambiente circostante e l’unico modo sia quello di crearne una prova allora la prova non va eseguita a tutela dell’incolumità, come ne deriva dalla Comunicazione COM(2000) 1 della Commissione Europea, documento redatto contestualmente alla Convenzione sulla diversità biologica di Rio de Janeiro.
E su questo e il timore per l’incolumità dei propri figli e più in generale dei cittadini siciliani le Mamme No MUOS di Niscemi e quelle di Caltagirone hanno incentrato la propria battaglia, rivolgendo il proprio sguardo anche alle funzioni che il MUOS avrà negli scenari bellici. Per queste ragioni la lotta No MUOS non ha un valore circoscritto territoriale ma guarda a cosa avviene fuori, là dove si combattono guerre e dove tanti innocenti muoiono. E che le donne in prima persona prendano in mano le redini di lotte importanti non è una cosa nuova, oltre i movimenti storici di autodeterminazione delle donne che hanno attraversato il secolo che ci siamo lasciati alle spalle, tracce del valore delle loro azioni lo si può scorgere non andando molto lontano: Berta Ceres, attivista ambientalista delle Honduras che lottava per la comunità indigena e contro la deforestazione nel suo  Paese è stata assassinata nella notte tra il 2 e 3 marzo. Una donna e la sua lotta per tanti.
Anche in Sicilia da Niscemi alla Valle del Mela ci sono donne che hanno deciso di prendere posto in prima linea.

Concetta Gualato è una delleMamme no MUOS di Niscemi  una realtà che lei definisce ostilescettica. "Il "MUOS" – dice – è uno dei tanti problemi che attanagliano la nostra società, la scoperta della sua esistenza così vicina a noi, e che sentiamo come una minaccia per la nostra salute e quella dei nostri figli, ha portato noi donne e mamme ad affrontare il problema pur scontrandoci con le sterili critiche di un popolo già scettico".
Ed in effetti Niscemi nel corso di decenni  è stato un luogo attanagliato dagli interessi delle mafie, centro di faide e scenario di truci fatti e molti dei suoi abitanti non hanno potuto altro che vestirsi di una bolla di scetticismo e indolenza per essersi sentiti abbandonati o ingannati dalle promesse,  tranne che per quegli esempi di lotta sociale che si sono piano piano insediati nel suo contesto contro le mafie e le speculazioni. "Noi donne ci siamo riunite spontaneamente segnando un momento storico e rivoluzionario che ci ha viste protagoniste di una lotta contro uno stato chiamato "America " – racconta – e finalmente in prima linea in una società che fino ad allora sembrava non appartenerci". Concetta ci tiene a dire poi che "all’ interno di ogni famiglia coinvolta nella lotta le mamme sono diventate modello da seguire per difendere i propri diritti sviluppando nei figli una coscienza critica e combattiva,né servile né sottomessa".
A qualche chilometro da Niscemi ma sempre in prima linea sul campo in contrada Ulmo le Mamme No MUOS di Caltagirone sono conosciute per non essere di quelle che le cose le mandano a dire, tanto da scrivere in diverse occasioni al Presidente della Repubblica  Mattarella, alla Ministra della Salute Lorenzin, aver incontrato la Prefetta di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta, alla quale proprio in questi giorni, apprese le date di misurazione del campo elettromagnetico presso la base Nrtf di Niscemi, hanno inviato una nuova lettera per un nuovo incontro sollecitandola a prendere in considerazione cosa potrebbe avvenire nel momento in cui tutte le antenne e il sistema MUOS saranno accesi. Per Samanta Cinnirella, Marianna Garofalo e Monia La Iacona "la questione MUOS ha aperto tante di quelle coscienze che ha completamente stravolto il concetto classico di mamma" dicono di non sentirsi più madri serene di poter vivere la quotidianità come nulla accadesse attorno a loro "ma madri tradite e pronte a lottare con chi doveva garantire loro la vita e la pace".
Mettersi in gioco come donne non è una cosa semplice, il lavoro, i figli da seguire nella loro crescita, i compiti a casa, una casa da portare avanti, le lavatrici. La lotta diventa quando seguita con decisione e in maniera risoluta un’altra attività, un altro lavoro. Raccontano di aver avuto non pochi problemi per questo, discussioni ed anche subire i commenti sul loro impegno che definiscono «egoistico» perché "vede sacrificarci per tutti  e affinché un giorno i nostri figli possano vivere  sereni".
"La verità - dice Marianna perché in fondo non si tratta di egoismo ma di altruismo - è che non c’è madre che non veda gli occhi di suo figlio negli occhi di qualunque altro bambino, e questa è una forza, una forza per poter cambiare le cose e per poter pensare che il coraggio, che tutte le madri hanno, possa essere contagiato per combattere per questioni che stanno diventando fondamentali ,come i diritti che pensavamo d'avere".
Anche Monia fa la spola da Caltagirone a Niscemi da quando si è impegnata nella lotta contro le antenne e le parabole che come giganti occupano una parte della Sughereta di Niscemi oramai resa arida, recintata da chilometri di filo spinato e controllata dal via vai degli hummer americani, dice "avevamo gli occhi bendati e non ci eravamo accorte di cosa stava accadendo accanto a noi, abbiamo preso coscienza e consapevolezza che nessuno poteva difenderci, uno Stato assente e sordo,  che ci ha costretto a scendere in piazza per rivendicare i nostri diritti fondamentali sanciti in una Costituzione violata e calpestata", con amarezza pronuncia una frase: "quando abbiamo provato a coinvolgere altre mamme qualcuno ha insinuato che siamo "portate" a questo tipo di lotta, ma non capisco cosa vogliano dire, l’unica cosa a cui sono portata é al rispetto degli altri e dei valori veri e se sono “portata” a qualcosa  si tratta di proteggere i miei figli, la loro e la mia salute, la loro serenità senza se e senza ma".

Insomma, cimentarsi nella lotta non è un mestiere facile, forse non per tutti perché prevede una buona dose di coraggio e sacrificio, quello che molte donne dedicano nelle forme  che possono ovunque si combatta per la pace, la salute, l’ambiente. Nei prossimi giorni le antenne Nrtf ed il MUOS verranno accesi, cosa accadrà è incerto, non si è mai verificata una situazione simile prima e le valutazioni su cui si fondò il rilascio delle autorizzazioni nel 2011 erano solo previsioni e supposizioni, oggetto oggi di controversia. Le misurazioni che sarebbero dovute avvenire il 13 e 14 febbraio come deciso dal collegio di verificatori non ebbero luogo perché da un colloquio tra la Prefettura di Caltanissetta, Asp, Arpa, Vigili del Fuoco e Comune di Niscemi emerse che questi in caso di una emergenza non avrebbero in quella occasione saputo affrontarla. Le donne No MUOS e tutti i cittadini come di Niscemi, del circondario e altrove si domandano cosa sia cambiato in cosi breve tempo. Come è stato scritto alla Prefetta di Caltanisetta “Il timore per questa verifica è diffuso e oggetto di un allarme preoccupante tra la popolazione”. http://www.ilpapaverorossoweb.it/
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Gli effetti di un fegato intossicato o che lavora lentamente

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FegatoNon seguire una dieta equilibrata si ripercuoterà sul funzionamento del nostro fegato, che non produrrà bile e causerà una cattiva digestione e un cattivo assorbimento dei principi nutritivi
Vi è mai capitato di svegliarvi con occhiaie, alito cattivo e pancia gonfia? Tutti noi abbiamo giornate migliori e giornate peggiori ma, a volte, questi sintomi sono accompagnati da stanchezza e da poca voglia di mangiare.
È chiaro che qualsiasi disturbo è il sintomo di una problematica di fondo che non deve per forza di cose essere grave. Tuttavia, è sempre meglio evitare di ricorrere all’autodiagnosi e all’automedicazione.
In primo luogo, dobbiamo sforzarci di prenderci maggiormente cura di noi stessi, di migliorare il nostro stile di vita e la nostra alimentazione. Se notiamo che questi disturbi continuano a perseguitarci, allora dobbiamo immediatamente consultare un medico.
È abbastanza comune, infatti, che questi problemi abituali derivino da un fegato intossicato.
Scopriamone di più leggendo questo articolo.
Gli effetti di un fegato che lavora lentamente
Ci sono periodi in cui commettiamo degli eccessi: mangiamo troppi alimenti ricchi di grassi, poca frutta e verdura, beviamo poca acqua, facciamo una vita troppo sedentaria o gestiamo una quantità di stress troppo elevata.
Tutto ciò causa piccoli scompensi nel nostro organismo che saranno evidenziati esternamente dalla comparsa di occhiaie, alito cattivo e pancia gonfia.
Vediamo nel dettaglio da cosa possono essere causati tali sintomi:
  • Mangiamo male da qualche settimana e, dopo poco tempo, ci rendiamo conto di soffrire già di stitichezza.
  • Quest’alimentazione inadeguata fa sì che il nostro flusso sanguigno si riempia di tossine, cellule morte ed elementi di scarto che si fermano nel fegato e che, in condizioni normali, verrebbero sintetizzate.
  • Questo accumulo fa saturare la capacità depurativa del fegato che quindi non riesce a espletare le sue funzioni con normalità.
  • Un fegato lento non permette che si produca abbastanza bile.
  • Se non c’è abbastanza bile, la digestione non può essere svolta in modo adeguato, i grassi non vengono scomposti e i principi nutritivi non vengono assorbiti in maniera corretta dall’intestino.
  • Una cattiva digestione provoca malessere e gonfiore addominale.
  • Un fegato che non funziona bene produce stanchezza e dunque occhiaie, oltre ad un cambiamento di colore della nostra pelle.
Questi problemi possono essere passeggeri. Tutti quanti abbiamo vissuto periodi di malessere generale e ne abbiamo portato i segni attraverso le occhiaie e quel fastidioso sapore in bocca di mattina.
Se si tratta di qualcosa di temporaneo, possiamo risolvere il problema migliorando le nostre abitudini e l’alimentazione, ma non aspettate e recatevi dal medico se vedete che questo problema si presenta in modo ricorrente.
Occhiaie, alito cattivo e pancia gonfia: come risolvere questi problemi?
Rimedio con limone e carciofi
Per prima cosa, dobbiamo depurare il fegato e favorire l’adeguato funzionamento della nostra digestione. Per far ciò, possiamo, ad esempio, assumere per circa 10 giorni questo rimedio a base di acqua di cottura di carciofi e limone. Prendete appunti!
Ingredienti
  • 2 carciofi
  • 1 litro d’acqua
  • 1 limone
Preparazione
  • È molto semplice. Cuocete i carciofi fino a farli diventare morbidi. Mettete da parte l’acqua di cottura.
  • Una volta raffreddata, aggiungete il succo di un limone e trasferite tutto il contenuto in una bottiglia di vetro. Bevete il liquido durante tutto l’arco della giornata. Il primo bicchiere a digiuno e gli altri prima di ogni pasto.
Insalata per ottimizzare il funzionamento del fegato
Sarebbe importante preparare tutti i giorni, o in giorni alterni, questa buonissima insalata con verdure amare e principi nutritivi di cui il fegato ha bisogno per rigenerarsi.
Ingredienti
  • 100 gr di cavolo rosso
  • Una tazza di cavoli tagliati a pezzetti (80 gr)
  • Una carota piccola grattugiata
  • Una tazza di spinaci (30 gr)
  • 3 noci
  • ½ avocado
  • Un po’ di prezzemolo triturato
  • 8 uvette
  • Un po’ di finocchio
  • ½ pera a pezzetti
  • Il succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva (25 gr)

Preparazione
Ci interessa, prima di tutto, assumere questi ingredienti crudi, dunque non dovremo cucinare né le carote né gli spinaci. Basterà lavarli bene. L’unica cosa che bisogna fare è tagliare le verdure, la pera e l’avocado a pezzi piccoli e condire il tutto con il succo di mezzo limone e un cucchiaio di olio extra vergine di oliva.
Questa insalata è davvero deliziosa. Provatela!
Un infuso di zenzero ogni pomeriggio
Prendere subito dopo mangiato un infuso di zenzero vi farà molto bene, faciliterà la vostra digestione e vi aiuterà a depurarvi dalle tossine.
  • La radice di zenzero contiene monoterpeni, sesquiterpeni e gingeroli, potenti antiossidanti che aiutano il fegato a espletare le sue funzioni.
  • Lo zenzero ci permette di stimolare la trasformazione del colesterolo in acido biliare, in questo modo ridurremo il livello di colesterolo cattivo o LDL e miglioreremo la nostra digestione.
Cercate di bere ogni pomeriggio una tazza di questo infuso medicinale. Se vi prenderete cura della vostra alimentazione evitando le pietanze ricche di grassi, aumentando l’assunzione di verdure fresche e acqua, eviterete senza alcun dubbio le fastidiose occhiaie, l’alito cattivo e la pancia gonfia.
Fonte: viverepiusani.it tratto dal magnifico sito www.ecplanet.com
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martedì 8 marzo 2016

ROCKEFELLER ALL'ONU: BISOGNA RIDURRE LA POPOLAZIONE MONDIALE!

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     Crisi economica,vaccini,inquinamento, cibo spazzatura,geoingegneria  clandestina,scie chimiche. E' in atto uno sterminio segreto diretto alla popolazione globale. L'ISTAT conferma che nel 2015 in Italia ci sono stati piu' di 58000 decessi rispetto al 2014,numeri da guerra secondo qualche giornalista,una guerra segreta che le Elite hanno deciso di intraprendere gia' da qualche decennio. ( Agenda 21) Guardatevi bene con attenzione il video, e vi renderete conto che si tratta di una atroce verità.

Alcune letture consigliate ;)

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Farmaci di nuova generazioni con microchip

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Smart pillL'età del microchip medicinale è alle porte.
Novartis - tra le più grandi industrie farmaceutiche al mondo - ha annunciato di stare lavorando ad un progetto finalizzato all'incorporamento di microchip all'interno di farmaci di nuova generazione, per creare la tecnologia smart pill. Tale nanotecnologia è stata loro concessa su licenza dalla Proteus Biomedical di Redwood City, California.
Una volta attivato dallo acido dello stomaco, il chip inizia il suo lavoro di rilevamento e trasmissione dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Lo stesso ricevitore è in grado altresì di inviare i dati via internet ad un medico
L'idea è quella di creare pillole intelligenti in grado di percepire ciò che accade dentro l'organismo e fornire tali informazioni al medico curante. Novartis ha previsto di iniziare ad applicare tale tecnologia nei suoi farmaci destinati a contenere il rischio di rigetto nei trapianti di organi, e poi espanderla ad altri prodotti. La stessa tecnologia in breve tempo sarà presumibilmente adottata da altre società per l'impiego in altri tipi di farmaci.
I MIGLIORI PROPOSITI...
A prima vista sembra tutto fantastico, ma i lettori di Natural News senza dubbio si staranno ponendo un sacco di domande.
Per cominciare, Novartis non sembra affatto intenzionata ad effettuare alcun test clinico circa i problemi di sicurezza derivanti dalla ingestione di un microchip.
"Novartis non ha in programma di condurre studi clinici ad ampia scala per testare questi nuovi prodotti", riferisce Reuters.
Qui mi sorge un dubbio: non è forse vero che un siffatto chip dovrà per forza di cose contenere sostanze chimiche e metalli pesanti? Per effettuare una trasmissione di dati dovrà essere dotato di una fonte di alimentazione, ossia una microscopica batteria o un condensatore di qualche tipo. Ebbene, i materiali utilizzati nei condensatori e nelle batterie, che io sappia, sono tossici, e dunque sarebbe preferibile non ingerirli.
LA RISERVATEZZA DEI DATI
Un altro grosso problema con i microchip trasmittenti è legato alla riservatezza. Se questi chip diffonderanno informazioni, probabilmente le stesse potranno essere captate da qualsiasi cosa nelle vicinanze, tra cui individui potenzialmente senza scrupoli oppure organizzazioni che potrebbero sfruttarli illecitamente.
Ad esempio, supponiamo che una farmacia installi un rilevatore sulla sua porta d'ingresso al fine di monitorare gli avventori. Potrebbe teoricamente adoperare i dati per determinare le condizioni di salute del cliente e poi agire per 'spingere' alcuni prodotti piuttosto che altri.
Gli agenti governativi potrebbero essere equipaggiati con 'scanner di microchip farmaceutici'. Le informazioni ottenute potrebbero essere utilizzate in violazione della privacy attraverso la loro condivisione con altri enti pubblici, o addirittura essere vendute a società di marketing di terze parti.
Nutro molti dubbi sul fatto che i dati trasmessi potranno essere criptati, dal momento che la crittografia richiede reale potenza di elaborazione, e non vi è spazio che per una singola fonte di alimentazione CPU allo interno di tali microscopici processori. Molto probabilmente trasmetteranno un segnale che potrà essere rilevato e decodificato abbastanza facilmente.
RICORDATI DI PRENDERE LE MEDICINE
Ma la parte eclatante riguardo questi farmaci microchippanti è che saranno utilizzati anche per assicurarsi che la gente assuma puntualmente le proprie medicine.
Le compagnie farmaceutiche perdono miliardi di dollari l'anno (nelle loro menti) a causa dei pazienti che semplicemente dimenticano di prendere le loro pillole.
Naturalmente, spesso la ragione di tali dimenticanze deriva dagli stessi farmaci, molti dei quali provocano danni alla funzione cognitiva, ma questa è un'altra storia.
Per cui queste smart-pill saranno verosimilmente utilizzate per monitorare i pazienti in modo che possa essere loro 'gentilmente ricordato' di assumere le pillole al momento giusto. Nel settore del marketing, questa strategia è definita: "programma di continuità." E' un sistema per ottenere vendite ripetute su base regolare.
In questa ottica, le pillole con microchip arrecherebbero più vantaggi alle aziende farmaceutiche che ai pazienti. Ciò è particolarmente vero se si considerano i casi in cui i farmaci si rivelino dannosi per la salute umana - la esperienza è piena di medicinali che in seguito alla loro immissione sul mercato si siano rivelati estremamente pericolosi o addirittura mortali (qualcuno ha detto Vioxx?).
IN ARRIVO I RILEVATORI DI FARMACI (POLIZIA E LAVORO)
Da ciò potrebbe svilupparsi un altro interessante effetto collaterale: i datori di lavoro saranno in grado di realizzare o acquistare degli scanner da utilizzare nei colloqui con i candidati. (Una roba simile si potrebbe forse persino costruire in garage, con del materiale acquistato da Radio Shack).
Tutto ciò potrebbe rivelarsi utile per i datori di lavoro che preferiscano non assumere persone in cura farmacologica. Ti ricevo per un colloquio e nel frattempo in automatico eseguo la scansione dei tuoi dati trasmessi dal chip. Una luce rossa mi indica i risultati, e con calma ti dico che l'intervista è finita e che "ti faremo sapere." Con molti datori di lavoro oberati dalle spese di assicurazione sanitaria, questo potrebbe fornire un metodo semplice ed infallibile per evitare di prendere a bordo qualcuno che prima o poi possa comportare un onere finanziario ricadente sui piani di assicurazione sanitaria (dal loro punto di vista). Non mi trovo d'accordo con tale uso della tecnologia, ma si tratta di uno dei modi in cui potrebbe essere utilizzata.
La stessa polizia potrà utilizzare un dispositivo di scansione per determinare se un automobilista sulla scena di un incidente si trovi sotto gli effetti di un farmaco.
Ora, su questo tipo di utilizzo personalmente sono d'accordo. Le strade oggigiorno sono piene di gente poco lucida a causa dell'uso di farmaci. Il problema - per inciso - è più grave della guida in stato di ubriachezza, ma praticamente non si fa nulla per porvi rimedio. Il rilevamento sarebbe anche più facile di un test etilometro, dal momento che non richiederebbe alcuna azione da parte del soggetto esaminato. Il poliziotto si limiterebbe a schiacciare un pulsante, e potrebbe quindi determinare se l'esaminato faccia uso di farmaci non consentiti per la attività di guida. A quel punto il soggetto potrebbe essere arrestato con l'accusa di "guida in stato di alterazione farmacologica."
UN ALTRO MOTIVO PER NON ASSUMERE FARMACI
Ci sono chiaramente molte domande senza risposta e anche alcuni potenziali rischi, nella adozione di prodotti farmaceutici contenenti microchip. Per alcuni i problemi legati alla privacy costituiranno il fattore più importante; dopotutto chi mai potrebbe voler comunicare al mondo di essere in cura?
La maggior parte dei lettori di Natural News sa che la cosa migliore è evitare i farmaci. Il fatto che saranno presto dotati di microchip è un altro buon motivo per approcciarsi ad un metodo più olistico nella cura della nostra salute.
Non scommettere la vita (e la privacy) sulle pillole di Big Pharma. Scegli uno stile di vita sano, basato sui nutrienti, gli alimenti biologici, lo esercizio fisico regolare, evitando cibi artificiali (sintetici), prodotti chimici, e molto probabilmente non avrai mai bisogno di farmaci per tutta la tua vita.
Autore: Mike Adams/ Articolo originale: naturalnews.com / Fonte:ilquieora.blogspot.ch tratto da ecplanet.com/
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lunedì 7 marzo 2016

LA GINNASTICA AL COMPUTER PER GLI OCCHI DEI NAVIGANTI GLI INTEGRATORI NATURALI E ALTRI ARTICOLI UTILI.

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La ginnastica al computer per gli occhi dei navigantiFare un po’ di ginnastica al computer è il modo migliore per ringraziare gli occhi che sono stati per lungo tempo davanti allo schermo.
Dopo una giornata intera passata a lavorare al computer, in modo intenso e produttivo, ci si sente soddisfatti per il lavoro svolto ma anche svuotati per le energie andate. Si pensa già agli impegni della sera, una doccia, una bella uscita.
Sì, ma si dimentica di dire grazie a ciò che insieme a dita e cervello, ci ha consentito di portare a termine il lavoro: gli occhi, che veloci e reattivi hanno registrato informazioni, si sono mossi agili lungo lo schermo per reperirle, si sono posati a lungo per approfondirle.


Gli occhi, il computer, la Legge

Anche il legislatore ha a cuore il benessere oculare dei lavoratori. La Legge 626 riguarda proprio chi la maggior parte delle ore di ufficio sono ore passate a lavorare al computer per la tutela della salute sul posto di lavoro prevede, nel caso di lavoratori impegnati al computer per oltre 4 ore, di fare 1 quarto d'ora ogni 2. In quell’arco di tempo il lavoratore non può essere impiegato in altre mansioni che richiedano la visione da vicino.
Se vi occupate di lavori che vanno svolti davanti allo schermo, la cosa migliore che potete fare durante la pausa è guardare lontano, possibilmente un paesaggio.
La condizione ottimale è quella per cui lo sguardo si posa su di un paesaggio verde, colore che distende, insieme agli occhi, l’animo.  In generale, spostare l’attenzione sulla natura è un modo ottimo per rilassare la muscolatura dell' occhio, che si contrae quando si guarda a distanze ravvicinate, mentre si rilassa quando l’occhio guarda in lontananza.

L’utility che fa bene agli occhi

Esistono specifici esercizi di ginnastica al computer per gli occhi stanchi che potete praticare in ufficio o a casa. Noi vi segnaliamo delle comode utility che funzionano come campanelli pronti a dirvi quando è giunto il momento i far riposare gli occhi.
Una di queste è Eye Defender, che si installa nella barra di sistema e puntuale come un orologio svizzero ci scandisce i 20 minuti; un'altra è Workrave, più completa e dotata di una finestra video che suggerisce una serie di esercizi di visual training tutti da fare. Divertitevi a inseguire la pallina, cercate la crocetta, non date tregua al cubetto dispettoso. 

Integratori naturali per gli occhi e la vista


Gli integratori naturali per gli occhi, come gli alimenti che contengono la vitamina A o il gingko biloba, sono utili per le infezioni, disturbi oculari come la cataratta, e numerose altrepatologie o fastidi che possono interessare gli occhi. Scopriamoli meglio.
Integratori naturali alimentari per gli occhi

Gli occhi rappresentano uno dei nostri organi sensoriali in quanto rappresentano un punto di contatto fra il nostro organismo e l’ambiente che ci circonda.  Sono strutture molto complesse composti ciascuno  da un globo oculare di circa 2.5 cm e  si trovano all’interno della cavità orbitaria nel cranio . 
Gli occhi sono composti da 3 strati detti anche tonache:
  1. tonaca fibrosa formata  da cornea e sclera;
  2. tonaca vascolare, con l’ iride anteriormente  (perforata dal foro pupillare, o pupilla), il  corpo ciliare (al cui interno si attacca il muscolo ciliare che muove il cristallino) e la corioidea;
  3. tonaca nervosa o rètina, costituita dalla membrana di Jacob (o strato dei coni e dei bastoncelli), lo strato di cellule bipolari e lo strato di cellule multipolari.
Gli occhi sono gli organi di senso deputati alla vista attraverso un fenomeno molto complesso attraverso il quale la luce colpisce  i recettori retinici (coni e bastoncelli) che trasformano le sensazioni di colore, forme e intensità luminosa in impulsi nervosi. Questi impulsi sono trasmessi tramite le fibre nervose retiniche al nervo ottico, un fascio di fibre nervose che collega la parte posteriore del globo oculare con il cervello, il quale elabora e interpreta gli impulsi nervosi ricevuti.


I disturbi più comuni

Gli occhi e la vista possono essere assoggettati a problematiche variesia di tipo strutturale che di tipo funzionale, quali :
  • la miopia: è quel difetto della vista che determina una difficoltà nella visione per lontano lasciando una buona visione da vicino. 
  • l'ipermetropia: Nell’occhio normale i raggi luminosi provenienti dagli oggetti distanti vanno a fuoco precisamente sulla retina. Nell’occhio ipermetrope invece, in assenza di accomodazione, i raggi luminosi vanno a fuoco dietro alla retina creando quindi un’immagine confusa. 
  • l'astigmatismo: è un difetto di messa a fuoco dovuto alla conformazione della cornea che nel soggetto normale ha forma simmetrica,  sferica mentre nell’astigmatico ha forma asimmetrica, ellissoidale, ovalare. 
  • la presbiopia: è un disturbo della vista che di solito insorge verso i 45-50 anni e che costringe ad utilizzare degli occhiali per vedere “da vicino”.

Scopri anche i rimedi omeopatici contro i disturbi degli occhi


Integratori alimentari per gli occhi e la vista

Gli occhi e la vista come tutti gli altri organi, traggono beneficio anche dagli alimenti e dalle vitamine in essi contenute.
  • Vitamina A: (in particolare il beta carotene) è indispensabile nel meccanismo della visione crepuscolare e diurna. La carenza di vitamina A, di conseguenza, comporta un deficit nella visione notturna e secchezza oculare, cecità causata dall'opacizzazione della cornea, predisposizione alle infezioni, ulcerazioni. La Vitamina A è contenuta in molti alimenti oltre alle  note carote, anche zucca, latte, uova, fegato e cibi animali in genere, sono fonti di vitamina A. Anche il salak è ricco di vitamina A e utilizzato come rimedio per i problemi della isa 
  • Vitamina B2: la sua carenza, infatti, può provocare bruciore, sensibilità alla luce, prurito, lacrimazione, fino alla paralisi dei muscoli oculari. Questa vitamina si trova nel fegato, nei cereali, nel lievito e nelle uova.
  • Vitamina C: (o acido ascorbico) protegge l'organismo dall'attacco dei radicali liberi. La vitamina C è utile nel trattamento del glaucoma e puo’ contrastare la progressiva perdita della vista, evitando “l'indurimento” dell'occhio. È utilizzata anche nella prevenzione delle ulcere corneali ed è utile nell'eliminazione delle infezioni. Si trova in particolare nel limone, negli agrumi in generale, nei vegetali a foglia larga, nelle fragole, nei peperoni, nei pomodori e nei cavolfiori.
  • Vitamina E: o tocoferolo, ha  potenzialità antiossidanti ed è utile  per la prevenzione di disturbi oculari come cataratta e AMD (degenerazione maculare dell'età adulta). Inoltre, ha portato risultati positivi anche nel rafforzamento dei muscoli oculari e nella prevenzione della vista annebbiata. La  vitamina E si trova in alimenti come cereali, mandorle, olio di mais, olio di germe di grano, nocciole.

Anche lo zinco è utile per la vista: scopri quali alimenti lo contengono

Zinco

Integratori erboristici

  • Picnogenolo: è un potente antiossidante derivato dalla corteccia del pino marittimo francese. Riduce le perdite di sostanze nella retina riparando i capillari oculari.
  • Mirtillo: è ricco di un particolare bioflavonoide che accelera la rigenerazione della rodopsina, il pigmento porpora presente nei bastoncelli degli occhi (recettori della vista). 
  • Silimarina: che è il componente principale del cardo mariano, risulta assai importante per il supporto del fegato. Il fegato è l’organo chiave per l’occhio, poiché in esso sono immagazzinate ed attivate tutte le vitamine liposolubili ed il glutatione . 
  • Gingko biloba: è un dilatatore cerebro-vascolare selettivo e sembra aumentare la circolazione nella zona posteriore dell’occhio oltre a migliorare l’afflusso ematico nell’occhio. Coadiuvante nel trattamento della degenerazione maculare e nelglaucoma. Non puo’ essere assunto in associazione a  farmaci anti-aggreganti piastrinici.
  • Eufrasia: colliri ed impacchi di questo fiore sono estramamente utili per trattare l’irritazione e l’arrosamento degli occhi.Fonte  http://www.cure-naturali.it/
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4 Metodi per il radicamento dell’energia o “grounding”

I l radicamento è uno degli aspetti fondamentali della gestione delle energie. Proprio come negli impianti elettrici è necessaria la messa a...